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Appunti scientifiche |
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Osservazione dei dati statistici
a) le donne condannate in Italia : tipologia e aspetti personologici
Il primo dato che vogliamo prendere in considerazione per verificare obiettivamente che le donne commettono meno reati degli uomini e in base a cosa può cambiare il tasso del loro livello di trasgressione normativa è l'andamento percentuale delle femmine condannate rispetto al totale dei condannati negli ultimi cent'anni in Italia.
Tabella - Condannati secondo il sesso in Italia dal 1900 al 2000 (valori assoluti). Andamento percentuale delle femmine rispetto al totale dei condannati.
ANNO |
MF |
M |
F |
%F/MF |
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(segue tabella 1) |
ANNO |
MF |
M |
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%F/MF |
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(segue tabella 1) |
ANNO |
MF |
M |
F |
%F/MF |
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(Fonte: Istat, Statistiche giudiziarie penali)
Nella tabella 1 abbiamo segnalato in rosso l'anno in cui la percentuale delle condannate ha avuto il valore più alto, al contrario, abbiamo evidenziato in verde il valore più basso.
Come possiamo vedere il tasso di condanne femminili in media non supera mai il 25% e negli ultimi anni si attesta attorno al 13, 14%, una cifra nettamente inferiore rispetto a quella maschile; la suddetta percentuale raggiunge il 30% e lo supera solo in determinati anni che corrispondono alle due Guerre Mondiali . Shuterland e Cressey interpretavano tali aumenti durante i periodi bellici come momenti nei quali le donne, solitamente relegate in una condizione di scarsa partecipazione alla vita sociale, erano costrette dalle contingenze storiche a sostituire gli uomini nelle attività lavorative e sociali comprese quindi anche quelle devianti. A tal proposito Gemma Marotta , in una ricerca del 1987, commentava così la riflessione dei due criminologi: "Tale.considerazione si può ritenere senz'altro fattualmente valida ma discutibile sul piano eziologico.". In effetti l'aumento della delinquenza femminile negli anni 1916-18 e 1944-46 è collegata agli avvenimenti storici ma, probabilmente, più che per un fatto di cambiamento dello status sociale femminile, per questioni legate alle difficoltà economiche, alla disperazione e alla violenza diffusa; in periodi in cui gli equilibri istituzionali vengono sovvertiti, l'incertezza sul futuro rende precaria la vita di tutti e si affaccia lo spettro della miseria, è più facile non solo che molta gente viva di espedienti ma che il ricorso alla devianza sia percepito con meno disappunto. In secondo luogo bisogna considerare che proprio nel 1931 entrò in vigore il nuovo Codice penale, questo introduceva norme dirette a sanzionare certi comportamenti ritenuti devianti commessi dalle donne, inevitabilmente quindi abbiamo un aumento delle condanne.
Sempre osservando la tabella 1, possiamo notare come non corrisponda affatto a verità l'affermazione per la quale ad una maggior emancipazione e partecipazione alla vita sociale della donna corrisponda anche un aumento della sua vita criminale. Se consideriamo gli anni dal 1970 in poi durante i quali è aumentato il grado d'istruzione e di partecipazione alla vita lavorativa ci appare chiaro che non solo non vi è stato aumento del numero delle condannate ma che, al contrario, si nota un graduale decremento, dal 16% del 1970 al 12% del 1990. Solo successivamente possiamo osservare una crescita percentuale che tuttavia non è certo da collegarsi con la maggiore indipendenza femminile. In particolare notiamo il considerevole aumento delle condannate negli ultimi dieci anni (dalle 14.868 del 1990 alle 45.861 del 1999) e parallelamente un calo nelle condanne maschili del 4%; certo è presto per trarre delle conclusioni attendibili, tuttavia non cadiamo in errore se affermiamo che siamo di fronte ad un cambiamento sociale notevole, per circa trent'anni (dal 1958 al 1990) la percentuale delle condannate era andata progressivamente diminuendo poi assistiamo ad un'inversione di tendenza.
Considerando quanto scritto sulle ipotesi di maggior indulgenza del sistema giudiziario nei confronti della condizione femminile, è utile soffermarsi sull'analisi dei dati riguardanti il numero delle denunce e parallelamente il numero delle condanne.
