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Wagner e la compagnia del duca di Saxe-Meiningen
Verso la fine del 800 compaiono tre personalità molto importanti, perchè daranno l'avvio all'attività teatrale che si svolgerà nell'epoca contemporanea:
Wagner si oppose fortemente alla tendenza realistica, perchè era del parere che lo scrittore doveva creare dei miti e non doveva fare una cronaca degli eventi reali, ma il suo contributo lo vediamo soprattutto in ambito musicale. Egli in effetti affermava che il dramma doveva essere immerso nella musica perchè questa permetteva un maggiore controllo sulla rappresentazione rispetto al dramma parlato che si doveva invece affidare all'estro personale dell'attore. Quindi Wagner cercò di creare un nuovo tipo di teatro dove non ci fossero divisioni tra classi teatrali, fu per questo che abbandonò la consueta divisione tra palchi, platea e balconate, quindi sistemò tutti i posti in platea dando a ognuno un unico prezzo e dando ad essa una forma a ventaglio, in modo che si veniva a creare un sorta do golfo mistico tra platea (mondo reale) e il palcoscenico (mondo ideale). L'orchestra veniva sistemata in una buca in modo che non fosse visibile. E addirittura Wagner proibiva che i musicisti salissero alla ribalta per prendersi gli applausi.
Il duca di Saxe-Meiningen che dirigeva una compagnia che portava in scena per lo più drammi di autori vecchi. Il suo intento era quello di creare la figura di un regista onnipotente. Ecco perchè si occupava lui stesso di tutti gli aspetti della rappresentazione minuziosamente. Seguiva i suoi attori nelle prove che dovevano avvenire con le scenografie e i costumi già pronti. Il suo intento inoltre era quello di creare un'illusione sulla scena e il suo esempio influenzò le figure di Antoine e Stanislavskij.
Ibsen
Ibsen è la terza figura importante del teatro contemporaneo perché fu il primo che contribuì a metter in scena i principi della corrente realistica. Ecco perché nei drammi in prosa affinò la formula della piece a bien faite e la rese più consona allo stile realistico. C'è da dire pero che le opere più mature di Ibsen seguiranno un'impronta chiaramente antirealistica.
Zola, Antoine e il naturalismo francaise
Il naturalismo nacque in Francia intorno al 1870. Essi appoggiavano le idee elaborate da Darwin attribuendo così ai caratteri ereditari e all'ambiente i comportamenti dell'uomo. L'uomo è quindi condizionato da questi fattori che lo controllano e nessuno è consapevole delle proprie azioni.
Il maggior esponente del naturalismo è Zola sostenitore del metodo scientifico e la letteratura deve assimilare questo metodo scientifico e il dramma illustrare questi processi. Le prime formulazioni naturaliste apparvero nel 1873 con il romanzo Thérèse Raquin e vennero sviluppate nei saggi Il naturalismo a teatro e Il romanzo sperimentale. Ma a parte l'allestimento scenografico quest'opera non era del tutto soddisfacente perché si avvicinava più ai melodrammi che ad un frammento di vita. Fu infatti questo il principale ostacolo iniziale nell'affermazione del naturalismo: la mancanza di testi che incarnassero i suoi principi.
L'autore che ci riuscì fu Henry Becque dove ne Les courboux, 1882, mostra la divisione dei beni in una famiglia di sole donne dopo la morte del padre. I drammi naturalisti però non trovavano un'adeguata forma di rappresentazione e quindi non riuscivano ad imporsi, fu così che Antoine nel 1887 fondo il Theatre Libre dove si potevano esibire senza essere posti a censura le opere naturaliste poiché il pubblico erano solo i soci. Questo teatro oltre ad esibire i nuovi teatri drammatici fu la sede dove Antoine perfezionò le tecniche produttive. Uno dei tanti fu il principio della quarta parete che consisteva nel progettare le scenografie ricostruite attentamente e alla fine decide quale parete togliere. Un altro esperimento fu la recitazione d'insieme.
Anche in Germania le nuove tendenze realistiche non ebbero modo di svilupparsi finchè non venne creato un teatro indipendente chiamato "Freie Buhne" ossia teatro libero fondato a Berlino. Qui le maggiori personalità sono Haptmann e Schnitzler.
