COLEOTTERI
Nei Coleotteri l'apparato boccale è
masticatore; delle quattro ali le due anteriori, coriacee, non servono al volo
(elitre); la metamorfosi è completa.
Appartengono
a questo ordine i Carabi, frequenti
nei nostri giardini e riconoscibili dal corpo snello, dai movimenti rapidi e
dalle mandibole potenti, perché tra gli insetti essi rappresentano i felini e
infatti, nelle ore notturne menano strage di altri esapodi e di bruchi, di
larve di maggiolino, di lumache. Ma il Carabo
dei cereali o Zabro è dannoso,
perché rode il frumento.
I Necrofori, di color giallo-nero, sono sempre solleciti ad accorrere
presso i piccoli cadaveri di uccelli, topi, talpe, lucertole, ecc. e
premurosamente li seppelliscono, deponendovi dentro le uova. I Dermesti , lunghi circa un centimetro
e ispidi allo stadio larvale, arrecano danni gravissimi alle pellicce, ai
lardi, ai prosciutti, ecc.
Alla
fine d'aprile o ai primi di maggio poco o tanto numerosi appaiono i Maggiolini di colorito generale nero,
ma con testa, antenne, zampe, ed elitre bruno-rossicce, i quali, rodendo gemme,
foglie, fiori, producono danni gravissimi. In qualità straordinaria compaiono
ogni tre o cinque anni, secondo il clima: il Maggiolino depone le uova nel
terreno, e da esse nascono larve vermiformi voracissime, le quali fanno
distruzione di radici per tre o quattro anni, poiché tanto dura la metamorfosi.
Affini sono Cetonie, d'un bel colore
verde dorato. Dannosissima alla patata ed ad altre solanacee coltivate la Dorifora di recente importazione. I Cervi volanti hanno le maggiori
dimensioni tra tutti i Coleotteri nostrani. I Tochi dei fagioli e dei piselli,
la Calandra del grano, possono
distruggere grandi provviste di cereali e anche il piccolo Bostrico tipografo talvolta riesce nocivo, potendo le sue larve
devastare estese foreste di pini. Note a tutti: i Cerambici dalle lunghe antenne, i quali nello stadio larvale, tarlano
i tronchi degli alberi e le Coccinelle
o Gallinelle della Madonna, le quali
si nutrono dei pidocchi delle piante.