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L'arte nel 1800
L'Ottocento è un secolo ricco di avvenimenti che
influiscono in Europa su modo di vivere e di concepire l'arte. Il secolo si
apre con l'elezione nel 1804 di Napoleone a Imperatore. Le vittorie di
Napoleone, fanno sì che in Europa si diffondano quegli ideali di libertà
uguaglianza e fraternità della rivoluzione francese. Ma già nel 1815, anno
della sconfitta a Waterloo di Napoleone, il Congresso di Vienna, ritorna a
porre le basi per ripristinare il vecchio ordine e si ristabiliscono i principi
atti a garantire i diritti divini dei sovrani. Questo determinerà i successivi
moti rivoluzionari.
Nel corso del secolo, Idealismo e Romanticismo saranno i due principali
riferimenti per lo sviluppo di correnti di pensiero che incideranno in modo
determinante nei successivi sviluppi artistici. L'Illuminismo, che aveva visto
nella ragione l'elemento di uguaglianza fra gli uomini, aveva già determinato
nel settecento una profonda modificazione nel modo di concepire il significato
stesso delle immagini. Nei confronti della scienza, che ormai aveva avviato,
attraverso il cosiddetto metodo sperimentale, un processo rivoluzionario di
indagine della natura, l'arte si trova a dovere assumere delle posizioni che se
da una parte la costringono a differenziarsi, dall'altra la spingono a basare
le sue ricerche, anch'essa sulla scienza. Tuttavia nell'Ottocento si
determinerà anche una volontà di superamento delle istanze del razionalismo
illuministico e si registrerà una apertura verso i valori spirituali e
tradizionali. Si ritroverà il senso dell'infinito e dell'individuo con i suoi
aspetti irrazionali e la sua coscienza.
Questo condurrà all'idealismo tedesco, che tenderà ad
esaltare la creatività dello spirito e ad affermare il principio di dialettica
fra gli opposti. L'ottocento è anche il secolo delle grandi scoperte
scientifiche, oltre che delle trasformazioni sociali e politiche. Nel 1839,
Daguerre realizza la prima macchina fotografica e nel 1859, Darwin pubblica
"L'origine della specie". L'industrializzazione, cominciata prima in
Inghilterra in Europa si svilupperà nel corso dell'ottocento. Lo sviluppo della
tecnologia industriale, provocherà una crisi dell'artigianato che inciderà
anch'essa nel modo di vedere l'oggetto artistico. Le istanze della borghesia,
si affermano con maggiore forza: la borghesiainfatti nel suo cammino richiederà
un processo di democratizzazione orientato verso forme di governo
costituzionale atte a garantire lo stato di diritto e la libertà dei cittadini.
Il Neoclassicismo nasce in opposizione alle tematiche del Barocco e del Rococò,
di cui rifiuta gli eccessi. Al modo tutto barocco di esibire virtuosismi
tecnici, subentra l'ideale neoclassico del rigore nella tecnica e
all'immaginazione si sostituisce ora il valore della "ideazione", che pur
avendo affinità con l'immaginazione, si assimila all'azione del progettare,
utilizzando i procedimenti della ragione.
Molti artisti tra la fine del Settecento e i primi dell'Ottocento tendono a definire le proprie opere, in pittura come in scultura, ispirandosi ai modelli antichi, per pervenire attraverso il loro studio ad una "assoluta perfezione formale" al "bello ideale". Ai modelli classici vengono inoltre attribuiti caratteri etico-ideologici. "L'arte neoclassica - afferma Argan- vuol essere arte moderna, impegnata a fondo nella problematica del proprio tempo". I soggetti maggiormente rappresentati saranno avvenimenti storici -o anche leggendari- delle antiche civiltà greca e romana.
La pittura del Neoclassicismo a Parigi, avrà particolare risalto attraverso l'opera David (1748-1825) che è considerato un caposcuola della pittura neoclassica. Il concetto dell'arte come strumento di persuasione viene trasferito in immagini che esaltano la nobiltà d'animo dei capi rivoluzionari e il loro sacrificio per il popolo. Per questo motivo l'arte del Neoclassicismo, si prestò a divenire espressione degli ideali patriottici ed eroici della rivoluzione francese, e poi arte ufficiale dell'impero napoleonico. David è il pittore ufficiale nel periodo napoleonico, e si ispirerà ai modelli antichi, greci e romani, non solo dal punto di vista formale, ma per fornire un esempio di virtù morale. Realizzerà opere grandiose in pittura, di rievocazione storica. Noto il "giuramento degli Orazi" del 1784 e l'"Incoronazione di Napoleone" del 1807. Tuttavia non bisogna pensare che il Neoclassicismo sia collegato in modo rigido alla ideologia rivoluzionaria.
Allievo di David, fu Ingres. In lui, il gusto Neoclassico si stempera verso forme dal disegno lineare, libero ma preciso. Non rimase indifferente alla lezione del Canova del "bello ideale". Si può giungere ad affermare però che in Ingres, c'è poco dell'artista neoclassico nel senso "classico" del termine. non c'è in lui né la tendenza conservatrice di Canova, né quella rivoluzionaria di David. Egli, non aveva un particolare interesse nei confronti della politica, pur avendo da giovane fatto dei ritratti di Napoleone. Ricordiamo lo splendido quadro del 1808, "La baigneuse de Valpincon".
