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IL SANGUE E LA CIRCOLAZIONE
IL SANGUE
Sangue tessuto liquido costituito da elementi figurati (cellule o derivati), immersi in una sostanza intercellulare abbondante e liquida plasma
Elementi figurati tre tipi 1) globuli rossi, 2) globuli bianchi e 3) piastrine differenti tra loro per struttura e funzione.
Funzioni sangue:
Trasporto gas respiratori (O2, Co2)
Trasporto a cellule di tessuti sostanze alimentari assorbite dell'intestino
Trasporto di sostanze di rifiuto da eliminare
Trasporto degli ormoni (mex di natura chimica)
Termoregolazione.
Sostanza intercellulare liquida del sangue (vol 55%). Composizione dei componenti = piuttosto costante costante anche il PH del sangue (7,3 - 7,4; simile all'acqua di mare <OH,>H+)
Costituito da acqua che contiene in soluzione 1)sali minerali, 2)glucosio, 3)lipidi, 4)proteine. Trasporta 1)sostanze nutritizie (glucosio, aminoacidi), 2)sostanze di rifiuto (urea), 3)sostanze per la difesa dell'organismo (anticorpi), 4)ormoni, 5)vitamine.
Proteine del plasma albumina (trasp trigliceridi), globuline e fibrinogeno.
Funzioni delle proteine plasmatiche:
Difesa
Sistema tampone (mantenimento del PH ematico a valori costanti) T 2 componenti acido o base debole in presenza di un proprio sale T tampona i cambiamenti di PH
Trasporto di sostanze ormoni di piccole dimensioni.
Proteine plasmatiche sintetizzate nel fegato.
Lipidi insolubili in solventi acquosi circolano come complessi lipoproteici T nucleo centrale idrofobo e fosfolipidi e proteine idrofili.
Globuli rossi (emazie) forma di disco biconcavo, il loro numero in condizioni normali è 4-5 milioni /mm3 , contengono l'emoglobina. Nel corso della maturazione perdono il nucleo e la maggior parte degli organuli sopravvivenza limitata vivono circa 120 poi distrutti dalla milza e dal fegato.
Prodotti da cellule staminali del midollo produzione stimolata da eritropoietina (particolare ormone prodotto dai reni).
Globuli rossi si caricano di ossigeno quando circolano nei capillari, lo trasportano a tutti i distretti tramite vasi sanguigni e lo cedono alle cellule che così possono compiere la respirazione.
Compito principale fornire di ossigeno le cellule se il numero è inferiore si instaurano stati morbosi anche gravi. Quando i globuli rossi sono al di sotto del valore ritenuto normale si parla di anemia insorge anche si i globuli rossi sono in numero sufficiente, ma in una certa percentuale anormali. Forme più comuni stanchezza, pallore, mal di testa, torpore.
Anemie dovute a:
Diminuita produzione di globuli rossi:
Per carenza di ferro o alcune vitamine
Per insufficiente produzione da parte del midollo.
Diminuita vita media dei globuli rossi:
Per anomalie ereditarie (anemia falciforme, mediterranea o talassemia)
Per anomalie acquisite di diversa natura.
Emorragie massicce, in seguito a traumi, parto o altro.
Globuli bianchi (leucociti) provvisti di nucleo e divisi in tre gruppi per la forma:
Linfociti T piccole cellule con un nucleo circolare, che occupa quasi tutta la cellula.
Monociti T cellule di maggiori dimensioni, con nucleo a forma di fagiolo.
Granulociti T cellule con un nucleo formato di più lobi e con numerosissime granulazioni nel citoplasma, a cui devono il nome.
I leucociti, nel loro complesso, sono molto meno numerosi delle emazie: da 5000 a 10000 per ogni mm3.
Funzione dei leucociti T difendere l'organismo dall'attacco di agenti patogeni e delle sostanze tossiche che essi producono questo grazie a caratteristiche particolari dei leucociti.
