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La composizione dal 1822 al 1984




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La composizione dal 1822 al 1984

John W. e Jonathan Seybold

I Seybold hanno realizzato il presente documento sulla composizione e di questa ne fanno il punto sino all'attuale stato della fotocomposizione. Essi sono così internazionalmente noti agli operatori del settore, che non necessitano di presentazione, tuttavia occorre sottolineare che il loro excursus storico è fatto da statunitensi in chiave statunitense, nel quale gli europei sono più fruitori che realizzatori e l'Europa, spazio commerciale.

Dalla prima meccanizzazione della composizione ai nostri giorni.


Nel 1822 William Church brevettò una macchina capace di formare 3000 «sort» (singoli pezzi di caratteri) l'ora. Nel 1844 Lynn Boyd Benton brevettò una macchina per la perforazione pantografica giustapposta, rendendo possibile l'incisione di un qualsiasi numero di punzonature identiche da un disegno meccanico. Quindi, per la prima volta, le matrici potevano essere duplicate con esattezza in qualsiasi quantità. Ottmar Mergenthaler realizzò la Linotype, un'apparecchiatura che poteva accedere a magazzini di matrici contenenti multipli dello stesso carattere, riunirle assieme e fondere blocchi con intere righe di caratteri.

Nel 1855 Tolbert Lanston brevettò la macchina Monotype. Nel 1866 avvenne il primo impiego commerciale di una Linotype, presso il New York Tribune. La prima applicazione non inerente ai quotidiani avvenne nel 1890. La prima vendita sul mercato mondiale ebbe luogo nel 1894.

Nel 1911 la Ludlow Typograph Company mise sul mercato il suo meccanismo di composizione a metallo caldo per titoli. Nello stesso anno, la International Typesetting Machine Company venne fondata per la produzione dell'Amalgatype, della Monolyne e, dopo la scadenza del brevetto Mergenthaler, della Intertype.

Nel 1912 la prima Intertype venne installata presso il Journal of Commerce di New York. Nel 1916 la International Typesetting Machine Company andò in fallimento, venne acquistata dai creditori e venne riorganizzata sotto il nome di Intertype Corporation.

Nel 1926 Walter W. Morey concepì l'idea di azionare le macchine fonditrici di righe mediante un nastro di carta perforato, un procedimento chiamato TTS o teletypesetting.

Nel 1931 la Lanston Monotype vendette i diritti esterni agli Stati Uniti alla inglese Monotype Company Ltd.

Nel 1932 vennero immesse nel mercato le unità perforatrici Teletypesetter.

Dopo la seconda guerra mondiale

Nel 1946 la Lithomat Company (che avrebbe dato origine alla Photon) accettò di sviluppare un'invenzione di René Higonnet e Louis Moyroud, i quali avevano depositato i loro brevetti in Francia nel 1945. I primi sviluppi vennero stabiliti mediante una società senza scopo di lucro con capitale fornito dal The New York Times e da altri editori e stampatori. Più tardi, quando vi fu necessità di maggiori capitali, la società venne ricostituita a fini di lucro con il nome «Photon». Bilì Garth, presidente della Lithomat, divenne il primo presidente della Photon.

La prima dimostrazione di un prototipo funzionante della Lumitype (Photon) ebbe luogo nel 1948. Si trattava della prima fotocompositrice della «seconda generazione». Cioè la prima fotocompositrice non direttamente derivata, nella progettazione, dalle piombocompositrici. Con queste macchine furono fissati i principi basilari in seguito utilizzati per la maggior parte delle future macchine fotocompositrici. Ossia l'uso di una matrice rotante di caratteri fotografici, una lampada flash per esporre a luce lampo i caratteri, un sistema ottico per ingrandire l'immagine dei caratteri fino al corpo voluto e un carrello mobile per deporre le immagini fotografiche attraverso una linea di caratteri. La capacità di miscelare tipi di carattere diversi e di comporli in corpi differenti, rese questa realizzazione particolarmente interessante per la composizione di materiale pubblicitario.

La Intertype iniziò le prove pratiche della sua Fotosetter di prima generazione presso l'Ufficio di stampa del governo degli Stati Uniti e la presentò ufficialmente all'esposizione di arti grafiche di Chicago nel 1950. Si trattava essenzialmente di un adattamento fotografico della progettazione delle piombocompositrici. Come queste ultime, era studiata per la composizione di testo.

Attorno al 1940 la Eastman Kodak era operante nel campo della generazione elettronica dei caratteri, il che condusse, all'inizio del 1950, alla dimostrazione dell'apparecchiatura DACOM (Datascope Computer Output Microfilmer). Nel 1948 tale società depositò alcuni brevetti di applicazione in relazione ai mezzi per presentare i caratteri sullo schermo di un tubo a raggi catodici, usando tecniche di generazione monoscopiche simili alle forme per i testi dei sistemi televisivi. Questi brevetti vennero poi concessi per lo sfruttamento commerciale alla RCA, alla IBM e a un'organizzazione inglese.

Nel 1949 venne realizzata la «Rotophoto», che avrebbe dato origine alla Monophoto. Come la macchine della Intertype, questa è genericamente classificata come fotocompositrice della prima generazione.

Gli anni Cinquanta

Nel 1951 le agenzie di stampa adottarono la trasmissione del testo su nastro perforato contenente righe giustificate. Le righe venivano giustificate in base al conteggio e alla larghezza dei caratteri usati. Usando caratteri con le stesse caratteristiche di larghezza, i quotidiani potevano comporre caratteri giustificati senza dover ribattere il materiale (fornito sul nastro generato dall'agenzia) su fonditrici di righe corredate da lettori di nastro di carta.

Nello stesso anno apparve la Petunia, la compositrice originale Photon 200. Era una macchina azionata a tastiera, in grado di comporre 16 tipi di carattere nei corpi da 4 a 72. Era usata per comporre i testi di pubblicità nei quotidiani e per la composizione di complessi lavori commerciali richiedenti una serie molto varia di tipi di carattere e di corpi.

Nel 1954, in Francia i soci Bafour, Blanchard e Raymond brevettarono un sistema costituito da una tastiera dattilografica per nastro, da tasti supplementari per i codici delle funzioni e da un congegno per produrre nastri di correzione e miscelarli, prima dell'immissione, in un calcolatore i cui particolari erano anch'essi specificati nel brevetto. Essi prevedevano che l'emissione di questa macchina avrebbe, prodotto il funzionamento automatico delle compositrici di righe e di altre macchine per fotocomposizione più avanzate.

Nel 1956 la Linofilm della Mergenthaler venne sottoposta a prove pratiche. Come la macchina della Photon essa era destinata alla composizione di pubblicità per quotidiani. Poiché gli originali di polizza erano fermi e non rotanti, la qualità delle immagini prodotte era superiore e quindi venne anche utilizzata per lavori commerciali complessi di alta qualità.

Nel 1959 il Syracuse University Research Institute condusse uno studio sulle tecniche di composizione per il Rome Air Development Center. La IBM diede dimostrazione dell'emissione di testi mediante un programma di calcolatore, attraverso una Linofilm. La Mergenthaler condusse uno studio di fattibilità per un sistema di composizione lessico-grafica.


Per la composizione su nastro venne realizzata la Selective Alloter. Bili Garth, ex-presidente della Photon, fondò la Compugraphic.

Venne realizzata la prima macchina fotocompositrice Alphatype. Michael Barnett iniziò al MIT (Massachusetts Institute of Technology) i suoi esperimenti di composizione computerizzata.


La Mitra effettuò la riprogrammazione delle regole di divisione sillabica Bafour-Blanchard-Raymond, per la lingua inglese.


Il «Thomas J. Watson Research Center» della IBM pubblicò il «Graphic Composition Techniques», il risultato dello studio per la Rome Air Force Base.

Il «Joint Comittee on Printing» (Comitato unito per la stampa) del Congresso degli U.S.A. iniziò l'azione che condusse alla costituzione del Federal Electronic Printing Committee (Comitato federale per la stampa elettronica), per la creazione del ruolo di funzionario per la stampa elettronica, e successivamente all'ordinazione della Linotron 1010 per l'Ufficio della stampa del Governo (la Mergenthaler era già entrata in un accordo contrattuale con il Columbia Broadcasting System Laboratories per la collaborazione nel campo delle arti grafiche, che sfociarono successivamente nella progettazione della Linotron).

Venne immesso sul mercato il primo Universal Perforator.


La RCA 301 venne usata per la piombocomposizione computerizzata dalla Perry Publications di Palm Beach in Florida e dal Los Angeles Times. Una IBM 1620 venne usata dall'Oklahoma Times e dal South Bend Tribune.

I Seybold fondarono la Rocappi, il primo centro di servizio per la composizione computerizzata commerciale del mondo. Dato che non esistevano calcolatori con comandi di dischi a un prezzo accessibile, venne scelto, come calcolatore ospite, un calcolatore RCA 301 con i suoi economici comandi di nastro magnetico.

Il supporto di software disponibile era così scarso che alla fine i Seybold dovettero scrivere il proprio sistema operativo e il proprio programma di classificazione. Le prime concezioni della Rocappi comprendevano: la memorizzazione di materiale su mezzo magnetico per l'aggiornamento e la revisione, la codificazione generica, la capacità di pilotare qualsiasi apparecchiatura di uscita e qualsiasi combinazione di polizze di caratteri senza alcun cambiamento nell'archivio di testo, l'integrazione fra l'elaborazione dei testi e la manipolazione dei dati (per cataloghi, indici e simili) e l'impaginazione computerizzata tramite un programma sequenziale che prevedeva l'intervento manuale. Successivi perfezionamenti comprendevano poi l'uscita di pagine in sequenza di imposizione per facilitare l'esposizione su lastra. Tutto il software operava su un calcolatore a 20K e 6 bit che aveva ancor minore potenza del più modesto fra i microcalcolatori a 8 bit odierni.

Nello stesso anno venne anche realizzata la Photon 513, assieme ai modelli 540 e 560; questi si basavano sugli stessi principi fondamentali della vecchia Photon 200, ma pilotati da nastro di carta invece che da immissione diretta in tastiera.


Venne annunciata la fotocompositrice per testi Photon 713, nonché la Fototronic 480 della Intertype. La 713 (con otto polizze in otto corpi e con una velocità di composizione di 40 linee/min) divenne la fotocompositrice più diffusa per la composizione di testi.

La Mergenthaler annunciò la sua fotocompositrice di testi, la Linofilm Quick. Erano in corso realizzazioni sperimentali di apparecchiature per composizione CRT presso la Hell, la Purdy-McIntosh, la RCA e la Alphanumeric.

La Rocappi utilizzò la sua RCA 301 per produrre libri fotocomposti, compresa la prima emissione impaginata e la prima guida di prodotti in composizione computerizzata. La Rocappi utilizzava più frequentemente le Linofilm, le Photon 713 e 513 e la Linofilm Quick. Con il progetto Medlars (National Medical Library) si installò una «Grace», una Photon 900 «ZIP» per la composizione a piena pagina, dell'Index Medicus. La ZlP fu la prima fotocompositrice ad alta velocità progettata espressamente come apparecchiatura di uscita computerizzata. Era usata per produrre stampati di modesta qualità da materiale memorizzato in grandi basi di dati computerizzate.


La IBM realizzò un programma di composizione con entrata/uscita su nastro di carta per il calcolatore 1130. Questo divenne rapidamente lo standard per i sistemi di composizione computerizzata venne usato dai quotidiani prevalentemente per svolgere la divisione sillabica/giustificazione di testi pubblicitari. Nel tempo, venne poi sempre più usata anche per svolgere gli stessi compiti di h&j sui testi di attualità.

Alla fine del decennio la 1130 era largamente utilizzata, specialmente dai quotidiani americani, con la Tal-Star che offriva un programma di composizione simile a quello 1130 che operava sul 18/30 della General Automation (un calcolatore compatibile con il 1130). Altri sistemi successivi che ebbero un grande debito verso i programmi 1130 furono il Logicon e il James P. Lenane & Associates (che divenne poi la System Integrator).

La Hell annunciò la prima Digiset e la RCA annunciò la sua versione della macchina, la VideoComp 820. Il software che pilotava la VideoComp era costituito da un programma di composizione sequenziale intitolato «Page 1» che operava su un calcolatore Spectra 70 della RCA (una copia dell'IBM 360).

La IBM presentò la sua linea di produzione 360. La IBM e altri scrissero software di composizione che operavano su questa macchina, ma il calcolatore era molto più costoso del 1130 e non poté mai raggiungere la stessa posizione acquisita dal cugino minore nel campo delle arti grafiche. Poco dopo la presentazione del 360, la Time Inc. iniziò la realizzazione di un suo sistema di composizione per questo calcolatore. Il programma Time forniva l'impaginazione completa di pagine di riviste. Il programma Atex usato dalla maggior parte delle grandi riviste odierne è sostanzialmente una copia del programma di impaginazione originale della Time.


La Mergenthaler presentò la Linofilm Superquick. La DEC iniziò la vendita del suo programma di divisione sillabica e giustificazione con entrata e uscita su nastro, per il suo nuovo minicalcolatore PDP-8.

La Mergenthaler iniziò la vendita del suo calcolatore per scopi speciali, costruito dalla Compugraphic, il quale leggeva nel nastro perforato, svolgeva la divisione sillabica logica e perforava poi un nastro giustificato per il pilotaggio di piombofonditrici e di Linofilm Quick o Superquick.


Nell'Ufficio per la stampa del Governo U.S.A. venne installata la Linotron 1010 (realizzata dalla Mergenthaler e dalla CBS Laboratories).

Peter Purdy e Ronald McIntosh realizzarono un prototipo di compositrice CRT «economica» per la K. S. Paul inglese; tale prototipo venne presentato alla DRUPA. La Mergenthaler acquistò la K. S. Paul e la incorporò nella società da lei controllata, la Linotype inglese (per formare la LinotypePaul). La macchina Purdy-McIntosh divenne la Linotron 505.

