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I MACCHIAIOLI
Il movimento artistico + importante dell'800 italiano si forma a Firenze. Qui da ogni parte d'Italia convenivano giovani artisti trovando a Firenze una maggiore apertura politica. Il luogo d'incontro era 1 saletta del caffè Mikelangiolo dove vi era 1 fecondo scambio di idee al di fuori di ogni sistematicità scolastica, anzi contro l'accademismo ufficiale. Si comincia a parlare di nuovi modi di dipingere e a conoscere ciò ke accade in Francia. Convenzionalmente si pone nel 1856 la data ufficiale di nascita della pittura a makkia in seguito a 1 lenta maturazione. Qst indirizzo artistico nasce dalla constatazione ke noi vediamo le forme come makkie di colore distinte o sorvammesse ad altre makkie di colore xke la luce colpendo gli oggetti viene rinviata al nostro okkio come colore. Qst colore, ke ci appare come una makkia, costituisce la nostra 1 impressione. C'e un analogia tra la makkia toscana e l'impressione parigina. Ciò ke manca ai makkiaioli rispetto agli impressionisti è la sistematicità della ricerca e la coerenza nella applicazione pittorica della teoria. Né essi raggiungono una simile luminosità poikè nn usano l'accostamento dei complementari. 1 dei teorici è Telemaco Signorini ma forse l'anima ne è Diego Martelli.
GIOVANNI FATTORI
E' il maggiore pittore della makkia e anke colui ke meno di altri segue teorie e programmi rigidi guardando liberamente la natura e rendendola come la sente. La sua cultura visiva nasce dalla lunga osservazione quotidiana del vero naturale e della società. Rinunciò alle rikkezze senza mai scendere a compromesi e fu sempre attaccato ai principi morali ke devono guidare l'uomo nell'arte e nella vita. Nasce a Livorno poi si reca a Firenze entrando nella scuola del Bezzuoli dal quale impara la tecnica + raffinata ma mostrandosi indisciplinato x il suo poco apprendimento teorico. Nel 1848 fu coinvolto nei moti risorgimentali ke segnarono la sua vita. Ne 1850 riprende gli studi ed entra in contatto con l'ambiente del caffè Mikelangiolo. La kiave x comprendere la sua pittura sono animali, paesaggi e vita militare. I suoi soldati sono contadini, operai eroi, nn nel senso neoclassico ma in quello + umano di persone qualsiasi ke hanno accettato la loro sorte e ke conducono il loro compito in mezzo alla fatica e alle sofferenze. A partire dal 1984 come conseguenza della crisi comune a tutti gli intellettuali europei x la caduta dei valori liberali nei quali avevano creduto, Fattori piuttosto ke evadere come gli altri nel simbolismo insiste sul verismo.
MARIA STUARDA AL CAMPO DI CROOKSTONE. Si sente in quest'opera la visione delle lotte risorgimentali. E' naturale il passaggio dalla pittura di storia antica a quella di storia moderna. I soldati sono realizzati rapidamente a makkie, liberi da preoccupazioni scenike e quindi efficaci e imme diati. Il tema è tratto da un romanzo di Walter Scott.
RITORNO DELLA CAVALLERIA. E' una delle opere meglio riuscite fra quelle dedicate da Fattori alla vita militare x la novità prospettica del puunto di vista rialzato, x l'impostazione triangolare della doppia fila dei cavalleggeri, x il senso di inarrestabilità della marcia.E' soprattutto quando dipinge paesaggi e il lavoro umano ke Fattori esprime il megli di se stesso. Nonostante dipinga a makkie invece ke dare il senso della fugacità della vita, coglie, nella transitorietà di ciò ke vede, quello ke vi è di eterno in tutte le cose. Interpreta con forza epica il duro lavoro dell'uomo e dell'animale in paesaggi eterni come eterna è la fatica a cui l'uomo è condannato.
LA ROTONDA DI PALMIERI.E' una delle opere più famose del Fattori e di tutto il movimento makkiaiolo. Rappresenta un gruppo di signore sedute protese verso il mare. E' un quadro privo di un tema importante e realizzato x makkie sintetike in una perfetta organizzazione dei toni e delle forme. La larghezza prevale sull'altezza forse x una maggiore aderenza all'estensione in latitudine della realtà visiva.
LIBECCIATA. Appartiene probabilmente al periodo in cui l'arte del Fattori si fa + drammatica:il vento impetuoso di libeccio agita le onde marine e sconvolge gli alberi piegandoli con forza.
MARINA AL TRAMOTO. Il mare è agitato in un tramonto livido e nuvoloso mentre un uomo di spalle sottoforma di una makkia oscura compare in un angolo i primo piano x far sentire lo spazio in profondità.
MARE IN BURRASCA. E' uno dei capolavori paesistici del Fattori ke riece a rendere la potenza del mare mosso da immensi cavalloni spumeggianti in una intonazione di grigi-azzurri.
IL CAVALLO MORTO. In quest'opera è molto evidente l'assunto sociale. In una tortuosa strada ke si perde a distanza in mazzo a campi gialli sotto un livido cielo percorsi da nubi giace al suolo un cavallo stramazzato . il suo corpo è scomposto d'avanti al suo muso giace inutilmente il cesto con il cibo. Accanto al cavallo vi è un vekkio infagottato in abiti sformati dalla barba bianca incredulo x l'irreparabile perdita di un fedele compagno di fatica e x l'incertezza del suo futuro. Egli è disperato e xcò guarda nel vuoto.
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