Granulociti neutrofili emettono prolungamenti citoplasmatici consentono loro movimenti ameboidi per insinuarsi tra le cellule e uscire dai vasi sanguigni. Sono in grado di fagocitarsi una volta giunti in presenza di microbi, li inglobano e li distruggono. Rappresentano la prima linea di difesa del nostro organismo contro l'ingresso di microrganismi patogeni e contro le tossine che essi eventualmente producono. Vi sono altre due classi (funzioni meno note) acidofili e basofili in base ai coloranti che servono per colorarli.
Monociti meno numerosi ma più grandi. Anche loro si fagocitano seguono i granulociti nell'area invasa e costituiscono una seconda più massiccia linea di difesa. La loro permanenza in circolo è breve, dopodiché migrano nei tessuti dove diventano macrofagi.
Linfociti funzioni più specifiche contro batteri, virus, altri microrganismi, cellule tumorali e tessuti trapiantati.
Due classi di linfociti B e T: i primi producono glia anticorpi, i secondi, oltre a controllare l'attività dei linfociti B, sono in grado di attaccare e distruggere direttamente le cellule riconosciuti come estranee.
Leucoplenia globuli bianchi sono presenti nel sangue in numero minore a quello normale è da collegare ad un insufficiente produzione di granulociti da parte del midollo osseo.
Leucocitosi aumento dei globuli bianchi che indica un'infezione in atto.
Un aumento numerico di globuli bianchi anomali, di cui molti immaturi, si registra, spesso insieme a modificazioni nel numero degli altri elementi figurati, nel sangue di persone affette dalle diverse forme di leucemia, forme tumorali che interessano le cellule progenitrici dei globuli bianchi nel midollo osseo.
Piastrine piccole formazioni prive di nucleo, frammenti cellulari derivati da particolari cellule del midollo osseo. Funzione fondamentale nel processo di coagulazione.
LA COAGULAZIONE DEL SANGUE
Coagulazione del sangue = normale processo fisiologico per arrestare rapidamente la fuoriuscita del sangue dai vasi in seguito a lesioni.
Vaso leso innanzitutto contrazione della sua parete (vasocostrizione) x rallentare l'emorragia, poi l'esposizione del tessuto leso, e delle fibre collagene, provoca l'adesione delle piastrine che deformandosi creano un tappo temporaneo (tappo emostatico).
Contemporaneamente si attiva il processo di attivazione vero e proprio 13 reazioni a cascata (i 13 enzimi implicati, presenti nel sangue in forma inattiva, vengono attivati uno dopo l'altro in sequenza). Le tappe finali consistono nell'attivazione dell'enzima trombina a partire dal suo precursore plasmatico protrombina, l'enzima così formatosi catalizza la formazione del fibrinogeno in fibrina. Quest'ultima (produce rete di filamenti) è in grado stabilizzare il tappo emostatico.
Vitamina k = interviene nel rilascio del fibrinogeno e della protrombina da parte del fegato.
Filamenti di fibrina rete in cui si impigliano gli elementi figurati del sangue.
Carenza di piastrine o assenza di uno dei fattori = impedisce la coagulazione in tempi normali da origine a stati patologici molto gravi. Un difetto nella coagulazione del sangue può provocare gravi emorragie anche in seguito a traumi banali = ad esempio l'emofilia (manca fattore 8 per emofilia A e fattore 9 per emofilia B).
Coagulo assolta la sua funzione = demolito dalla plasmina (deriva dal plasminogeno che è la forma inattiva) normalmente presente nel siero.
Plasminogeno = reso attivo da mediatori liberati dal tessuto leso = fibrinolisi = coagulazione è un processo reversibile.
I GRUPPI SANGUIGNI
Trasfusione = unico rimedio per un'emorragia spesso in passato si manifestava un'incompatibilità fra il sangue dei due individui interessati con conseguenze gravissime.
Karl Landsteiner = scoprì l'esistenza dei gruppi sanguigni.
Antigene = sostanza estranea all'organismo, penetrata accidentalmente o iniettata nel sangue.
