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LA DONNA NEL '900
Scienza ed arte alla scoperta del mondo femminile
1. PREMESSA (p.3)
2. RAPPORTO TRA MONDO FEMMINILE E SCIENZA
La scienza esplora le differenze tra uomo e donna
le differenze strutturali, l'uso degli emisferi e le ripercussioni sulla vita di tutti i giorni:
2.1 Questione di materia (p4),
2.2 Usi differenti degli emisferi (p.5),
2.3 le capacità spaziali nel campo dell'istruzione (p.7);
2.4 Il caso del Liceo Copernico di Bologna (p.8);
Siamo vittime della nostra biologia?
Come influisce l'opinione comune:
- 2.5 Come descriveresti ciascuna di queste materie (p.9)
L'importanza dell'uguaglianza sociale contraddice le teorie biologiche ed evoluzionistiche
2.6 Eppure.L'importanza dell'uguaglianza (p.10)
Le donne non capiscono la scienza: è la predisposizione del cervello o la cultura scientifica spesso ingiusta verso le donne? Presentazione di scienziate tanto brillanti quanto destinate all'ingiustizia
2.7 I contributi alla fisica: Lise Meitner e la fissione nucleare (p.10)
2.8 Le signore delle stelle: C.Payne Gaposchkin e la composizione dell'Universo (p.11 ); Henrietta Swan Leavitt e le Cefeidi (p.11); Jocelyn Bell Burnell e le pulsar (p.12)
2.9 Freud e l'interesse per l'enigma donna (p.13)
3 LA VISIONE NELL'ARTE E NELLA LETTERATURA DELLA DONNA
3.1 Saba: la donna tra amore e tormento A mia moglie (p.14)
LA DONNA NELL'ARTE
3.2 La rappresentazione della donna nel movimento espressionista
Munch: la ragazza vergine e pura, la donna meretrice, la vecchia come simbolo dell'angoscia (p.16)
4 CONCLUSIONI (p.17)
5 NOTE, BIBLIOGRAFIA E FONTI (p.18)
PREMESSA
L'antropologia e i comportamenti delle persone sono due campi che mi hanno sempre molto interessato. Mi sono avvicinata alla "lotta tra i sessi" proprio per via di questa mia grande curiosità verso la realtà.
Sono stata molto colpita quando ho scoperto gli studi sui rapporti tra uomo e donna e di come essi potessero spiegare molto di ciò che non capivo.
Del resto, tante ricerche continuano a sottolineare le risposte diverse in uomini e donne a stessi stimoli. E' come se potessimo ogni volta trovare un mattone senza capire di quale costruzione si tratta: la mia tesina vuole essere una sorta di rozzo disegno di questa costruzione.
Tutto questo però ha anche un grande valore di attualità. Assistiamo quotidianamente ad una realtà violenta, soprattutto nei confronti delle donne. Se vogliamo porre rimedio, è essenziale capire cosa ci colpisce e chi colpisce. Inoltre la nostra epoca è caratterizzata da un'evoluzione e uno sconvolgimento dei ruoli dei due sessi, che inevitabilmente ci influiscono intimamente nel nostro modo di essere.
Hanno dunque tutti questi aspetti un comune denominatore?
L'argomento è vastissimo e non pretendo di sviscerarlo interamente. Mi preme però sottolineare come la storia sia essenzialmente scritta da uomini, ma anche da moltissime donne (a cui forse non ho reso giustizia non citandole). La nostra società non ha reso loro il giusto merito e non glielo rende ancora. Infatti viviamo in una società profondamente maschile, anche se credo che non sarà per sempre così.
Tra i tanti autori ho scelto Saba e Munch perché sono i miei preferiti. Saba per la sua dolcezza, chiarezza e l'immensa tenerezza che ha racchiuso nella poesia A mia moglie. Munch, oltre per il suo eccezionale valore artistico, anche per la sua capacità di dipingere le paure che più tradizionalmente sono proprie dell'uomo nei confronti della donna.
Freud è come il "collante" tra questi artisti. Infatti Saba e Munch sono stati molto vicini alla psicanalisi perché loro stessi sono stati vittime di malattie mentali.
