Realismo
Il termine realismo
indica, in genere, ogni movimento artistico che sceglie la rappresentazione
fedele della realtà. Il realismo rappresenta la vera condizione di vita delle
classi lavoratrici senza nessuna trasfigurazione che mascherasse i reali
problemi sociali. Il realismo è uno stile che mira alla massima coincidenza tra
rappresentazione artistica e realtà oggettiva: l'opera d'arte deve apparire
come fedele riproduzione del mondo reale. La pittura realista sostiene inoltre
la necessità di rappresentare l'esistente anche nei suoi aspetti negativi, che
diventano quindi elementi qualificanti di un soggetto. Il termine "realismo" è
propriamente attribuito al movimento artistico nato in Francia intorno alla
metà del XIX secolo, come reazione all'approccio fortemente soggettivo e
idealistico del romanticismo. Le opere di numerosi artisti realisti sono
inoltre caratterizzate da un forte impegno ideologico, di stampo umanitario se
non dichiaratamente socialista, dove forte è anche il tema della critica
sociale.
Protagonista
principale del realismo pittorico francese fu soprattutto Courbet. La sua
pittura produsse un grande impatto sul panorama artistico francese. Egli propose
quadri i cui soggetti erano gente povera, semplice e questa scelta ebbe un effetto
provocatorio e polemico. Le sue opere erano la rappresentazione della realtà
come denuncia della società. Maggior accettazione ebbe invece il realismo di
Millet, la cui rappresentazione di un mondo rurale e della quotidianità
dell'uomo non infastidiva gli interessi della grande borghesia del tempo. In
realtà l'adesione alla realtà quotidiana e alla storia del presente fu una
caratteristica che attraversa tutta l'arte francese dell'Ottocento. E da questo
momento qualsiasi arte di forte contenuto ideologico portata sul piano della
denuncia sociale ha scelto il realismo come stile documentario, vero, che
rappresenta la reale condizione sociale delle classi povere ed emarginate.