Anticorpi = sostanze specifiche di natura proteica, prodotte all'introduzione dell'antigene, che lo riconoscono e ne neutralizzano l'azione. Sono strettamente specifici (riconoscono soltanto l'antigene che ne ha provocato la formazione e non altri). Una volta prodotto un anticorpo l'organismo conserva la capacità di produrlo nuovamente, in seguito a altri contatti con lo stesso antigene, e in tempo più breve rispetto alla prima volta.
IL SISTEMA AB0
Agglutinazione = i globuli rossi del sangue di due individui diversi, se mescolato, si ammassano e formano dei grumi.
Agglutinazione no = individui compatibili, trasfusione possibile.
Agglutinazione sì = individui incompatibili, trasfusione non possibile.
Gruppi sanguigni = 4 = A, B, AB, 0 sistema AB0.
Fenomeno agglutinazione = presenza di sostanze proteiche = agglutinogeni (agglutinogeno A e agglutinogeno B) sulla membrana dei globuli rossi e di agglutinine (agglutinina anti - A e agglutinina anti - B) contenute nel plasma o nel siero.
Agglutinogeni = si comportano come antigeni, agglutinine = come anticorpi.
In condizioni normali non sono presenti contemporaneamente nel sangue altrimenti si verificherebbe nell'apparato circolatorio l'agglutinazione spontanea dei globuli rossi. Nel plasma si trova invece l'agglutinina corrispondente all'agglutinogeno che non è presente sui globuli rossi.
Gruppo A globuli rossi = agglutinogeno A
plasma = agglutinina anti - B.
Gruppo B globuli rossi = agglutinogeno B
plasma = agglutinina anti - A.
Gruppo AB globuli rossi = agglutinogeno A e B
plasma = /.
Gruppo 0 globuli rossi = /
plasma = agglutinina anti - A e anti - B.
LE TRASFUSIONI
La compatibilità tra il sangue di individui appartenenti a due diversi gruppi AB0 è determinata dagli anticorpi presenti nel plasma del ricevente, tenuto anche conto della scarsa quantità di anticorpi del donatore che viene di solito trasfusa.
Gruppo A possono ricevere da A e 0 e possono donare a A e AB.
Gruppo B possono ricevere da B e 0 e possono donare a B e AB.
Gruppo AB possono ricevere da A, B, AB, 0 e donarlo solo a AB (ricettori universali)
Gruppo 0 possono ricevere solo da 0 e donarlo a A, B, AB, 0 (donatori universali).
Oggi però si cerca di trasfondere sangue dallo stesso gruppo del ricevente, ricorrendo ad altri gruppi soltanto in caso di emergenza. Sulle membrane dei globuli rossi è stata riscontrata la presenza di molti altri sistemi di agglutinogeni che possono essere causa di possibili complicazioni nella pratica delle trasfusioni.
IL FATTORE Rh
Fattore Rh = uno degli antigeni presenti sui globuli rossi scoperto nel 1940 sui globuli rossi di una scimmia.
Il fattore Rh in realtà è costituito da una serie di antigeni, di cui il più importante è quello denominato D: l'85 della popolazione possiede l'antigene D ed è Rh+ , il 15 non possiede tale antigene ed è considerato Rh-. La presenza del fattore Rh può avere ripercussioni in caso di trasfusioni e gravidanza. Se ad un individuo Rh- viene trasfuso sangue Rh+, l'antigene Rh presente in quest'ultimo determina la formazione dell'anticorpo specifico anti - Rh che lo distrugge. Alla prima trasfusione non si ha alcuna conseguenza, ma il problema si pone se viene trasfuso per la seconda volta sangue Rh+, a causa degli anticorpi anti - Rh formatisi dopo la prima i globuli rossi trasfusi verranno distrutti.
Il fattore Rh entra in gioco anche nel caso di una gravidanza in cui la madre sia Rh negativo e il feto Rh positivo. Se i globuli rossi fetali entrano nel circolo sanguigno della madre, provocano la formazione di anticorpi anti - Rh nell'organismo materno. Una seconda gravidanza con bambino ancora Rh positivo provoca nella madre una massiccia reazione immunitaria: gli anticorpi prodotti passano nel circolo sanguigno fetale e ne distruggono i globuli rossi provocando una grave anemia. Il neonato può essere salvato se gli viene cambiato completamente il sangue con sangue Rh negativo.