Infine, conoscere i nostri modi di essere è un modo di analizzare la realtà e vivere meglio.
Eleonora Tu
LE DIFFERENZE STRUTTURALI TRA UOMO E DONNA
2.1 QUESTIONE DI MATERIA
Visione frontale del cervello femminile e maschile Credit: UCI
Il punto di partenza per capire cosa rende diversi uomo e donna è il cervello: esso infatti a seconda del sesso reagisce diversamente agli stimoli esterni e presenta una struttura differente.
Il cervello umano è composto da due tessuti: la materia grigia e la materia bianca. La materia grigia è composta dai corpi cellulari dei neuroni, è adoperata per le attività di pensiero e di calcolo. La materia bianca invece è composta da assoni rivestiti di mielina e, anche se a lungo considerata passiva, controlla i segnali condivisi fra i neuroni, coordinando il lavoro delle diverse aree cerebrali.
Il cervello
maschile ha mediamente più materia grigia, mentre quello femminile ha più
materia bianca. Grazie alle moderne tecniche di risonanza magnetica nucleare è
emerso che, a parità di QI, gli uomini hanno un volume di materia grigia 6,5
volte maggiore delle donne, mentre le donne hanno un volume di massa bianca 10
volte più grande degli uomini1.
Inoltre le donne hanno l'84% della massa grigia e l'86% della massa bianca stipate nei lobi frontali. Invece negli uomini i lobi frontali contengono rispettivamente il 45% e lo 0% di esse, che per il resto sono distribuite per tutto il cervello2.
2.2 USI DIFFERENTI DEGLI EMISFERI3
Le donne hanno fama di essere grandi parlatrici. Nelle immagini che seguono si intuisce il perché. Sono donne le classiche "suocere", come pure le comari e si dice che il gossip sia femmina. Come sa bene chi ha due figli di sesso differente, solitamente le bambine iniziano a parlare prima degli maschietti e il loro linguaggio è molto più comprensibile.
Questa "tendenza alle chiacchiere" è dovuta al fatto che nelle donne il linguaggio è controllato da due aree
specifiche, una più grande situata nella parte anteriore dell'emisfero sinistro e una più piccola nella medesima porzione dell'emisfero destro.
Ci
sono quindi due centri linguistici supportati da una grande quantità di
materia bianca.
Alla donne risulta più facile
la comunicazione perché hanno la capacità di elaborare insieme informazioni
provenienti dai diversi centri cerebrali. Ciò consente alle ragazze di imparare
più velocemente e facilmente le lingue straniere, di possedere migliori abilità
nella grammatica e nelle materie umanistiche in genere.
Quando si parla di percezione spaziale,
però, gli uomini primeggiano rispetto alle donne. La percezione spaziale è la
capacità di immaginare la forma, le dimensioni, le coordinate, le proporzioni,
il movimento e la geografia degli oggetti, nonché di immaginare degli oggetti
in prospettiva tridimensionale. Osservando l'immagine si intuisce facilmente il
motivo di queste abilità.
I maschi possiedono infatti una funzione celebrale specifica, localizzata in almeno quattro punti della parte anteriore dell'emisfero destro e in zone più limitate del sinistro. Ecco perchè gli uomini prediligono attività come la matematica, in cui è sufficiente che funzioni bene un singolo centro situato nella massa grigia.
Le donne quindi non possiedono capacità spaziali sviluppate tanto quanto quelle della controparte maschile, e per questo vengono spesso criticate e rese oggetto di derisione. Molto abituali sono "i dolori del parcheggio in retromarcia", che derivano proprio da un cervello disegnato per altre funzioni. Così gran parte delle donne (me compresa) preferisce parcheggiare l'auto in uno spazio ampio, ma lontano, piuttosto che fare manovra in retromarcia in uno spazio angusto.
La superiorità maschile in questo ambito è probabilmente dovuta all'evoluzione, nel passato l'uomo doveva essere in grado di inseguire gli animali e ritrovare la strada di casa. Al giorno d'oggi le capacità spaziali degli uomini li portano all'assidua frequentazione delle sale di videogiochi o all'appassionarsi a sport, cosa che disinteressa la maggior parte del gentil sesso.