L'aumento delle donne condannate rispetto al totale delle denunciate, per cui si passa dal 31,34% del 1995 al 57,94.% del 1999, è di gran lunga maggiore rispetto all'aumento delle condanne maschili; tale realtà ci mostra come, negli anni considerati11, non vi sia stato un atteggiamento di particolare indulgenza né refrattarietà alla condanna da parte dei giudici nei confronti del sesso femminile, anzi sembra proprio che il sistema giudiziario abbia adottato un comportamento contrario ossia di maggior severità.
Tabella - Soggetti condannati in Italia sul totale dei denunciati (valore percentuale)
Anni |
maschi denunciati |
% maschi condannati sul tot. denunciati |
femmine denunciate |
% femmine condannate sul tot. denunciate |
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(Fonte: Istat, Statistiche giudiziarie penali)
Se ci soffermiamo poi ad osservare le cifre inerenti il numero delle denunce (tabella 4) ci appare evidente come anche sotto questo punto di vista non si assista ad una minore attenzione nei confronti delle donne e
Tabella 4 - Percentuale di donne denunciate in Italia rispetto al totale delle denunciate.
Anno |
totale denunce MF |
% denunce F sul totale |
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(Fonte : Istat, Statistiche giudiziarie penali)
la percentuale di denunciate rispetto al totale rimane pressoché inalterata (si nota un lieve calo che, tuttavia, corrisponde ad un parallelo calo delle denunce totali).
Dai dati emersi si può intuire che il numero oscuro della criminalità femminile non è più così alto come poteva forse esserlo un tempo anche se non sappiamo calcolare quanto sia tutt'oggi consistente il divario tra reati individuati con autrice individuata rispetto al numero reale dei crimini commessi da donne.
Tabella 5 - Entrati in Italia negli istituti di prevenzione e pena dallo stato di libertà
ANNO |
MF |
F |
% F/MF |
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( Fonte : Istat, Statistiche giudiziarie penali)
Le donne entrate in contatto con l'ambiente carcerario, come possiamo osservare nella tabella 5, dal 1960 ai giorni nostri sono diminuite di qualche punto percentuale ed attualmente si attestano attorno al 7,5 - 8%; questo, molto probabilmente, è dovuto al tipo di infrazioni commesse che, come vedremo nelle pagine seguenti (tabelle 6 e 7), riguardano soprattutto reati contro il patrimonio e quindi pene di minore entità.
Per quanto riguarda le donne detenute avremo modo di mettere a fuoco le loro peculiarità nei capitoli seguenti, quando restringeremo il nostro campo d'indagine all'ambito penitenziario, per il momento proseguiamo nell'illustrazione di un quadro generale rispetto alla criminalità.
Vogliamo ora soffermarci in maniera più specifica ad osservare non solo quale "tipo" di donna delinquente emerge dalla lettura delle tabelle statistiche ma anche che genere di reati sono stati commessi e quali variazioni sono avvenute con l'andar del tempo nella tipologia sociale che verrà evidenziata.
I dati a nostra disposizione (pur con alcune lacune) partono dal 1977 e giungono fino al 1999. Ciò che immediatamente colpisce è l'esiguità del numero dei reati commessi contro la persona; sommando le cifre delle
colonne riguardanti l'omicidio e le lesioni personali scopriamo che, eccetto nel 1977, la percentuale di questi reati rispetto al totale delle condanne per ogni anno non raggiunge mai il 4%, negli ultimi anni poi in media si attesta attorno al 2,6%.
E' quindi confermato l'atteggiamento meno violento della donna la quale, quando infrange la norma penale, commette più spesso reati riguardanti l'economia esprimendo il proprio disagio e gestendo le situazioni di tensione in maniera differente dall'uomo. Avremo modo di evidenziare anche i diversi percorsi che portano una donna a commettere reati, percorsi che negli ultimi anni prendono avvio sempre con maggior frequenza dal contatto con organizzazioni criminali che operano attraverso vari Paesi.
Tabella 6 - Condannate in Italia secondo la tipologia di reato.
