Manierismo Veneto

Manierismo Veneto

Il Manierismo Veneto è un fenomeno tardo rispetto all'evoluzione che il movimento ha avuto, nei primi decenni del Cinquecento, in altri centri italiani.

Artisti quali Veronese, Jacopo da Bassano, Tintoretto rielaborano e si confrontano continuamente nelle loro opere con le esperienze e la grandezza di Raffaello, Michelangelo e Leonardo. Da quest'ultimo i manieristi derivano l'uso particolare della luce, che moltiplica i contrasti e a cui è affidata la concitazione drammatica della scena rappresentata. Tiziano anticipa i caratteri della sensibilità manierista nell'andamento sinuoso delle linee, che definisce corpi e scene di vita minore, rischiarati dal taglio della luce frontale.

Andrea Palladio

Architetto italiano, ha dato il nome ad uno stile - lo stile palladiano, appunto - che aderisce ai principi classico-romani, in contrapposizione ai ricchi ornamenti rinascimentali. Palladio progettò numerose chiese, ville e palazzi, soprattutto a Vicenza, dove si formò e visse, a Venezia e nelle aree circostanti. Sua è la progettazione della Chiesa di San Giorgio Maggiore nel capoluogo lagunare.

Principali opere:

Palazzo della ragione (Vicenza):

Ville palladiane nel veneto: solitamente a pianta quadrata o rettangolare, con 1 o più loggiati

San Giorgio Maggiore (Venezia) : affronta due temi il disegno della facciata di un edificio basilicale a 3 navate e quello di una pianta che leghi un corpo longitudinale a uno accentrato

Jacopo Robusti detto il Tintoretto (1518-1594)

Figlio di un modesto tintore inizia a lavorare nella bottega di Tiziano per un breve periodo.

Michelangelo rimane il punto di riferimento dell'artista, i nudi del Tintoretto però, realizzati a tratti nervosi, con una linea non continua, data dalla somma di più tratti curvilinei, dimostrano che i suoi modelli non erano vivi e che si trattava solitamente di manichini.

Usa il colore soprattutto per accendere di luce il disegno - la luce del tintoretto evidenzia i personaggi e gli oggetti staccandoli da qualsiasi contesto reale.

Principali opere:

ritratti vari: impiega la luce per meglio caratterizzare le psicologie dei volti e la ricchezza delle vesti

Miracolo dello schiavo: olio su tela - la scena ricca di luci e movimento

Susanna e i vecchioni: composizione e postura innovativa,

La Crocifissione: gigantesco telero che occupa un'intera parete, l'opera risulta caotica - la luce definisce le varie figure ritagliandole da un fondo scuro ed impastato

Paolo Caliari detto il Veronese (1528-1588)

Nacque a Verona città che al tempo ha una posizione geografica che gli assegna il ruolo di tramite tra il veneto e la lombardia.

A tutto questo si aggiunge l'arrivo a Venezia di importanti artisti e intelletuali tosco-romani, come Giorgio Vasari, proponendo un confronto con la maniera di dipingere tipicamente veneziana, nella quale si predilige l'uso del colore, e la dottrina manieristica di predilezione per il disegno tosco-romana.
Principali opere:

Ville varie (Villa Soranza a Treville): in cui rappresenta finte architetture, finti stucchi, figure mitologiche, il tutto rappresentatato con virtuosi scorci prospettici.

Giunone versa i suoi doni su Venezia: tele a soggetto allegorico - personaggi in pose contorte con un cromatismo chiaro e luminoso

Nozze di Cana, oggi al Louvre: Il dipinto comprende numerossissimi personaggi tra i quali i ritratti di personaggi del suo tempo.