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L'ARTE FUTURISTA
Il futurismo come espressione artistica fiorisce in Italia nel 1910 con il "Manifesto dei pittori futuristi" firmato da artisti come Boccioni, Carrà, Saverini e Balla. Questo movimento si può dividere sostanzialmente in due periodi: Il primo futurismo che si sviluppa tra il 1910 e la fine della prima guerra mondiale ed Il secondo futurismo, che comprende gli anni dopo la guerra.
Alla nascita dell'arte futurista spicca immediatamente il suo carattere rivoluzionario, il quale rappresenta il fulcro delle ideologie che ruotano attorno a questo tipo di arte. L'urgenza di rompere con la tradizione e quindi con la rappresentazione accademica dei soggetti diviene sempre più radicale, infatti, i futuristi si prestano a introdurre nuovi temi che riguardano la città industrializzata, le macchine, la nuova società meccanizzata.
Non più soggetti caratterizzati da una perfezione estetica, ma Il tubo di scarico di un'automobile, le ciminiere dell'industria, la velocità di un'automobile in corsa diventano arte, proiettando le masse verso un modo diverso di percepire gli aspetti della realtà.
Il problema dell'estetica futurista si incentra sulla ricerca di tecniche adeguate che permettano di rappresentare le sensazioni di velocità, movimento ed il passare del tempo. I futuristi riescono in questo mettendo in "moto" il linguaggio teorico, analitico e statico del cubismo. Un quadro come Materia di U. Boccioni risulta essere ancora di origine cubista, risentendo l'influsso dei ritratti di Picasso, tuttavia ne diviene l'apice dell'arte figurativa futurista.
Materia rappresenta una tappa fondamentale nell'evoluzione dell'artista, poiché segna il passaggio tra la prima fase di ricerca (frammentazione del colore e dello spazio) e la successiva, di più salde volumetrie.
Il soggetto preso in esame è la madre dell'artista, infatti dopo la morte del pittore il quadro rimase a quest'ultima. Il centro focale dell'immagine si concentra sulle mani della madre, ingrandite con un effetto da obbiettivo fotografico. Il quadro risulta cubisticamente scomposto da linee rette e tagli di luce netti, che nell'insieme danno all'immagine un effetto collage. Inoltre, si può notare un accenno di profondità nel quadro, dovuta alla giustapposizione di colori e toni e dall'armonioso accostamento di tutti gli elementi. Forte è il continuo richiamo alla realtà urbana-indutriale che va ad unirsi con l'aspetto artistico del quadro. Inferiate, balconi, mensole, case, ciminiere e luci dei portoni, fanno da sfondo al soggetto ed allo stesso tempo introducono una delle tematiche privilegiate dall'arte futurista: la modernità. La complessità pittorica, stilistica e compositiva di Materia si può evincere dal fatto che l'artista ha saputo congiungere armoniosamente pittura e scultura, considerata la carica innovativa della tela.
Una particolarità dell'arte futurista è la sua grande forza comunicativa, con la quale riusciva a diffondere i suoi messaggi in modo diretto ed efficace. Per questo motivo, per la prima volta il manifesto viene considerato vera e propria forma d'arte. I futuristi si adeguarono a questo tipo di avanguardia ricercando modi più immediati di rappresentazione come alfabeti, simboli, grafici e fotografie.
Il manifesto viene usato in svariati campi ma in senso propagandistico, come per esempio locandine per il teatro, cinema, pittura ed in un secondo momento il potenziale comunicativo dei futuristi viene utilizzato per scopi politici.
Infatti, questo tipo di arte va a sovrapporsi con la nascita del fascismo, il quale fece largo uso di propaganda per coinvolgere le masse.
Di fatto nessuno dei futuristi, nemmeno Filippo Tommaso Marinetti, nonostante l' amicizia personale con Mussolini e la sua nomina ad accademico d'Italia nel 1929, entra a far parte del partito nazionale fascista. Questo significa che il rapporto tra fascismo e futurismo non va ad identificarsi sotto un aspetto strettamente ideologico ma rimane sempre in campo artistico. Infatti, l'arte futurista viene apprezzata dal regime soprattutto per il suo taglio austero ed allo stesso tempo di grande effetto sulle masse.
Si può notare il forte carattere futurista che ritrae il volto di Mussolini su una facciata di palazzo Baraschi a Roma. Il volto appare austero ed impassibile e ricorda i quadri cubisticamente scomposti dei futuristi.
L'efficacia della propaganda
futurista si può verificare nel manifesto che funge da sfondo al volto di
Mussolini, che ne esalta la magnificenza e l'importanza.
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