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ESERCITAZIONE di STORIA dell'ARTE
Perché il sogno 'maternale', le ninfe e le bagnanti che popolano la pittura dal rinascimento fino all'800, si trasforma in molte opere del primo '900 in un incubo?
Oltre a sconvolgere gli aspetti sociali e politici, la nuova realtà industriale aggredisce anche la natura: muta il volto del paesaggio naturale allargando gli spazi urbani e trasformando le città in metropoli, lo inquina, ne fa discarica delle sue scorie. Viene quindi definitivamente rotto l'equilibrio con la Natura che era considerata come sacra come una sorte di Madre inviolabile a cui si deve la vita e la morte (vd. La Grande Madre presso la civiltà indoeuropea). Viene rotto anche l'equilibrio sociale con la comparsa sulla scena internazionale della massa proletaria e soprattutto delle donne che rivendicano ora tutti i diritti che gli erano stati negati per secoli. Così nella coscienza collettiva al senso di colpa per aver stravolto le istituzioni politiche e sociali tradizionali, si associa il senso di colpa per aver violato la Madre Natura. Da questa duplice autocondanna si sviluppa agli inizi del '900 una visione della do0nna che racchiude in sé tutti i 'peccati' commessi dalla società verso la Natura e verso se stessa.
Perché il quadro di Kokoschka 'La sposa del vento' trasfigura la vicenda autobiografica in una riflessione di valore universale?
La vicenda autobiografica che sottostà al dipinto è la tragica fine del legame tra Alma Mahler e Kokoschka durato dal1912 al 1914. In questa vicenda vi è sottesa la trasposizione del conflitto tra uomo e Natura, tra femminile e maschile. Il quadro risale al 1914 e quindi riassume in sé tutte le tensioni di un secolo che di li a poco sfoceranno nella Prima Guerra Mondiale. L'opposizione tra il corpo dell'uomo che osserva e della donna che dorme beatamente sono il dualismo tra tradizione e innovazione.
In che modo Egon Schiele rende visibile la verità profonda della condizione umana?
Con il 'ritratto' Schiele rappresenta varie tipologie della condiziono umana. Per favorire, poi, l'estrinsecazione dei turbamenti umani, Schiele utilizza: un segno crudo - sottolineato dall'uso del carboncino con cui acumina i contorni -; un gamma cromatica acida, forte e brillante; l'indeterminatezza dello sfondo in modo che l'osservatore non sia distolto dal soggetto; i soggetti umili, inetti, che sono l'esplicitazione di un conflitto interiore e che in ultima analisi rappresentano il disagio proprio dell'artista. Ogni ritratto è poi lo specchio di una particolare sfaccettatura dell'instabilità di Schiele che sarà approfondita negli autoritratti in cui l'autore si rivela, mostra le proprie sfaccettature, i propri vizi. Con l'autorivelazione, con l'esibizione delle inquietudini che lo divorano Schiele vuole denunciare una comune condizione umana che è fragile e che porta alla continua ricerca di una identità perduta sospesa tra il male interiore e il male dell'ordine sociale minacciato.
20b) Osserva la disposizione 'architettonica' e astratta delle figure: che tipo di andamento lineare noti?
Osservando la disposizione 'architettonica' del fregio si può notare come l'andamento sia lineare.
Infatti a spazi 'vuoti' con figure che fungono da 'cornice' si alternano dei pannelli in cui è rappresentata una scena allegorica più complessa. Partendo dalla prima parete lunga di fronte all'ingresso, e compiendo un giro in senso orario, possiamo vedere rappresentati vari momenti della ricerca dell'uomo della felicità: dal semplice desiderio fino al suo placarsi nella poesia. Questa progressione in senso orario è sottolineata dalle figure che 'giacciono' orizzontalmente sopra gli spazi vuoti e che tendono le braccia verso i pannelli appunto a indicarne la sequenzialità logica.
Oltre a questa successione logica dei pannelli, intervallata dalla rappresentazione degli 'ostacoli' che il cavaliere deve affrontare per raggiungere la felicità, possiamo vedere come anche l'allegoria si faccia via via più complessa fino a raggiungere l'ultima rappresentazione (L'anelito alla felicità si placa nella poesia).
20c) Confronta il pannello centrale del Fregio con la riproduzione di alcune opere dell'artista che hai nel testo; quali tratti ricorrenti vi puoi individuare?
Lo stile eclettico della parte centrale del fregio riprende alcune opere precedenti come Il bacio. Comunque l'opera contiene in sé i tratti caratteristici del periodo oro di Klimt che dura dal 1901 al 1909.
Il tema centrale rimane la 'femme fatale' che sarà un filo conduttore in tutta l'opera klimtiana. L'espressività allegorica del pannello centrale del fregio ricorda, ad esempio, la Giuditta che assume in sé tutta la potenza ammaliatrice ed erotica della donna come anche le figure femminili che attorniano il mostro e che sprigionano un forte potere incantatore.
Anche da un punto di vista tecnico si possono notare alcune riprese: l'utilizzo di simboli astratti che fondono in sé degli elementi caratteristici di varie culture; l'apparente bidimensionalità della spazio; la fusione del corpo femminile con lo sfondo in modo da farne un tutt'uno (Ritratto di Adele Bloch-Bauer in cui non si riesce a capire bene se la donna sia seduta o in piede, se non dopo un'attenta osservazione).
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