La RCA annunciò la VideoComp 830. La Alphanumeric produsse testi per normale produzione sulla sua compositrice APS-2. La IBM stabilì un accordo con la Alphanumeric per la realizzazione di una nuova macchina che potesse funzionare come periferica di un calcolatore IBM 360. Tale macchina doveva poi divenire la APS-3 (IBM 2680).


La Compugraphic versò alla Mergenthaler 250.000 dollari per riacquistare i diritti di mercato dei suoi prodotti. Alla Print del 1968 presentarono la prima serie 2900/4900 di fotocompositrici per testi e queste macchine rivoluzionarono il mercato, essendo le prime compositrici effettivamente economiche. Erano anche le prime fotocompositrici semplici, tanto semplici, infatti, che vi erano ben poche possibilità di incorrere in inconvenienti e, se malgrado ciò qualcosa non andava, il cliente stesso era in condizione di provvedere al ripristino.

Sempre alla Print `68 si vide la già citata Linotron 505, la nuova VideoComp 840 della RCA e la Harris Fototronic CRT, tutte macchine con tubo a raggi catodici. Venne esposto anche il mobiletto della IBM 2680 (Alphanumeric APS-3) ma non la macchina funzionante.

In Europa, la Berthold presentò la sua compositrice a immissione diretta Diatronic.


La Adressograph Multigraph (ora AM International) iniziò a trattare la AM 725. La American Type Founders presentò la ATF Photocomp 20.

Il giornale Star di Washington e la Talcott-National formarono, con un'associazione finanziaria, la Tal-Star, che offriva un programma di composizione derivato dal pacchetto 1130 dell'IBM, che operava su un calcolatore simile al 1130: il 18/30 della General Automation. In breve tempo la Tal-Star divenne nota per il suo programma per annunci economici, che a sua volta divenne uno standard per la comparazione in questo campo.


La linea di produzione della Compugraphic si era allargata ad una famiglia di prodotti che comprendeva le 2970, 4692, 2961 HS e TL e la 4961 HS e TL.

La Star Parts entrò nel mercato con la sua compositrice ad alta velocità (150 linee/min) chiamata CompStar.

La Mergenthaler presentò l'originale compositrice V-I-P a tamburo singolo, la macchina che doveva divenire la compositrice standard indispensabile per il lavoro di composizione commerciale per gran parte del decennio.

L'impiego di calcolatori con entrata/uscita su nastro per la divisione sillabica e giustificazione, nell'ambito dei quotidiani, divenne la norma. Fra i fornitori vi erano la IBM (con il 1130), la DEC (PDP-8), la CSI (PDP-8) e la Tal-Star.

Venne fondata la ECRM che presentò l'Autoreader, una macchina a basso costo. La CompuScan disponeva di un analogo economico OCR che fu pronto nel 1971. Vi era anche lo scanner per dodici a barre Datatype. Una delle prime applicazioni degli scanner avvenne nella sala stampa dei quotidiani. Invece di battere su macchine per scrivere manuali e di effettuare l'edizione contrassegnando i dattiloscritti, i giornalisti dovevano battere i testi con polizze adatte per gli OCR (Optical Character Recognition, lettori ottici di caratteri) mentre i redattori dovevano apportare le correzioni in modo che fosse accettabile per l'OCR. Questo richiedeva una particolare attenzione in più in sala stampa ma evitava la necessità di ribattere il testo degli articoli di attualità che apparivano nel giornale. Un procedimento simile a questo venne anche proposto per gli annunci economici. I sindacati si opposero a questo modo di «catturare le battiture in tastiera» ma il procedimento prese ugualmente piede cominciando principalmente dai giornali che non erano associati ai sindacati.

La Autologic si separò dalla originaria Alphanumeric, prima che questa casa sparisse dal mercato. La nuova azienda firmò un accordo con la Photon secondo il quale la Photon avrebbe venduto una nuova compositrice CRT economica che sarebbe stata realizzata dall'Autologic.


Tutti gli operatori in questo campo erano impegnati con il problema della correzione del materiale perforato su nastro. La Harris presentò la prima effettiva soluzione per questo problema: il terminale 1100 per l'edizione del nastro di carta (La Harris presentò anche un altro prodotto similare, ma non seguì poi a lungo il procedimento di sviluppo). Questo terminale consentiva ai redattori o al personale di produzione di leggere un nastro di carta non giustificato, di effettuare l'edizione sullo schermo e di perforare poi di nuovo il nastro corretto. Il 1100 diede poi origine a tutta una serie di imitazioni, fra i quali il CorRec Term della Mergenthaler, il 5700 della Hendrix e il sistema Omnitext o Mohrtext.

Il primo prototipo dell'Autologic APS-4 (Photon 7000) venne sottoposto a prove pratiche. Sebbene l'accordo di marketing fra la Autologic e la Photon si fosse dissolto nel momento in cui la Photon incontrò difficoltà finanziarie, la APS-4 divenne la compositrice CRT dominante nei maggiori quotidiani verso la fine del 1970, il 95% dei grandi quotidiani negli Stati Uniti usavano compositrici APS-4 o APS-5.

La Photon annunciò la sua linea di produzione di compositrici della seconda generazione, Pacesetter, alla ANPA in giugno, ma non fu in grado di consegnare le macchine se non nel gennaio dell'anno successivo. La Graphic Systems presentò la C/A/T che venne anche trattata dalla SingerFriden. La Harris offrì la Fototronic 600 (una macchina tormentata da difetti che non incontrò mai successo negli U.S.A.). La Compugraphic presentò la prima macchina destinata ai testi pubblicitari (la ACM 9000). La Star presentò le CompStar 150, 190 HU e DL.

Una società texana chiamata EACO tentò, senza successo, di trattare la sua compositrice CRT SEACO 1600. Questa era la prima macchina che conservava le polizze di caratteri in forma di schema o di contorno, convertendole poi in schemi a segmenti prima della deposizione.

A Dayton (Florida), presso il quotidiano News Journal venne messo in opera di produzione il primo sistema per quotidiani basato su terminali video. Tale sistema era stato messo a punto da una giovane azienda chiamata Xylogics. Gli attuali sistemi Unitex CPS sono discendenti diretti di questo originario sistema Xylogics. La Hendrix, la Harris e la System Development Corporation stavano anch'esse lavorando sui loro primi sistemi editoriali per quotidiani basati su terminali video. La concezione sulla quale si basavano i sistemi Hendrix e Harris ponevano lo schema sul quale vennero stabiliti praticamente tutti i sistemi editoriali per quotidiani che seguirono.

Hans Andersin, dell'Università Tecnica di Helsinki, diresse un progetto sperimentale nel quale un software di calcolatore preparava schemi di impaginazione per le pagine di quotidiano e presentava poi tali schemi in forma diagrammatica su un terminale video. Tale progetto sfociò nella formazione della Oy Typlan alla fine di quell'anno e al progetto BUNPAPS della Brown-University sponsorizzato da un quotidiano.

Alla fine del 1971 la Compugraphic presentò la serie CompuWriter che inondò poi gli Stati Uniti con le prime compositrici economiche a immissione diretta.


La RCA uscì dal mercato grafico ai primi del 1972, vendendo la sua linea di produzione alla Information International (nota come iii, o Triple-i).

La Haris presentò il suo terminale per pubblicità 2200, un prodotto rivoluzionario che consentiva all'utente di comporre un avviso pubblicitario in modo interrattivo sullo schermo, variando in aumento o in diminuzione i corpi fino ad ottenere l'adattamento voluto del testo.

Cosa più importante fu il fatto che in quell'anno presero piede i sistemi editoriali. La Hendrix installò i suoi sistemi 3400 all'Associated Press e al News di Detroit. La Harris annunciò il suo sistema 2500 per quotidiani, a gestione frontale. La DEC annunciò il suo sistema Typeset-11.

Malgrado ciò, la maggior parte dei quotidiani riteneva ancora che l'OCR fosse il metodo adatto per la sala stampa e il reparto annunci economici dei quotidiani. Molto scetticismo era diffuso circa il fatto che giornalisti e redattori accettassero il concetto di lavorare su un terminale video. Cosa altrettanto importante, le macchine per scrivere elettriche assieme a un paio di lettori OCR erano estremamente più economici di quanto non fosse la diffusione di terminali video in tutta la sala di redazione. Alcuni isolati visionari sostenevano che l'OCR era estremamente macchinoso come impiego, specialmente se si doveva effettuare dell'editing del testo immesso, e che i sistemi basati su terminali video erano nettamente superiori per la redazione e per l'editing dei testi. Ancora più visionari apparivano coloro che prevedevano sistemi editoriali comprendenti apparecchiature per l'impaginazione a piena pagina.

Alla ANPA di quell'anno, la Hendrix presentò un prototipo di sistema che combinava i servizi editoriali con il sistema di schematizzazione di pagina realizzato dalla Typlan finlandese. Sempre alla ANPA, la Tal-Star presentò un prototipo Evans e Sutherland di terminale di impaginazione, che attirò folle di curiosi ma che in realtà non svolgeva parecchie funzioni.

Un certo numero di grandi quotidiani si unì alla IBM per formare il «The Newspaper Systems Development Group» (NSDG) il cui obiettivo era quello di definire e realizzare un sistema totale per quotidiani che fosse in grado di produrre pagine complete con tutto il testo e la grafica messi al loro posto. Il prodotto principale che emerse dal lavoro della NDSG fu il terminale di impaginazione e per pubblicità Raycomp della Raytheon.

La Star Parts firmò un accordo per la commercializzazione del sistema Xylogics (v. 1971). Successivamente la Star venne acquistata dalla Dymo e i diritti di marketing passarono così a quest'ultima società. La Univac si propose come concorrente nel settore, con sistemi commerciali e per quotidiani che comprendevano il terminale in linea Uniscope 100.

I terminali video ispirati dalla Harris 1100 furono molto in auge. La Mergenthaler presentava il suo CorRec Term e la Omnitext vendeva un terminal autonomo di edizione attraverso la società Mohr Linosaw. Il prodotto della Omnitext introdusse quelle convenzioni di editing basate su definizione/operazione, che oggi sono pressoché universali.

La Imlac realizzò il suo terminale autonomo di immissione, edizione e composizione Composer 15, per il pilotaggio di tutta una serie di compositrici diverse.

Si formò la Varisystems con terminali autonomi conteggianti di edizione e divisione sillabica/giustificazione. Verso la fine del 1972 la Automix Keyboards (AKI) era divenuta il fornitore principale di tastiere per nastri di carta, crescendo dal nulla nel giro di soli quattro anni. I suoi clienti principali erano gli utenti della V-I-P. La AKI introdusse il concetto delle tastiere programmabili e, con la sua serie Ultra, quello dell'uso di cassette per la memorizzazione dei testi.

La Graphic Systems introdusse un sistema di elaborazione dei testi a gestione frontale, basato su un calcolatore Nova, il cui software era stato realizzato da Fred Rose. Una versione successiva dello stesso pacchetto di software divenne il nucleo del sistema CCI, quando Fred Rose si mise in proprio.

Per il settore delle compositrici di uscita, la MGD stava approntando una compositrice CRT chiamata Metro-set, indicando così il suo successivo ingresso nel mercato delle apparecchiature di prestampa, questa macchina conservava le polizze in forma schematica di contorno. I brevetti depositati per proteggere questo concetto potevano avere una larga applicabilità ai sistemi esistenti.

La Rockwell (la casa madre della MDG) successivamente perseguì la Mergenthaler per violazione di tali brevetti (la Mergenthaler si accordò poi in via extra-giudiziaria). Successivamente la Information International acquistò i diritti dei brevetti dalla Rockwell, sperando, di poter raccogliere royalties da altre aziende dell'industria.

La Mergenthaler allargò la linea di produzione della sua diffusa V-I-P fino ad un totale di dieci macchine, ivi comprendendo macchine a tre tamburi.


Nella primavera del 1973 la Photon dovette affrontare una crisi finanziaria e la società venne riorganizzata; la Autologic assunse il marketing della compositrice APS-4 (Photon 7000).

La Compugraphic presentò una compositrice semplice e molto economica CRT chiamata Video-Setter. La MDG introdusse la sua compositrice CRT Metroset. La Mergenthaler annunciò una versione di minor costo della Linotron 505: la Linotron 303, e la Autologic rese disponibile la APS-4 a 100 pica.

La AKI presentò il primo prodotto per questo settore (e uno fra i primi nell'industria in assoluto) basato su un microcalcolatore: il terminale di composizione ed editing AKI Ultra-Comp. La Sun Chemical Corporation entrò in questo settore industriale con un grande impegno economico e pubblicitario, per la sua nuova divisione SunCom. Fra i primi prodotti vi era la compositrice CRT SunSetter (una versione modificata di una progettazione che la Crosfield Electronics aveva previsto di commercializzare con il nome «Magnaset») assieme ad un sistema di composizione basato sul 1130 e fornito da Lennane & Associates.

Nel frattempo la stessa Lennane & Associates era molto impegnata nell'installazione dei suoi primi terminali video (terminali Hazeltine connessi al sistema presso il Tribune di Oakland). La System Development Corporation installò a Tucson il suo primo sistema basato su terminali video. Tale sistema ebbe problemi di prestazioni e di affidabilità che non promettevano bene per il suo futuro.

La Logicon-Intercomp rese disponibile un sistema basato su un IBM 1130 assieme a conversioni di perfezionamento per gli utenti esistenti del 1130. La CSI presentò una nuova versione «24K» del suo sistema PDP-8 in grado di supportare terminali video. Anche la Tal-Star aggiunse terminali video al suo sistema e altrettanto fece la Linotype che aggiunse terminali al Sistema v.

