Abbazia di San Galgano
Non sappiamo chi siano stati gli architetti
che tra gli anni venti e gli anni ottanta del XIII secolo eressero nella
campagna senese la chiesa e il monastero cistercensi dedicati alla memoria del
cavaliere Galgano Guidotti. Nobiluomo locale dedito a guerreggiare, quando
decise di abbandonare le arti belliche, piantò la sua spada in una roccia, così
da farne una croce da adorare e si dedicò alla glorificazione del Signore con
tanta determinazione da meritarsi, nel 1185, la canonizzazione.
Sappiamo solo che gli autori erano monaci
cistercensi che seguirono scrupolosamente la prescrizioni
religioso-architettoniche; si nota anche che avessero una certa esperienza, dal
momento che riuscirono a edificare un complesso di grande bellezza e
suggestione, si sa anche, però che non ne sapessero molto dal punto di vista
costruttivo: la loro opera mostrò con il passare del tempo notevoli problemi
statici. Già nel Cinquecento le strutture di copertura erano molto precarie,
tanto che fu necessario un urgente ed esteso restauro statico, che non bastò.
Nel Settecento le crepe si allargarono finché il campanile rovinò al suolo: poi
crollarono le volte delle campate centrali della chiesa, che restò così
scoperchiata.