Appunti per Scuola e Università
humanisticheUmanistiche
Appunti e tesine di tutte le materie per gli studenti delle scuole medie riguardanti le materie umanistiche: dall'italiano alla storia riguardanti le materie umanistiche: dall'italiano alla storia 
sceintificheScientifiche
Appunti, analisi, compresione per le scuole medie suddivisi per materie scientifiche, per ognuna troverai appunti, dispense, esercitazioni, tesi e riassunti in download.
tecnicheTecniche
Gli appunti, le tesine e riassunti di tecnica amministrativa, ingegneria tecnico, costruzione. Tutti gli appunti di AppuntiMania.com gratis!
Appunti
superiori
Abbigliamento modaAnimali UccelliArte culturaBellezzaBiologia
CommercioFilm fotoGeografiaGiornalismo stampaLogica
NutrizionePittura disegnoPoesiaPsicologia psichiatriaVigneto


AppuntiMania.com » Superiori » Appunti di Arte cultura » Descrizione generale della casa

Descrizione generale della casa




Visite: 1326Gradito:apreciate 5-stela [ Picolo appunti ]
Leggi anche appunti:

Arthur schopenhauer (1788 - 1861)


ARTHUR SCHOPENHAUER (1788 - 1861)       

ARTE: Spazio e tempo nella pittura contemporanea


ARTE: Spazio e tempo nella pittura contemporanea   Fino

Il realismo espressionista in germania


IL REALISMO ESPRESSIONISTA IN GERMANIA OTTO DIX Otto illustra con realismo
immagine di categoria

Scarica gratis Descrizione generale della casa

DESCRIZIONE GENERALE DELLA CASA


Prima di passare alla descrizione particolareggiata delle case giapponesi, è opportuna una descrizione generale per facilitarne la comprensione. La normale casa giapponese è, a prima vista, sicuramente deludente. Considerando l'infinita varietà e la bellezza delle opere d'arte giapponesi che avevano ammirato nel nostro paese, presumevano che i tratti caratteristici della casa avrebbero offerto nuovi piaceri e nuove meraviglie.

Insomma, a prima vista una casa giapponese è deludente; ha l'aspetto fragile e il colore sbiadito. Non essendo dipinta, dà un'idea di miseria; e l'assenza di tinteggiatura, sommata al grigio delle assi, spesso slavato dalla pioggia, spingono a paragonarla agli edifici senza tinteggiatura del nostro paese, che di solito sono granai e rimesse in campagna, le case dei poveri in città. Un occidentale, avendo l'occhio abituato ai vivaci contrasti delle proprie case, (con pareti dipinte di bianco o di colore pastello, i rettangoli delle finestre, neri se l'interno è buio e scintillanti quando i vetri riflettono la luce, il portone di ingresso con la preziosa scalinata e il portico, la facciata molto curata, ma che non sempre si armonizza perfettamente con le condizioni interne) in un primo momento è portato a formulare un giudizio negativo sulla casa giapponese. Per un occidentale è veramente difficile considerare abitazione un fabbricato del genere, perché gli mancano molti tratti essenziali presenti nelle case del suo paese (niente porte, né finestre come quelle a cui è abituato, niente soffitta o scantinato, niente camini e, all'interno, niente caminetto naturalmente manca la tradizionale cappa; non esistono camere che restino chiuse in permanenza; e in quanto all'arredo: niente letti, né tavoli, sedie o suppellettili del genere) così almeno appare a prima vista.

Una delle differenze fondamentali fra la casa giapponese e le nostre riguarda il modo di costruire le pareti divisorie interne e i muri esterni. Questi nelle nostre case sono solidi e fissi; e le pareti interne sono incorporate alla struttura che forma l'intelaiatura della casa. Invece nella casa giapponese ci sono due o più lati senza pareti fisse. E anche all'interno tramezze stabili ce ne sono poche: sono sostituite da fragili pannelli mobili che scorrono in apposite corsie scavate nel pavimento e nel soffitto. Queste scanalature delimitano ogni stanza. I pannelli si possono aprire facendoli scorrere all'indietro o si possono togliere completamente e trasformare le varie stanze in un unico grande locale. E allo stesso modo si può spalancare tutto un lato della casa per ricevere la luce del sole e l'aria. Quindi permettere le stanze in comunicazione fra loro non sono necessarie porte a battente. Al posto delle finestre ci sono dei pannelli esterni, o shoji, rivestiti di carta bianca di modo che la luce possa diffondersi all'interno della casa.