La Harris installò presso il giornale Today di Cocoa (Florida) la sua prima versione del sistema editoriale 2500. La Tal-Star annunciò che avrebbe installato la prima stazione di impaginazione Evans & Sutherland presso il quotidiano Star di Washington, installazione che non avvenne. La Mergenthaler si presentò come concorrente per la serie CompuWriter della Compugraphic, mediante la compositrice a immissione diretta Linocomp; la macchina tardò a raggiungere il mercato e non riscosse interesse. La AM realizzò la AM 748, la prima compositrice di propria progettazione. La Hendrix e la MGD entrarono nel mercato della scansione OCR. La Varisystems cominciò a subire difficoltà finanziarie mentre la AKI progettava la costruzione di nuovi stabilimenti per ampliare la sua attività.

Tim Coldwell (che più tardi fonderà la Xenotron) era direttore della Coltrec in Inghilterra: questa costruiva raffinati terminali autonomi per edizione che sarebbero poi stati venduti dalla Linotype-Paul come terminali Linoscreen. Sebbene la Coltec, come azienda, non sia sopravvissuta, i suoi «alunni» formarono il nucleo di altre aziende inglesi, dall'Amicus alla Xenotron. Richard e Charles Ying, assieme a Douglas Dran, fondarono una società che prese il nome di Atex e che iniziò l'attività in una soffitta; per la fine di quell'anno ottennero il loro ordine principale dall'U.S. News & World Report.


Ai primi del 1974 la Optronic attirò l'attenzione del mercato per la sua capacità d'immettere, sottoporre a edizione ed emettere grafica su uno scanner a tamburo, e ritenne di poter realizzare un intero sistema per quotidiani basandosi su tale concetto.

In luglio la Atex installò il primo grande sistema (8000) presso la U.S. News. Dopo i sistemi Hendrix 3400 ed Harris 2500, fu il sistema Atex quello che perfezionò la concezione di quel che dovrebbe essere un buon sistema editoriale; nel giro di un anno, la gente cominciò a parlare di funzioni «tipo Atex».

La DEC aggiunse terminali video al suo sistema PDP-8, ma incontrava ancora problemi nella consegna del suo annunciato sistema PDP-11. Essi ammisero di aver molto sottovalutato il compito al quale si erano accinti. Ma la MGD entrò nel mercato dei sistemi per quotidiani con il sistema Metro-text.

La Raytheon s'impegnò con la Harris nel mercato dei terminali per pubblicità, con il suo terminale Raycomp (realizzato per il progetto NSDG). La Information International annunciò la propria versione della VideoComp (500) costruita interamente dalla sua organizzazione. La IBM annunciò il pacchetto di software Printext per il calcolatore 360. La AM Varityper entrò nel settore di mercato, che stava allora sviluppandosi, relativo alle compositrici a immissione diretta, durante il Print `74, con l'interessante Comp/set 500; questa macchina stabilì nuovi standard per le fotocompositrici a immissione diretta a basso costo, usando un CRT per la presentazione del testo. Poco tempo dopo la AM vi aggiunse la memorizzazione su nastro di carta per l'edizione e nell'anno successivo adottò i floppy disk.

La Compugraphic presentò il sistema Unified Composer per l'emissione, l'edizione e la composizione di testi. La Linotron 303 della Mergenthaler, con il suo sistema incorporato, venne consegnata ai propri clienti. La Varisystems entrò in condizione fallimentare sotto il Capitolo 11 della legislazione commerciale americana e si riorganizzò nello sforzo di sopravvivere.

La Imlac si spostò dal Composer 15 al 1500, un prodotto di sistema. Gli elaboratori di parole (Word Processor) cominciarono a utilizzare terminali video per edizione, e l'attenzione si spostò conseguentemente sui problemi d'infacciatura fra elaborazione di parole e composizione. La Photon realizzò una compositrice a laser, che successivamente venne denominata DLC-l000. La Computype iniziò a trattare un sistema per quotidiani estremamente economico, chiamato CompuStor. Questo sistema rappresentava il primo prodotto a terminali multipli destinato a piccoli quotidiani. La MDG presentò un prodotto concorrenziale che però non ebbe mai successo.

La Laser Graphic, una sussidiaria della Gannett, lavorava assiduamente su un sistema a laser per incisione di lastre. che avrebbe dovuto produrre speciali lastre da stampa tipografiche. La General Automation acquistò la Tal-Star dalla Talcott National e dallo Star di Washington. La Tal-Star, nel frattempo, annunciò la successiva installazione del suo sistema editoriale T-4000. Molti fra gli utenti del sistema editoriale Hendrix 3400 avevano installato i sistema Hendrix in qualità di «gestione frontale» per il sistema di produzione Tal-Star; questa società intendeva entrare anche nel mercato dei sistemi a gestione frontale e perciò aveva previsto il 4000 come concorrente del prodotto Hendrix. La Mergenthaler balzò successivamente nel campo degli OCR, con l'intenzione di trattare il lettore OCR Alpha della CompuScan; prima di vendere la sua totale aliquota di duecento macchine, la CompuScan aveva venduto a utenti finali, con tendenza alla contrattazione, a prezzi inferiori a quelli pagati dalla Mergenthaler.

La Crosfield Electronics venne venduta alla società La Rue per circa sei milioni di sterline (quindici milioni di dollari all'epoca). La Crosfield non aveva avuto molto successo nel mercato della composizione, però il mercato per la scansione a colori stava decollando e la Crosfield (assieme alla Hell) era fin da allora uno dei grandi produttori in questo campo.

Venne fondata la Camex che iniziò lo sviluppo di un terminale per pubblicità. Dopo anni di difficoltà finanziarie, la Photon fallì; dopo un doloroso periodo di sospensione di attività, i beni patrimoniali della società vennero acquistati dalla Dymo Industries. La Computer Composition International (CCI) entrò nel mercato dei sistemi commerciali con un suo sistema, dotato di terminali video, basato su un Nova della Data General.

Al Print `74 la Eocom presentò un prototipo di macchina a laser per l'incisione di lastre. La Penta, che aveva realizzato un sistema per suo uso interno, decise di vendere un sistema simile a un'altra azienda del ramo, la Maryland Composition Company. La James P. Lennane & Company divenne la System Integrator (SII). La Information International si assicurò un contratto da quattro milioni di dollari con la U.S. Navy (la marina statunitense) per produrre un sistema che potesse analizzare e digitalizzare il testo degli esistenti manuali di manutenzione, per consentire l'aggiornamento e la successiva composizione dei manuali stessi per la ripubblicazione. I lavori grafici che apparivano nei manuali originali dovevano essere registrati su microfilm e incorporati otticamente con il testo nel momento in cui la pagina veniva esposta.


La Dymo Industries acquistò i beni della Photon e incorporò la società con la Star Parts che aveva acquistato precedentemente. Sul mercato apparve una nuova generazione di compositrici CRT «inferiori ai 100.000 dollari» in concorrenza con la Metro-set/2. La Mergenthaler, nel frattempo, si stava muovendo nella direzione errata (un mercato superiore) per fare concorrenza alla APS-4 dell'Autologic con la nuova Linotron 606.

Il primo sistema di incisione di lastre a laser della Laser Graphic entrò in funzione; questo sistema risultò però irreparabilmente costoso e Gannet, il finanziatore, si ritirò e la Laser Graphic sparì dal mercato. La EOCOM ottenne il primo ordinativo per unità da installare in quotidiani. In pratica erano tutte unità per applicazioni di facsimile per le quali le unità stesse dovevano effettivamente esporre su pellicola e non su lastra. La LogEtronics (il cui gruppo dedicato all'incisione di lastre verrà staccato e diverrà la Crosfield Data Systems), la Dow Jones/Dest Data (che ora è stata venduta alla Chemco) e la Muirhead (fino al suo ritiro dal mercato) stavano tutte lavorando sui sistemi d'incisione di lastre a laser. Esisteva una diffusa convinzione che, per molte applicazioni, l'incisione diretta delle lastre per stampa avrebbe sostituito la fotocomposizione per molte funzioni.

Il progetto BUNPAPS, presso la Brown University, cercò di esplorare e di allargare i concetti d'impaginazione proposte da Hans Andersin (v. Typlan nel 1971). Fra i sostenitori del BUNPAPS vi erano Gannett/Westchester-Rockland (che più tardi installerà il primo sistema Hastech per impaginazione).

La ECRM presentò la reprocamera elettronica Autokon, un'apparecchiatura rivoluzionaria che analizzava, retinava e registrava immagini a tono continuo e al tratto. Negli anni che seguiranno, verranno poi vendute circa seicento Autokon, e in gran parte queste vendite riguarderanno sistemi di scansione d'immissione e/o registratori di uscita per sistemi per il trattamento della grafica in forma digitale.

La General Automation, avendo acquistato la Tal-Star, acquistò anche la Computes, la società che aveva progettato e costruito i terminali Tal-Star. La Raytheon e la Camex presentarono i loro terminali per pubblicità. Tim Coldwell (già della Coltec) fondò la Xenotron per realizzare terminali per la pubblicità di tipo economico.

La Mergenthaler presentò il terminale Page View per la visualizzazione e la schematizzazione di pagine, per il suo sistema v. La Autologic presentò lo schermo di previsualizzazione di pagine APS-22. Nessuno di questi due prodotti si sviluppò poi in un prodotto per l'utilizzazione in impaginazione. Immediatamente dopo aver effettuato una vistosa presentazione all'ANPA, in giugno, la SunCom improvvisamente deviò dal mercato della prestampa, allontanando alcuni clienti delusi e irritati. La Singer decise anch'essa di lasciare il mercato grafico; il suo fornitore, la Graphic System, continuò a trattare la sua versione del prodotto. La Singer vendeva anche i terminali Omnitext e quest'ultima società dovette faticare per sopravvivere predisponendo una propria rete di distribuzione. La Varisystems uscì dalla condizione del Capitolo 11. Nella metà del 1975 la Penta aveva venduto un totale di nove sistemi e cominciava ad avere un impatto sul mercato della composizione commerciale.


All'inizio del 1976 la Teleram aveva già venduto oltre cento terminali portatili per l'editing delle notizie di attualità. La Mergenthaler presentò il suo programma di composizione estetica ATP 1/54 per la V-I-P. L'ingresso dell'Autologic nel mercato dei sistemi si dimostrò un disastro. La società cominciò a cercare un acquirente o nuovi aiuti finanziari.

La Mergenthaler presentò il suo sistema di edizione MVP per la V-I-P. La Alphatype iniziò a vendere la propria compositrice a immissione diretta, la AlphaComp. La AKI realizzò il sistema Maxis a terminali multipli, adatto sia per usi commerciali sia per quelli di piccoli quotidiani. La General Automation attribuì l'origine delle sue difficoltà finanziarie alla Tal-Star. La Dymo acquistò la Xylogic.

La Amcomp (che precedentemente era la Data Disc) espose per la prima volta all'ANPA, presentando il suo sistema per quotidiani, di recente realizzazione (TPS-6000), creato per il Times-Union di Jacsonville (Florida). La CSI annunciò il sistema PDP-11/70. La CompuScan presentò il sistema per quotidiani StaRT. La Compugraphic entrò nel settore dei sistemi per quotidiani con l'Unified Terminal System, costruito dalla Hendrix.

La Newspaper Elettronic e la One Systems furono le nuove debuttanti nel campo dei piccoli quotidiani. La Harris acquistò la Computype e la distrusse metodicamente. La Mycro-Tek venne fondata e cominciò a vendere, in modo relativamente calmo, piccoli sistemi per quotidiani. Alla fine la Harris-Computype svanì dal mercato e la One Systems incorse in problemi inerenti ai sistemi. La Mycro-Tek si accingeva ad emergere come azienda dominante in questo settore di mercato.

La Tal-Star rimise a nuovo il suo ormai vecchio sistema basato su un 18/30 e lo chiamò T-410, mentre la Univac presentò un nuovo terminale, l'UTS 400-TE. La Quadex, che era stata fondata nel 1975, consegnò il suo primo sistema nel 1976. La CCI venne acquistata da un'azienda danese, la Aarhuus Stiftsbogtrykkerie. La ECRM entrò nel mercato dei sistemi per quotidiani con il sistema 7600.

La Hendrix ottenne un contratto per la fornitura di un sistema d'impaginazione alla Westchester-Rockland Newspapers. Presentò anche all'ANPA un sistema d'impaginazione, ma precisò che tale sistema non era quello previsto per la consegna alla Westchester-Rockland.

L'università di Toronto presentò il prototipo di un programma d'impaginazione, il Newshole. Il lavoro precedente inerente al BUNPAPS venne continuato da Wolfgang Milbrandt in collaborazione con la DEC. Rodgers Adams del quotidiano Minneapolis Star fornì a Seybold un chiaro concetto, dal punto di vista dell'editing, di un sistema d'impaginazione per quotidiani; questa relazione pubblicata il 26 giugno, preparò le basi di quello che sarebbe stato poi noto come il «metodo Minneapolis» per l'impaginazione. Quasi tutte le realizzazioni relative all'impaginazione di quotidiani, avutesi dopo quest'epoca, sono derivate dall'esperienza Hendrix/Westechester-Rockland o dal concetto Rodgers Adams (o da entrambe).

Il Newspaper Systems Develompent Group venne disciolto. La Key Corp, presentò i terminali Key ii e Key iii. La Logicon-Intercomp riprogettò il suo sistema 1130 (usando il calcolatore Meta4 della Digital Scientific) ma era già troppo tardi; il mercato non era più interessato ai sistemi che, in qualsiasi modo, erano derivati dal 1130. La Shaffstall cominciò a trattare sistemi di conversione di floppy disk. La Information International diede dimostrazione di un prototipo della VideoComp 590. La rivista U.S. News effettuò l'analisi per scansione di fotografie sullo scanner per tono continuo 3600 della Triple i, digitalizzandole e quindi riproducendole nuovamente sulla compositrice VideoComp, in una produzione settimanale effettiva. La Dymo diede dimostrazione della compositrice a laser DLC-l000. Nell'Agosto 1976, la Itek presentò la compositrice a immissione diretta Quadritek 1200.

