Andrea Mantegna
segna l'avvento del Rinascimento
nella cultura veneta, egli riporterà l'antico e le forme tardo gotiche nella
cultura veneta. Egli si forma nella bottega di Squarcioni, presso il quale
passeranno anche Cosmetura e Carlo Crivelli. Squarcioni è un'artista che cura i
particolari e avrà grande importanza per i Mantegna che diventerà un grande
decoratore, anche di forme superflue. Un altro aspetto che Mantegna acquista è
la prospettiva dello Squarcioni. La linea del Mantegna molto incisiva, segna i
personaggi. C'è un rapporto di chiaroscuro. Importante è la sua voglia di
rappresentare la storia, intesa come successione di fatti dove ad una causa
corrisponde un effetto. Gli esempi sono ' le orazioni dell'orto ',
una di Mantegna e un'altra di Giambellini; il primo rappresenta i farisei che
arriva lo sentirò diretto a Cristo in preghiera, invece il secondo gli disegna
sul sentiero che si biforca dando la speranza Cristo. Qui si nota come viene
concepita la storia, come logica di fatti. Non è un caso che era l'artista
rappresenti prima oggetti romani, poi medievali e poi contemporanei. Mantegna
va a Mantova nel 1460 presso i Gonzaga, poiché sono molto legati all'antico.
Nella camera dei disposi che era un salottino, egli rappresenta sulle pareti in
una momento della storia dei Gonzaga in cui Enrico Gonzaga viene nominato
cardinale, novità è la rappresentazione di un fatto contemporaneo. Le figure
sono grandezza umana. Nella parte alta c'è l'oculus che è molto scuro e questo
fa acquistare luminosità l'ambiente. Questo fatto fa capire che Mantegna aveva
capito che lo spazio architettonico poteva essere cambiato dalla
pittura.l'oculus e una visione dal basso verso l'alto in cui si notano gli amorini,
animali esotici e nuvole bianche, esempio d'arte trompe d'oeil che è diventato
così artistico per dare profondità. Negli anni '80 nasce non ho figura di
architetto attento ai colori urbanistici. Un altro elemento che caratterizza le
opere del Mantegna è forte espressionismo nella drammatizzare le scene, come
nel martirio di San Giacomo importante la prospettiva in cui le figure
diventano importanti e lo sfondo perde importanza. In primo piano si
contrappongono due gruppi: a sinistra quello del santo che converte suo
carceriere inginocchiato a destra quello del guerriero che respinge uno
spettatore che a sua volta vorrebbe essere battezzato. Si contrappongono così
la serena maestosità dell'eroe cristiano alla violenta confusione dei pagani.
Nel Cristo morto che è una delle sue opere più famose, l'artista con misura e
chiarezza del tutto classiche, traduce in un linguaggio realistico
contraddistinto da forme dure secche i suoi interessi per l'arte antica. Il
punto di vista è collocato poco più alto dei piedi del Cristo. Molto forte e
l'attenzione sentimentale che traspare dalle contrazioni dei molti stravolti di
Maria e Giovanni.