Qui nei colori chiari, sottilmente pervasi da una luce tenue si ricerca un bello in senso assoluto. Si intuisce che il bello non risiede solamente nella figura della donna, ma nello spazio dove si trova. Tutte le componenti insite nella composizione formeranno una unità che perviene all'idea di bello. I contorni, la sfumatura e i tenui colori delle forme, tutto concorre alla bellezza. La definizione dei particolari, le pieghe dei tessuti, la luce.. luce di cui non si percepisce la fonte diretta, e che - come nota Argan- "si genera dal rapporto del colore leggermente caldo e dorato della pelle con i grigi freddi dei piani del fondo".
In Italia durante il Neoclassicismo, in pittura si
distingue il lombardo Francesco Hayez (1791-1882), che affronta temi storici e
di significato patriottico e soggetti che esaltano i sentimenti. Sempre in
Italia, questa volta in scultura, spicca la figura di Canova. Con Canova, alle
forme mosse, ricche di decorazione, impostate sui forti contrasti, si
sostituiscono opere rigorose, dotate di fredda immobilità. Canova voleva
pervenire alla sublimazione della figura, fino al suo identificarsi con una
idea trascendente di bello, il "bello ideale". Dallo studio, condotto a Roma,
sui capolavori classici lo scultore definisce il suo linguaggio basato essenzialmente
su di una assoluta perfezione delle forme. Conteso dalle maggiori corti
d'Europa, la produzione di Canova è imponente. Egli faceva eseguire quasi
completamente da dei tecnici, le sue opere scultoree, forse proprio perché,
come afferma Argan, "voleva che le sue sculture diventassero fredde e quasi
impersonali passando attraverso una esecuzione non emozionata". Questo a
dimostrazione che l'arte neoclassica si servì dei mezzi che la tecnica offriva,
sia in architettura che in arte.
Nello stesso momento in cui il Neoclassicismo segna la sua maggiore
affermazione, sono già vivi nuovi fermenti che gli si contrappongono. Dopo la
caduta di Napoleone, infatti in Europa si andavano affermando le tematiche del
Romanticismo di origine tedesca, che determinò una evoluzione verso nuove forme
espressive. In contrapposizione al Neoclassicismo, che si riferiva al mondo
classico e ricercava valori assoluti, le tematiche del Romanticismo si
rivolgeranno al recupero della storia delle singole nazioni ed delle singole
culture. Questa tendenza di ricerca di individualità nazionale si proporrà
successivamente sotto forma di rivalutazione del singolo e dei sentimenti: per
questo il Romanticismo in arte perverrà ad una riaffermazione della libertà
creativa. Già con la "poetica del sublime" sviluppatasi in Inghilterra, e
dell'affine "Sturm und Drang" in Germania, si erano posti i suoi presupposti.
La poetica del sublime e lo Sturm und Drang pur essendo generalmente
classificate come pre-romantiche, si basano su uno dei fondamenti del
Neoclassicismo, e cioè sui modelli delle forme classiche, nei riguardi dei
quali, tali poetiche, assumono un atteggiamento nostalgico, sostanzialmente
romantico. Tanto da potere affermare che lo stesso Neoclassicismo altro non è,
che un aspetto della concezione romantica dell'arte in senso ampio.
L'espressione dei sentimenti e l'ispirazione fantastica e popolare, faranno parte del gusto romantico che influenzerà gran parte dell'arte dell'ottocento. Il romanticismo si differenzierà a seconda delle aree. Avremo quello inglese, quello italiano, quello francese e quello tedesco. Quest'ultimo in particolare, si opporrà alle regole dell'illuminismo valorizzando la spontaneità espressiva data dalle passioni e dal sentimento. Verranno pertanto rivalutate quelle espressioni artistiche dei popoli germanici del Medioevo, che non viene più considerato un periodo di decadenza, ma anzi un periodo ritenuto libero dai legami con gli schemi classici e caratterizzato da creazioni originali.
Il maggiore rappresentante del romanticismo tedesco è
Frieedrich, che seppe infondere alle sue opere un senso della natura che veniva
descritta in atmosfere malinconiche tinte da toni sottilmente crepuscolari e
rievocanti il tema della morte. Dal 1820 circa, il Romanticismo francese assume
un carattere storicistico e progressista, in polemica con lo spirito
conservatore dei pittori classicheggianti. Delacroix nel 1830 dipinge "La
libertà che guida il popolo". Si ispira ai moti del 1830 e realizza il primo
vero quadro ad ispirazione politica in senso moderno. Il romanticismo inglese
invece si rifletterà nella pittura dei paesaggisti inglesi dei primi del
secolo.
Come non menzionare Turner che conferisce alle sue opere una interpretazione
densa di lirismo. Nelle opere di Turner le forme perdono consistenza per
dissolversi, attraverso graduali passaggi, in limpidi toni atmosferici e
luministici.
Nella II metà del
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