Louis Moyroud, uno dei fondatori della Photon, cominciò a lavorare su una nuova apparecchiatura per composizione, presso la Bobst in Svizzera. Venne presentato per la prima volta il terminale per pubblicità a basso costo VideoComposer della Xenotron; alla fine questa diverrà una delle due apparecchiature più largamente vendute del settore.

Più avanti nello stesso anno, la Monotype presentò la compositrice Lasercomp, che, inizialmente, non incontrò favorevole vendita; dovendo comporre testi, questa macchina non offriva vantaggi particolari rispetto ad una macchina CRT, però la monotype aggiungerà successivamente capacità grafiche e infine, quando il mercato cominciò a richiedere «compositrici di immagini» operanti su testo e su grafica, la Lasercomp si trovò pronta a sfruttare tutte le opportunità. Per la fine del 1976 erano state vendute 2400 V-I-P.


All'inizio del 1977 la Compugraphic presentò la EditWriter 7500, una compositrice a immissione diretta del tutto nuova, destinata a sostituire la CompuWriter e l'Unified Composer. La G.O. Graphics, la Shaffstall e altri cominciarono a vendere «scatole nere» per la conversione della codificazione degli elaboratori di parole. La compositrice a laser DLC 1000 della Dymo, iniziò le prove pratiche. La McGraw-Hill installò per le sue riviste, principalmente per Business Week, il sistema Mopas di progettazione tedesca. La Datapoint, che aveva acquistato la Amcomp e il suo sistema TPS-6000, decise di non entrare nel mercato dei quotidiani e cercò di scaricare questo prodotto; la Logicon, che disponeva di una linea di produzione invecchiata, ne fu l'acquirente.

La Atex raggiunge vendite per dodici milioni di dollari. La Harris ridusse la propria mano d'opera da settecento a quattrocentocinquanta persone, per quanto riguardava le sue attività nel settore grafico, preannunziando una serie, quasi costante, di riassestamenti nel settore, nel corso dei sei anni seguenti. La Omnitext venne chiusa e i suoi beni vennero acquistati dalla Ann Arbor Text Company, guidata da Don Rogers che prima era alla Computype e alla Automix Keyboards. La System Integrators aggiunse caratteristiche editoriali al suo sistema e presentò il discusso terminale video ET/960.

La Compugraphic presentò il suo terminale a minidischi MDT 350 e presentò anche uno schermo di previsualizzazione (Preview) per la sua VideoSetter. Sulla scena dell'impaginazione, la Triple-i presentò il suo sistema 2000 di schematizzazione della pagina. La Camex, la Raytheon e la Mergenthaler diedero dimostrazioni della loro concezione, in materia di impaginazione, all'ANPA, ma non concretizzarono poi i loro prodotti.

La Eocom, con la sua macchina per incisione di lastre in funzione, venne acquistata dalla produttrice tedesca Hoechst. La Mergenthaler decise di trattare la Linotronic di costruzione tedesca negli U.S.A., avendo poco successo. La Mycro-Tek si presentò all'ANPA per la prima volta; fra i suoi concorrenti vi erano i MicroStor riprogettato dalla Harris (Computype) e il nuovo Micro-Edit della MGD. All'ANPA si rilevò uno spiccato interesse per gli archivi elettronici per quotidiani (morgue) ed anche per piccoli terminali portatili.

La Varityper offrì modelli più versatili e più veloci della Comp/Set: la 3500 e la 4500. Il Los Angeles Time concluse un contratto con la Data General per un grande sistema editoriale a gestione frontale, oltre a un sistema per distribuzione, (il sistema editoriale venne successivamente abbandonato con una notevole perdita per il Times). La Mergenthaler ridusse notevolmente il proprio personale negli U.S.A. prevedendo di dover spostare buona parte dell'attività di produzione in Inghilterra. Inoltre nel 1977 l'Autologic mise sul mercato la versione a 100 pica della sua APS-5, mentre la Digital Equipment aggiunse i terminali VT-7l al suo sistema per quotidiani 11/70. La Imlac presentò il suo Pagemaker. La Dymo annunciò il CPS-300 a basso costo.

Alla Graph Expo venne presentata una nuova apparecchiatura a immissione diretta della Mergenthaler, la Linoterm, e la Telex Terminal Communications realizzò una combinazione fra un elaboratore di parole e una compositrice chiamata «GAT», che ebbe però breve vita.

Il Washington Post scelse la Raytheon come fornitore di un sistema editoriale «tuttofare». La Crosfield presentò i prototipi del suo sistema 570 per il montaggio digitale delle pagine con lavori a colori; questa azienda sosteneva che la schematizzazione della pagina e il ritocco a colori erano funzioni separate che non potevano essere svolte dalle stesse persone; si chiedevano anche se uno schermo video potesse fornire una rappresentazione sufficientemente esatta a colori di ciò che doveva apparire nel prodotto stampato. Il 570 doveva poi divenire il sistema Crosfield 820.

La Hell stava nel frattempo lavorando su un sistema digitale a colori che avrebbe dovuto usare uno schermo a colori. I tecnici della Scitex vennero alla DRUPA e diedero silenziosamente un'occhiata attorno; nessuno fece caso alla loro presenza.

Nel giugno la Xerox annunciò la stampatrice elettronica 9700; originariamente questa era destinata a operare come stampante di linee a uscita ad alta velocità per calcolatore (come la IBM 3800 che l'aveva preceduta). Nel corso degli anni assunse un numero sempre crescente di funzioni per arti grafiche.


La battaglia per i terminali per pubblicità, potrebbe essere descritta ANPA 1978. La Compugraphic lanciò il suo AdVantage (prodotto progettato per loro conto dalla Camex), mentre contemporaneamente la Harris presentava una versione a prezzo concorrenziale del suo terminale per pubblicità e la Xenotron presentava anch'essa un prodotto concorrenziale dello stesso genere.

La Alphatype presentò la nuova compositrice CRT «CRS» e la Information International presentò il suo sistema di composizione commerciale e di documentazione per centri stampa TECS 3300. Il prezzo di una compositrice CRT a funzioni complete scese ulteriormente quando la Mergenthaler lanciò la sua Linotron 202, una macchina di grande successo. La Autologic e la Compugraphic vennero conseguentemente obbligate a mettere sul mercato macchine concorrenziali, ma queste non raggiunsero il mercato che agli inizi del 1980, quando la 202 si era già stabilmente affermata come macchina leader nel suo campo. La Mergenthaler presentò anche la Linotron 404, che però ebbe un successo inferiore.

La MGD decise di abbandonare il suo impegno nel campo della prestampa per l'industria delle arti grafiche, all'epoca della sessione primaverile dell'ANPA. La Harris ridusse ulteriormente del 15% il suo personale. La Hendrix e la direzione U.S.A. della Mergenthaler procedettero anch'esse a notevoli diminuzioni. La AM acquistò la ECRM al posto della Raytheon, sebbene quest'ultima avesse un accordo a questo riguardo. La CompuScan subì notevoli difficoltà finanziarie. La Monotype venne salvata dalla Barclays Bank e dal Consiglio Nazionale delle Imprese inglese.

Nuove compositrici della seconda generazione, progettate da Louis Moyroud, vennero annunciate dalla Bobst Graphic, mentre la Mergenthaler annunciò una Linoterm ad alta velocità. La Wang assunse la vendita della compositrice C/A/T del Graphic Systems. La Bedford Computer presentò per la prima volta il suo sistema di composizione «Real Time». La Camex presentò il suo sistema 1350, usando terminali AdVantage. La Key Corp presentò il sistema MultiSet iii, sebbene buona parte del software non fosse completato al momento della presentazione del sistema; questo, naturalmente, è l'odierno sistema MultiSet dell'Alphatype.

La System Integrators offrì, con il suo sistema «System/22», una nuova apparecchiatura con un prezzo molto interessante per piccoli quotidiani. La Atex installò il sistema «Release 3». Questo perfezionamento di prodotto introdusse l'uso di un bus comune per collegare diversi elaboratori, assieme a notevoli perfezionamenti di software. La AM presentò la Comp/Edit, mentre la Compugraphic presentò il TrendSetter. Al Quadritek della Itek venne aggiunto un floppy disk e la Kurzweil presentò un lettore OCR a polizze multiple.

La Western Electric realizzò il sistema MAGIC (Machine Aided Graphics for Illustration and Composition, grafica assistita dalla macchina per illustrazione e composizione), destinata all'edizione e all'esecuzione di «montaggi» elettronici di illustrazioni e testo per documentazione tecnica. Le riviste U.S. News e Newsweek acquisirono la proprietà della Publisher's Phototype Inc. con l'intenzione di predisporre un ufficio di consulenza e assistenza per servire l'industria delle riviste con nuove tecnologie editoriali. U.S. News acquistò successivamente la quota del Newsweek e l'ufficio di assistenza si diffuse in varie località negli U.S.A. e all'estero.

L'indagine annuale di Seybold Report circa le installazioni di sistemi indicava che seicentoventitre quotidiani negli Stati Uniti utilizzavano sistemi orientati sui terminali video, e questo dopo soli sei anni dal momento in cui si era vivacemente discusso se giornalisti e redattori avessero mai potuto imparare a usare i terminali video. I quotidiani Star e Tribune di Minneapolis decisero di costruire un loro prototipo di sistema per la schematizzazione di pagine, per verificare i concetti esposti, e precedentemente indicati, di Rodgers Adams.


La Dymo Industries venne acquistata dalla società svedese Esselte, la quale poi rivendette la divisione Graphic Systems della Dymo alla Itek. La Itek conservò la parte ex-Dymo dell'azienda come operazione separata, basandola sui vecchi stabilimenti della Photon a Wilmington, Mass. La stessa operazione è stata poi recentemente effettuata per dar vita alla Unitex.

La Bobst acquistò la Varisystems, per trattare il Varisetter come una macchina a immissione diretta. La Alphatype acquistò la Key Corp. La Compugraphic acquistò la Quadex per un prezzo che fu considerato elevato. Così i proprietari di altre aziende di sistemi alzarono le quotazioni in rapporto a quanto pensavano valessero le loro aziende. La Automix Keyboards incontrò tempi difficili; quando questa società fallì, la Atex l'acquistò.

La Eocom e la LogEtronics erano in diretta concorrenza nel mercato delle macchine a laser per l'incisione di lastre. La Scitex lasciò stupefatta l'industria del settore rivelando, durante una esposizione grafica in Italia, un suo prototipo di sistema digitale a colori. Le possibilità offerte dalla Scitex andavano ben oltre ciò che chiunque altro avesse previsto e la Hell e la Crosfield riposarono i loro prodotti sui tavoli da disegno. Però la Crosfield aveva almeno il suo sistema 570 funzionante.

La IBM presentò la sua stampante a laser 6670 e la Wang presentò la sua Image Printer. Questi prodotti condussero le stampanti elettroniche entro un prezzo più ragionevole; tuttavia nessuna delle due aziende presentò un concetto valido: la macchina IBM tentava di offrire soluzioni per troppi problemi, mentre la macchina Wang (basata su un'apparecchiatura Konishiroku) offriva una mediocre qualità di uscita e non era affidabile. Tutti erano impegnati nella conversione adeguata di testi, prodotti su elaboratori di parole, per l'uscita di composizione.

La AM acquistò la Jacquard (azienda di elaboratori di parole) e promise una sinergia fra l'elaborazione di parole e la composizione (la Wang aveva promesso la stessa cosa). Si disse che le vendite della 202 della Mergenthaler si aggirassero in media sulle trenta macchine al mese; tali valori avevano superato la V-I-P come «gallina dalle uova d'oro» per la società americana. Non vi era ancora concorrenza da parte dell'Autologic o della Compugraphic.

La Linotype GmbH presentò la compositrice CRT da tavolo CRTronic e questa doveva divenire una gallina dalle uova d'oro per la Casa tedesca. La Compugraphic presentò una versione della sua EditWriter che usciva su carta all'argento secco (senza sviluppo fotografico). Come gli altri precedenti esperimenti di uscita «a secco» anche questo andò a finire in nulla (la carta era costosa e la qualità di uscita inferiore). La Hell annunciò la sua compositrice CRT 20T, ma la macchina non raggiunse realmente il mercato, specie dopo la presentazione, l'anno successivo, della APS-Micro 5 e della Compugraphic 8600. Questa concorrenza distrusse praticamente ogni possibilità che la 20T avrebbe potuto avere sul mercato americano. La Itek stava battendosi in modo che la sua compositrice CRT Mark viii funzionasse abbastanza bene da poter provare almeno un prototipo alle esposizioni. La Mergenthaler presentò il suo terminale per pubblicità Linoscreen Composer (meglio tardi che mai?). Verso la fine dell'anno questa Casa presentò la sua compositrice elettrofotografica Omnitech 2000; questa macchina prometteva un'uscita a secco abbastanza accettabile, ma era afflitta da difetti dal punto di vista dell'assistenza e del marketing.

Un certo stabile consenso stava emergendo in rapporto alle caratteristiche di un buon sistema editoriale. L'interpretazione di tali caratteristiche, da parte di The Seybold Report, venne prevista durante la relazione all'esposizione annuale ANPA. I concorrenti in questo campo vennero classificati, nel grande mercato dei sistemi, come segue: in prima fila Atex, CSI e Logicon TPS (ex-Amcomp); in seconda, DEC TMS-11, Harris 2500 e SII. Concorrevano anche: Itek (ex-Xylogics, Star, Dymo), il System 5 Linotype, One System, SDC, Tal-Star T-410, Univac ed IBM. I nuovi arrivati da tenere d'occhio, erano il System/55 della SII (annunciato ma non ancora installato), il Ray-Edit della Raytheon (il sistema del Post di Washington), il System 5000 della Mergenthaler e il sistema T-4000 rimesso a nuovo dalla Tal-Star.

