Bauhaus
Scuola d'arti e mestieri fondata a Weimar (Germania) nel 1919
dall'architetto Walter Gropius. Secondo i principi del Bauhaus, in parte
ispirati a quelli del Deustcher Werkbund, associazione di artisti, artigiani e
architetti nata in alcune città europee tra il 1907 e il 1917, non dovrebbe
esistere distinzione tra arte e artigianato, bellezza e solidità tecnica.
L'arte e l'architettura moderne, inoltre, dovrebbero essere sensibili alle
necessità e agli influssi della moderna civiltà industriale. Pertanto oltre
alla pittura, alla scultura e all'architettura era previsto lo studio di
materie come l'artigianato, la tipografia, il disegno industriale. Le opere
prodotte dal Bauhaus sono caratterizzate dall'assenza di ornamentazione, fatto
che evidenzia le proprietà dei materiali utilizzati, e dalla ricerca di un
equilibrio tra aspetti funzionali, tecnici e artistici.
Tra i principali docenti del Bauhaus si annoverano i pittori Paul Klee,
svizzero, Vasilij Kandinskij, russo, Lyonel Feininger, statunitense, Josef
Albers e Oskar Schlemmer, tedeschi, e l'ungherese Laszló Moholy-Nagy.
Osteggiato dagli ambienti accademici e politici tedeschi, nel 1925 il
Bauhaus si trasferì a Dessau in un complesso di edifici in vetro e cemento
armato, appositamente progettati da Gropius. Nel 1932 l'istituto fu chiuso e
l'architetto Ludwig Mies van der Rohe, che ne era direttore dal 1930, tentò di
ricostituirlo a Berlino. Tuttavia nel 1933 il Bauhaus fu definitivamente
soppresso dal governo nazista e molti suoi membri emigrarono negli Stati Uniti,
contribuendo a farne conoscere in tutto il mondo i principi e le realizzazioni,
ed esercitando una notevole influenza sull'architettura e sulle arti grafiche e
industriali del XX secolo.