E' ragionevole aspettarsi che queste inclinazioni biologiche, sviluppate in secoli in cui la divisione del lavoro in base al sesso era preminente, abbiano avuto una forte ripercussione sul mondo degli ultimi secoli. Il pregiudizio è maturato dal fatto che le donne mediamente era inferiori dal punto di vista scientifico. Invece di aiutarle, le si è lasciate nella loro condizione di ignoranza, alimentando il pregiudico stesso.
Nella società attuale, in cui l'uguaglianza e le pari opportunità sono all'ordine del giorno e perseguite ad ogni costo, la realtà riserva molte sorprese.
Dati percentuali riferiti a un campione di insegnanti
inglesi (UK, Nuova Zelanda e Australia) nel 1998
LE CAPACITÀ SPAZIALI NEL CAMPO
DELL'ISTRUZIONE4
Molti erano convinti che le donne, una volta liberatesi dalle presunte catene dell'oppressione maschile sarebbero giunte in fretta ai massimi livelli delle attività tradizionalmente maschili. Sembra che ancora, almeno per quanto riguarda le inclinazioni professionali, ciò non trovi riscontro. Infatti le donne dominano indisturbate nelle materie in cui è richiesta una grande capacità linguistica mentre il predominio maschile è molto prossimo al totale nelle materie come ingegneria e fisica. Un esempio riportato nel grafico chiarisce come ciò accada nel campo dell'istruzione, considerato forse tra i più equi in termini di possibilità di accesso.
Nella fisica e nella chimica i docenti uomini sono in maggioranza numerica: possiamo spiegare questo dato ricordando che in queste due materie la percezione spaziale sia essenziale per una corretta interpretazione dei problemi.
2.4 IL CASO DEL LICEO COPERNICO DI BOLOGNA
Valori percentuali
riferiti agli insegnanti in cattedra nell'a.s.2007-08 Fonte: sito del Liceo Scientifico
"Copernico" di Bologna
I dati che sono stati analizzati però dipendono da tanti fattori, come la situazione sociale di un Paese e il campione preso in esame. Tuttavia persino in una realtà piccola come quella del Liceo nel quale ho completato i miei studi è possibile rintracciare una linea che sembra avvalorare le ricerche scientifiche finora esposte.
Infatti gli insegnanti di inglese sono in prevalenza donne. Gli uomini mostrano la loro presenza maggiormente in altre materie e addirittura in scienze naturali sono in maggior numero.
Come accennato prima, però, le condizioni sociali di un dato campione sono estremamente importanti. In Italia le donne sono ancora in una condizione arretrata rispetto ad altri Paesi, come si noterà anche in seguito. Secondo le ultime statistiche, a parità di mansione le donne guadagnano di meno rispetto agli uomini, come pure le donne sono ancora relegate al ruolo domestico.
2.5 COME DESCRIVERESTI CIASCUNA DI QUESTE MATERIE?
L'influenza dell'opinione comune
Le maggiori attitudini nei confronti di una materia sono quindi da imputare soltanto a una questione biologica? La risposta non è univoca, ma sicuramente non si può non tenere in considerazione l'opinione comune. In questo grafico vediamo come nelle materie artistiche come la musica il pregiudizio sia meno mercato, infatti una consistente parte del campione ha definito la musica come materia "asessuata". Fisica invece è stata ritenuta una materia maschile, come del resto ingegneria.
Come possiamo notare nella vita di tutti i giorni, la maggioranza degli ingegneri è uomo. Questo non si può spiegare dicendo che l'università ostacoli le donne nelle materie scientifiche. Quello che è più probabile è che le donne si ostacolino da soli, non ridendosi idonee nelle materie ingegneristiche.