(Fonte : Istat, Statistiche giudiziarie penali)
Spesso le analisi riguardanti la delinquenza femminile soffermano la loro attenzione sui reati d'infanticidio, reati legati all'ambito familiare, reati contro la moralità ed il buon costume sottintendendo così uno specifico femminile per tali tipologie di delitti.
Tabella 7 - Percentuale dei condannati rispetto al totale secondo il tipo di delitto commesso.
DELITTI |
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m |
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m |
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m |
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m |
f |
m |
Infanticidio |
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Violazione obblighi di assistenza familiare |
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Ingiurie e diffamazioni |
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Maltrattamenti in famiglia |
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Istigazione sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione |
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Atti osceni |
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Furto |
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Rapina ed estorsione |
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Truffa |
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Emissione assegni a vuoto |
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Produzione, vendita, acquisto ecc. di stupefacenti |
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Falsità in atti e persone |
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Violenza, resistenza, oltraggio |
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( Fonte: Istat, Statistiche giudiziarie penali)
Per questo motivo abbiamo preparato una tabella specifica (tab. 7) riguardante i suddetti reati (insieme a quelli precedentemente evidenziati) e tuttavia tale schema ci mostra come non siamo di fronte a peculiarità del genere femminile.
Come evidenziano i dati percentuali l'infanticidio, seppur commesso esclusivamente da donne, non può certo rappresentare l'elemento caratterizzante della delinquenza femminile e così pure gli altri reati verso il nucleo familiare mostrano percentuali nettamente inferiori rispetto al tasso di condanne maschili.
I reati contro il patrimonio (nella tab.6 colonne del furto, rapine, truffe ed emissione di assegni a vuoto) rappresentano invece più della metà del totale dei reati individuati, assistiamo comunque, dal 1992 in avanti ad un graduale calo percentuale ( dal 56,82% del 1992 al 46,07% del 1999). Tale calo è dovuto principalmente alla diminuzione delle condanne per emissione di assegni a vuoto (36,62% nel 1995 e 24,37% nel 1999) mentre la percentuale di furti è lievemente aumentata e le condanne per rapine e truffe rimangono pressoché invariate.
Se osserviamo invece la tabella 7 notiamo come le condannate per furto nel 1995 erano in percentuale maggiore rispetto ai maschi, tale differenza è andata assottigliandosi fino ad un pressoché ugual tasso del 18% nel 1999. Troviamo maggiori condanne femminili anche per il reato di truffa, ma il delitto per cui la prevalenza percentuale è più rilevante viene individuato nell'emissione di assegni a vuoto, rispetto al totale dei condannati secondo il genere le donne vengono condannate per il suddetto reato sempre il 10% e più degli uomini.
In particolare vogliamo soffermarci sul reato rubricato "produzione, vendita, acquisto ecc. di stupefacenti"; se, sommando le colonne delle condanne ( tab.6) per omicidio e lesioni personali, otteniamo percentuali che a stento superano il 2,5%, la colonna presa ora in considerazione, da sola, (per i pochi anni per i quali disponiamo di dati) ci fornisce una percentuale rispetto al totale che supera il 3%. Se consideriamo inoltre che una parte dei reati contro il patrimonio (soprattutto furti) sono legati al fenomeno della tossicodipendenza ci accorgiamo di quanto sia criminogenetico il mondo della droga anche rispetto alla realtà femminile.
Non si può comunque parlare di reati tipici femminili, la tipicità di un determinato agire riguardante le donne sarebbe, in termini scientifici, infondato o per lo più azzardato. Possiamo semplicemente parlare di atti devianti commessi in percentuale maggiore o considerevole dalle donne in rapporto alla loro condizione sociale e subordinati all'impostazione culturale del gruppo di appartenenza.
Appare ora opportuno esaminare anche l'età delle donne che vengono condannate, un dato utile per valutare l'insorgenza di acting-out.
Negli annuari statistici a nostra disposizione (rispetto alle condannate) i dati purtroppo partono solo dal 1995, negli anni precedenti vengono indicate le fasce d'età dei condannati in generale e non viene specificata la distinzione di sesso.
Tabella 8 - Donne condannate secondo l'età ed il numero di reati commessi (percentuali rispetto al totale).
