IL BAUHAUS
Negli ultimi decenni del
XIX secolo l'industria iniziare a produrre oggetti tutti rigorosamente uguali,
rispondenti sempre a precisi standard di finitura, perdendo qualsiasi
personalità. In essi non è più possibile vedere le raffinatezze lavorative e i
riguardi estetici che, costituivano la caratteristica più qualificante
dell'oggetto artigianale. La quantità aveva sopraffatto la qualità. Con la
nascita di un movimento che si coagula attorno alla scuola detta Bauhaus si
ritorna al vecchio ideale di contrapporre ciò che è "utile" a ciò che è
"bello". Il Bauhaus rappresenta il più alto e
significativo momento di sviluppo del Razionalismo tedesco. Fondato nel 1919
dall'architetto Walter Gropius, costituì la fondamentale palestra intellettuale
per diverse generazioni di giovani artisti europei. Esso incarnò il simbolo
stesso della rinascita umana e morale della Germania nel breve e intenso periodo
precedente all'avvento della dittatura nazista. Il Bauhaus è prima di tutto una scuola pubblica e
democratica nella quale allievi e docenti studiano, vivono e lavorano insieme;
ciascuno insegna e ciascuno impara secondo una concezione culturale pragmatica,
cioè fondata sull'esperienza pratica, sulla voglia di fare un'arte che sia
soprattutto utile e che vada incontro ai bisogni della gente. La vita del
Bauhaus non fu facile. Se oggi le sue idee ci sembrano chiare, in realtà esse
furono lungamente dibattute a causa delle divergenze d'opinione dei vari
insegnanti. Ma le difficoltà principali erano d'ordine politico. Sebbene
Gropius non fosse comunista e avesse sempre insistito sulla non
politicizzazione del Bauhaus, le idee di democrazia che venivano sostenute sul
piano artistico erano tali da allarmare i conservatori. Adducendo difficoltà
economiche nel 1925 sciolsero il Bauhaus. Fortunatamente la città di Dessau
decise di dargli ospitalità e di finanziarlo. Ma il nazismo stava ormai
conquistando la Germania. Il 30 gennaio 1933 Hitler salì al potere e si decretò
la fine senza appello del Bauhaus, accusato dalla stampa nazionalsocialista di
essere un "covo del bolscevismo". Con esso si gettano le basi per quella che
sarebbe stata la lugubre esperienza del terzo Reich di Hitler. Il nuovo potere
bolla come degenerata l'intera esperienza razionalistica. Il capolavoro di
Walter Gropius è la "Sede del Bauhaus" a Dessau. Il trasferimento del Bauhaus
significò anche la possibilità per Gropius di
progettare e arredare la nuova sede. Egli si riservò il progetto
architettonico dell'edificio che, avrebbe dovuto costituire il vero e proprio
manifesto della scuola. È un esempio di architettura funzionale perché la sua
forma deriva dalle varie funzioni cui l'edificio scolastico è destinato: ognuna
di esse origina un settore distinto dagli altri ma ad essi collegato. La
struttura è articolata in due volumi a forma di parallelepipedo. In uno vi sono
le aule per le lezioni teoriche e nell'altro vi sono i laboratori per le esercitazioni
pratiche. Un lungo corpo sospeso su pilastri in calcestruzzo armato collega i
due settori accogliendo anche gli uffici amministrativi. Un po' discosto dal
resto della struttura e collegato ad essa da un basso corpo di fabbrica adibito
alle riunioni e alle attività extrascolastiche, infine, si innalza la palazzina
a cinque piani dove sono riunite le camere e i servizi per gli studenti
interni. La planimetria, nel suo insieme, assume la forma di una doppia "L"
incastrate tra di loro, in cui nessuna parte è più importante delle altre.
L'edificio è privo di facciata, cioè ne ha tante quante sono i suoi lati. Nel
Bauhaus poiché la forma è determinata dalla funzione e le funzioni sono tutte
ugualmente importanti, non può esistere una fronte visivamente predominante
sulle altre. Insieme alle strutture sono protagoniste le superfici vetrate, per
la necessità di dare luce ai locali di lavoro e, al tempo stesso, di non celare
ciò che avviene entro un complesso scolastico in una società nuova, in cui
tutto deve essere "trasparente". Gli unici materiali visibili sono il vetro,
che individua i vuoti, il ferro, che incornicia i vuoti degli infissi, e
l'intonaco bianco, dato che l'intento di Gropius è quello di semplificare e
geometrizzare la propria architettura rendendola pura funzione. Non esistono
cornici né elementi decorativi non direttamente necessari alla struttura, e
questa attinge il proprio valore estetico dalla razionale semplicità delle sue
forme. Gropius applica l'angolo di vetro, siccome fin allora gli angoli degli
edifici erano realizzati in muratura. Con l'impiego del calcestruzzo armato i
solai dei vari piani sono delle grandi piastre libere, rette da pochi
pilastri posti all'interno della
costruzione. In questo modo la ripartizione degli spazi ai vari piani è
svincolata da qualsiasi obbligo poiché le pareti sono ridotte a puri setti
divisori e, in quanto tali, possono essere liberamente disposte secondo le
necessità funzionali del progettista. Questo rivoluzionario modo di costruire,
chiamato a pianta libera, consente di arretrare i pilastri rispetto alle
facciate che, in tal modo, possono essere vetrate fino agli spigoli, rendendo
possibile la costruzione di incredibili scatole trasparenti.