2.6 EPPURE.L'IMPORTANZA DELL'UGUAGLIANZA 5
"Là dove la donna è libera e culturalmente parificata, per esempio in Islanda, la propensione verso le materie scientifiche e il successo nella matematica sono sostanzialmente identici nei due sessi"
L.Guiso, professore di Economia allo European University Institute di Firenze
Inoltre è interessante notare come il gender gap sia minore in quei Paesi dove l'emancipazione femminile è maggiore. Per avere un'idea, all'Italia è stato assegnato un indice di emancipazione pari a 0,65 (e uguale a Messico e Indonesia) mentre alla Finlandia è di 0,8. Un colpo basso sicuramente per coloro che sostengono a priori l'idea evoluzionistica. L'ipotesi genetica quindi inizia a vacillare quando si scopre che in Paesi come l'Islanda o la Finlandia le ragazze ottengono punteggi migliori nei test scientifici. Al contrario in altre nazioni come la Turchia i ragazzi ottengono punteggi sensibilmente migliori nelle materie scientifiche.
I CONTRIBUTI ALLA FISICA: LA FISSIONE NUCLEARE E' DONNA!
In realtà la storia presenta tanti esempi, qui limitati, di donne che hanno fatto grandi scoperte scientifiche. Tuttavia, stavolta più che la biologia umana da imputare è la
comunità scientifica, prevalentemente composta da uomini, che è stata spesso ingiusta verso le donne.
Accanto a grandi nomi della fisica come Otto Hahn (premio Nobel per la chimica nel 1944) si eclissano quelle donne che, alla pari dei colleghi, hanno dato un sostanzioso contributo.
La fisica austriaca Lise Meitner era una di queste: pose le fondamenta per lo sviluppo sperimentale della fissione nucleare, intuendo che due nuclei che risultano dalla fissione dell'uranio hanno una massa complessiva inferiore del nucleo di uranio di partenza.
Lise Meitner non ricevette il premio Nobel, perché era dovuta fuggire a causa della II Guerra Mondiale e aveva dovuto sospendere le sue ricerche. Il premio Nobel che andò al suo collega Otto Hahn. Se viene ricordata spesso la si considera la "madre della bomba atomica", quando in realtà lei fu una pacifista convinta che rifiutò ripetutamente le offerte di lavoro per la costruzione di armi di distruzione di massa.
LA FISSIONE NUCLEARE
La fissione nucleare è quel processo chimico-fisico per cui un atomo troppo grande per rimanere coeso si divide dopo essere stato bombardato da neutroni. Nella immagine accanto è schematizzata la fissione di un atomo di Uranio 235. Quando un neutrone colpisce un atomo di Uranio 235 quest'ultimo si divide in nuclei più leggeri, quindi più stabili. Inoltre libera energia e altri neutroni che a loro volta colpiscono altri atomi di Uranio, generando una nuova fissione.
Lise Meitner riuscì a calcolare con precisione l'energia che la fissione dell'Uranio 235 produceva, utilizzando la nota formula di Einstein E=mc2.
La fissione nucleare è stata usata nelle tecnologie militari collegate alle Bombe A, vale a dire quelle sganciate sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.
2.8 LE SIGNORE DELLE STELLE
Cecilia Payne- Gaposchkin e la composizione dell'universo
Anche nell'astronomia ci sono numerose donne che fecero scoperte di eccezionale valore. Tra queste ricordiamo Helena Payne-Gaposchkin (1900-1979), la quale scoprì l'abbondanza di idrogeno ed elio nelle stelle e per prima fu capace dallo spettro di una stella a determinarne la temperatura e la sua composizione chimica.
GLI SPETTRI STELLARI
Lo spettro di una stella è una striscia (visibile su schermo o su una lastra fotografica) formata da bande con tutti i colori dal rosso al blu. Gli spettri sono come le impronte digitali di ciascun elemento, perché ad ogni spettro corrisponde solo un certo elemento. Esaminando gli spettri si traggono diverse conclusioni circa la natura della fonte che li ha emessi, come la temperatura, il colore della stella, se la stella è in fuga o in avvicinamento (effeto Doppler) o se si ha a che fare con un sistema di stelle.
Henrietta Swann Leavitt e le Cefeidi
Henrietta Leavitt era una scienziata americana sorda che scoprì che le stelle variabili mostravano una regolarità: le più luminose avevano anche un periodo più lungo.
