Leonardo da Vinci
nasce un ambiente culturale già
fondato sull'idea del Rinascimento. Rifiuta l'intellettualismo neoplatonico del
circolo e accetta il contrario ( ha cioè un atteggiamento scientifico ). ha la
volontà di relazionarsi con tutto ciò che affronta, dalla realtà deduce
principi e leggi. Novità nell'uso che fa dell'arte, soprattutto nel disegno:
che viene usato un progetto di macchine, oggetti meccanici, tipicamente
scientifico, ma anche della realtà ( ad es. il disegno dell'Arno come
un'immagine fluida, in movimento vuole cogliere cioè ciò che l'occhio vede
percepisce ). Leonardo è l'artista che usa il disegno nel campo anatonico, sarà
infatti il vero e proprio iniziatore della anatonia artistica ( = analisi del
corpo umano ). Anche in campo dell'idraulica realizza diversi interventi di
bonifica ( operando a livello di ingegneria idraulica ) nella zona del
milanese. Analizza i terreni, in particolare la roccia e processo di erosione
che subiscono le pietre. Interviene a che in campo architettonico ( nella
restaurazione e portando avanti progetti già realizzati come il duomo di Milano
). A Milano realizza anche l'ultima cena, mentre quando va al Firenze realizza
diverse opere tra cui la più importante è la Gioconda. Inoltre
in questo periodo realizza anche opere di progettazione. In campo pittorico
realizza:
l'adorazione dei Magi di solito l'adorazione veniva
rappresentata con un corteo regale o con una figura di spicco mentre Leonardo
al corteo regale sostituisce una folla di persone. Sullo sfondo sinistra un
rudere architettonico e sulla destra un cavallo. Cambia totalmente l'aspetto
iconografico: per Leonardo da realtà è un ambiente fenomenico dove cioè una
causa produce un effetto che produce a sua volta un altro effetto e così via.
Il fenomeno segno nuovo evento, ossia all'inizio dell'era cristiana segno
quindi cambiamento che è sottolineato anche dal posizionamento delle figure che
producono un vortice. Quella di Leonardo è una rappresentazione della natura in
continuò cambiamento. L'ultima cena l'affresco è posto nel refettorio
nell'ultima parete in alto. La luce naturale arriva da sinistra, ed essendo
posizionato in alto, è possibile vederla dal basso. Inserisce l'affresco in un
contesto naturale, reale che mi acquista i giochi di luce. L'impianto
tradizionale fiorentino: prospettiva centrale, una serie di apertura che fanno
intravedere paesaggio. Da tavola è allestita trasversalmente che blocca lo
spazio. Il senso di movimento e della ricerca scientifica si sposta
sull'aspetto psicologico dei personaggi. La causa del subbuglio dei personaggi
è data dalle parole del Cristo in questa maniera di apostoli reagiscono in
maniera diversa e vengono a creare dei gruppi. Per dipingere questo affresco
usa una nuova tecnica detta tecnica inventiata che consiste in una tempera a
nuovo ( stucco fatto su due strati duro e levigato ) che è una sorta di
collante ( che nel tempo si degrada ). L'obiettivo è la realizzazione di un
affresco che si potesse riprendere dopo un po' di tempo mentre con l'affresco
normale questo non era possibile. Infatti Leonardo voleva ritornare sull'opera
e ritoccarla a livello cromatico. La Gioconda rappresenta Monna Lisa del giocondo,
l'artista porta avanti quest'opera fino alla morte. Con quest'opera egli
esprime la sua concezione dell'arte, la sua visione dell'uomo e la sua
concezione scientifica. La figura è centrale quasi appoggiata ad una sorta di
veranda lo sfondo naturale. Le figure posizionato in asse, apparentemente non
da un senso di dinamicità, ma da un grande senso di armonia con l'ambiente
circostante. Alcuni autori dicono che l'opera sia un testamento di Leonardo
perché rappresenta come Leonardo vede rapporto armonioso con la natura sebbene
l'uomo abbia una posizione di dominio, non si nota dalla prospettiva con cui
rappresentata la natura. Lo sfondo presenta la roccia che si sfalda un terreno
lacustre e un sentiero curvo ( senso di mobilità ) appena accennato che se non
si pratica scompare. Sia la figura che paesaggio vendono manifestati dalla
luce, l'abbigliamento come il petto della donna è illuminato sulle piccole
pieghe per dare movimento, luce porta poi a vedere le mani incrociate. Lo
sfondo naturale viene velato da un'atmosfera e così rivela la sua realtà
naturale così come rivela la realtà dell'uomo. Leonardo voleva rappresentare
una figura umana universale e perché la Gioconda non sembra né un uomo ne una donna.