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India
Protesa a forma di triangolo tra il Mar Arabico e il Golfo del Bengala, l'India è delimitata a nord dalla possente catena dell'Himalaya.
A sud si estende la vasta pianura del Gange, ricca di fiumi.
La regione è molto fertile e densamente popolata.
La parte peninsulare dell'India è costituita dall'Altopiano del Deccan che lungo le coste si rialza nelle catene montuose dei Ghati occidentali e orientali.
Il clima è soggetto all'azione di venti periodici chiamati monsoni.
Dopo sei mesi di completa siccità, il monsone estivo, portatore di pioggia, reca sollievo contro la calura, ma la violenza delle piogge provoca spesso inondazioni.
Parte del territorio è ricoperto dalla giungla abitata da animali feroci e da serpenti.
L'India è ricca di risorse naturali, ma queste non sono sufficienti ai fabbisogni di quasi 700 milioni di abitanti.
L'agricoltura è condotta ancora in modo antiquato; cotone, juta e canna da zucchero sono destinati all'esportazione, mentre riso e frumento sono destinati al consumo interno.
L'India è il primo paese del mondo per numero di bovini utilizzati solo come animali da tiro e considerati sacri.
I prodotti del sottosuolo sono: carbone, ferro, manganese e mica.
L'industria è ancora debole: mancano capitali, macchinari e tecnici.
Divenuta indipendente dalla Gran Bretagna nel 1947, l'India è una Repubblica federale.
Il modesto sviluppo economico, l'analfabetismo e l'eccessivo numero di abitanti sono le cause principali della fame e dalla miseria indiana.
La popolazione vive prevalentemente nei villaggi e molto popolate sono le città di Delhi, Bombay, Calcutta.
Lingua ufficiale è l'hindi, diffuso è anche l'inglese.
La religione induista è causa in parte della miseria del popolo indiano: predica, ad esempio, il rispetto per ogni forma di vita, anche per parassiti e per gli animali nocivi all'agricoltura.
Il pregiudizio della caste
La costituzione proclama l'uguaglianza dei cittadini, ma nella cultura hindù gli esseri umani sono divisi in caste e sotto caste.
Secondo la religione induista, tutti gli esseri viventi (non solo le persone) hanno anime immortali comprese in un flusso continuo, che le fa esistere entro diverse forme: alla morte le anime trasmigrano in altri esseri umani o animali a seconda dei meriti o demeriti dell'esistenza precedente.
Su questa concezione religiosa si basa il sistema della caste.
L'antica popolazione degli Aru stabilì una graduatoria razzista tra loro, i vincitori, e i popoli di colore sottomessi.
Prima casta: i Bramini, i sacerdoti.
Seconda casta: i capi e i guerrieri.
Terza casta: commercianti, possidenti, e artigiani.
Quarta casta: operai e contadini.
Fuori casta: i paria, intoccabili (destinati ai mestieri più miseri).
Il Gange
Secondo il Brahmanesimo, la forma più antica della religione induista Ganga è una divinità femminile della fecondità, figlia dell'Himalaya.
Il fiume nasce a 4.500 m sul livello del mare da una caverna ghiacciata (La bocca della mucca) nel versante meridionale dell'Himalaya.
Il fiume termina in un grandioso delta nel golfo del Bengala che occupa una superficie di 45.000 Km quadrati e che si divide in numerosi rami, di cui quello più a ovest bagna la città di Calcutta.
Benares è la più antica città santa dell'India; le sponde del Gange sono percorse da 6 Km di Ghat (gradinate) dalle quali scendono nelle acque per immergersi milioni di pellegrini ogni anno.
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