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I Paesi Andini
Caratteristica comune di questi paesi è la presenza dominante delle Ande, che si sviluppano da nord a sud lungo la fascia occidentale del Sudamerica. Tra le catene Andine si estendono gli altipiani dove vive la maggior parte della popolazione: il tenore di vita è basso perché l'occupazione principale è l'agricoltura, ma le terre coltivabili sono poche e poco fertili e i sistemi di produzione arretrati. Le risorse minerarie sono notevoli, ma i minerali esportati valgono meno dei prodotti da importare.
Le Ande costituiscono il sistema montuoso più imponente del mondo dopo l'Himalaya, caratterizzate da numerosi vulcani attivi e da frequenti terremoti, si sviluppano per circa 7500 km
dalle coste caribiche del Venezuela e della Colombia fino alla Terra del Fuoco, correndo lungo il margine occidentale del Sudamerica. Oltre 25 vette superano i 6000 m.
Questo sistema montuoso ha avuto da sempre un'influenza decisiva sulla vita delle popolazioni: la difficoltà delle comunicazioni tra i due versanti, il clima, la particolare flora e fauna, hanno caratterizzato la storia dei popoli andini.
Nella regione così definita si trovano cinque stati indipendenti: Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile.
La popolazione è costituita da indi, amerindi, meticci, mulatti e bianchi.
La lingua ufficiale è lo spagnolo accompagnato da alcuni dialetti locali, la religione più diffusa è quella cattolica.
Le città principali sono : Bogotà, Medellìn, Cali, Barranquilla (Colombia), Guayaquil, Quito (Ecuador), Lima (Perù), La Paz (Bolivia), Santiago (Cile).
COLOMBIA
Questa repubblica si chiama così in onore di Cristoforo Colombo, occupa il territorio del Sudamerica nel quale si innesta l'istmo di Panama, ed è perciò l'unico stato del subcontinente ad essere bagnato dai due oceani, Pacifico e Atlantico.
Il territorio è formato per il 40% da una pianura a est delle Ande, quasi completamente abitata e ricoperta da foreste o savane; a ovest si trovano le cordigliere andine dove vive la maggior parte della popolazione e sorgono le città più importanti:
Bogotà , la capitale, è grande centro industriale, commerciale e cultuale.
Medellìn è diventata dagli anni '80 il principale centro di produzione e commercio di droga (cocaina). Il maggior porto è Barranguilla, sul mar caribico.
Economia. Ancora fortemente agricola: caffé (2° prod. mondiale), cotone. La coltivazione illegale della coca (produzione di cocaina) e canapa indiana (marijuana e hashish), consente profitti altissimi. Poiché la droga è diretta soprattutto verso gli USA, nel 1989 il governo USA ha appoggiato una campagna contro i produttori e gli spacciatori; questi tuttavia dispongono di forti mezzi economici, una potente organizzazione e appoggi tra la popolazione.
L'allevamento consente di esportare carni.
Le risorse del sottosuolo (petrolio, metalli preziosi, smeraldi) sono sfruttate solo in parte.
BOLIVIA
Il territorio è diviso in due regioni: a est una grande pianura disabitata e coperta da foreste equatoriali e da savane, a ovest un altopiano (4000 m) racchiuso tra le cordigliere andine, nonostante il clima freddo e secco, qui vive la maggioranza della popolazione.
Le capitali sono due: La Paz, sede del governo e centro economico e culturale, a oltre 3600 m di altitudine; Sucre, sede della Corte Suprema e centro culturale, a circa 2800 m.
Quasi metà della popolazione vive di una povera agricoltura e ha un tenore di vita molto basso.
Anche le altre risorse economiche (allevamento di bovini, alpaca e lama; miniere di stagno; petrolio) sono state sfruttate spesso in funzione di interessi stranieri più che dello sviluppo nazionale. In queste condizioni si è sviluppata la coltivazione illegale della coca, che dà ricchezza a pochi ma della quale vivono migliaia di famiglie contadine.
CILE
Il Cile fu a lungo considerato uno degli stati politicamente più stabili ed economicamente più progrediti dell'America Latina, ma questa facciata nascondeva pericolosi squilibri sociali. Dal 1973 il generale A. Pinochet impose una dittatura sanguinaria, che durò oltre 15 anni. Nel 1988 l'opposizione democratica, riportò la vittoria in un referendum indetto da Pinochet per ottenere la riconferma alla presidenza, gli fu negata e dovette lasciare il potere nel 1990.
Territorio. Le coste, generalmente alte e rocciose, sono compatte nella parte settentrionale, articolate al centro e meno frastagliate nella parte meridionale.
Il territorio comprende: la Cordigliera Centrale; un solco vallivo che si trasforma da altopiano desertico in una zona di laghi salati e infine in una fertile pianura; la Cordigliera Costiera e la costa del Pacifico.
Santiago, la capitale, è una delle maggiori città del Sudamerica, è unita da una ferrovia al porto di Valparaìso, importante città commerciale; altro porto importante è quello di Concepciòn, mentre Vina del Mar si è sviluppata come centro turistico.
Economia. Principale risorsa: ricchezze minerarie: nitrato di sodio e rame (40% delle riserve mondiali), minerali ferrosi. Nella Terra del Fuoco ci sono giacimenti di petrolio.
Agricoltura: grano, riso e vite. E' rilevante anche il patrimonio forestale.
Diffuso l'allevamento.
Industrie: tessili, alimentari, siderurgiche.
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