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Biotecnologie tra etica e profitto
Per scrivere una relazione
innanzitutto dovete, ovviamente, conoscere bene l'argomento, anche perché la
finalità di una relazione generalemente consiste
proprio nel fornire precise informazioni tecniche. Per quello che riguarda il
linguaggio è opportuno utilizzare un tono formale e appropriato all'argomento
trattato, con un lessico più specifico di quello che si utilizza nel tema
tradizionale. Nello svolgimento fate molta attenzione alla struttura in modo
che sia solida e lineare.
Eccovi un esempio svolto!
Cosa sono le biotecnologie?
Le biotecnologie sono quelle tecniche che consentono di produrre quantità commerciali di prodotti utili, utilizzando organismi viventi, o di migliorare le caratteristiche di quelli già esistenti. Applicando le nuove scoperte di questa branca della scienza, gli studiosi sono in grado di creare 'fabbriche' sofisticate di batteri, muffe o lieviti che usano le nuove informazioni del loro patrimonio genetico per produrre, a basso costo, farmaci ed altre sostanza utili all'uomo. La biotecnologia è direttamente legata all'ingegneria genetica: essa studia il patrimonio genetico degli esseri viventi, allo scopo di modificarlo, renderlo migliore, e infine utile per il genere umano. Gli scopi sono, ad esempio, la 'coltivazione' di organi umani per trapianti, la produzione di organismi geneticamente modificati (i famosi OGM), siano essi vegetali o animali. Con la genetica si possono creare organismi nuovi, privi dei difetti degli organismi 'naturali'.
Etica
Ma modificare gli organismi che la natura ha creato, genera non pochi
dubbi, soprattutto etici.
Chi dice infatti che sia giusto cambiare ciò che è in natura?
In base a questi problemi, è nato un nuovo importante campo di discussione filosofico-scientifica, denominato bioetica, che tra
filosofia, teologia e scienza tenta di dare risposte a questi problemi-o
perlomeno di delimitarli in un campo di ragionamento logico e razionale.
Le prime voci contro gli OGM vengono dalla chiesa. Essa sostiene che quel che
Dio ha creato, non è modificabile dagli esseri umani, e che dunque le
biotecnologie non devono essere applicate, in special modo quando riguardano la
vita umana. Ma pensiero cattolico a parte, sono molte le voci che si levano
contro l'applicazione dell'ingegneria genetica, e più in generale contro
l'inarrestabile -e crescente - successo scientifico in questo campo.
Soprattutto, sono in molti che vedono lo sviluppo di queste scoperte correlato
con la volontà di alcune multinazionali che vorrebbero lucrarvi sopra.
Dall'altra parte si levano le voci dei sostenitori della scienza a tutti i
costi, che vede solo i benefici della biotecnologia e non vede problemi etici
nello sfruttamente di essa - o almeno, i problemi
etici sono per essi secondari ai grandi benefici che essi potrebbero dare
all'umanità. Biotecnologie ed OGM sono stati, nell'ultimo periodo, un argomento
molto discusso: ad esempio, in Italia, i Radicali con Emma Bonino hanno
combattuto una vera battaglia laica in favore dello sviluppo di questi ambiti
della ricerca scientifica.
Biotecnologie
tra etica e profitto
A causa dell'enorme potenziale che questa attualissima
branca della scienza detiene, sono nati dei codici di comportamento
regolamentati da alcuni accordi internazionali, i quali sanciscono come
comportarsi e cosa non si può fare con le biotecnologie; ad esempio, è
vietata la clonazione di un essere umano, mentre la clonazione di animali è
in alcuni casi permessa - ad esempio, il caso eclatante della pecora Dolly, in Gran Bretagna. Affari Il settore delle biotecnolgie è in fortissima espansione, e il mondo degli affari è molto interessato alle possibilità - enormi - di queste applicazioni. Per qualcuno - soprattutto piccoli e medi agricoltori - OGM equivale a produzione industriale di alimenti, a scapito della qualità del prodotto, o comunque alla grande attenzione del profitto economico. Secondo Gianni Tamino - biologo dell'università di Padova, e membro del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie, 'fin'ora alle industrie del settore interessa molto di più cercare terapie per malattie a larga diffusione, che assicurino lauti guadagni ad imprese che non appartengono ad enti pubblici, ma a privati. Alle multinazionali del settore preme più ottenere la terapia genica non tanto per malattie genetiche che sono quasi sempre molto rare, ma per malattie di larga diffusione come il tumore o l'AIDS, che però non è detto che siano curabili attraverso questo tipo di terapie.' Gli OGM e le biotecnologie sono duque ritenute da alcuni un settore da controllare in ogni modo, poichè potenzialmente molto utile, ma allo stesso tempo utilizzabile in maniera - in questo caso del tutto amorale, poichè soggetto alla mera logica del profitto - da parte delle multinazionali farmaceutiche che ci vogliono guadagnare. |
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