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ACELOMATI
| Turbellari |
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Trematodi |
PLATELMINTI |
Cestodi |
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Monogenei |
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GNATOSTOMULIDI |
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NEMERTINI |
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Più dell'85% sono specie parassite. Tutti i platelminti conducenti vita libera appartengono alla classe Turbellaria.
Esempi di Platelminti
- Turbellari: Planaria dulciacquicola del genere Dugesia
- Cestodi: Taenia
Occupano un'ampia varietà di substrati del fondo in tutti i tipi di ambienti acquatici.Pochi animali si nutrono di turbellari e parecchi turbellari sono cannibali.
I parassiti sono adattati a 2 ambienti, l'ospite, o microambiente, ed i dintorni generali, o macroambiente. Le variazioni dell'uno o dell'altro possono influenzare i vermi.
Caratteristiche generali
- Respirazione: diffusione attraverso le membrane
- Osmoregolazione: protonefridi (nelle specie dulciacquicole);diffusione attraverso le membrane
- Escrezione: protonefridi (per alcuni prodotti di rifiuto dei parassiti); diffusione
- Movimento: la maggior parte dei turbellari si muove per scivolamento, servendosi delle
ciglia.Assente nei parassiti
- Digestione: i turbellari hanno bocca ventrale spesso in posizione arretrata rispetto al corpo, hanno digerente incompleto e ramificato, la digestione è sia extra sia intracellulare.
Nei trematodi quasi tutte le regioni del canale alimentare e le superfici del corpo intervengono nella digestione.
I cestodi sono privi di canale alimentare e fanno affidamento esclusivamente all'assorbimento delle sostanze nutritive attraverso il tegumento; il tegumento dei
cesodi è rivestito da prolungamenti detti microtrichi che aumentano la superficie
assorbente.
- Sistemi di sostegno: scheletro idrostatico
- Strutture sensoriali: auricole, macchie oculari anteriori
- Strutture particolari: i rabditi sono strutture bastoncellari contenute nelle cellule dell'epidermide
dei turbellari; quando vengono secreti i rabditi creano una guaina mucosa che
può proteggere l'animale. Il tegumento dei parassiti secerne uno strato
protettivo esterno, detto glicocalice, e costituito da un sottile strato di
molecole che sono vitali per la sopravvivenza dei parassiti: il glicocalice
incorpora gli antigeni dell'ospite.I vitellari producono il vitello per le uova.
- Sistema nervoso: la maggior parte ha una coppia di gangli fusi nella parte anteriore del corpo dalla
quale si dipartono uno o più coppie di cordoni nervosi longitudinali dai quali si dipartono tronchi nervosi trasversali dando al sistema un aspetto scalariforme- - Riproduzione asessuale: scissione trasversale, grande capacità di rigenerezione dopo frammentazione dei turbellari, amplificazione larvale nei trematodi.
- Riproduzione sessuale: sono ermafroditi, fecondazione interna, molti cestodi sono capaci di
autofecondazione, gli schistosomi sono gli unici che ospitano
perennemente la femmina in un solco ventrale detto canale ginecoforo.
Molti zoologi ritengono che i platelminti si siano originati come organismi planuloidi (simili alla larva planula degli cnidari): questa ipotesi è sempre più dubbia poiché sono sempre più numerosi i dati che indicano che gli cnidari non derivano da ceppi che diedero origine anche agli animali a simmetria bilaterale. I platelminti parassiti si sono evoluti da turbellari conducenti vita libera e che i ceppi di parassiti ancestrali somigliassero ai rabdoceli (gruppo di turbellari caratterizzato da un canale alimentare semplice. Gli altri sono: aceli "più semplici" e policladi "canale altamente ramificato").
Caratteristiche generali:
- Osmoregolazione: diffusione
- Escrezione: protonefridi
- Movimento: ondulatorio
- Apparato circolatorio: chiuso
- Digestione: canale alimentare completo
- Sistemi di sostegno: idroscheletro
- Strutture particolari: proboscide estroflettibile tenuta in una cavità piena di liquido detta rincocele; la proboscide può venire estroflessa rapidamente per catturare
l'alimento e spesso è armata di stiletti acuminati .
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