Il messico

IL MESSICO

Il Messico è una repubblica federale di tipo presidenziale, costituita dall'unione di 31 Stati e di un distretto federale, dove si trova la capitale: Città del Messico.

Occupa l'estrema porzione meridionale del Nordamerica, confina con gli USA a nord, con il Guatemala e con il Belize a sud-est; si affaccia a ovest sull'oceano Pacifico e a est sul Mar Caraibico.

Il territorio si articola in un'alternanza di catene montuose, con vette vulcaniche che superano i 5000 m., e di vasti altopiani. Le pianure sono limitate: la più vasta è quella dello Yucatan. Le coste sono in prevalenza basse e sabbiose e spesso orlate di lagune; solo alcuni tratti sull'Oceano Pacifico sono alti e articolati. Il fiume maggiore è il Rio bravo, lungo più di 3000 km, che segna gran parte del confine con gli USA.

La popolazione è costituita per il 55% da meticci, per il 29% da amerindi, e inoltre da creoli, messicani di origine spagnola e da altri bianchi, molti dei quali nord americani.

Lo spagnolo è la lingua ufficiale oltreché la più diffusa; è parlata dall' 85% della popolazione; per il resto sono ancora assai vive le lingue indigene, come il Nahua a nord e il Maya a sud.

L'economia messicana è stata per decenni controllata dallo stato, che possedeva la maggior parte delle attività produttive.

L'assetto latifondistico dei primi del secolo ha subito una radicale trasformazione con la Riforma Agraria, che ha attuato l'espropriazione e la ridistribuzione della terra.

La coltura principale del Messico è quella del mais; altri cereali sono frumento, riso e orzo.

Fondamentale è pure la coltivazione dei fagioli che insieme al mais sono la base dell'alimentazione messicana; si coltivano inoltre pomodori, patate, cipolle, patate dolci e numerosi altri prodotti orticoli. Nelle zone meridionali crescono frutti tropicali come ananas, banane, noci di cocco e datteri. Diffusa è anche la coltivazione del tabacco, di ottima qualità.

L'allevamento è un'attività importante, con preminenza di quello bovino da carne e da latte.

Fondamentali per lo sviluppo dell'economia sono state e continuano ad essere le risorse del sottosuolo. In primo piano il petrolio, la cui produzione è nazionalizzata e consente la raffinazione del greggio e l'esportazione del prodotto lavorato. Si estraggono inoltre notevoli quantità di gas naturale, carbone e lignite.

In crescita è l'afflusso dei turisti stranieri, attirati da alcune rinomate stazioni balneari e dalle località di interesse archeologico.

Un ruolo fondamentale in questa fase di crescita è stato svolto dal governo che, per quanto riguarda ad esempio il settore balneare, ha promosso lo sviluppo di centri esistenti, come  Puerto Vallarta e la creazione di nuove località di villeggiatura come Cancun e Cozumel.

Il governo ha favorito inoltre la costruzione di altre vie di comunicazione, soprattutto delle linee aeree, in Messico ci sono 36 aeroporti internazionali che garantiscono i collegamenti con le maggiori città del Nordamerica, dell'Europa e dell'Australia. 

Lo sviluppo del turismo ha avuto anche importanti effetti sulla componente femminile della società. Infatti le donne che tradizionalmente erano escluse dal mondo del lavoro, sono state sempre più coinvolte nelle attività turistiche, anche se generalmente in mansioni a basso livello di responsabilità e di guadagno.

Molte delle occupazioni legate al turismo, infatti, sono ad alta intensità di lavoro, soprattutto nei periodi di alta stagione ( da dicembre ad aprile) anche le donne sono assunte per svolgere lavori di solito riservati agli uomini, ad esempio nei ristoranti e negli alberghi.

Il Messico è indipendente dal 1821. Il Presidente della Repubblica, che è anche capo del Governo ed è eletto a suffragio universale per un periodo di sei anni, esercita il potere esecutivo, coadiuvato da Ministri da lui nominati. Il potere legislativo viene esercitato dal Congresso formato dal Senato e dalla Camera dei Deputati.

Il Messico è indipendente dal 1821, il paese dal 1828 è stato governato dal Partido Revolucionario Institucional sconfitto solo nel 2000 da Partito nazionale.

Una rivolta armata è scoppiata nel 1994 nel Chiapas, uno degli stati più poveri e arretrati della federazione; un piano di pacificazione è in atto dal 2000/2001.