Timori che si vedono all'esterno sono di legno non verniciato o tinteggiati di nero e, se intonacati, sono bianchi o nero-ardesia. Certi edifici possono avere il muro esterno rivestito di piastrelle fino ad alcuni piedi dal suolo, a volte da cima a fondo, e gli interstizi fra le piastrelle sono talvolta evidenziati con intonaco bianco. Il tetto può essere ricoperto di scandole leggere, di tegole massicce o di uno spesso strato di paglia. La sua altezza è modesta e di solito gli spioventi non sono rapidi con i nostri. Quasi tutte le case sono provviste di una veranda, riparata dalla gronde molto aggettanti o da una leggera tettoia supplementare che sporge al dito delle gronde. Se la maggior parte delle case di categoria più elevata ha una veranda e un ingresso, o genkan, chiaramente definito, nelle case di categoria inferiore l'ingresso è tutt'uno col soggiorno; e poiché si può accedere alla casa da due o tre lati, l'ingresso può essere dappertutto. Il pavimento è rialzato dal suolo un piedi e mezzo o più, ed è ricoperto di tatami, cioè stuoie di paglia imbottite, di forma rettangolare e di misura unica, con gli angoli perfettamente squadrati, sistemati modo così compatto da nascondere completamente il pavimento sottostante.

Le stanze sono quadrate o rettangolare e le loro dimensioni corrispondono esattamente al numero di tatami che devono contenere. Le stanze non hanno quasi mai sporgenze o rientranze, salvo quella in cui si ricevono gli ospiti. Una delle sue pareti forma una rientranza più o meno profonda, suddivise in due nicchie tramite una parete divisoria: la nicchia più vicina la veranda si chiama tokonoma. Al suo interno sono appesi uno o più dipinti, e sul pavimento, che è leggermente sopraelevato rispetto a quello coperto di tatami, viene posato un vaso di fiori, un incensiere o qualche altro oggetto. Nella nicchia attigua ci sono dei ripiani e un armadietto basso. Anche in altre stanze possono esserci delle nicchie occupate da una cassettiera o da ripiani. Credenze e armadi a muro sono chiusi da pannelli scorrevoli e non da porte a battente. Nelle case da tè a due piani, le scale, che spesso salgono in prossimità della cucina, formano un ripostiglio, chiuso di solito da una porta a battente.

La latrina si trova nell'angolo in fondo alla veranda, e talvolta ce ne sono due in angoli opposti. Nelle case di campagna di categoria più bassa la latrina è una costruzione isolata con una mezza porta a battente, che lascia la metà superiore sempre aperta. Nelle case di città si trova su di un lato o all'angolo della casa, di solito forma una L, ed è riparata da una tettoia a una falda. Spesso confina con la strada e ha un proprio cortile, separato dal resto della casa tramite un'alta staccionata. In città, fabbricati esterni come tettoie o rimesse, se ne vedono pochi. Vicino alle case di categoria più elevata si trovano edifici ininfiammabili, solidi, con pareti spesse, a uno o due piani, chiamati kura, dove vengono accumulati tutti gli averi quando scoppia un incendio. Questi fabbricati, che gli stranieri chiamano magazzini, sono provvisti di una o due finestrelle e di una porta chiusa da battenti solidi e massicci. Di solito, sono distanti dalla casa, ma a volte confinano con essa; e talvolta, ma di rado, vengono in parte adibiti ad alloggio.

Nei giardini di categoria più elevata si vedono spesso padiglioni o chioschi dall'aspetto rustico e di dimensioni minuscole. Nei giardini più grandi si trovano anche alberi spontanei. E non poche sono le casette dalla forma caratteristica, costruite espressamente per praticare la cerimonia del tè. Altre palazzine di legno o di bambù, oppure solidi muri di fango o di piastrelle poggianti su fondamenta di pietra, circondano la casa isolata dalla strada. Basse recinzioni rustiche chiudono i giardini delle periferie. Portoni in vari stili, alcuni di sagoma imponente, formano gli ingressi; ma di regola possono essere e rustici e fragili, o appariscenti e massicci.

La facciata ordinata della casa dà sulla strada, mentre quella artistica e pittoresca è rivolta verso il giardino, che può trovarsi a fianco o sul retro, quasi sempre sul retro. In queste case semplici e modeste si trovano spesso intagli di prodigiosa raffinatezza e opere di ebanisteria che toccano la perfezione; e le meraviglie si susseguono via via che si scoprono le rifiniture interne di queste abitazioni singolari e magnifiche.

Scarica gratis Descrizione generale della casa
Appunti su:



Scarica 100% gratis e , tesine, riassunti



Registrati ora

Password dimenticata?
  • Appunti superiori
  • In questa sezione troverai sunti esame, dispense, appunti universitari, esercitazioni e tesi, suddivisi per le principali facoltà.
  • Università
  • Appunti, dispense, esercitazioni, riassunti direttamente dalla tua aula Universitaria
  • all'Informatica
  • Introduzione all'Informatica, Information and Comunication Tecnology, componenti del computer, software, hardware ...

Appunti Gioco Gioco
Tesine Poesia Poesia
Lezioni Film foto Film foto