Questo è molto importante perché conoscendo l'intervallo di tempo tra i due massimi di luminosità si può risalire alla distanza della stella. Visto che le variabili pulsanti sono visibili anche a migliaia di parsec, la relazione che lega il tempo alla magnitudine assoluta di una stella è utilissima.
Infatti le grandezze astronomiche sono un importante problema, dal momento che più si esplora lo spazio profondo più l'incertezza aumenta.
LE STELLE VARIABILI
Le stelle con luminosità variabile non sono altro che stelle in una fase terminale della propria esistenza. Infatti quando una stella finisce il combustibile di cui dispone entra nella fase di gigante rossa. Se l'espansione a cui è sottoposta supera il punto di equilibrio, sarà seguita da una contrazione e poi da una nuova espansione, per cui le dimensioni della stella oscilleranno più volte, tanto che la stella sembrerà pulsare e apparirà come una variabile.
Jocelyn Bell Burnell e le pulsar
Ancora in vita infine è la scienziata Jocelyn Bell Burnell. Nel 1965, quando era ancora una studentessa, lavorando alla costruzione di un radiotelescopio scoprì casualmente nello spazio una sorgente di impulsi radio che si succedevano a intervalli di tempo regolari. Queste sorgenti vennero chiamate pulsar. La commissione dei premi Nobel non prese nemmeno in considerazione il ruolo della Burnell quando 1974 Sir Martin Ryle e Hewesh ottennero il premio Nobel per le "ricerche basilari sulla radioastronomia e per la scoperta delle pulsar". Successivamente Burnell dichiarò:
'Because [physics and astronomy] are predominately male, inevitably, the standards, the norms are the male. The system doesn't always stop to think, `Has this person had a career break, perchance, or are there other constraints?' Do we use a quantity of achievement as a measure of ability?'
Jocelyn Bell Burnell 1995 (foto accanto)
"Poichè [la fisica e l'astronomia] sono prevalentemente maschili invevitabilmente gli standard, le norme, sono maschili. Il sistema non si ferma sempre a pensare «Ha questa persona forse avuto una pausa nella sua carriera o altre limitazioni?». Usiamo la quantità di riconoscimenti come misura di abilità?" [trad. Tu Eleonora]
LE PULSAR
Se una stella ha una grande massa, quando finisce il suo carburante nucleare esplode in una supernova, di cui rimane un residuo compatto. Questo oggetto è composto da atomi talmente compressi che raggiunge densità altissime concentrate in pochi chilometri. A causa della conservazione del momento angolare e del piccolo raggio di questo oggetto (detto pulsar), il periodo di rotazione è estremamente elevato.
Le Pulsar sono quindi stelle di neutroni che ruotano rapidamente con un campo magnetico molto elevato. L'emissione radio proviene dai poli magnetici della stella, ma è confinato in un piccolo cono di emissione qualora l'asse magnetico non sia allineato con quello rotazionale. Così l'osservatore vede solo una sequenza di impulsi, come una specie di faro cosmico.
2.9 FREUD E L'INTERESSE PER L'ENIGMA DONNA
Tra le grandi personalità del '900 che hanno parlato della donna troviamo Freud, secondo cui i bambini e le bambine seguono uno sviluppo psicosessuale divergente dalla fase fallica in poi. Secondo Freud le bambine sarebbero soggette al complesso di evirazione e all'invidia del pene durante la fase fallica.
Questa fase, che va circa va dai
quattro ai sette anni, è la fase in cui maschi e femmine si accorgono della
propria differenza sessuale. I maschi temono di perdere ciò che pensano abbia
perso anche la femmina (complesso di castrazione), le femmine tendono a
sentirsi inferiori ai maschi per ciò che manca a loro e subentra l'invidia
del pene.
In questa fase si definiscono i ruoli sessuali che si assumeranno da adulti.
Subentra il complesso di Edipo: i maschi vogliono sposare la mamma e le femmine
il papà, entrambi sopperiscono alla gelosia nei confronti del papà e della
mamma assumendo i ruoli dei genitori.
E in questa fase che si forma il Super-Io: i ruoli che si obbligano ad
assumere portano i bambini a far fronte ai primi imperativi sociali legati alla
figura materna e paterna.