Fra i sistemi minori, Seybold aveva rilevato che l'ECRM, l'Hendrix, il System/22 della SII e il sistema 11/34 della CSI avevano caratteristiche molto simili a quelle dei sistemi maggiori. La DEC, la Itek e la Tal-Star fondavano i loro punti di forza sulla capacità di svolgere applicazioni di gestione commerciale e amministrativa sullo stesso calcolatore che era utilizzato per l'elaborazione dei testi. La One System offriva un prezzo molto allettante. All' estremo inferiore del mercato (ossia al disotto di un prezzo iniziale di centomila dollari), la concorrenza era costituita dall'MDT della Compugraphic e dal sistema Unified Terminal, dal Micro-Stor della Harris, dalla Mycro-Tek, dalla Newspaper Electronic, dalla linea di produzione inferiore della One System e dai Mini/Z della Titus.

La Hendrix formò una nuova sussidiaria, la Hastech, per assumere le responsabilità di sistema per i sistemi PDP-l0 che venivano realizzati per il Chicago Tribune. Questa azione venne generalmente interpretata come un mezzo per difendere la Hendrix stessa dalle conseguenze di ciò che cominciava ad apparire un contratto di realizzazione di sistema eccessivamente impegnativo. La Allied Chemical annunciò la sua intenzione di acquisire la Eltra Corporation (e per conseguenza la Mergenthaler-Linotype). La Autologic e la 3M si accordarono su un progetto comune per la realizzazione di un sistema di schematizzazione di pagine, combinato con il sistema editoriale Atex; si era alle fasi di collaudo, non di produzione.


I proventi della Compugraphic, saliti di oltre il 40% nel 1979, con vendite per 252 milioni di dollari, si appiattirono sino a scendere drasticamente; la società dovette prendere provvedimenti; per prima cosa vennero licenziate 250 persone.

All'inizio dell'anno la Autologic presentò la APS-Micro 5, per resistere alla concorrenza svolta, con enorme successo, dalla Linotron 202. La Compugraphic, pochi giorni dopo, balzò nel mercato con la compositrice CRT 8600; però, nel tempo occorrente ad affermarsi, la Mergenthaler aveva già consegnato oltre mille della sua 202 e aveva in casa già quattrocento altre ordinazioni.

La General Automation tentò di vendere la Tal-Star ma non trovò alcun acquirente; decisero di reincorporare la divisione nella Casa madre. La Tal-Star sparì dalla scena.

La Autologic intavolò trattative per vendere le compositrici Micro-5 alla Bobst Graphic; questo fu il primo passo lungo la strada che condusse all'acquisto della Bobst per usarla come una sussidiaria europea.

La Allied Corporation acquistò la Mycro-Tek, nell'ambito di una trattativa che era stata precedentemente avviata dalla Mergenthaler. La Xerox acquistò la Kurzweil. La CompuScan si ritirò dal mercato grafico; il fondatore della società, Norbert Steiberger, si separò dal settore dei sistemi di composizione per fondare una nuova società chiamata Electronic Information Technology (EIT). La Atex firmò un accordo con la Xenotron per la vendita delle stazioni di lavoro quali terminali connessi ai sistemi Atex; da questo accordo non ne risultò nulla.

La Log-Etronics aveva difficoltà nel sostenere la sua sussidiaria LogEscan per i sistemi d'incisione di lastre a laser. Si accordò in modo da avere la Crosfield come partner. Alla fine la Crosfield acquistò l'intera operazione ridenominandola Crosfield Data Systems. Nella primavera di quest'anno la Berthold acquistò la Guttinger e nell'autunno seguente la Alphatype.

La Hendrix vendette la linea di produzione di elaboratori di parole, in modo che la sua attenzione potesse essere focalizzata su due prodotti principali: i sistemi per quotidiani e i lettori COR.

La Scitex aveva già iniziato a consegnare i sistemi digitali a colori; al Print `80, in aprile, la Crosfield aveva consegnato quindici dei suoi sistemi Modello 570. Così le due aziende, assieme alla Hell, che non aveva ancora effettuato alcuna consegna a clienti, esposero i loro prodotti in stretta concorrenza.

Dopo anni di voci, di supposizioni e di costi pesanti di realizzazione, la Coulter uscì allo scoperto al Print `80 ed espose prototipi di prodotti basati sulla sua tecnologia KC; questi comprendevano una reprografica diretta su KC e un sistema di produzione digitale a colori che tentava di incarnare alcune dei concetti annunciati alla DRUPA tre anni prima. Il sistema era costituito da una combinazione di concetti e di capacità raccolte assieme; mai visto in pubblico precedentemente.

La Mergenthaler presentò la compositrice da tavolo CRTronic sul mercato statunitense, solo per apprendere che il software di edizione e di composizione che aveva avuto successo in Germania non rispondeva ai requisiti richiesti dal mercato americano.

Ogni sistema di composizione, dalle più piccole macchine a immissione diretta fino ai grandi sistemi a terminali multipli, offriva servizi di comunicazione e di traduzione per accettare l'immissione da fonti esterne, quali gli elaboratori di parole. Solo pochi pensavano al modo di accettare l'immissione anche dai personal computer.

La Bedford Computer presentò il suo sistema in pubblico, anziché dimostrazioni private per la prima volta a Print `80.

La Camex e la Xenotron si spostarono dalle applicazioni per pubblicità a quelle della modulistica commerciale; ciò sembrava un'applicazione naturale per i loro terminali video interattivi. Alla ANPA, la Hastech (Hendrix) presentò il sistema d'impaginazione Westchester-Rockland pressoché completato. La DEC presentò un sistema quasi completo che aveva soltanto subito prove pratiche e che venne riscontrato difettoso. La iii (Triple-i) decise che il suo sistema d'impaginazione 2000 poteva adattarsi per l'uso nei quotidiani; durante una dimostrazione privata alla ANPA, diedero indicazione del modo con il quale il sistema poteva essere usato a tali scopi. La Harris e la Itek promossero l'impiego di comandi di composizione modulari per l'impaginazione (un metodo che era stato spinto e realizzato anni prima da costruttori europei, quali la Cerci).

La Mergenthaler presentò un sottosistema grafico per la Linotron 202.

Il sistema Raytheon fu consegnato al Post di Washington. La System Development Corporation (SDC) abbandonò il mercato dei sistemi per quotidiani. La Sperry Univac si congedò dagli Stati Uniti, continuando a vendere in altri mercati.

La Norsk Data acquisì i diritti di marketing del Digiform, un'apparecchiatura per la generazione di moduli commerciali.

The Seybold Report pubblicò un articolo che prediceva una nuova generazione di sistemi basati su potenti microelaboratori (quali il Motorola 68000), schermi con presentazione a mappa di bit che simulano la pagina finale in uscita, un architettura distribuita attorno a reti ad area locale, completa impaginazione con integrazione di testi e grafica, la capacità di pilotare qualsiasi apparecchiatura di uscita da una stampante elettronica fino all'esposizione diretta delle lastre per stampa (e anche con schermi video interattivi) e con i software scritti in linguaggi di programmazione, quali il «C», che funzionano con sistemi operativi del tipo Unix. I produttori divennero furiosi e accusarono Seybold di «danneggiare il mercato» indicando tali possibilità. Le aziende in via di costituzione allegavano copie di questo articolo ai loro programmi commerciali quando andavano alla ricerca di capitali per le loro iniziative.

Le discussioni relative agli effetti dannosi alla salute dei terminali video, che era stata avviata in Europa negli anni `70, si diffuse nel Nord America. La maggior parte delle discussioni venne alterata da una raccolta di dati incredibilmente carente e da una tendenza a sovrapporre al dialogo argomenti politici, sociologici ed economici. La Xerox presentò la stampatrice elettronica 5700 nella gamma media.

Gli americani scoprirono tardi i Viewdata e i Teletext. I quotidiani, in particolare, si buttarono a capofitto, nell'esplorazione dei modi con i quali potevano fornire informazioni in forma elettronica. L'esperimento Viewtron dell'Herand di Miami, esordì con trenta utenti sperimentali. La rivista Reader's Digest acquistò il servizio di informazioni interattivo The Source.

La Mergenthaler perse una causa legale contro la Storch relativamente alla protezione commerciale dei suoi disegni di polizza.

La Miles 33, una distributrice inglese, si separò dalla Penta, iniziando a realizzare propri sistemi.

La Mitel in Canada, fu la pioniera del primo sistema di stampa «a richiesta» usando la Xerox 9700 e il software di composizione CSS. La Xerox successivamente svolse una trattativa per vendere il pacchetto di software CSS come XICS (un anno e mezzo più tardi la Xerox acquisterà tutta la CSS).

La Penta presentò il suo PentaQuick, una versione economica del proprio sistema commerciale.


La Westchester-Rockland Newspapers produsse per la prima volta pagine sul sistema PagePro della Hastech, agli inizi di gennaio. Per la fine dell'anno avrà poi convertito tutti i suoi quotidiani al nuovo sistema. La Triple-i ottenne una ordinazione per il suo sistema d'impaginazione per quotidiani, dallo Star-News di Pasadena (California). Il Los Angeles Times firmò una lettera di intenti per un sistema «System/55» della SII; questa ordinazione mise la SII nel novero dei principali produttori di grandi sistemi per quotidiani.

La Compugraphic, alla quale era sfuggita la Mycro-Tek un anno e mezzo prima, acquistò la One Systems. La Xerox annunciò la 8010 Star, che costituiva un nuovo concetto in materia di stazioni operative terminali video. Seybold obiettò che questo avrebbe potuto essere un sistema di composizione interattivo realmente interessante se avesse avuto un software più perfezionato. La Xerox scelse invece di porsi nella posizione di una «stazione operativa professionale» a funzioni multiple. Il prodotto era troppo costoso e non svolgeva alcun lavoro perfettamente; tuttavia il concetto che vi era insito avrebbe in seguito influenzato tutta la generazione successiva di stazioni operative.

Per reagire al destino della Omnitech 2000, la Mergenthaler chiuse il suo stabilimento per i prodotti elettrografici nel Connecticut. La Monotype, sottoposta a gravi pressioni finanziarie, cercò senza risultato un partner negli U.S.A.

Il MultiSet iii dell'Alphatype ottenne buoni risultati presso le aziende grafiche commeciali. La Scitex annunciò che stava lavorando su un pacchetto di software per composizione destinato al suo sistema Response 300. La Computek venne acquistata dalla General Automation da parte di quattro nuovi proprietari, due dei quali erano ex-dipendenti della Atex. La Hastech assunse tutto il lavoro per i sistemi della Hendrix. in aprile, la Mergenthaler annunciò l'Omintech 2100 il quale creava le immagini su materiale fotografico convenzionale invece che su carta rivestita di ossido di zinco. Ai primi di aprile, la fusione fra Berthold e Alphatype divenne effettiva. Alla ANPA la Compugraphic annunciò il sistema MCS (Modular Composition System) assieme alla compositrice di uscita 8200 e alla compositrice CRT a basso costo 8400. L'MCS era destinato a rimpiazzare la linea di produzione dell'EditWriter «tuttofare». La 8200 venne venduta soltanto in Europa, inizialmente, per consentire alla Compugraphic di costituire una capacità di produzione sufficiente per soddisfare le richieste del mercato statunitense. Durante la stessa ANPA, la Atex annunciò il sistema per quotidiani 7000, la Harris annunciò il sistema per quotidiani Serie 90, basato su un LSI-l1/23, e la Hastech il Micro HS 40. La Hastech annunciò anche un prodotto superiore: l'HS 58. La Itek rinnovò la sua ormai vecchia linea CPS, la dotò di un elaboratore più potente e la ridenominò serie 1000. La Mergenthaler presentò il sistema Amicus, come sistema MVP-3 ma dovette poi ritirarlo quando la MycroTek si lamentò che tale prodotto faceva concorrenza eccessiva al suo sistema commerciale 2000. La Hastech, la Raytheon, la DEC e la Atex disponevano tutte di sistemi di impaginazione, e la Hastech presentò un prodotto, chiamato GraphPro, che era previsto per trattare la grafica nell'ambito della produzione dei quotidiani.

La 202N della Mergenthaler venne offerta con possibilità di «alta risolvenza»; molte variazioni furono apportate anche al suo sottosistema grafico 202. La AM presentò la Comp/edit 5900 della seconda generazione, ad alta velocità, per tenere a bada la concorrenza dell'MCS 8400 della Compugraphic fino a che la compositrice CRT della AM fosse pronta per il mercato. La Crosfield installò presso l'impianto di un cliente il suo sistema d'incisione per cilindri rotocalco. La Compugraphic e la Itek aggiunsero il sistema operativo CP/M per personal computer ai loro rispettivi sistemi MCS e Quadritek.

La Rockwell citò in giudizio la Mergenthaler per violazione dei suoi brevetti di memorizzazione di polizze. Successivamente la Mergenthaler ottenne una transazione amichevole extragiudiziaria e la Rockwell trasmise poi i diritti di brevetto alla Information International per un ulteriore potenziale sfruttamento. La Itek assunse il marketing del sistema inglese Pagitek.

Sul fronte delle stampanti elettroniche, la AM presentò la stampante Magnetographic a basso costo, mentre la Delphax presentò un meccanismo di stampa basato sulla tecnologia della deposizione di ioni. La Xerox firmò un contratto con la Mergenthaler secondo il quale la Mergenthaler avrebbe preparato speciali versioni revisionate dalle sue polizze per le stampanti elettroniche Xerox; firmò anche una licenza con la ITC.