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ETA' |
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ANNI |
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65 e oltre |
Non indicata |
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( Fonte : Istat, Statistiche giudiziarie penali)
La ripartizione per fasce d'età dell'Istituto Nazionale di Statistica raggruppa in due grandi fasce le donne dai 25 ai 44 anni e così pure quelle dai 45 ai 64 mentre fornisce maggiori informazioni per la fascia dai 14 ai 24. Ad ogni modo è interessante notare che sono le giovani donne di età compresa tra i 25 ed i 44 ad essere maggiormente condannate, a seguire vi è la fascia 45-64; tuttavia, se ci soffermiamo a riflettere, scopriamo che la fascia delle giovanissime ( 14- 24 anni) subisce un elevato numero di condanne e più specificamente le condannate tra i 18 ed i 24 anni (arco temporale di 6 anni) subiscono circa il 20% delle condanne. Constatiamo perciò che il dato delle condanne tra i 25 ed i 44 anni raggiunge sì la metà della percentuale delle condanne ma è pure un arco temporale di vent'anni; per questo sarebbe stato utile, come dicevamo poco fa, avere una statistica più dettagliata, in ogni caso possiamo capire che le giovanissime infrangono la norma penale molto più delle donne mature .
La percentuale delle condannate con precedenti penali si attesta, negli ultimi cinque anni, attorno al 47% ed i reati maggiormente commessi sono gli stessi evidenziati nelle riflessioni poste in essere rispetto alla tabella delle condannate in generale.
Tabella 9 - Condannate con precedenti penali
|
ANNI |
|
|||
DELITTI |
1995 |
1996 |
1997 |
1998 |
1999 |
Omicidio |
|
|
|
|
|
Volontario |
4 |
8 |
6 |
7 |
11 |
Colposo |
21 |
25 |
24 |
24 |
33 |
Lesioni personali |
|
|
|
|
|
Volontarie |
48 |
85 |
156 |
177 |
156 |
Colpose |
29 |
55 |
54 |
72 |
75 |
Furti |
1.349 |
2.757 |
3.279 |
3.757 |
3.870 |
Rapine ed estorsioni |
116 |
273 |
309 |
286 |
284 |
Truffe |
98 |
230 |
359 |
355 |
297 |
Emissione di assegni a vuoto |
3.458 |
8.548 |
10.019 |
8.741 |
6.634 |
Produzione, vendita , acquisto ecc. di stupefacenti |
383 |
925 |
901 |
913 |
785 |
Violenza, resistenza, oltraggio a P.U. |
259 |
561 |
746 |
745 |
685 |
Altri delitti |
3.304 |
6.853 |
8.839 |
9.280 |
8.877 |
Totale |
9.069 |
20.320 |
24.692 |
24.357 |
21.707 |
% condannate con precedenti sul totale delle condannate |
30,92 |
49,49 |
49,39 |
47,38 |
47,32 |
Tabella 10 - Donne condannate con precedenti penali; distinzione secondo la recidiva14 e il tipo di delitto (percentuale rispetto al totale delle condannate).
|
ANNI |
|
|
||
DELITTI |
1995 |
1996 |
1997 |
1998 |
1999 |
Istigazione sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione |
11,67 |
10,40 |
7,21 |
10,88 |
12,44 |
Furto |
4,39 |
7,79 |
9,15 |
9,08 |
9,05 |
Truffa |
1,48 |
2,45 |
3,15 |
3,47 |
5,62 |
Ricettazione |
6,11 |
12,61 |
14,22 |
11,11 |
12,81 |
Emissione assegni a vuoto |
7,90 |
10,96 |
11,03 |
9,95 |
7,83 |
Produzione, vendita, acquisto, ecc. di stupefacenti |
8,04 |
12,24 |
14,83 |
15,15 |
16,41 |
Violenza, resistenza, oltraggio |
7,15 |
8,68 |
12,11 |
12,87 |
10,96 |
Tabella 11 - Condannate straniere secondo il Paese di provenienza; percentuali sul totale delle condannate.