E' molto interessante osservare come le donne siano state tradizionalmente considerate inferiori, associate alla colpa, alla mancanza. Proprio quest'ultima compare nell'enunciazione della teoria dell'invidia del pene, che sarà estremamente criticata dalle femministe. Tra l'altro la psicanalisi di Freud è molto frammentaria e incompleta, il che porta Freud ad affermare che
"La psicanalisi è incapace di risolvere l'enigma della femminilità"
e infine a concludere che
"Se volete saperne di più sulla femminilità, interrogate la vostra esperienza, o rivolgetevi ai poeti oppure attendete la scienza [.]"
Infatti, se la scienza è la rinuncia al principio di piacere, la poesia mira proprio a quello, senza preoccuparsi di presentare in modo inalterato la realtà.
LA VISIONE DELLA DONNA NELLA LETTERATURA E NELL'ARTE: DUE ESEMPI EMBLEMATICI
3.1 SABA: LA DONNA TRA AMORE E TORMENTO
La donna è stata infatti al centro della produzione poetica e letteraria di innumerevoli autori fin dagli albori della letteratura. Nel '900 uno dei letterati più di spicco è Umberto Saba, la cui storia è profondamente segnata da figure femminili. Appena neonato Saba è affidato alle cure di una contadina slovena (che ricorre con il nome di Peppa), a cui si affeziona identificandola come "madre di gioia". Quando Saba deve tornare a vivere con la madre naturale ne è sempre oppresso dai misteriosi sensi di colpa, dalla malinconia, dai lamenti e la tristezza. Una volta sposato, Saba si è legato quasi morbosamente alla moglie, a cui è sono dedicati la seguente poesia.
A mia moglie (Canzoniere, sezione casa e campagna)
Tu sei come una giovane,
una bianca pollastra.
Le si arruffano al vento
le piume, il collo china
per bere, e in terra raspa;
ma, nell'andare, ha il lento
tuo passo di regina,
ed incede sull'erba
pettoruta e superba.
È migliore del maschio.
È come sono tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio.
Così se l'occhio, se il giudizio mio
non m'inganna, fra queste hai le tue uguali,
e in nessun'altra donna.
Quando la sera assonna
le gallinelle,
mettono voci che ricordan quelle,
dolcissime, onde a volte dei tuoi mali
ti quereli, e non sai
che la tua voce ha la soave e triste
musica dei pollai.
Tu sei come una gravida
giovenca;
libera ancora e senza
gravezza, anzi festosa;
che, se la lisci, il collo
volge, ove tinge un rosa
tenero la tua carne.
se l'incontri e muggire
l'odi, tanto è quel suono
lamentoso, che l'erba
strappi, per farle un dono.
È così che il mio dono
t'offro quando sei triste.
Tu sei come una lunga
cagna, che sempre tanta
dolcezza ha negli occhi,
e ferocia nel cuore.
Ai tuoi piedi una santa
sembra, che d'un fervore
indomabile arda,
e così ti riguarda
come il suo Dio e Signore.
Quando in casa o per via
segue, a chi solo tenti
avvicinarsi, i denti
candidissimi scopre.
Ed il suo amore soffre
di gelosia.
Tu sei come la pavida
coniglia. Entro l'angusta
gabbia ritta al vederti
s'alza,
e verso te gli orecchi
alti protende e fermi;
che la crusca e i radicchi
tu le porti, di cui
priva in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui.
Chi potrebbe quel cibo
ritoglierle? chi il pelo
che si strappa di dosso,
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?
Tu sei come la rondine
che torna in primavera.
Ma in autunno riparte;
e tu non hai quest'arte.
Tu questo hai della rondine:
le movenze leggere;
questo che a me, che mi sentiva ed era
vecchio, annunciavi un'altra primavera.
Tu sei come la provvida
formica. Di lei, quando
escono alla campagna,
parla al bimbo la nonna
che l'accompagna.
E così nella pecchia
ti ritrovo, ed in tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio;
e in nessun'altra donna.
