Ernia

Ernia

Fuoriuscita di un viscere (cioè di un'organo interno in una cavità corporea) o di parte di esso dalla cavità naturale che normalmente lo contiene. Esistono diversi tipi di ernia, che si differenziano in base al nome della parte che protrude o dell'area attraverso cui si verifica la protrusione.

La più comune forma di ernia è quella inguinale, in cui parte dei visceri intestinali protrude nel canale inguinale; questa forma è più diffusa fra gli uomini che fra le donne, poiché i dotti spermatici passano attraverso il peritoneo nella zona inguinale, creando un'area di naturale debolezza.

Nell'ernia ombelicale, l'intestino o la borsa dell'omento (piega del peritoneo a forma di grembiule) si estendono, rivestiti dal peritoneo, fin sotto l'epidermide dell'addome, a livello dell'ombelico. In genere l'ernia inguinale non provoca fastidio, mentre le ernie nella cavità addominale possono causare dolore intenso.

Nell'ernia del disco, la sostanza polposa di un disco intervertebrale che fuoriesce posteriormente comprime le radici nervose e causa molto dolore.

L'ernia iatale è una forma di ernia a livello del diaframma, dovuta allo scivolamento di parte dello stomaco nel torace, attraverso lo iato esofageo, il canale che permette il passaggio del tubo digerente attraverso il diaframma stesso. Questa forma può essere asintomatica o causare un ritorno di succhi gastrici dallo stomaco all'esofago, che provoca sensazione di bruciore e dolore.

Le ernie si sviluppano spesso in una zona indebolita da uno sforzo inusuale. L'ernia inguinale può, ad esempio, verificarsi in seguito al sollevamento improvviso di un oggetto pesante o a un forte accesso di tosse.

Molte ernie si riducono spontaneamente o quando vengono sottoposte a una modesta pressione. Spesso le ernie riducibili vengono tenute ferme da sostegni esterni, chiamati cinti erniari. Una grave complicazione delle ernie è lo strozzamento (cioè la condizione in cui l'organo colpito dall'ernia rimane chiuso entro la sacca di tessuto che contiene l'ernia) che, manifestandosi con improvviso dolore, richiedono un trattamento chirurgico, in quanto bloccano la circolazione sanguigna locale, determinando una gangrena del sacco erniario. Con la riduzione chirurgica viene anche rinforzato il sito dell'ernia, con punti di sutura o con una piccola protesi di tessuto artificiale. Nel trattamento specifico dell'ernia iatale, poiché nel 90% dei casi sintomatici questa patologia è associata a sovrappeso, la terapia generalmente consiste in una dieta dimagrante e in accorgimenti comportamentali, quali dormire con la testa più alta rispetto al resto del corpo ed evitare alcuni tipi di movimenti, in modo da prevenire il reflusso acido. Altre soluzioni possono comprendere la somministrazione di antiacidi e, in casi estremi, un intervento chirurgico correttivo.