L'ARTE DELL'ANTICA GRECIA
Comprende l'insieme delle manifestazioni delle
arti figurative fiorite in Grecia nelle isole e nelle colonie da quando si
formò la nazione ellenica, dopo il cosiddetto Medio Evo seguito alla invasione
dorica fino a quando dopo la occupazione romana(146 a.C.) la spiritualità
artistica dei Greci si fuse lentamente con quella dei Romani; da questa
commistione nacque l'arte dell'età imperiale romana. La civiltà artistica
anteriore alla seconda ondata barbarica degli Ariani prende il nome di preellenica: è un particolare aspetto dell'arte egea ed è in stretta connessione con la civiltà cretese. La
civiltà greca fiorita dopo la caduta dell'Impero romano di Occidente e fino
alla caduta di Bisanzio (1453) prende nome di arte
bizantina. Invece le manifestazioni artistiche successive prendono nome di arte
neogreca. L'arte ellenica si può dividere in tre periodi: arcaico (X-V sec.
a.C.), aureo (480-306 a.C.), ellenistico (306-50 a.C.). Il periodo arcaico si
può distinguere in tre fasi: fase geometrica o del Medio Evo ellenico (1000
circa - 700 a.C. circa); fase ionica (700 circa - 550 a.C. circa); fase ionico-attica (550480 a.C.). II periodo aureo si può
distinguere in quattro fasi: fase di transizione (480-450 a.C.); fase fidiaca (450-430 a.C.); fase intermedia ionicizzante;
fase della maturità piena. L'età ellenistica non e nettamente distinguibile in
fasi.
Architettura
L'architettura greca è nelle origini di
ispirazione essenzialmente religiosa. La sua prima creazione artistica è il
tempio e attorno al tempio talora sorge il santuario cioè il complesso di tutti
gli edifici attinenti al culto della divinità: ossia i tesori, piccoli edifici
per contenere i doni votivi, i teatri, gli anfiteatri per le gare ginniche e
per le rappresentazioni, per i certami poetici e musicali che hanno carattere
sacrale. I1 tempio trae il suo schema costruttivo dal megaron
del palazzo reale cretese-miceneo. Dapprima fu in legname e in cotto. Il tempio
più arcaico abbastanza ben conservato è quello A della Patella di Prinà (Creta) forse del VII Sec.
Più tardi si fissarono i canoni dei due ordini dorico e ionico. L'ordine dorico
nasce forse nel Peloponneso e si sviluppa in Sicilia, quello ionico nell'Asia
Minore, quindi nelle isole ed infine in Attica. I templi arcaici più importanti
di ordine dorico sono: lo Heraion di Olimpia, lo Heraion di Argo, il tempio di Tirinto,
l'Apollonion di Cirene, la Hasilica
di Pesto, il tempio C di Selinunte, l'Artemision e l'Olimpeion di
Siracusa, il tempio dell'acropoli di Taranto, lo Heraion
di Crotone, l'Heracleion di Agrigento, il tempio di
Apollo a Delfi. Quelli di ordine ionico sono: lo Artemision
di Efeso, il tempio di Apollo Filesio presso Mileto, lo Heraion di Samo. All'età aurea appartengono i templi dorici di Zeus in
Olimpia, di Posidone a Pesto. di Zeus in Agrigento e,
il più perfetto, il Partenone, costruito dagli architetti Ictino
e Callicrate sotto la sovrintendenza di Fidia.
L'ordine ionico appare in questa epoca in Atene rielaborato in moduli detti
appunto attici: a Callicrate è dovuto il tempietto di
Atene Nike e a Filocle I'Eretteo, le due gemme dell'Acropoli di Atene. In
quest'epoca inoltre in Atene si nota la contaminazione di elementi dorici e
ionici: questo processo di compenetrazione dei due ordini è completo nel tempio
di Apollo Epicurio. In questa età si afferma il
capitello corinzio che trionferà per tutto il IV sec. L'ordine jonico e poi il corinzio prevalgono nel IV secolo mentre il
dorico regredisce. Durante il III secolo lo ionico attico si contamina con gli
elementi più arcaici dello ionico asiatico. Accanto al tempio rettangolare fin
dall'età arcaica si sviluppa quello a pianta circolare detto tholos, che in origine era destinato alle esecuzioni
musicali e solo più tardi divenne anche tempio. Tholoi
dorici erano quello di Sparta e quello di Delfi. Dell'età classica è il tholos a diciotto colonne ioniche eretto da Filippo di
Macedonia in Olimpia dopo la vittoria di Cheronea; di
età ellenistica è l'Arsinoeion di Samotracia. Altre
opere che facevano parte del santuario, sono il teatro e lo stadio. Lo stadio
meglio conservato è quello di Delfi(V sec.). II teatro, in origine di terra
battuta e legno, fu cominciato a costruire in pietra sulla fine del VI secolo.