LA LINFA E LA CIRCOLAZIONE LINFATICA
Cellule del nostro corpo = immerse in un liquido interstiziale tramite il quale avvengono gli scambi di sostanze nutritizie e dei prodotti finali del metabolismo fra il sangue e le cellule.
Origine dal sangue filtrato di plasma derivato dalla percolazione dell'acqua e dei soluti attraverso la sottilissima parete dei capillari in corrispondenza della loro estremità arteriosa. Tale filtrato rientra in gran parte in circolo a livello delle estremità venose dei capillari rimane tuttavia un eccesso di liquido che viene drenato ad opera del sistema linfatico.
Linfa = liquido chiaro che coagula spontaneamente all'aria, composizione abbastanza simile a quella del plasma ma con una quantità minore di proteine. Contiene numerosi linfociti.
Nei vasi linfatici provenienti dall'intestino si trovano i chilomicroni che conferiscono alla linfa un aspetto lattiginoso.
I capillari linfatici iniziano a fondo cieco nei tessuti e confluiscono via via in vasi di calibro maggiore, fino a formare il dotto trocaico, che riconduce la linfa al circolo sanguigno in corrispondenza della vena succlavia sinistra.
Lungo il percorso dei vasi linfatici sono distribuiti i gangli linfatici o linfonodi quando dei germi patogeni riescono a invadere l'organismo, la produzione dei linfociti diventa massiccia e i linfonodi (base del collo, ascelle, inguine) aumentano di volume, si fanno evidenti e talvolta doloranti. Oltre agli agenti patogeni la linfa può trasportare anche cellule dell'organismo staccatesi dalla sede originale = cellule tumorali metastatiche. Per bloccare una potenziale via di diffusione nel corso di taluni interventi chirurgici di asportazione di masse tumorali vengono asportati anche i linfonodi della zona.
Milza = agisce da serbatoio e trattiene una grande quantità di cellule del sangue regolare il volume di cellule del sangue in circolo. Inoltre produce linfociti e distrugge gli eritrociti giunti al termine del loro ciclo vitale.
Timo = dietro lo sterno, progressiva involuzione dopo la pubertà fornisce linfociti e aiuta l'organismo a combattere le infezioni.
IL CUORE
Cuore organo muscolare cavo, nella gabbia toracica fra i polmoni sopra il diaframma, dimensioni all'incirca di un pugno.
Il tessuto muscolare cardiaco o miocardio è costituito da fibre muscolari striate, mononucleate che presentano tipiche le tipiche forme di collegamento dette strie scalariformi. Pur essendo striato non si contrae sotto il controllo della volontà. Esternamente il tessuto del miocardio è rivestito da una membrana sierosa, il pericardio, mentre le sue cavità interne sono tappezzate da un sottile endotelio, l'endocardio.
Quattro cavità = due superiori, atri, con pareti sottili; due inferiori, ventricoli, con pareti più spesse. Separate da un setto longitudinale e ciascun atrio è separato del ventricolo da una valvola.
Valvole atrio - ventricolari = costituite da lembi connettivali detti cuspidi: tre nella valvola di destra = tricuspide, e due nella valvola si sinistra = bicuspide o mitrale.
Atrio destro: arrivano le due vene cave, vi riversano il sangue proveniente da tutto il corpo.
Ventricolo destro = parte l'arteria polmonare, porta il sangue a rigenerarsi nei polmoni.
Atrio sinistro = sboccano le quattro vene polmonari, vi riversano il sangue ossigenati proveniente dai polmoni.
Ventricolo sinistro = parte l'arteria aorta che distribuisce il sangue ossigenato a tutti i tessuti del corpo.
Le contrazioni ritmiche del cuore, grazie alle quali il sangue viene mantenuto in circolo nell'organismo, producono battiti regolari.