PAESI |
|
|
ANNI |
|
|
|
1995 |
1996 |
1997 |
1998 |
1999 |
Unione europea |
10,61 |
15,44 |
14,14 |
13,56 |
14,54 |
Austria |
1,01 |
0,91 |
1,02 |
0,79 |
0,55 |
Belgio |
0,53 |
1,25 |
1,31 |
0,99 |
1,24 |
Francia |
3,43 |
5,56 |
4,15 |
4,27 |
4,56 |
Germania |
2,86 |
4,68 |
4,02 |
4,22 |
4,43 |
Regno Unito |
0,62 |
1,20 |
1,47 |
1,30 |
1,32 |
Altri paesi europei |
59,53 |
57,14 |
56,00 |
52,67 |
58,23 |
Albania |
2,91 |
3,93 |
5,76 |
4,82 |
6,25 |
Ex Jugoslavia; di cui: |
48,61 |
41,27 |
38,48 |
35,78 |
35,86 |
Croazia |
*15 |
1,89 |
1,98 |
2,11 |
3,48 |
Jugoslavia (Serbia-Montenegro) |
* |
37,66 |
33,74 |
31,16 |
29,94 |
Slovenia |
* |
0,36 |
0,40 |
0,50 |
0,38 |
Ex Urss; di cui: |
0,22 |
1,20 |
1,15 |
1,20 |
1,19 |
Federazione Russa |
*16 |
0,77 |
0,62 |
0,77 |
0,58 |
Ucraina |
* |
0,34 |
0,35 |
0,33 |
0,47 |
Polonia |
2,38 |
2,52 |
2,57 |
2,15 |
2,96 |
Repubblica Ceca |
0,88 |
0,84 |
1,39 |
0,97 |
1,13 |
Romania |
1,41 |
1,75 |
1,53 |
2,61 |
5,69 |
Svizzera |
1,06 |
4,18 |
3,80 |
3,81 |
3,82 |
Africa |
16,95 |
14,49 |
15,93 |
17,33 |
16,25 |
Ghana |
1,63 |
1,36 |
1,10 |
1,45 |
1,47 |
Marocco |
3,52 |
2,00 |
2,60 |
2,51 |
2,69 |
Nigeria |
4,10 |
4,57 |
4,87 |
5,67 |
5,31 |
Tunisia |
2,25 |
1,64 |
1,53 |
2,11 |
1,47 |
Asia |
3,57 |
1,68 |
2,52 |
2,36 |
2,22 |
Cina/ Rep.Pop. |
1,45 |
0,73 |
0,88 |
0,66 |
0,85 |
Filippine |
0,26 |
0,39 |
0,37 |
0,56 |
0,36 |
America Centro Settentrionale |
1,63 |
2,00 |
2,14 |
2,96 |
2,96 |
America Meridionale |
7,71 |
8,38 |
8,76 |
10,35 |
11,04 |
Argentina |
0,44 |
1,48 |
1,77 |
1,64 |
1,47 |
Brasile |
1,01 |
0,98 |
1,26 |
1,30 |
1,60 |
Cile |
0,62 |
0,91 |
0,72 |
1,28 |
1,49 |
Colombia |
2,42 |
1,59 |
2,22 |
2,13 |
1,77 |
Perù |
1,10 |
1,39 |
1,10 |
2,11 |
2,24 |
Uruguay |
0,62 |
0,48 |
0,40 |
0,54 |
0,36 |
Venezuela |
0,09 |
1,29 |
0,80 |
0,93 |
1,26 |
Oceania |
0 |
0,34 |
0,21 |
0,60 |
0,36 |
% condannate straniere sul totale delle condannate |
7,74 |
10,72 |
7,47 |
9,40 |
10,23 |
( Fonte: Istat, Statistiche giudiziarie penali)
Tabella 12 - Minorenni condannati secondo il sesso.
ANNI |
MF |
F |
% F/MF |
% f/tot condannate |
1992 |
2.448 |
332 |
13,56 |
4,59 |
1993 |
2.998 |
474 |
15,81 |
5,59 |
1994 |
3.688 |
670 |
18,17 |
6,66 |
1995 |
4.349 |
825 |
18,97 |
2,74 |
1996 |
4.252 |
1.014 |
23,85 |
2,41 |
1997 |
4.201 |
742 |
17,66 |
1,46 |
1998 |
3.638 |
702 |
19,30 |
1,35 |
1999 |
3.466 |
623 |
17,97 |
1,34 |
Tabella 13 - Minori condannate secondo il tipo di delitto.