George Bernard Shaw Harley Granville-Barker e il teatro inglese
Naturalmente l'Inghilterra non mancò all'appello e cosi verso la fine del secolo creò un teatro libero chiamato "indipendent theatre" basato su una collaborazione di soci e quindi non esposto a nessun tipo di censura. All'interno di questo teatro lavorarono Shaw che praticamente a differenza dei suoi colleghi fu il maestro nel costruire un dialogo brillante e paradossale, inoltre a differenza dei naturalisti pur riconoscendo l'importanza dell'ereditarietà e dei condizionamenti dell'ambiente, attribuisce sempre all'uomo un'autonoma libertà di scelta. I suoi personaggi anche se usano il dialetto raramente seguono le forme del linguaggio quotidiano.
Un'altra figura attiva di questo periodo è Barker che credeva che compito principale del regista era studiare il lavoro per poi trovar lo stile che meglio gli si addice.
Stanislavskij, Cechov e il teatro d'Arte di Mosca
In Russia la situazione teatrale ebbe un'ulteriore svolta quando fu fondato il teatro d'arte di Mosca per opera di Dancenko e Stanislavskij, il primo assunse il ruolo di consulente letterario e il secondo di direttore, ma entrambi lavorarono alla messa in scena delle opere. Stanislavkij curava minuziosamente le produzioni facendosi aiutare dai suoi libri di regia e manteneva una rigida disciplina dicendo agli attori esattamente quello che dovevano fare momento per momento. Il teatro di Mosca si apri con un opera di Tolstoij ( Zar Fedor) ma fu particolarmente importante la rappresentazione del Gabbiano di Cechov. Cechov in effetti scrisse molto per il teatro russo anche se oggi la sua fama si deve in particolare a 4 lavori che se in apparenza potrebbero sembrar semplici in realtà sono tra le opere più complesse del repertorio moderno. Un altro autore da ricordare è Gorkij. Alla morte di Cechov Stanislavskij lasciò lo stile troppo realista a cui aveva lavorato per cominciare a sperimentare nuove tecniche attribuendole alle opere simboliste.
Il teatro in Francia dal simbolismo a Copeau
Al naturalismo si contrappose il simbolismo che si ispirava alle opere di Edgar Allan Poe, alle poesie di Baudelaire, ai romanzi di Dostoewskij e alla musica di Wagner. Si poteva ottenere una verità maggiore se si osservavano le percezioni interne dell'uomo e non se si osservava oggettivamente. Inoltre questo significato non poteva essere rappresentato in maniera oggettiva ma essere evocato attraverso simboli, leggende miti e atmosfere. Il principale portavoce fu Mallarmé.
Il simbolismo s'impose prima nella letteratura e poi nel teatro da un gruppo di indipendenti e il loro operato si svolse prevalentemente nel Theatre d'Art, fondato nel 1890 da Paul Fort che lavorò per due anni, venne proseguito da Lugné-Poe che guidato dall'idea che la parola crea scena ridusse la scenografia a semplici dipinti.
Lo spettacolo d'apertura fu Pelleas e Melisande di Maeterlinck, l'autore più significativo, tipicamente simbolista, dove vennero usati pochi arredi e qualche oggetto di scena, il palco illuminato dall'alto e la scena immersa nell'oscurità, i costumi vagamente medievali e gli attori recitavano come se cantassero.
L'attività simbolista dopo Poe fu proseguita da Jacques Copeau molto interessato al testo più che agli elementi visivi. Nel 1913 pubblicò sulla Nouvelle Revue Francaise il suo manifesto innovatore dove sosteneva che il compito maggiore del regista era tradurre fedelmente il testo dell'autore in testo teatrale e l'attore era l'unico elemento essenziale della rappresentazione teatrale.
Appia e Graig
Appia e Graig iniziarono a fondere i fondamenti teorici delle pratiche sceniche antillusionistiche del teatro contemporaneo. Essi infatti arrivano a conclusioni simili anche se non la pensavano alla stessa maniera su molte cose. Appia aveva subito l'influenza di Wagner inoltre tendeva a rafforzare la figura del regista. Mentre Graig che considerava il teatro un'arte autonoma e indipendente sosteneva che il lavoro di un'artista di teatro doveva avere gli stessi obbiettivi di quello di un pittore.
Le differenze fondamentali tra Appia e Graig furono
l'artista di Appia doveva esser un'interprete dell'opera dello scrittore-compositore, quello di Graig era invece un'artista autonoma a pieno titolo
Appia stabiliva una gerarchia tra gli elementi teatrali, Graig la rifiutava
Appia consentiva la messa in scena di scenografie successive, Graig era per un'unica scenografia
Entrambi però svilupparono la tendenza che mirava alle scenografie tridimensionali, alla plasticità e alle luci direzionate. Ma queste teorie si imposero bene solo dopo la prima guerra mondiale.