Un altro rivolgimento alla Mergenthaler portò al licenziamento di circa centodieci persone. La Bedford divenne un'azienda con azioni pubbliche. In agosto la Kodak acquistò la Atex per una cifra vicina agli ottanta milioni di dollari; era trascorso un anno dall'inizio della trattativa. I proprietari della Atex divennero molto ricchi (dato che avevano fondato la loro azienda senza alcun apporto di capitale esterno). In ottobre, circa un anno e mezzo dopo che la Compugraphic aveva iniziato ad avere difficoltà finanziane, si fece avanti la Agfa offrendo di acquistare fino alla metà i cinque milioni di azioni ordinarie disponibili, oltre a tre milioni di azioni supplementari di nuovo capitale da offrire per questo scopo.

Mike Partker e alcuni altri funzionari lasciarono la Mergenthaler per costituire la Bistream (finanziata da ordinazioni di polizze dalla Camex e dalla Scitex); questa defezione cambiò radicalmente la natura dell'industria. Fino a quel momento, la barriera principale che si opponeva all'ingresso nel mercato della fotocomposizione era costituita dalla necessità di una buona biblioteca di polizze; ai nuovi arrivati del tipo Autologic e Compugraphic erano serviti anni di lavoro e milioni di dollari per costituire biblioteche di polizze che poi il mercato si ostinava a considerare inferiori a quelle offerte dalla Mergenthaler. Non appena la Bitstream ebbe realizzato la propria biblioteca (cosa che fecero in tempo eccezionalmente breve), un nuovo costruttore non aveva che da andare alla Bitstream, pagare il prezzo richiesto per la licenza d'uso ed entrare nel mercato con il corredo di una biblioteca «istantanea» di polizze di caratteri di alta reputazione. Ma, come dice figuratamente Seybold, «una volta che il gatto sia uscito dal sacco non vi è più modo di rimetterlo dentro».

Altri produttori divennero molto più aggressivi in merito alla vendita delle loro polizze e in pratica ogni costruttore divenne presto desideroso di vendere tipi di carattere digitalizzati. La AM International fece notevole ricorso alle sue consociate per incrementare la sua liquidità di cassa; tuttavia questa azione non fu sufficiente e l'azienda scivolò verso il fallimento. La compositrice CRT economica della Böger venne presentata per la prima volta durante una piccola esposizione commerciale in Inghilterra. La Mergenthaler programmò la chiusura del suo stabilimento di produzione a Wellsboro, Pennsylvania.

La DEC presentò il pacchetto di software DECset per il VAX e si rese evidente il fatto che non prevedeva di usare il VAX in un sistema di composizione per quotidiani. La rivista U.S. News annunciò di voler ampliare la sua sussidiaria Publisher Phototype, trasformandola in una organizzazione internazionale per la fornitura di composizione, impaginazione, trasmissione di dati e servizi di composizione per le riviste.


La Logicon abbandonò il mercato della prestampa vendendo i suoi beni (principalmente il sistema TPS-6000) alla Harris; questa promise di sostenere il gruppo TPS in California ma alla fine concluse le operazioni e tentò di spostare il personale più importante in Florida. Alla fine il TPS morì di morte silenziosa; pur essendo un prodotto promettente, non aveva mai trovato una giusta collocazione. La System Integrators prese ad assumere la maggior parte delle ordinazioni di grandi sistemi. La Scitex annunciò un portafoglio ordini trimestrale da dieci milioni di dollari. La Autologic entrò nel mercato dei sistemi commerciali con l'APS-Microcomposer, basato sull'hardware modulare della Convergent Technologies e sul software scritto per loro dalla European American Graphics (l'azienda di Bob Shevlin, il fondatore della Varisystems). Il Quadritek della Itek cominciò ad assumere caratteristiche modulari.

Le difficoltà finanziarie della AM International peggiorarono. Il presidente Black venne allontanato e intentò causa alla società; il suo posto venne preso da Joe Freeman. Ma anche questa azione non poteva evitare l'inevitabile; poco tempo dopo la società entrò in stato fallimentare. Malgrado i problemi finanziari della Casa madre, la AM Varityper presentò, il lungamente atteso, sistema a terminali multipli Epics e la compositrice CRT 6400. La Allied prese la drastica decisione d'incorporare la Mergenthaler e la Mycro-Tek in una sola unità prevedendo di spostare la sede centrale americana in Kansas, spostamento che poi venne annullato, prima ancora che fosse completato.

Gli azionisti della Compugraphic approvarono la consegna della società alla Agfa, il quadro finanziario aziendale cambiò quasi immediatamente (al momento dell'acquisizione la Compugraphic aveva già sostituito buona parte della linea di produzione ormai vecchia delle EditWriter con i nuovi MCS; comunque l'attrazione che l'azienda esercitava a Wall Street, la borsa azionaria americana, era svanita).

La Scitex annunciò il sistema di schematizzazione di pagine Vista e la «compositrice» di uscita Raystar, durante l'annuale Seminario Seybold in marzo e presentò prototipi di queste apparecchiature alla DRUPA in giugno. La Xenotron fece la stessa cosa con il sistema d'impaginazione PageMaster. Durante lo stesso Seminario, la Crosfield preannunziò la linea Studio 800 (che comprendeva per la prima volta uno schermo video a colori), facendo poi seguire un annuncio ufficiale e una dimostrazione di prototipi alla DRUPA. Il sistema Crosfield comprendeva l'elaboratore di immagini a scansione DCT, costruito per la Crosfield dalla Triple-i. Questa apparecchiatura accettava l'immissione di testi da un sistema di composizione e produceva un archivio di immagini analizzate che poteva essere presentato sullo schermo video Studio e un altro archivio che poteva essere emesso su un'apparecchiatura di registrazione.

La Eocom annunciò che stava realizzando un elaboratore di immagini a scansione che poteva pilotare le sue macchine per l'incisione su lastra, direttamente dall'entrata di testo e grafica del calcolatore ospite. La Hastech annunciò, sempre nello stesso seminario, che avrebbe collaborato con la Eocom per la realizzazione di un sistema capace di alimentare l'uscita di pagine complete sul sistema di registrazione per lastre Eocom. Le due aziende vendettero il primo di questi sistemi all'Observer Dispatch di Utica (NY).

La Sim-X presentò un prototipo di sistema che utilizzava un elaboratore di immagini a scansione comune, per presentare caratteri reali su uno schermo video interattivo e per pilotare stampanti di bozze e unità di registrazione finale di uscita. L'apparecchiatura venne dimostrata su videonastro al Seminario Seybold e ne venne data dimostrazione alla DRUPA.

Seybold tentò di definire, nelle pagine della sua rivista, cosa era un «elaboratore di immagini a scansione» (RIP) e perché riteneva che alla fine ognuno avrebbe cercato di averne uno.

Fra gli altri importanti nuovi prodotti alla DRUPA vi erano:

- una presentazione preliminare del sistema Magic della Berthold, il primo sistema presentato all'industria che cercasse effettivamente di ospitare una manipolazione interattiva di testo e di grafica entro lo stesso documento;

- il sistema xerografico di incisione di lastre Electroplater della AGFA;

- il sistema CRTronic 200 della Linotype GmbH;

- prototipi di compositrici da tavolo della seconda generazione della Bobst/Autologic;

- l'architettura di un sistema completamente nuovo della Bedford; questo avrebbe utilizzato terminali autonomi Meteor connessi a una rete locale Ethernet. Come avrebbero poi fatto praticamente tutti i sistemi di «nuova generazione», nel paio d'anni che seguirono, l'hardware di sistema era costruito attorno a un elaboratore 68000 e il software era scritto in «C» e girava su un sistema operativo Unix;

- la Coulter tornò alla ribalta, questa volta con un sistema per prove a colori basato sulla tecnologia KC. Come era avvenuto con i precedenti prodotti Coulter, il sistema venne esposto preliminarmente alla DRUPA e poi sparì (riapparirà all'IMPRINTA `84 N.d.r.);

- la Dainippon Screen, che aveva precedentemente annunciato la sua intenzione d'inserirsi nel settore della digitalizzazione a colori, presentò alla DRUPA un prototipo di questo suo sistema;

- la «World Trade» IBM partì in anticipo e presentò alla DRUPA la sua stampante a elettroerosione 4250 soltanto come prodotto potenziale. Le reazioni furono positive e la Casa alla fine decise la realizzazione produttiva di questa macchina.

La Siemens era vicina a completare gli strumenti per la schematizzazione di pagine di quotidiano per il suo sistema. La Hell presentò il suo prodotto alternativo. La Xerox annunciò lo scanner CCD a letto piano 1050 per la digitalizzazione di grafica da registrare sulla sua stampante elettronica 9700, una stampante economica 2700 e una versione più lenta e meno costosa della 9700, chiamata 8700. La Compugraphic perfezionò la linea di produzione MCS con dischi Winchester, modelli supplementari e con uno schermo di previsualizzazione.

La Chemco acquistò i diritti inerenti al sistema per incisione di lastre a laser Dow Jones. Larry Liebson, già presidente della Xylogics, e Steve Aronoff formarono una nuova società chiamata Xytext (questo nome, Xytext, venne successivamente modificato in Xyvision, poiché la Scitex si lamentò che il primo nome suonava troppo simile al loro). Nuove aziende furono, fra le altre, la Texet e la Imagitex. La Imteks (una società fondata da Chuck Fizer, già della CSIO) e la Imagen offrirono elaboratori di immagine a scansione che potevano pilotare una stampatrice a laser Canon LBP-l0. La Imteks indirizzò i suoi prodotti direttamente a quelle aziende intenzionate a produrre copie di bozze sulla stampante Canon delle pagine da comporre successivamente sulla fotocompositrice.

La Star-News di Pasadena entrò nella produzione effettiva con il suo sistema di impaginazione iii (Triple-i). Probabilmente è stato il primo quotidiano al mondo a produrre l'uscita di pagine complete contenenti mezzetinte digitalizzate dove i testi erano prodotti e stampati localmente e dove non v'era necessità di trasmettere i dati ad un impianto di stampa posto in un'altra località. Gannet decise di lanciare U.S.A. Today, un quotidiano nazionale basato su tecnologie interessanti (compresa la trasmissione in facsimile di grafica a colori). Sebbene il contenuto giornalistico fosse stato criticato come «alimentato da ciarpame giornalistico», l'esteso ed efficace uso di grafica potrebbe servire probabilmente come catalizzatore per promuovere un migliore e più esteso impiego della grafica nella maggior parte dei quotidiani statunitensi.

La Eastman Kodak riorganizzò la Atex e installò una maggiore quantità di suoi uomini in posizione che consentissero un controllo quotidiano: il triumvirato di fondatori con un suo gruppo di dirigenti. La AKI doveva essere incorporata nella Atex. La IBM tornò nel settore della composizione appoggiando la realizzazione di un pacchetto di software confezionato da un utente, la Società della Torre di Guardia (i Testimoni di Geova).

La Wang acquistò i diritti di vendita della stampante magnetografica della AM International, la PXL-6. La Xerox consegnò i primi tipi di carattere Mergenthaler. La Xerox acquistò la CSS (Composition Software Systems), che aveva realizzato il software di composizione sequenziale CompuSet, venduto dalla Xerox con il nome XICS. La Sim-X annunciò che avrebbe utilizzato le polizze Bitstream. La Atex aggiunse un pacchetto di software di controllo ortografico al sistema editoriale. La Nihon Information Systems in Giappone usava una reprocamera Autokon come apparecchiatura per la composizione di linguaggi ideografici. La Mediomatics annunciò che aveva realizzato la capacità di modificare i valori di larghezza della Xerox 9700 in modo da fornire la sovrapposizione ottimale dei repertori di caratteri sulla VideoComp, e come uscita «LaserProof» su una Xerox 9700.

La Raytheon cominciò a cercare un acquirente per i suoi prodotti RayComp e RayEdit; la Volt Information Systems (la Casa madre dell'Autologic) avanzò un'offerta che più tardi culminò nell'acquisto. La Eikonix, un'azienda produttrice di apparecchiature per il trattamento delle immagini, fece colpo all'esposizione Graph Expo di Filadelfia con il suo scanner per selezioni cromatiche e registratore di uscita a laser, Designmaster. Una nuova società, chiamata High Technology Solutions, fece anch'essa grande impressione alla Graph Expo East; il suo sistema di composizione MPS 4000 su base di microcalcolatore fu il primo ad offrire una serie di programmi correlati con microcalcolatori o personal computer. La DEC abbandonò la parte di composizione del suo pacchetto di software DECset, per utilizzarne uno fornito dalla Datalogics; successivamente il DECset venne completamente abbandonato.

Ed Cheffetz ed Ed Cohen, già dell'Alphatype e prima ancora della Key Corp, fondarono la Intelligent Graphic Systems. Diedero dimostrazione di un pre-visualizzatore basato su un 68000 con una eventuale possibilità di connessione ai prodotti Alphatype e Quadritek. La Penta presentò un nuovo terminale PentaVision da utilizzare essenzialmente per l'impaginazione di testi già composti in bozze in colonna o per trattare pagine particolari mediante le «tabelle di prova» PentaPage; quest'apparecchiatura era una nuova versione di un PentaVision basato su un'apparecchiatura di Motorola 68000, invece che su un Nova 4, con il software scritto in «C».

La Rackwall Industries realizzò un'unità reprografica da usare con le compositrici a piena pagina della Triple-i e dell'Autologic, per produrre pellicole da 70 mm in pagine per macchine ripetitrici. Un'azienda inglese, denominata Typercraft, realizzò un programma di composizione destinato a pilotare la Linotron 202 da un calcolatore Commodore 8032. Vi erano nuove apparecchiature di lettura di mezzi («scatole nere») tra le quali: il DiskReader dell'Altertext e il Trans/Media 500 della Applied Data Communications, oltre ad un prodotto della Baber Enterprises australiana, trattato dalla Itek.

