LA MORTE DI MARAT
Jacques
Louis David, 1793, olio su tela, 128x165, Bruxelles- Musees Royaux des
Beaux-Arts. Il
dipinto raffigura il celebre rivoluzionario francese Jean-Paul Marat che giace
nella propria vasca da bagno dove è stato da poco pugnalato a morte da una
giovane monarchica, Charlotte Corday. La composizione si svolge per piani
ortogonali, unione di verticali e orizzontali, segue un rigore geometrico per
riflettere la logica filosofica del pensiero di David. Il dipinto viene
suddiviso in due parti: lo sfondo scuro e astratto, che simboleggia la morte, e
il primo piano, luminoso, quello della narrazione; i due piani sono separati
dal bordo della vasca, che rappresenta la vita. Tutte le linee
convergono sulla bocca del defunto, semiaperta e quasi sorridente: il filosofo
vede infatti compiuto il proprio destino. Il fatto ci viene presentato
dall'autore, senza commenti: è un'orazione funebre, dura e asciutta. Ogni
oggetto rappresentato ha un significato preciso, niente è inutile, ma tutto è
accuratamente studiato, per non distogliere l'attenzione dal tragico accaduto. Marat, nel momento in cui fu
assassinato, stava rispondendo ad una donna che gli aveva scritto perché era in
difficoltà finanziarie: pur non essendo ricco, le stava inviando un assegno che
si intravede sul piccolo tavolino a fianco del calamaio. Il particolare è volutamente
inserito nel tessuto narrativo della scena per sottolineare come Marat fosse
una persona di animo generoso. Il turbante, indossato
per alleviare una malattia cronica della pelle, contribuisce ad evocare
l'impressione di essere di fronte ad un eroe classico. Mentre la vita si
spegne, un braccio cade al suolo, portando l'attenzione dell'osservatore
dapprima verso la sua mano che regge una penna d'oca e da qui al punto focale,
al centro della tela, per sottolineare come Marat lavorasse per il suo popolo.
Su una semplice cassa di legno, posta accanto alla vasca, sono scritte le
parole di omaggio dell'autore del dipinto: 'A Marat, David'. Proprio
questa cassa in legno assume un significato fondamentale per l'osservazione dell'opera:
l'autore la dipinge con grande attenzione e dovizia di particolari, con un
realismo quasi insolito. Tutto ciò è necessario a rendere realistica la scena
rappresentata: a livello percettivo, infatti, se è vero quel particolare che si
trova sul piano limite della composizione, allora è vero anche tutto il fatto
che viene narrato. In questa opera David vuole colpire la ragione, coinvolgere
l'osservatore, persuaderlo, recuperando valori etici del passato.