Ciclo cardiaco 1 = contrazione striale (sistole striale - 0,1 s), la pressione del sangue apre le valvole atrio - ventricolari, il sangue scende nei ventricoli. 2 = contrazione ventricolare (sistole ventricolare - 0,3 s), ventricolo destro viene spinto nell'arteria polmonare, dal ventricolo sinistro nell'arteria aorta (le calcole sono chiuse).
Dopo sistole dei ventricoli = diastole 0,4 s; riposa per un tempo pari alla sua attività.
In realtà = sistole e diastole avvengono contemporaneamente: sistole striale = sangue passa da atri a ventricoli che sono in diastole. Sistole ventricolare = sangue viene sospinto nelle arterie polmonari e nell'aorta, contemporaneamente si verifica la diastole striale = atri possono riempirsi con il sangue provenente dalle vene polmonari a dalle vene cave.
Condizioni normali (adulto che non sta compiendo particolari sforzi fisici) = ciclo completo circa 70 volte al minuto (frequenza cardiaca). L'auscultazione del cuore mediante lo stetoscopio (strumento che amplifica i suoni) consente di percepire i rumori provenienti dalla chiusura delle valvole all'interno del cuore e tra i ventricoli e le arterie: rumori anomali detti soffi possono rivelare un'insufficienza (incompleta chiusura) o stenosi (restringimento) valvolare.
AUTOMATISMO DEL CUORE
Embrione = cuore batte già al 24° giorno di gestazione il sistema nervoso non è ancora funzionante. Il cuore è dunque un organo autonomo , che può funzionare indipendentemente da ogni centro nervoso, la contrazione del cuore trae origine dall'attività di uno specifico sistema di conduzione cardiaco, che provvede anche a propagarla all'interno del miocardio, in modo che le varie parti del cuore si contraggano in maniera ordinata. La normale sede di insorgenza del battito cardiaco è costituita dal nodo seno - atriale (pace - maker naturale) nella parete dell'atrio destro. Il sistema di conduzione comprende anche il nodo atrio - ventricolare parete destra del setto interatriale, e continua con il fascio di His.
È il nodo seno - atriale che in effetti dirige il battito cardiaco: da esso l'eccitazione si diffonde alla parete degli atri e, attraverso il nodo atrio - ventricolare e poi il fascio di His, prosegue verso la parete dei ventricoli. Quando per cause patologiche il battito cardiaco risulta irregolare il sistema di conduzione può essere stimolato da un dispositivo elettronico applicato al cuore del paziente (pace - maker artificiale).
AZIONE DEL SISTEMA NERVOSO SUL CUORE
Il ritmo cardiaco è controllato dal sistema nervoso autonomo cuore = duplice innervazione:
Riceve fibre nervose dal sistema parasimpatico attraverso i nervi pneumogastrici (nervi vaghi) decimo delle 12 paia di nervi cranici.
Riceve fibre nervose dal sistema simpatico i corpi cellulari si trovano nei gangli della catena che decorre ai lati della colonna vertebrale.
Eccitazione del nervo vago rallenta il battito cardiaco diminuisce tono e potenza delle contrazioni = nervo moderatore del cuore.
Eccitazione dei nervi simpatici accelera il battito.
Ritmo cardiaco = risultante degli effetti antagonisti dei centri parasimpatici e simpatici. Individuo a riposo = ritmo è determinato dal tessuto nodale, corretto dall'azione antagonista dei nervi acceleratori e cardiomoderatori. Tuttavia l'adattamento del ritmo cardiaco alle necessità dell'organismo è determinato anche da interventi ormonali.
I VASI SANGUIGNI
Il sistema di vasi comprendenti arterie, vene e capillari porta il sangue in tutti i distretti dell'organismo. Arterie = sangue dal cuore alla periferia del corpo, vene = sangue dalla periferia del corpo al cuore, capillari = collegano le arterie con le vene rendendo continuo il sistema di vasi.