La IBM annunciò una cooperazione associativa con la Texas Instruments per la realizzazione di una rete su area locale, mentre la Intel stava approntando un chip per la Ethernet della Xerox. Nel frattempo, la Muirhead riferì ai convenuti alla conferenza «Laser in Graphics» che stata ritiranta dal mercato la sua apparecchiatura di incisione di lastre elettrostatiche per esposizione mediante laser a luce visibile, perché né le extra-sensibili, lastre presensibilizzate, o le lastre «wipe-on» al momento disponibili, potevano fornire una qualità sufficiente per esposizioni laser mediante radiazioni UV.

La Xenotron acquistò la linea di produzione ECRM 7000 nell'ottobre e la Computer Composition sostituì il suo presidente Bob Hardy con il rappresentante danese Hans Bassoe.

La IFRA (l'esposizione per i quotidiani europei tenuta a Copenhagen) fu testimone delle migliorie della Comtex dopo l'acquisto da parte della Norsk Data. La Sim-X segnalò che il suo sistema era quasi pronto, salvo che per la grafica. La Liber Systems entrò nel mercato con la presentazione di un concetto di sistema completamente integrato che poteva offrire una manipolazione di immagini estremamente veloce, oltre che di testi. La Royce Data Systems acquistò tutti i diritti inerenti al Composer della Imlac, compresa l'assistenza ai clienti esistenti. La Harris decise di abbandonare il mercato delle macchine da stampa e vendette tale divisione ad alcuni suoi dirigenti, ma non si disfece della sua divisione per la composizione. La ImagiTex (che era stata costituita soltanto in gennaio) fu, già in luglio, in grado di dare dimostrazioni di sufficienti capacità, il che le permise di raccogliere notevoli quantità di capitali, La Xerox consegnò i primi esemplari dell'8700, fratello minore della 9700.

Il MIRS (Medical Information Retrieval System), divisione della BRS, mise in funzione un sistema di reperimento di informazioni mediche che utilizzava una base di dati centrale e un'installazione locale di videodischi per il reperimento d'illustrazioni memorizzate. La Volt completò l'acquisto dei prodotti RayComp e RayEdit della Raytheon. Il sistema di schematizzazione interattiva dei layout di pagina della Scitex - che era stato presentato alla DRUPA - venne installato presso la rivista Time per essere utilizzato dal reparto di progettazione grafica per la produzione delle pagine.


In gennaio, la Apple Computer presentò il suo Lisa, basato su nuovi concetti di interfaccia con l'utente, realizzato dalla Xerox per il suo «Star». Le analisi di The Seybold Report on Publishing Systems sottolinearono l'importanza di questa realizzazione, percepito come un nuovo modo di correlarsi a calcolatori, implicando l'uso di un cursore mobile (mouse), di «icone» (figurine) per descrivere le varie funzioni disponibili, delle presentazioni «pertinenti» che informavano soltanto delle alternative disponibili al momento, di «finestre» multiple e d'interrelazioni molto più flessibili fra il testo e la grafica.

Il quotidiano Utica Observer, ove era l'installazione pilota del progetto «direttamente su lastra» della Hastech/Eocom, produsse le prime pagine generale mediante calcolatore. La Litton Industries acquistò la Itek. La Atex ristrutturò il centro AKI eliminando i sistemi di composizione computerizzata AKI 3000 e 4000. La Allied e la Mergenthaler decisero di ristrutturare la Linotype-Paul in Inghilterra, convertendola in una organizzazione di vendita, spostando la produzione in Germania e la ricerca e sviluppo dalla Germania agli U.S.A.

La Digital Equipment decise di abbandonare il settore delle apparecchiature per composizione, cessarono così i prodotti per quotidiani nonché la più recente linea di sistemi per centri stampa DECset. Tra le nuove aziende vi erano tre ditte della costa occidentale: la Qubix, la ViewTech e la Caddex, le quali tutte proponevano sistemi che consentivano la manipolazione e la creazione di grafica oltre che di testo; inoltre tutte orientavano i loro prodotti verso il mercato della documentazione interna, che sostituiva quello dei quotidiani come «area attiva» per nuove realizzazioni. La Penta divenne azienda pubblica, offrendo più di un milione di azioni della serie ordinaria. La Allied compose la vertenza portatale dalla Rockwell che incolpava la Mergenthaler di violazione dei brevetti relativi all'uso di originali di polizza schematizzati.

La Information International e la Dow Jones annunciarono un progetto comune per realizzare un sistema «dal calcolatore alla lastra» per la produzione del Wall Street Journal e del Barrone.

La Camex annunciò una nuova linea di produzione, basata su un elaboratore d'immagini a scansione che veniva usato sia per pilotare lo schermo interattivo, sia le apparecchiature di uscita. La compositrice di uscita SuperSetter e la stampante di bozze BitPrinter vennero annunciate durante il Seminario Seybold e vennero esposte un mese e mezzo dopo al TPG parigino; il terminale Breeze venne presentato all'ANPA.

La Crosfield annunciò una stazione di schematizzazione di pagine ProEdit per entrare in concorrenza con il Vista della Scitex; tuttavia il ProEdit non offriva la stessa funzionalità del Vista. Sempre durante il Seminario Seybold, la Auytologic annunciò un'interfaccia ad alta velocità di conversione di grafica per le sue compositrici.

La Hell annunciò una strategia quadriennale che comprendeva elaboratori di immagini a scansione, apparecchiature di registrazione a laser a letto piano e l'integrazione delle sue capacità per grafica e per testi. La Sim-X, la Xyvision, la Texet, la Liber Systems, la Qubix, la Bedford, la Camex, la Xenotron, la Miles-33 e la High Technology Solutions erano Case che avevano presentato (o annunciato) prodotti con schermi a mappa di bit che permettono all'utente di visualizzare una simulazione della pagina in uscita e di interagire con questa. La Penta aveva presentato uno schermo grafico meno interattivo, ma aveva assicurato che si sarebbe evoluta verso una migliore interattività in futuro. L'obiettivo della presentazione su schermo, era il concetto WYSIWYG (what you see is what you get - ciò che vedete è ciò che avrete).

La Agfa decise di passare da una fonte di luce laser ad una a LED per la sua stampante elettronica P400. Durante il Seminario Seybold la Scitex annunciò che avrebbe realizzato uno scanner a colori portatile in grado di trasmettere immagini ad una sede editoriale posta in un'altra città. Le nuove stampanti elettroniche comprendevano la Canon 5/480 (una versione a 400 punti/pollice della diffusa LBP-10) una versione da tavolo della LBP-CX (presentata alla fine dell'anno) e i modelli economici della Minolta e della Ricoh. Una sempre maggiore attenzione veniva dedicata alla progettazione di polizze eleganti per le apparecchiature di uscita con risolvenza relativamente bassa e con emissione su carta comune.

La Mergenthaler lanciò la sua CRTronic 200 negli U.S.A. La Xenotron decise di adottare una nuova struttura di hardware per le nuove generazioni dei suoi prodotti PageMaster/ArtMaster. La IBM 4250 assunse le dimensioni di prodotto in tempo per la Fiera di Hannover dell'aprile 1983.

La Compugraphic firmò un contratto di svariati milioni di dollari con la Apple per l'impiego del Lisa nel suo Personal Composition System; il prodotto venne annunciato prima della fine dell'anno e la Compugraphic fu in grado di consegnare le prime versioni del sistema, aventi una limitata funzionalità. La ImagiTex, la Xyvision e la Texet accaparrarono l'attenzione nella loro prima uscita in pubblico al TypeX. Ebbero inizio le consegne del sistema Epics della AM.

La Time Inc., che aveva già installato apparecchiature della Atex, della System Integrator, della Information International e della Scitex, aggiunse a queste un'ordinazione di circa 10 milioni di dollari alla Crosfield, per scanner d'immissione e stazioni operative per montaggio di pagine, da utilizzare sia in azienda sia in ubicazioni distanti.

La Autologic acquistò una parte della società di sistemi per quotidiani tedesca Alfa System Partner e si accordò per la distribuzione del sistema Alfa in parte dell'Europa e negli U.S.A. La Mergenthaler e la Hell si accordarono per interfacciare un elaboratore d'immagini a scansione Mergenthaler con un sistema Chromacom della Hell, in modo che gli utenti del Chromacom potessero combinare con gli elementi grafici i testi composti con i tipi di carattere Mergenthaler.

Le dimostrazioni di procedimenti «diretti su lastra» alla ANPA furono svolte dalla Hastech-Eocom, dalla Camex/Chemco e dalla Sim-X/Crosfield Data Systems. La Triple-i presentò un nuovo scanner a letto piano e un nuovo terminale d'impaginazione 2025. La Itek presentò una stazione d'impaginazione Visitek. La Mergenthaler presentò la nuova compositrice a laser Linotron 101 usando alcune tecnologie realizzate per il prodotto Omnitech. La Autologic presentò il sistema di montaggio di pagine e di trattamento di immagini APPS-l, usando terminali di montaggio elettronico basati sui Perq con uscita sulle nuove lastre fotopolimeriche a laser ad alta sensibilità, realizzate dalla società 3M; presentò anche il suo BitBlaster, un elaboratore d'immagini a scansione che poteva deviare l'uscita delle APS-5 o APS-Micro 5 verso una stampante Xerox.

La Mergenthaler vendette il suo scanner a colori Linotype-Paul alla Itek. La Xyvision ottenne il primo grosso ordinativo dalla William Bird Press, prova questa che il sistema realizzato, avendo in mente il mercato della documentazione, poteva anche interessare altrettanto vivamente i compositori commerciali e gli stampatori. L'impegno della Xerox verso il settore grafico e dei sistemi per ufficio venne sottolineato da una riorganizzazione della società che riunì in una sola unità la Xerox Printing Systems Division (PSD), la Electronic Division (ED), la Office Products Division (OPD), la Diablo Systems, la Versatec e la Kurzweil Computer Products.

Un'altra nuova esperienza aziendale, la Data Recording Systems di Mappage (NY) ricevette un finanziamento per la realizzazione di una stampante elettronica di pagine ad alta risolvenza per il settore grafico e per il mercato CAD (progettazione assistita da calcolatore). La Datalogics, produttore di pacchetti di software di composizione per una varietà di hardware diversi, offrì un suo controllo esclusivo per l'interfaccia con la stampatrice XP-12 della Xerox (chiamata 6380 dalla Datalogics) per l'uscita di testo e di grafica a 300 punti/pollice, usando polizze fornite dalla Compugraphic; stava anche preparando un terminale per la generazione di bozze di pagina 8020 con otto polizze generiche.

Nell'autunno, la ECRM fu in grado di staccarsi dalla AM International; avendo venduto il sistema 7700 alla Xenotron e avendo ceduto la trattazione dell'OCR originario alla Lundy Electronics, la ECRM, in qualità di azienda indipendente, fu in grado di concentrarsi unicamente sulla propria linea di produzione di reprocamere elettroniche Autokon. La Itek, alla Graph Expo, presentò una compositrice di nuova generazione, caratterizzata da un'unità di output che usava una serie di LED e di fibre ottiche per esporre i caratteri su carta ortocromatica; la nuova apparecchiatura, denominata Digitek, venne venduta inizialmente con una gestione front end simile a quella del Quadritek 2100, come compositrice a immissione diretta.

La Linotype GmbH ampliò la sua linea di produzione CRTronic mediante l'aggiunta della serie CRTronic 300. La Systems Integrators, posseduta privatamente da James P. Lennane e famiglia assieme ad alcuni dipendenti, offrì in vendita duemila seicento milioni di azioni ordinarie al pubblico.

La Compugraphic espose per la prima volta il sistema di composizione basato sul Lisa, emettendo testi e grafica sulle compositrici 8200, 8400 e 8600; era tuttavia previsto che le polizze Compugraphic non sarebbero state disponibili per qualche tempo. Inoltre, il software per la conversione del Lisa in un'apparecchiatura di composizione era previsto che avesse un prezzo piuttosto elevato.

Alla Graph Expo, la Autologic diede dimostrazione di un programma d'impaginazione per il Microcomposer (Convergent Technologies), assieme a un previsualizzatore labile, e affermò che il suo BitBlaster, che pilota una Xerox XP-12, sarebbe stato in grado di emettere una pagina ll'x14'. Venne presentata una versione Mini Multiset del Multiset dell'Alphatype, con un prezzo più o meno concorrenziale rispetto ai sistemi modulari più piccoli. La Alphatype presentò anche un terminale SoftVu, uno scanner per logotipi ed un perfezionamento della creazione di filetti per le compositrici CRS.

La Camex fece grandi passi con il suo terminale Breeze, particolarmente in relazione all'incorporazione di grafica e alla rotazione dei testi, e si accordò con la Crosfield per interfacciarsi con la macchina per incisione di lastre Datrax, nonché con i prodotti della Chemco. Vi erano due installazioni di prova che stavano usando il BitSetter e il BitPrinter.

La Compugraphic presentò una nuova versione del sistema Quadex, il Q5000; nello stand della Xyvision apparve una nuova versione grafica della compositrice CRT 8600, chiamata ImageSetter, e un plotter/grafico, chiamato Arty e della Gerber Scientific, venne presentato dalla Compugraphic, di cui usava le polizze.

La Crosfield annunciò la vendita a Newsweek di due sistemi Studio 860 e si accordò per la realizzazione di interfacce con aziende quali la Camex, la Hastech, la Monotype e la Norsk Data (Comtec) oltre che con la Atex e la Sim-X. La Hell/HCM (azienda che rappresenta la Hell negli U.S.A.) presentò un registratore per bozze a colori e mise l'accento sul suo metodo di produzione di selezioni cromatiche, partendo da uno di una batteria di quattro scanner, uno «Scan Programmer», un «Assembly Layout Programmer» e la stazione operativa Combiskop che forniscono un sistema di manipolazione delle immagini a piena pagina con ritocco e correzione cromatica localizzata.

