|
Appunti superiori |
|
Visite: 1437 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:Erik erikson - sviluppo psicosocialeERIK ERIKSON SVILUPPO La trasmissione dei caratteri ereditari: la geneticaLA TRASMISSIONE DEI CARATTERI EREDITARI: LA GENETICA Darwin si era chiesto Divisione cellulare nei procarioti e negli eucariotiDIVISIONE CELLULARE NEI PROCARIOTI E NEGLI EUCARIOTI Nelle cellule procariote |
I virus dell'apparato digerente
Virus |
Veicolo |
Patologia |
HAV; HBV; HCV; HDV; HEV. |
Frutti di mare; vegetali quali fragole, lamponi, insalata; latte, carne ed acqua. |
Epatiti. |
Calicivirus (gruppo Norwalk): 27 nm, RNA. |
Acqua, frutti di mare, carni, alimenti manipolati da soggetti infetti. |
Gastroenteriti; il gruppo Norwalk è legato al vomito epidemico, patologia che diura dalle 24 alle 48 ore. |
Astrovirus; RNA monocatenario. |
Acqua ed alimenti contaminati. |
Gastroenteriti. |
Rotavirus, appartenenti al genere Reovirus, con RNA bicatenario. |
Acqua. |
Manifestazioni diarroiche nella prima infanzia, con grave disidratazione. |
Poliovirus. |
Acqua, latte, vegetali, frutti di mare. |
Poliomielite. |
Prioni |
Cervello umano. |
Kuru. |
Poliovirus
Gli Enterovirus sono Picornavirus molto piccoli e resistenti al pH molto acido e molto basico quali quello dello Stomaco e dell'Intestino e a alcool e fenoli, ma sensibili alla pasteurizzazione a 62°C; la loro trasmissione avviene mediante il circolo oro-fecale. Questi hanno la capacità di sopravvivere a lungo nell'ambiente esterno; sono citopatogeni. In genere la loro citopatogenità è a breve durata (6-12 ore). Il più importante Enterovirus è il Poliovirus Hominis, agente etiologico della Poliomielite (paralisi neo-natale); questi ha un diametro di 27 nm. Si replica nell'oro-faringe e nell'intestino provocando una prima necrosi cellulare (alterazioni nucleari con picnosi e distruzione per citolisi); raggiunti i primi linfonodi regionali si replicano ancora, con una breve viremia, da cui poi si dipartono per raggiungere strutture reticoloendoteliali (milza, fegato e midollo osseo) con una seconda viremia, caratteristica della fase aspecifica febbrile della poliomielite. Se l'infezione non regredisce (infezione paucisintomatica), il Poliovirus, per il suo spiccato neurotropismo, raggiunge il SNC, prediligendo il rigonfiamento cervicale e lombare del midollo, determinano neurofagia con conseguente distruzione del tessuto nervoso e conseguente paralisi.
La vaccinazione è obbligatoria. Inizialmente si usavano i Poliovirus 1, 2 e 3 inattivati con formolo, che conferivano immunità contro la paralisi (secondo Salk); ora, invece, si ha il vaccino con Poliovirus attenuato mediante passaggi su colture di rene di scimmia, metodo che offre immunità anche contro i virus selvaggi con la produzione di IgA nelle mucose per tutta la vita (secondo Sabin).
Encefalopatia spongiforme trasmissibile
È un gruppo di patologie associate a degenerazione spongiforme dei neuroni, legata a vacuolizzazione citoplasmatica. La maggior parte di questi pz va incontro a una progressiva demenza. Tutte le forme sono associate ad una forma anomala di una proteina specifica prionica (PrP), che è sia infettiva che trasmissibile. Questa è una proteina di 30-kDa normalmente presente nei neuroni. La malattia insorge quando questa proteina subisce delle modifiche ultrastrutturali e cambia conformazione da a-elica a b-foglietto; è definita PrPsc, da scrapie (enc. spongiforme caprina). Questa proteina può trasmettere queste modifiche alle altre prioniche sane mediante interazione molecolare. Il gne che codifica questa proteina è detto PRNP.
Macro:
Atrofia encefalica.
Micro:
Alterazione spongiforme, legata a vacuolizzazione citoplasmatica.
Sindrome di Gerstman-Straussles-Scheinker (GSS)
È l'encefalopatia a localizzazione cerebellare, caratterizzata da atassia, disterbi del sistema autonomo, stuopore e coma. Sono tipiche le placche del Kuru, aggregati anomali di PrPsc positive al rosso-Congo e PAS.
Appunti su: neurofagia prioni, |
|