Arterie parete spessa in quelle di grosso calibro ricca di fibre elastiche, in quelle di calibro minore presenta fibre muscolari lisce. Sono tutte tappezzate internamente da un sottile endotelio. Grazie alla loro elasticità = si dilatano in seguito all'ondata di sangue spinta dalla sistole ventricolare e subito dopo riprendono il loro calibro iniziale spingendo così il sangue in avanti = ruolo attivo nella circolazione sanguigna. Sono poste in genere in profondità all'interno del corpo. Per la loro struttura elastica se tagliate i loro margini tendono ad allontanarsi sangue e esce a fiotti, provocando gravi emorragie. Le arterie si ramificano in vasi di diametro via via minore fino a formare le arteriose (parete sottile e ricca di fibre muscolari). A loro volta si ramificano nei
Capillari calibro appena sufficiente a permettere il passaggio delle cellule del sangue e parete ridotta al solo endotelio. Sangue scorre a velocità ridotta e con una bassissima pressione favorisce gli scambi con le cellule dei tessuti. Si riuniscono poi in vasi via via più grandi detti venule, che confluiscono a formare le
Vene pareti più sottili perché fibre muscolari ed elastiche sono in numero minore. Internamente sono tappezzate da un endotelio e le più grosse presentano strutture caratteristiche dette valvole a nido di rondine che chiudendosi impediscono al sangue di refluire qui il sangue ha una pressione inferiore e il ritorno al cuore (spesso contro forza di gravità = arti inferiori) sarebbe problematico senza la presenza di tali valvole. Ritorno inoltre facilitato dalla contrazione dei muscoli scheletrici attraverso i quali passano le vene contrazione dei muscoli = restringimento del lume della vena, che esercitando una certa pressione sul sangue lo sospinge verso il cuore. Se una vena viene recisa (pareti scarsamente elastiche) = le estremità si afflosciano e l'emorragia si arresta con facilità.
Accrescimento corporeo = proliferazione dei vasi sanguigni per mantenere un normale rifornimento ematico dei tessuti = angiogenesi che avviene in risposta alla produzione di alcuni fattoti di crescita.
IL CIRCOLO SANGUIGNO
Grande circolazione o generale,
Piccola circolazione o polmonare.
Entrambe possiedono una pompa (rispettivamente cuore sinistro e cuore destro), un sistema di vasi arteriosi (sangue dal cuore alla periferia) e un sistema di vasi venosi (sangue dalla periferia al cuore).
Grande circolazione = sangue ricco di ossigeno (rosso vivo) spinto dal ventricolo sinistro nell'aorta arriva tramite le arterie a tutti gli organi e tutte le cellule. Nei capillari cede l'ossigeno e si carica di biossido di carbonio (colore più cupo) e attraverso le vene ritorna all'atrio destro del cuore.
Piccola circolazione = sangue ricco di biossido di carbonio spinto dal ventricolo destro nell'arteria polmonare fino ai capillari polmonari, dove libera il biossido di carbonio e l'acqua in eccesso e si carica di ossigeno. Attraverso le vene polmonari torna nell'atrio sinistro del cuore.
Uomo e mammiferi = circolazione è doppia e completa doppia perché il sangue passa due volte dal cuore prima di tornare al punto di partenza, completa perché sangue venoso e sangue arterioso non si mescolano mai.
La pressione del sangue = oscilla regolarmente tra un massimo e un minimo. Pressione massima (sistolica) = momento della contrazione ventricolare quando il sangue viene spinto nelle arterie, minima (diastolica) = riposo del cuore. La pressione è più elevata nella grande circolazione che in quella piccola, la potenza della muscolatura del ventricolo destro è minore di quella del ventricolo sinistro. Subisce delle variazioni fisiologiche = la pressione è in relazione con l'attività fisica, fattori emotivi e aumenta irreversibilmente con l'età. Sfigmomanometro = strumento per misurare la pressione sanguigna = espressa in millimetri di mercurio. Giovane adulto = diastolica 70 mm Hg, sistolica 1220 mm Hg.