Era previsto un elaboratore di immagini a scansione, fornito dalla Mergenthaler, per consentire l'incorporazione di caratteri dalle polizze Mergenthaler.

La Mergenthaler annunciò che la sua nuova compositrice a laser, la 101, era ora disponibile come modello l0lS come apparecchiatura di uscita, per gli utenti della CRTronic che volessero una giustezza maggiore di quella disponibile. Inoltre la Mergenthaler confermò la fine della produzione del suo sottosistema grafico per la Linotron 202. Cominciarono ad apparire svariati pacchetti di software per microcalcolatori, compreso uno per la British Cifer. Il settore statunitense della CCI venne acquistato dalla P.S.S. Peripherals. La Interleaf annunciò un sistema per la preparazione di documenti basato su una derivazione dal MIT Etude, che operava con l'Unix su una stazione operativa basata sul Motorola 68010 e che pilotava una stampante a laser Canon.

La versione di produzione del sistema d'impaginazione Atex/Minneapolis venne utilizzata per produrre da trecento a quattrocento pagine settimanali. La francese Cerci era impegnata nella realizzazione di un programma per schematizzazione di pagine che operava su terminali Perq. Un'altra Casa francese, la Datox, fondata da cinque ex-dipendenti della Cerci, aveva messo insieme un sistema basato su un Z80 con un collegamento del tipo Ethernet.

Durante dimostrazioni private alla ANPA, la Harris fornì illustrazioni preliminari della stazione d'impaginazione 8300, e presentò poi la macchina al pubblico, come sistema d'impaginazione e di composizione, alla IFRA, in autunno. Sempre alla IFRA, la Meli diede dimostrazione dei perfezionamenti apportati ai suo sistema di trattazione dell'impaginazione Dosy, in funzione presso il Flensburger Tageblatt.

La più grossa sensazione all'IFRA venne però data dalla prima dimostrazione delle capacità del sistema TIPS della Liber Systems. Ancora alla IFRA, la Muirhead fornì la prima dimostrazione del suo nuovo sistema digitale di trasmissione di immagini via filo, per le agenzie di stampa; le immagini potevano essere presentate su uno schermo TV per la loro selezione. Le agenzie di stampa erano così poste in grado di effettuare l'edizione (come formato e come contrasto) delle foto prima della loro distribuzione; però tale distribuzione avveniva sempre nella forma convenzionale. Un'altra capacità di «memorizzare e distribuire le immagini» venne presentata da un'azienda svizzera, la Tecnavia.

La Monotype attraversò un'altra ristrutturazione finanziaria. Alienando i propri beni immobiliari e avendo ottenuto una nuova immissione di capitali, le sue principali attività vennero orientate decisamente ed esclusivamente verso il settore grafico con la Lasercomp, che rappresentava il 45% delle sue entrate totali. Altre entrate provenivano dalla vendita dei diritto d'uso della sua biblioteca di caratteri, di ricambi, matrici e qualche macchina per la piombocomposizione, oltre che dalla vendita di altri prodotti, quale la distribuzione dei sistemi Miles 33 in Francia ed in Germania.

Per l'autunno la Sim-X riferì di avere cinque installazioni pilota con stazioni operative per composizione pubblicitarie e impaginazione, assieme a un totale complessivo di trenta installazioni. Mentre la Sim-X era stata la prima azienda a sviluppare il concetto dell'uso di un elaboratore d'immagini a scansione ad alta velocità e per impiego generico, per tracciare i caratteri su uno schermo, pilotare una stampante di bozze ed altre apparecchiature di uscita a scansione, nel 1983 essi cominciarono a studiare la trattazione della grafica.

La System Integrators cominciò a trattare per la prima volta nell'anno, i suoi sistemi in Europa. John Peterson diede le dimissioni da presidente della Mergenthaler U.S.A.; la sua posizione venne assunta da Robert H. Trenkamp, il quale era stato alla testa della divisione Warityper della AM. Il Dr. Wolfgang Kummer, con sede principale a Eschborn in Germania, divenne presidente internazionale della società. Correvano insistentemente voci che la Mergenthaler fosse stata offerta in vendita dalla Allied.

All'epoca dell'esposizione Gutenberg a Washington DC, la Bedford fu in grado di presentare un'apparecchiatura reprografica elettronica basata su CCD (dispositivi ad accoppiamento di carica) Datacopy, adatta per logotipi e per altri lavori del genere. I lavori al tratto così analizzati venivano presentati sulla stazione operativa Meteor 3000 della Bedford e incorporati con il testo. La Bedford stava anche sperimentando un personal computer IBM, sostenuto da una tastiera e uno schermo Bedford.

La Compugraphic aumentò la potenza del suo Modular Composition System presentando un programma d'impaginazione chiamato PowerPage. La Penta si avvicinò alla Data General modificando il suo software in modo che potesse operare sulla potente serie di calcolatori MV, e studiando il modo di renderlo compatibile con il pacchetto di software CEO (Comprehensive Electronic Office) della Data General. La Intran utilizzò la stazione operativa/calcolatore «Three Rivers Perq» per creare forme, grafica e testo; l'output era principalmente destinato agli utenti delle Xerox 9700 ai quali erano anche forniti polizze personalizzate e logotipi.

Le capacità di edizione assistite dal calcolatore, quali il Writerz Work Bench dei Laboratori Bell e l'Epistle dell'IBM, cominciarono ad attirare l'attenzione degli editori e dei redattori. Verso la fine del 1983, la Qubix presentò la sua stazione grafica. Basandosi sull'elavoratore Motorola 68000 e su uno schermo di presentazione a mappa di bit e ad alta risolvenza, la Qubix offrì un sistema che poteva servire sia per la preparazione di lavori grafici, sia per la formatura del testo e l'incorporazione di testo e grafica. La stazione operativa per l'utente aveva la forma di un tavolo da disegno.

Un'altra nuova azienda interessata nella realizzazione di stampanti di uscita a scansione era stata formata alla fine del 1982 da ex-dipendenti della Xerox; quest'azienda, la Adobe Systems, aveva realizzato un pacchetto di software chiamato «Postscript» che poteva accettare testo e grafica in uno speciale linguaggio di comando e che poteva emettere un flusso di dati di scansione. Il progetto era quello di fornire sotto licenza questo software a produttori di apparecchiature.

Un'azienda posta in minor evidenza, chiamata RayPort Systems, fondata da ex-dipendenti della CSI, cominciò a penetrare nel mercato della composizione commerciale. La Kodak annunciò due importanti acquisizioni: una riguardava la divisione delle stampanti a getto della Mead, e l'altra una licenza di acquisto della tecnologia di produzione di floppy disk della Drivetec. La Knight-Ridder iniziò il marketing attivo di un programma di reperimento di informazioni chiamato Vu/Text, il quale non soltanto rappresentava un sistema bibliotecario per il Philadelphia Inquired ed altri quotidiani della Knight-Ridder, ma sosteneva anche altre basi di dati quali un sistema per la ricerca di leggi e una base di dati legislativa per lo stato della Pennsylvania, il Washington Post e la .Academic American Encyclopedia.

La «Composition and Graphic Systems Division» della Itek (che era stata acquistata dalla Litton) venne riorganizzata in vista di un'acquisizione di una maggiore influenza che avrebbe dato maggiore indipendenza al gruppo; successivamente apparve chiaro che sarebbero state create due società: una avrebbe trattato i grandi sistemi, mentre l'altra avrebbe continuato a sviluppare e a vendere compositrici a immissione diretta e altre macchine di tipo economico.


I principali produttori e venditori di apparecchiature di composizione commerciale, all'inizio di quest'anno, erano: la Alphatype (con il MultiSet iii e il MiniMultiset), la Amicus, la Atex (che trattava il suo sistema 4000), la Autologic (APS-Microcomposer), la Bedford (Vision Network), la CCI (4000), la Compugraphic (MCS e il sistema Q5000 della Quadex), la Computek (Publisher-4), la Datalogics (il 6300), la EIT, la High Technology Solutions, la Itek (Pagitek), la Krohm, la Mopas, la Mycro-Tek (MC-2000), la Penta (PentaPal, SuperPal e PentaPro), la Texet, la Varityper (Epics) e la Xyvision.

Alla Imprinta, la Hell ha presentato l'elaboratore d'immagini a scansione e il registratore di uscita a letto piano che aveva a suo tempo promesso; le due apparecchiature venivano vendute assieme come compositrice LS 210. La compositrice a laser della Isys, che era stata presentata alla DRUPA come prototipo non funzionante, venne presentata come prodotto effettivo. La Graphic France procedeva già alle consegne della sua versione della stessa macchina.

La Atex e la Camex firmavano un accordo di cooperazione secondo cui il Breeze e il SuperSetter della Camex potevano essere interfacciati con i sistemi Atex e la Atex stessa avrebbe potuto vendere i prodotti Camex ai propri clienti al di fuori degli U.S.A.

La EEtext, che forniva un economico sistema STEP, è uscita dal mercato. La Xyvision ha aperto una organizzazione di marketing europea. Derek Kyte (già della Mergentha1er) ha formato la Chelgraph a Cheltenham in Inghilterra. La Agfa ha acquistato la M.H. Whittaker & Son, che era distributrice della Compugraphic in Inghilterra. La Purup, una ditta danese produttrice di sistemi per modulistica, ha allargato i suoi stabilimenti.

La Penta ha aperto nuovi uffici europei e ha vinto un premio a Baltimora per la sua rapida espansione (da un milione di dollari nel 1977, a ventitre milioni nel 1983). La Varityper ha consegnato il suo 81s sistema Epics, dei quali cinquantaquattro venduti negli Stati Uniti. La Royce Data Systems ha annunciato che stava approntando un sistema di sua progettazione, basato sull'elaboratore 68000, con consegne previste per l'autunno del 1984. La Atex ha assunto l'assistenza per la Scitex in Australia. La Miles-33 ha messo a punto un sistema di generazione di bozze basato sulla stampatrice a laser XP-12 della Xerox.

La Scitex, ha realizzato una nuova e più economica console, chiamata Pixet, prevista per i livelli d'ingresso delle aziende commerciali. La Hell ha venduto un sistema Chromacom al Register di Santa Ana, prima vendita di un sistema digitale a colori a un quotidiano nell'emisfero occidentale. La Crosfield ha venduto un sistema a colori all'azienda di servizio di assistenza di U.S. News, la PPI, ivi compresa la capacità di convertire i caratteri in immagini analizzate e di incorporarli con la grafica.

La ImagiTex ha stupefatto al Seminario Seybold, annunciando un sistema a colori quale complemento della sue capacità in bianco e nero. Sempre al Seminario Seybold, la Autologic ha annunciato che stava convertendo il suo BitBlaster in un elaboratore di immagini a scansione per scopi generici e che si proponeva di diventare uno dei principali fornitori di elaboratori di immagine a scansione, di polizze di caratteri e di compositrici con uscita a scansione. La Information International ha annunciato nella stessa occasione la disponibilità di un elaboratore di immagini a scansione accessorio per le sue compositrici VideoComp, con cui dare agli utenti la possibilità di generare copie di bozze di pagina previste per la videoComp e prodotte su una stampatrice XP-12 della Xerox. La Xenotron ha riferito al pubblico del Seminario la costruzione di uno speciale calcolatore ad altissima velocità, che avrebbe costituito la base di progettazione della sua serie di prodotti PageMaster/ArtMaster. La View Tech ha presentato i suoi prodotti durante il Seminario Seybold e, in un'esposizione privata, un primo prototipo alla Type-X. La concezione relativa ad una stretta integrazione fra testo e grafica, entro un sistema con prezzo moderato, ha attirato un grande interesse.

La Mycro-Tek aveva realizzato un nuovo ed economico generatore di caratteri per l'uso delle stazioni TV via cavo. Poiché la Allied non aveva accettato alcuna offerta per l'acquisto della Mergenthaler, correvano voci che la Mycro-Tek si sarebbe potenziata finanziariamente.

La Scitex riferì che le sue vendite erano di settanta milioni di dollari, contro i 50,5 milioni dell'anno precedente. La Interleaf e la ECRM avevano ottenuto un nuovo credito per capitali di finanziamento per uno sviluppo ed un incremento delle loro linee di produzione. La Digital Equipment metteva finalmente in commercio la stampante a laser XP-12 della Xerox, con dieci famiglie di polizze a spaziatura proporzionale. La DEC annunciava di offrire più di quattrocento polizze di disegno Compugraphic e di fornire un servizio di edizione di polizze per il VAX.

La IBM ha presentato un «Document Composition Facility» (Servizio composizione documenti) e un «Composed Document Printing Facility» (Servizio stampa documenti composti) per la stampa di testi e grafica incorporati sulla stampante ad elettroerosione 4250 e sulla stampatrice a laser 3800. Le polizze sono state fornite dalle ITC, Monotype, Ludwig & Mayer e Neufville.

La Itek ha riorganizzato le attività di vendita della sue divisioni Graphic Systems e Composition Systems in due organizzazioni separate, per seguire il programma della Litton inerente alla vendita di determinate operazioni.

La Computer Composition (l'azienda statunitense) si riorganizzava sotto la direzione di Stuart Mauser. Il suo fondatore, Fred Rose che ne è ancora consulente, e il suo precedente socio Bert Wigdor, prepararono l'avvio di una nuova impresa (Magna Computer) diretta a scrivere software di composizione per i personal computer IBM.

La Imteks, fondata parecchi anni fa e acquistata nel 1983 dalla IDI, annunciava l'installazione delle sue unità stampanti di bozze PPT-l0, basate sulla Canon LBP-10.

La Gerber Scientific annunciava la sua intenzione di acquistare la Eocom dalla American Hoechst.

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