A proposito di A mia moglie (la poesia da cui ho tratto i versi) Saba stesso disse che "se un bambino potesse sposare e scrivere una poesia per la moglie scriverebbe questa". Essendo triestino quindi vicino alla cultura tedesca, Saba aveva conosciuto le opere di Freud, a cui non si può che fare riferimento a partire dalle sue dichiarazioni. Cogliendo un'allusione allo schema edipico Saba richiama il tema della maternità, tra l'altro ripreso dagli animali a cui paragona la moglie.
Questi animali,spesso usati con funzione denigratoria verso la moglie, portano in realtà un significato capovolto. Infatti ciascuna delle bestie "avvicina a Dio" per le sue qualità.
E' curioso notare come nella tradizione le donne siano associate a certe qualità piuttosto che ad altre: nella maggior parte delle culture le donne dovrebbero essere portatrici di valori come la purezza, l'umiltà, la bellezza. Qualità invece come l'acutezza, l'intelligenza o l'eloquenza sembrano passare in secondo piano.
Anche in questa poesia troviamo un riferimento ai toni lamentosi della moglie ("onde a volte dei tuoi mali ti quereli") perché in effetti la donna è più propensa al lamento verbale. Soprattutto nella vita coniugale, le donne possono iniziare ad essere assillanti, a diventare delle vere e proprie scocciatrici. Questo avviene perché le donne trovano più semplice sfogarsi parlando, avendo un cervello propenso all'utilizzo del linguaggio. Ricorrono così al "tormento" del proprio compagno, o la classica chiacchierata liberatoria con le amiche.
Queste affermazioni erano evidentemente già note a Saba senza il bisogno di studi scientifici che lo comprovassero. In realtà, erano già noti al genere maschile ancor prima che la scienza mettesse piede in questo campo.
3.2 L'ANGOSCIA NELLA FIGURA FEMMINILE: MUNCH
La donna di Saba conserva ancora i valori di purezza, semplicità, sacralità. A cavallo tra l'800 e il '900 però si affacciano altri personaggi che hanno tutt'altra opinione. Tra questi troviamo Edvard Munch, precursore dell'espressionismo tedesco. Egli stesso dichiarò:
«Questi dipinti sono stati d'animo, impressioni della vita e dell'anima e insieme rappresentano un aspetto della battaglia tra uomo e donna chiamato amore [.].- La donna nella sua multilateralità è un mistero per l'uomo. La donna che è una e contemporaneamente è una santa, una meretrice, una creatura infelice e abbandonata».
Con queste parole Munch definisce la sua idea della donna. Una donna
dai molteplici aspetti di vergine, madre, femmina e assassina: l'uomo non può
far altro che soccombere di fronte a quella indomabile femminilità che lo
attrae, lo seduce e, infine, lo annienta. Dunque la sessualità femminile
diventa violenza fisica e psicologica, dolore, consapevolezza di quella tragica
differenza e definitiva inconciliabilità tra i sessi.
Spesso, troviamo raffigurata questa molteplicità dell'aspetto femminile: la
donna vestita di bianco, giovane, luminosa e virginale rappresenta la "santa";
quella vestita di sangue o nuda, nel pieno della sua bellezza sensuale, è la
femmina perversa "che offre sé stessa"; mentre la terza, la donna in nero,
matura e spenta, diviene simbolo di morte, rassegnazione e amarezza.
(a
sinistra) E.Munch, Ragazza
sulla spiaggia, 1896,
litografia (in alto)
E.Munch, La morte
di Marat, 1907,
olio su tela
CONCLUSIONI
Ogni giorno è possibile leggere nuove scoperte su quanto la donna e l'uomo siano diversi. Tutto questo in realtà è già stato ampiamente descritto da sociologi e scienziati, e i diversi studi che possiamo leggere non provano che le molteplici aspetti di questa realtà. Alla luce delle recenti scoperte sul fronte scientifico, psicologico, comportamentale sono d'obbligo delle considerazioni circa il futuro della donna, ma inevitabilmente anche quello dell'uomo.
