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Il realismo
Tematiche: Questo movimento affonda le radici nella parte innovativa del Romanticismo; la libertà espressiva porta alla scelta di soggetti anche brutti o volgari, senza il tentativo di idealizzazione, cosa che porta anche alla nascita della caricatura. L'attenzione alla natura reale deriva anche dalla pittura en plein air inglese e di Constable. Il fine dell'arte realista è riprodurre fedelmente il dato reale senza essere condizionati da schemi compositivi preesistenti. L'arte del passato è vista come un modello a cui ispirarsi ma da aggiornare; nelle esposizioni ufficiali, invece, le opere sono basate su una verosimiglianza esteriore d'impostazione scolastica. Si cerca anche un nuovo rapporto con il pubblico, il più ampio e vario possibile. I caratteri del Realismo emergono nel 1855, quando a Parigi, Courbet espone le sue opere nel "Padiglione del realismo"; le tematiche si diffondono poi in Italia (macchiaioli) e il Inghilterra (preraffaelliti). In questo periodo nascono anche la litografia e la xilografia per la riproduzione di un'opera in piò copie, utilizzata soprattutto in giornali e riviste per la pubblicazione di caricature che sono specchi ironici della realtà.
Millet: all'interno della pittura di paesaggio, quest'autore si distingue per la predominanza della figura umana e per la centralità dei temi della vita rurale e della religiosità contadina; essenziale è anche la luminosità dei suoi dipinti. Le spigolatrici: l'abbondante raccolto sullo sfondo è in netto contrasto con le tre donne in primo piano, che portano i segni della povertà. La loro fatica è resa dalla pesantezza delle forme e dai colori bassi e cupi; il realismo compare soprattutto nelle mani tozze e rovinate dal lavoro. L'angelus: il tema è quello della religiosità contadina e intima; importante è la resa della luce.
Daumier: fu litografo, scultore e pittore; ritrae dei "tipi", soprattutto del mondo rurale (Il vagone di terza classe) per mettere in evidenza i caratteri attraverso la deformazione con uno stile vigorosamente espressivo e una scelta cromatica dai toni rosso-bruni.
Courbet: ispira l'impressionismo. Inviò alcune opere
che, rifiutate dall'Esposizione universale di Parigi, vennero esposte nel
"Padiglione del realismo", costruito appositamente. Il suo scopo è "fare dell'arte
viva", escludendo soggetti mitologici, religiosi, inventati e passati per
concentrarsi sulla realtà contemporanea, soprattutto nei suoi aspetti più
volgari e sporchi. Provoca scandalo anche il fatto che egli dipinse questi
soggetti su tele di grandi dimensioni, destinate per lo più a temi storici. Sepoltura a Ornans: indigna per
l'affollamento di persone umili, che erano veri abitanti di Ornans. Dipinse in
seguito nudi femminili, paesaggi (Mare
in tempesta), nature morte, concentrandosi sul quadro come oggetto
autosufficiente. L'atelier del pittore:
ricapitola gli interressi e i principi, artistici e morali, di Courbet; è stato
criticato perché non è puramente realistico, avendo delle allegorie che caricano
l'opera di significati sociali e letterari, per cui la sua è definita pittura
socialista. La scena è ambientata nello studio di Courbet, che è anche la
figura centrale, ritratto mentre dipinge, con accanto un bambino, che sembra
uscito dal quadro stesso, e una fanciulla nuda, simbolo del classicismo. Dietro
la tela, un manichino in posa innaturale simboleggia la trasgressione, il
classicismo e l'arte accademica che vanno bandito; la folla restante sta ad
indicare il mondo artistico-culturale (a destra) e la gente che soffre per i
bisogni materiali (lavoratori e sacerdoti sulla sinistra). Il romanticismo
superato è simboleggiato dal cappello piumato, una mandola e un pugnale; la
donna irlandese che allatta, vicino alla tela, simboleggia
Macchiaioli: Dopo l'unificazione, il tema patriottico lascia il campo artistico al disagio per i problemi non risolti e all'insofferenza verso l'arte celebrativa, che si esplica con lo studio per la rappresentazione fedele della natura, in modo antiaccademico. Il gruppo dei macchiaioli si forma a Firenze dalla metà degli anni 50 e venne chiamato così per la scelta stilistica di usare il colore a larghe campiture, che tende alla semplificazione del paesaggio e alla prevalenza del colore sul disegno; le ombre sono rse dall'accostamento di colori complementari, privilegiano, nei temi, la realtà contemporanea. Giovanni Fattori: non rinuncia al chiaroscuro e al contorno. Il campo italiano alla battaglia di Magenta: rappresenta la confusone delle retrovie, mentre il combattimento è sullo sfondo; l'autore studiò attentamente il luogo recandovisi. C'è una chiara scansione dei piani: al centro il carro dei feriti, a destra i soldati italiani e francesi che guardano. La composizione è divisa in due fasce orizzontali e tagliata dalla diagonale del sentiero; l'azzurro del cielo contrasta con i molti colori della fascia inferiore. I colori sono chiari e limpidi; c'è un forte contrasto tra luci ed ombre. IL dipinto è più umano che eroico.
Scapigliati: il movimento nasce a Milano ed è chiamato così per l'atteggiamento polemico nei confronti della nuova società conservatrice del Risorgimento. L'arte è volte alla ricerca della suggestione e di un'ombrosità decadente; i colori sono trasparenti e vibranti, i temi sensuali e di soggetti alla moda.
Veristi: di orientamento anticlassicista, il movimento nasce a Napoli ed è fondato su modelli direttamente ripresi dal mondo reale. L'idea è che il bello di un'opera non si fondi sul soggetto ma sulla sua buona esecuzione; acanto ai temi realistici, c'è però una tendenza al sentimentalismo. Vanga e latte (Teofilo Patini): le figure sono quelle essenziali che compongono una famiglia, con accanto gli oggetti più comuni; anche il cielo sembra gravare sulla terra. L'uomo indica la fatica dell'umanità; la donna sembra accettare gli stenti, e per questo è stata definita una Madonna del latte. Le figure sono su una linea prospettica verso l'infinito (gambe della donna - piede d'appoggio dell'uomo, vanga. Quasi metà della tela è riservata al cielo; il volume è dato attraverso il colore. Insieme a L'erede e Bestie da soma, forma la trilogia sociale ispirata al mondo contadino.
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