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LA MUTAGENESI AMBIENTALE: CENNI STORICI
Lo sviluppo dell'inquinamento terrestre e dell'emissione delle sostanze nocive e pericolose per l'uomo ha radici storiche che vanno di pari passo con lo sviluppo economico, industriale e tecnologico degli Stati del Mondo. Sono molti i periodi storici in cui si sono sviluppate innovazioni tecnologico-industriali con lo scopo di migliorare e di incrementare la produzione di beni utili all'uomo; ma a questo miglioramento non si accostò un efficiente controllo e monitoraggio da parte di equipe di scienziati delle conseguenze che dette tecnologie ebbero sulla salute umana. Questo limite fu dovuto in parte anche alla non-presenza, nei periodi che vanno dal XIX fino ai primi anni del XX secolo, di tesi e studi scientifici all'avanguardia in grado di spiegare e anche tentare di presentare efficaci rimedi per ridurre gli effetti che tali emissioni ebbero sulla popolazione.
Per rispondere a tali esigenze, effettivamente importanti, si dovette aspettare l'inizio del Novecento, in cui la scienza in generale (ovvero tutti i suoi ambiti di studio: dalla fisica alla chimica, dall'ecologia alla biologia eccetera..) conobbe un grande periodo di sviluppo i cui "manifesti" più importanti sono: la nota teoria sulla relatività e l'effetto fotoelettrico di Einstein, lo studio delle onde elettromagnetiche di Guglielmo Marconi, gli studi sul nucleare di Enrico Fermi, la sintesi dell'aspirina, la sintesi dell'insulina derivanti dalle prime scoperte e applicazioni delle bio-tecnologie.
La Mutagenesi Ambientale nasce all'inizio del 1900 con la scoperta delle leggi fondamentali della genetica moderna e con lo studio approfondito dei meccanismi e delle strutture genetiche.
L'ispiratrice e la fondatrice di tutto il settore della ricerca sulla "mutagenesi chimica" prima, e della "mutagenesi ambientale" dopo, è stata indubbiamente Charlotte Auerbach, soprattutto negli anni in cui dirigeva la "Mutagenesis Research Unit" del Medical Research council presso l'Institute of Animal Genetics dell'Università di Edimburgo (Scozia), la prima istituzione scientifica di ricerca, riconosciuta a livello nazionale ed internazionale nel settore della mutagenesi teorica e sperimentale.
Gli studi sulla mutagenesi ambientale hanno avuto un forte impulso nel periodo della Seconda Guerra mondiale, soprattutto in conseguenza alle consistenti emissioni di agenti nocivi derivanti dalle produzioni dell'industria pesante finalizzata allo scopo di costruire macchinari bellici.
A partire dal 1965, avendo inoltre fatta molta attenzione ai pericoli genetici prodotti dalle radiazioni ionizzanti (in conseguenza alle bombe atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki il 6 e 9 Agosto 1945 ) i ricercatori di genetica e di mutagenesi riuscirono a convincere la Società del pericolo esistente anche per la potenziale induzione di mutazioni nella popolazione umana da parte di numerose sostanze chimiche sintetizzate per vari impieghi e trovate mutagene su una serie vasta di organismi animali, vegetali e microbici. Molte di queste sostanze rientravano in settori di applicazione industriale per la produzione di materie utilizzate in medicina, nell'industria chimica, nei pesticidi, nei conservanti degli alimenti, nei cosmetici, ecc., che comportavano, e tutt'ora comportano, un'esposizione più o meno rilevante della popolazione umana a materiale potenzialmente mutageno.
Dopo la scoperta dei negativi effetti genetici di alcune sostanze chimiche e fisiche, venne incrementata la ricerca scientifica sulla mutagenesi e si formarono capillarmente equipe di medici che studiarono e analizzarono l'ambiente in relazione alla salute umana con lo scopo di spiegare tali fenomeni fino ad allora sconosciuti.
Il rilevante interesse suscitato dal possibile rischio per la salute umana rappresentato dalle sostanze mutagene ed il forte impegno della ricerca sulla mutagenesi chimica negli Stati Uniti ed in Europa, determinarono la fondazione della Environmental Mutagen Society (EMS) in una storica riunione organizzata a Washington nell'Aprile 1969, dove era anche presente una decina di ricercatori europei.
Uno dei primi atti dell' EMS fu la costituzione di un registro delle sostanze chimiche valutate per la loro potenziale mutagenicità e dell' Environmental Mutagen Information Center (EMIC) ad Oak Ridge, per volere di A. Hollaender e diretto da J.Wasson
La mutagenesi ambientale è tutt'ora una disciplina scientifica molto importante. Le conseguenze del disastro di Chernobyl del 26 Aprile del 1986 e il crescente livello di inquinamento, derivato dall'emissione industriale di potenziali agenti pericolosi registrato negli ultimi anni, hanno richiesto un maggiore impegno da parte di strutture specializzate nel settore, quali le Agenzie Regionali per l´Ambiente di molti Stati , nella valutazione della qualità ambientale e dell'impatto sulla salute umana di fattori mutageni derivati dall'inquinamento
CHE COSA STUDIA LA MUTAGENESI
Gli studi geno-tossicologici rappresentano ora un mezzo importante per gran parte degli Stati del Mondo. Lo sviluppo industriale e tecnologico ora necessita, ed è obbligatorio ai sensi di legge, di essere affiancato dal controllo costante da parte di ricercatori, ecologisti e biologi in grado di fornire dati sicuri per regolare le stesse attività delle industrie, in modo da prevenire eventuali effetti dannosi sia sull'ambiente che sull'uomo.
In modo specifico, tale disciplina studia i meccanismi molecolari e biochimici responsabili di mutazioni spontanee prodotte da agenti chimici o fisici nel DNA e le loro conseguenze.
In particolare si è focalizza l´attenzione sulla prevenzione e sulla riduzione degli effetti che gli inquinanti possono avere sulla salute umana e sull´intero ecosistema.
Per comprendere l'ambiente e le metodologie di ricerca della mutagenesi ambientale, risulta utile descrivere i principali elementi teorici su cui si basa tale disciplina.
Nelle sezione successive verranno descritti e spiegati: il DNA, le mutazioni genetiche, gli agenti mutageni e i loro effetti e i test di genotossicità (o mutagenesi) .
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