Le donne hanno dimostrato pari dignità, intelligenza, forza rispetto agli uomini, eppure in un solo dettaglio esse hanno fallito: nel voler essere come gli uomini. Per emanciparsi, sembra che le donne debbano divenire socialmente uomini, e quindi assumere i modelli maschili per poter riuscire. Ecco dove sta il vero dibattito tra uomo e donna.
Purtroppo ancora oggi troppe donne sono discriminate, non godono degli stessi privilegi concessi solo agli uomini. E' assolutamente giusto lottare perché questo non avvenga ma, per i motivi che ho esposto, appare che per quanto ci possiamo sforzare di essere "identici" alla fine non lo siamo, non possiamo esserlo.
Uguali, ma non identici: questo significa comprendere le nostre differenze, senza che una delle parti si consideri migliore come storicamente è avvenuto.
Il processo di emancipazione della donna sta avvenendo in un modo assai drammatico, forse necessario. Infatti oggigiorno si vive una profonda crisi di genere: è "socialmente accettabile" che un uomo pianga o che faccia il casalingo? E ancora, come vedere una donna che mette da parte la famiglia per dedicarsi alla carriera?
Per superare questa crisi e creare un mondo migliore è necessario che le nostre diversità vengano comprese e, laddove possibile, plasmate al fine di incamminarci verso l'accettazione. Così, seppure paradossalmente, è proprio nelle nostre differenze che possiamo trovare l'armonia e la reciproca comprensione. Ma soprattutto, non abbiamo altra scelta, dal momento che la diversità uomo-donna si fa sempre più palese.
NOTE, BIBLIOGRAFIA E FONTI
BIBLIOGRAFIA E FONTI
Immagini e studi effettuati sul cervello:
https://www.ecologiasociale.org/pg/dum_fem_cervello2.html
https://www.scientificblogging.com/news/sex_on_the_brain_how_men_and_women_differ
Considerazioni di tipo antropologico, dati e statistiche:
Allan e Barbara Pease, Perché le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non si fermano mai a chiedere?, Sonzogno editore
Allan e Barbara Pease, Perché gli uomini lasciano sempre alzata l'asse del water e le donne occupano il bagno per ore?, Sonzogno editore
https://www.copernico.bo.it/sito_old/html/elencodoc.htm
https://www.galileonet.it/primo-piano/10095/perche-le-donne-non-contano
https://www.observa.org
https://www.scienceinsociety.org
Le donne e il loro contributo alla scienza
E.L.Calmieri, M.Parlotto, Il Globo Terrestre e la sua evoluzione, Bologna, Zanichelli, quinta edizione
https://cwp.library.ucla.edu/
https://cwp.library.ucla.edu/Phase2/Burnell,_Jocelyn_Bell@841234567.html
https://cwp.library.ucla.edu/Phase2/Leavitt,_Henrietta_Swan@871234567.html
https://cwp.library.ucla.edu/Phase2/Payne-Gaposchkin,_Cecilia_Helena@861234567.html
https://en.wikipedia.org/wiki/Jocelyn_Bell_Burnell
https://en.wikipedia.org/wiki/Pulsar
https://en.wikipedia.org/wiki/Henrietta_Swan_Leavitt
https://en.wikipedia.org/wiki/Cecilia_Payne-Gaposchkin
https://library.thinkquest.org/C003730/index.php3?ID=18
Freud: argomentazioni, immagini e teorie:
Sarah Kofman, L'enigma donna, la sessualità femminile nei testi di Freud, Saggi Bompiani
https://bfp.sp.unipi.it
https://commons.wikimedia.org/wiki/Image:Sigmund_Freud-loc.jpg
https://www.emsf.rai.it/scuola/percorsi/freud/freud.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Fase_genitale
Saba: la poesia, la storia e il commento
G.M. Anselmi, G. Fenocchio, Tempi e immagini della letteratura 6 Il Novecento,Varese, Edizioni Scolastiche Bruno Mondatori, 2007
https://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Saba
Munch: affermazioni e immagini
https://it.wikipedia.org/wiki/Edvard_Munch
https://web.dsc.unibo.it/~brazzali/Munch%20e%20le%20donne.html
NB La data dei siti internet consultati è considerarsi compresa tra il giorno 8/06/08 e il 12/06/08
NOTE
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