Strindberg e le correnti antirealistiche del teatro tedesco
In Germania si
svilupparono i testi antirealistici di Strindberg (influenzato da Maeterlink)
nei quali esaltava la struttura caratteristica del sogno, e quindi quella forma
sconnessa ma apparentemente logica. Nelle sue opere mature egli tratta con grande pietà l'uomo alienato, alla ricerca di significati.
Questa visione degli uomini influenzerà gli autori successivi. Dopo il
Le tendenze antirealistiche in Inghilterra e la nascita del teatro nazionale irlandese
In Inghilterra pochi autori si staccarono dallo stile realistico e tra questi emerge la figura di Wilde. Oscar Wilde, esponente del movimento estetizzante negava l'utilità del teatro nel riprodurre la vita reale, lui voleva trasformare la vita in un'opera d'arte, e non ridurre l'arte a imitazione della realtà.
Contrariamente a Wilde invece Poel non si allontanò dallo stile realistico, e riprese le opere elisabettiano.
Si sviluppa anche il teatro irlandese che ha interesse per l'eredità celtica e gaelica, questi drammi si sviluppano nell'Abbey Theatre dove lavorarono tre personalità:
Yeats che si distingue per uno stile poetico
Gregory per uno stile realistico
Synge invece riprende entrambi gli stili e li fonde.
Il simbolismo russo e lo sviluppo del Teatro d'Arte di Mosca: Mejerchol'd, Evreinov e Tairov
La reazione al realismo in Russia comincia alla fine dell'800 per opera di Djagilev e si esprime soprattutto attraverso i balletti russi. Il simbolismo vero e proprio pero si ha solo nel 1905e per i prossimi anni sarebbe stata la tendenza più seguita. In Russia pero c'era una delle personalità più importanti che ha dato molto al teatro tedesco, ossia Stanislavskij egli infatti ha scritto delle opere ce si basavano su dei sistemi di recitazione alcune pratiche utili a essa (magico se, memoria emotiva ecc). L'altra personalità di rilievo è Mejerchol'd che inizia contemporaneamente una serie di esperimenti in cui utilizzava le tecniche del circo, della commedia dell'arte e del teatro orientale, dopo di lui seguono Evreinov che si opponeva al realismo e cercava di dar più spazio alla teatralità e al decorativismo. Infine Tairov per il quale il testo non era altro che un simbolo per la creatività del regista e usa scenografie tridimensionali.
Il teatro italiano
In Italia la tendenza realistica si sviluppa sotto forma del dramma borghese e prende il nome di verismo. Tipicamente verista fu la prima commedia di Roberto Bracco "una donna". Estremamente efficaci le opere veriste di Verga in particolare Cavalleria Rusticana. Contemporaneamente si sviluppa una tendenza antirealista nelle opere di D'annunzio (affine ai simbolisti francesi e agli estetisti inglesi.) in netta collaborazione con la sua Eleonora Duse, per la quale scrisse molte opere teatrali. Ella infatti ha recitato in svariati ruoli con una profonda penetrazione psicologica.
Il teatro spagnolo
Il teatro spagnolo
comincia a emergere anche se in realtà non supera completamente
il suo isolamento, partecipando ai maggiori movimenti solo da lontano. Le
innovazioni si hanno con la nuova collocazione del
teatro nazionale spagnolo e adesso ogni
teatro aveva un proprio genere su cui poteva specializzarsi. Tra gli autori di
rilievo di qst periodo ricordiamo: Ventura de
Il teatro degli Stati Uniti e la nascita del cinematografo
Il teatro realista negli Stati Uniti si ha con la figura di Belasco che dovette combattere con l'opposizione del sindacato. Fatto sta che la nascita del cinematografo nel 1915 causò gravi danni al teatro, infatti poiché i costi dei biglietti erano molto più bassi toglieva molto pubblico alle sale teatrali.
Le innovazioni tecniche
Tra il 1875 e il 1915 furono introdotte numerose innovazioni in ambito architettoniche. Tra queste ricordiamo il palcoscenico girevole e la piattaforma scorrevole, o ancora l'uso di utilizzare un montacarichi per attuare dei cambiamenti sul palco. Altre innovazioni invece riguardano la l'illuminazione, furono ormai sostituite le lampade a gas con quelle elettriche. Fu inventato il nostro riflettore che grazie a pannelli di seta poteva creare effetti particolari di luci colorate anche le sale subirono trasformazioni, tendevano a scomparire i palchi e le balconate e i corridoi furono soppressi.
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