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Le origini del cinema
E' difficile stabilire con precisione l'anno in cui nasce il cinema poiché si possono prendere in considerazione diverse date lungo tutto il corso dell'Ottocento: si può analizzare l'evoluzione dei meccanismi di proiezione o la sempre maggiore applicazione del principio di persistenza delle immagini o il progresso della fotografia.
Ci sono però precursori del cinema che risalgono addirittura a secoli prima: le ombre cinesi si svilupparono in Oriente nel II secolo a.C. mentre in Europa gli studi ottici sulle lenti vennero svolti da Leonardo da Vinci nel 1490 grazie alla camera oscura leonardiana. Nel XVII secolo la lanterna magica proiettava su una parete di una stanza buia immagini dipinte su vetro e illuminate da una candela dentro una scatola chiusa tramite un foro con una lente.
Dopo la nascita della fotografia si tentò di riprodurre scatti consecutivi in movimento utilizzando i principi dei dispositivi del passato infatti attraverso la proiezione di una serie di immagini a brevissimi intervalli regolari si venne a sfruttare il fenomeno della persistenza dell'immagine sulla retina dell'occhio tale da sembrare l'immagine in movimento (oggi invece si sa che l'illusione del movimento è opera del cervello il quale, secondo meccanismi non ancora del tutto chiariti, assembla la raffica di immagini che gli vengono trasmesse in modo unitario e in movimento). Si ebbero dunque il Phasmatrope di Reil nel 1870 che metteva in movimento una sequenza di fotografie del soggetto in una serie di posizioni susseguenti e lo Zoopraxicope di Muybridge nel 1880 che con più apparecchi fotografici perfezionò la tecnica di cogliere e proiettare il movimento di animali o persone. Senza tali precursori e senza l'innovazione introdotta dalla pellicola in celluloide dell'americano Eastman non si sarebbe arrivati alla vera e propria macchina da proiezione di Edison del 1894 chiamata Kinetoscope.
Probabilmente l'anno che oggi viene considerato significativo per la nascita della settima arte, dopo l'architettura, la musica, la pittura, la scultura, la poesia e la danza (tutte riunite nel cinema), è il 1895: il 28 dicembre, i fratelli Auguste e Louis Lumière al Grand Café del boulevard des Capucines, appassionarono il pubblico parigino con la loro invenzione, il Cinématographe (dal greco movimento+scrivo) che riuniva la triplice funzione di macchina da presa, stampatore ottico e proiettore; pagando un franco per biglietto si poteva assistere alla proiezione di 12 filmati fra cui una breve ripresa degli operai che uscivano dalla fabbrica di materiale fotografico dei due fratelli. I primi film vennero proiettati nei cinematografi, locali o teatri adibiti alle esigenze, che vennero fin da subito frequentati da circa 2000 persone al giorno. Ma i Lumière non compresero subito l'importanza della loro invenzione che usarono solo con fine documentaristico e non di spettacolo e fino al 1900 non cedettero i diritti di sfruttamento del cinématographe.
Dunque tutto ciò che avvenne prima del 28 dicembre 1895 viene considerato cinema primitivo o precinema, così come le palafitte costituiscono la preistoria dell'architettura. Mentre dopo quella data si assiste all'inizio di un procedimento di perfezionamento tecnico continuo e instancabile che determinerà la metamorfosi della tecnica in arte: dove il mezzo tecnico si pone al servizio dell'espressione artistica e della ricerca e costruzione di un linguaggio, comincia l'arte filmica.
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