Se si resta a lungo immobili il sangue tende ristagnare nelle vene degli arti inferiori e col tempo ne sfianca le pareti (vene varicose) = dilatazioni permanenti delle pareti venose che colpiscono chi è costretto a stare fermo in posizione eretta per parecchie ore consecutive e per motivi ormonali le donne.
GLI SCAMBI A LIVELLO DEI CAPILLARI
Arterie e vene funzione di trasporto.
Capillari scambi veri e propri fra sangue e tessuti per diffusione e filtrazione.
Diffusione = ad esempio gas respiratori ma anche glucosio e altri metabolici presenti nel plasma e nel liquido interstiziale.
Acqua = due fattori = pressione idrostatica esercitata dal plasma sulle pareti dei capillari. Dall'altra parte il plasma presenta un contenuto di soluti superiore a quello del liquido interstiziale e si determina una pressione osmotica che richiama acqua dai tessuti. Se in corrispondenza dell'estremità arteriosa dei capillari l'effetto della pressione idrostatica è superiore, e ne consegue quindi un'uscita di liquidi, all'estremità venosa invece prevale la pressione osmotica e sia ha quindi un flusso netto diretto verso l'interno del vaso = diminuzione del contenuto proteico del plasma o aumento della pressione sanguigna a livello delle vene costituiscono un ostacolo nei confronti del rientro di liquidi e provocano una condizione patologica (edema) caratterizzata da gonfiore dei tessuti.
LA REGOLAZIONE DEL FLUSSO NEI CAPILLARI
La distribuzione del sangue nei capillari viene in ogni momento adattata alle esigenze dei diversi distretti dell'organismo.
Intenso sforzo fisico = è necessario un maggiore afflusso di sangue ai muscoli scheletrici delle aree del corpo interessate.
Digestione = maggior afflusso di sangue nella parete dell'intestino.
Nell'area interessata si verifica una dilatazione delle pareti delle piccole arterie e delle arterie locali (vasodilatazione) in modo che alla rete di capillari giunga un maggior numero volume di sangue. Nelle altre aree del corpo nel contempo le pareti dei vasi piccoli si contraggono (vasocostrizione) per ridurre il flusso di sangue. La regolazione del flusso è attraverso la muscolatura liscia delle pareti dei piccoli vasi arteriosi più fattori sia nervosi che ormonali.
I SISTEMI DI TRASPORTO NEL MONDO ANIMALE
Artropodi e molluschi apparato circolatorio aperto contenente un liquido simile al sangue, l'emolinfa, che scorre per una parte del proprio corso all'interno dei vasi e per il resto si muove liberamente nei tessuti e negli organi non consente scambi molto efficienti (gas respiratori tramite un sistema di trachee indipendente dall'apparato circolatorio).
Anellidi sangue resta sempre all'interno dei vasi sanguigni, il sistema è quindi chiuso. Non esiste un cuore differenziato, alcuni tratti dei vasi sanguigni più grandi svolgono la funzione di pompa.
Vertebrati sistema circolatorio chiuso costituito da un cuore (con atri e ventricoli) e da arterie vene e capillari.
Pesci il sangue passa una sola volta dal cuore costituito da due sole cavità e non c'è mai mescolanza tra il sangue proveniente dalle branchie e quello proveniente dal corpo = circolazione semplice e completa.
Vertebrati terrestri il sangue passa dal cuore due volte prima di combattere il circolo = circolazione doppia. In anfibi e rettili è però è incompleta perché il cuore è suddiviso in tre cavità e perciò nell'unico ventricolo il sangue proveniente dai polmoni si mescola con quello proveniente dal resto del corpo.
Il liquido circolante contiene sempre i pigmenti respiratori che hanno il compito di trasportare in modo efficiente l'ossigeno. Nei vertebrati e negli anellidi il pigmento è l'emoglobina (proteina di colore rosso contenete ferro e localizzata nei globuli rossi). Alcuni molluschi a artropodi contengono l'emocianina (pigmento azzurro contenete rame).
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