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ANALISI MADONNA DEL PARTO
AUTORE: Piero della Francesca
TITOLO: Madonna del Parto
TECNICA: Affresco
SOGGETTO: la vergine gravida
DATA/EPOCA: circaQuattrocento
UBICAZIONE: Monterchi (Arezzo) cappella del cimitero
LETTURA ICONOGRAFICA:
Nell'opera vediamo la vergine gravida al centro del dipinto che indossa il tipico abito delle partorienti del tempo, di colore azzurro con una camicia bianca che mostra il ventre rigonfio. Il suo viso è modellato come un ovale perfetto, ha una espressione di estrema dolcezza e guarda lo spettatore. Si presenta in modo solenne e regale, è quasi superba nell'atteggiamento. Con un gesto elegante poggia una mano sul fianco e l'altra sul grembo. Accanto alla Vergine ci sono due angeli che sorreggono la cartina del padiglione sotto il quale è rappresentata la vergine. Sono tende in damasco foderate di ermellino . gli angeli hanno lo sguardo rivolto verso lo spettatore e indossano gli stessi abiti con i colori invertiti in modo simmetrico.
LETTURA FORMALE E COMPOSITIVA:
Per quanto riguarda i colori Piero non ne
utilizza una vasta gamma, ma tende a utilizzarne pochi che usa,come per gli
angeli, per accentuare la simmetria veste verde con ali e calze rosse per la figura a sinistra,veste rossa con ali e calze verde
per quella a destra. Lo spazio è perfettamente costruito ma senza un impianto
prospettico in quanto tutte le figure sono su di un unico piano e non c'è una sottolineatura della profondità.
La luce è abbastanza uniforme su tutto il dipinto, l'unica parte in ombra è quella
superiore. La sua provenienza è da sinistra come sottolinea il
chiaro-scuro dell'abito dell'angelo. Il
dipinto presenta una forte simmetria il cui asse è
INQUADRAMENTO STORICO E LETTURA ICONOLOGICA:
Quest'opera appartiene al periodo rinascimentale compreso fra il XV e il
XVI secolo, interessò gli ambiti della
pittura, della scultura e dell'architettura. I principi base di questa rinascita furono il ritorno alle forme classiche
dell'arte romana antica, l'adozione di un metodo sperimentale nello studio
della natura e la concezione dell'individuo come misura e centro dell'Universo. La più rilevante novità consistette
nella rielaborazione della prospettiva matematica. Piero della Francesca nasce
a Borgo san Sepolcro vicino ad Arezzo nel 1412 e vi morirà nel 1492. egli fu
uno dei massimi ingegneri che nel 400 operarono in Italia il rinascimento della
cultura e delle scienze e degno rappresentante dell'Umanesimo. Dopo un periodo
di formazione a Firenze lavora in molte città al nord e al centro Italia come
Roma, Umbria, Pescara, Rimini e Arezzo. Le sue opere giovanili mostrano
l'influenza si Masaccio per la solidità delle figure e di Veneziano per il
gusto dei colori delicati e per la luce fredda e limpida. Egli fu un matematico,
fu anche autore di trattati di pittura sulla prospettiva e sulla nascosta
struttura geometrica del reale. Piero è sommo maestro della luce e del colore,
impresse sui suoi dipinti una bellezza. La "Madonna del Parto" è una delle
opere della maturità che ne attesta la felicità creativa e la perfetta sintesi
prospettica di forma e colore. L'opera ha subito molte vicissitudini in quanto
fu staccata nel
RIFLESSIONI PERSONALI:
L'opera affronta un tema insolito per la pittura italiana, più diffuso nell'iconografia francese e spagnola. Comunque l'affresco colpisce per il suo rigore formale per la severa bellezza comunicata dalla vergine che, pur avendo un volto fermo, impassibile pieno di sentimento, con la sua grazia e dignità riesce a comunicare nello spettatore un illusione dignitosa al suo stato e all'evento misterioso che è nell'imminenza del compimento.
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