Il più antico fu quello di Dionisio in Atene. del V e IV sec. sono i bellissimi
teatri di Sicilia (Siracusa, Segesta, Tindari, Catania, Taormina, ecc.). Del IV sec. sono i
teatri di Epidauro e di Megalopoli, di età
ellenistica quelli di Priene, di Delo,
di Efeso, di Termesso, di Aspendo.
ecc. Le tombe greche dell'eta' classica sono per lo
più a tumulo, circondate da muro: tali erano quelle collettive per i morti di
Maratona. di Platea, di Mantinea. II cosiddetto
Monumento, delle Nereidi a Xanto (fine del V sec.) è
il più antico esempio di una costruzione sepolcrale vicina al tempio; questo
tipo di tomba per grandi personaggi si diffuse e divenne sempre più ricca:
l'opera più fastosa è il Mausoleo di Alicarnasso. Già
nel VI sec. accanto all'architettura più propriamente religiosa sorge quella
civile. Sono edifici destinati a riunioni che assumono forme varie e nomi
diversi a seconda della specifica destinazione. II Bouleuterion
di Olimpia, è del VI sec.: costruito al tempo di Pericle è il telesterion di Eleusi. quasi
quadrato. di ordine dorico a due piani; del 371 circa è il thersilion
di Megalopoli, del III sec. sono i buleuteri di Priene e di Mileto. Altri edifici
pubblici furono i ginnasi, le biblioteche, i mercati, gli alberghi. Meno note
sono le case di abitazione privata. essenziale di tutta l'architettura greca è
la orizzontalità degli edifici. L'uso dell'arco fu eccezionale e non anteriore
alla seconda metà del V sec.: soltanto in età ellenistica si diffuse l'uso
della volta a botte.
Scultura.
Nel Medio Evo ellenico si ebbero scarse
manifestazioni plastiche: si cominciarono a eseguire gli xoana,
tronchi di legno piallati sui quali veniva intagliata la maschera di una
divinità. La scultura rinasce nel VI sec. ed evidenti sono i suoi rapporti con
l'arte egizia della stessa epoca. Le statue rappresentano per lo più un tipo
maschile, ignudo. kouros o Apollo arcaico, e un tipo femminile. vestito. kore:
non mancano statue sedute. specialmente di donna. Fioriscono nel VI sec.: la
scuola dedalea, di origine cretese, cui artisti lavorarono nel Peloponneso; la
scuola di Chio: Ila scuola ionico-asiatica.
che scolpisce figure più sciolte e armoniose. A partire dal V sec. nasce in
Atene la scuola ionicoatttica,derivazione della
scuola ionico-asiatica. Le Korai
dell·Acropoli. il Tifone. le metope del tesoro di
Atene a Delfi, Armodio e Arisiogitone
di Cizia e Nesiote sono
alcuni prodotti di questa scuola. Da essa derivano la scuola (specialmente bronzistica) di Egina e quella di
Sicione che comincia a raffigurare gli atleti
vincitori. Opere insigni di questa età e di quest'arte di derivazione ionica
sono il trono Ludovisi, le statue del tempio di Afaia in Egina, quelle del tempio
di Zeus in 0limpia. le metope del tempio e di Selinunte.Agli
inizi dell'età' classica appartengono la Nebiode
degli Orti Sallustiani e due Nibiodi
di Ny-Carlsberg.Questa età vede fiorire Polignoto, Mirone(Discobolo, Gruppo di Atena e Marsia), Calamide (Apollo Acexikakos,, Estia Giustiniani). Il periodo successivo è dominato dal
grandissimo Fidia e dalla sua scuola. Nella generazione successiva fiorisce Policleto, il maggiore rappresentante della scuola argivosicionia. Al terzo periodo dell'età' aurea appartiene
Paionios di Mende autore della celebre Nike di Olimpia, gli ateniesi Timoteo e Cefisodoto
(Eirene e Pluto). Il IV
sec. è dominato dalla grande triade: Scopa, Prassitele, Lisippo. Agli inizi
dell'età ellenistica seguitano a dominare i loro tre indirizzi e specialmente
il lisippeo prevalse ad opera dei discepoli. La
corrente prassitelica fu proseguita dai figli del
maestro Cefisodoto il Giovane e Timarco.
Più tardi si avverte l'incrocio di queste correnti e il sorgere di poetiche
nuove come ad esempio nella mirabile Fanciulla di Anzio e nel Narciso(Dioniso)
di Pompei. Uno dei più importanti monumenti scultori dell'età ellenistica è
l'altare di Pergamo, opera della scuola pergamena cui appartengono anche il
ritratto di Attalo, il Galata Morente, e le altre
figure di Galati, il Sileno Borghese, la Menade
danzante, ecc. Oltre Pergamo altri centri dell'Asia Minore e dell'Egitto videro
fiorire scuole plastiche. Più tardi ancora vengono quasi meno le qualità
inventive e non si forniscono che copie di opere celebri.
Pittura
Della pittura greca nell'età aurea non ci è
rimasto pressoché nulla. Nomi di grandi artisti e descrizioni di opere ci hanno
tramandato i testi letterari. Un riflesso della loro arte è nella pittura
vascolare. Di età ellenistica abbiamo gli affreschi e i mosaici pompeiani e
qualche stele dipinta trovata in Tessaglia. Le arti minori ebbero anche esse
grandissimo sviluppo in tutti i periodi dell'arte ellenica.