DELITTI |
|
|
ANNI |
|
|
|
1995 |
1996 |
1997 |
1998 |
1999 |
Omicidio |
|
|
|
|
|
Volontario |
0 |
1 |
0 |
0 |
0 |
Colposo |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Lesioni personali |
|
|
|
|
|
Volontarie |
1 |
0 |
2 |
2 |
1 |
Colposo |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Furti |
714 |
930 |
671 |
636 |
557 |
Rapine estorsioni |
28 |
36 |
26 |
25 |
22 |
Produzione vendita acquisto ecc. di stupefacenti |
5 |
11 |
5 |
10 |
13 |
Violenza resistenza oltraggio a P.U. |
9 |
9 |
8 |
4 |
2 |
Detenzione di armi |
22 |
4 |
1 |
2 |
2 |
Altri delitti |
46 |
23 |
29 |
23 |
26 |
Totale |
825 |
1014 |
742 |
702 |
623 |
Tabella 14 - Minori denunciate secondo le fasce d'età.
|
|
|
ETA' |
|
|
|
ANNI |
MENO DI 14 (non imputabili) |
14 |
15 |
16 |
17 |
totale |
1995 |
4.683 |
1.200 |
1.332 |
2.085 |
1.204 |
10.504 |
1996 |
4.444 |
1.155 |
1.257 |
1.488 |
1.512 |
9.856 |
1997 |
3.467 |
1.099 |
1.182 |
1.570 |
1.618 |
8.936 |
1998 |
2.779 |
1.081 |
1.343 |
1.529 |
1.696 |
8.428 |
1999 |
3.031 |
1.090 |
1.263 |
1.662 |
1.821 |
8.867 |
Tabella 15 - Minori denunciate secondo il tipo di delitto.
DELITTI |
|
|
ANNI |
|
|
|
1995 |
1996 |
1997 |
1998 |
1999 |
Omicidio volontario consumato |
2 |
5 |
2 |
4 |
2 |
Omicidio volontario tentato |
3 |
5 |
3 |
6 |
2 |
Infanticidio |
2 |
2 |
1 |
0 |
2 |
Omicidio preterintenzionale |
1 |
5 |
2 |
2 |
1 |
Omicidio colposo |
11 |
4 |
12 |
5 |
16 |
Percosse |
58 |
24 |
39 |
33 |
43 |
Lesioni personali volontarie |
348 |
450 |
373 |
425 |
415 |
Lesioni personali colpose |
232 |
242 |
281 |
303 |
332 |
Rissa, abbandono d'incapace, ecc. |
85 |
91 |
65 |
64 |
71 |
Violenza privata, minaccia, ecc. |
189 |
222 |
256 |
263 |
270 |
Violenze sessuali |
16 |
5 |
14 |
12 |
19 |
Violazione obblighi di assistenza familiare |
6 |
5 |
4 |
4 |
5 |
Maltrattamenti in famiglia |
11 |
10 |
10 |
6 |
10 |
Bigamia, incesto, ecc. |
8 |
1 |
5 |
8 |
5 |
Atti osceni |
25 |
9 |
10 |
13 |
14 |
Furto |
7.162 |
6.547 |
5.622 |
4.883 |
5.247 |
Rapina |
142 |
203 |
180 |
180 |
242 |
Estorsione |
22 |
14 |
20 |
19 |
45 |
Danneggiamento |
382 |
552 |
493 |
349 |
303 |
Truffa |
43 |
50 |
89 |
248 |
107 |
Appropriazione indebita |
9 |
10 |
12 |
11 |
9 |
Ricettazione |
183 |
162 |
210 |
243 |
264 |
Insolvenza fraudolenta |
19 |
11 |
12 |
3 |
7 |
Produzione, vendita, acquisto, ecc. di stupefacenti |
247 |
249 |
296 |
283 |
312 |
Falsità in atti e persone |
189 |
267 |
247 |
250 |
262 |
Violenza, resistenza, oltraggio |
594 |
183 |
124 |
230 |
212 |
Contro l'amministrazione della giustizia |
158 |
181 |
188 |
214 |
228 |
Altri |
357 |
347 |
366 |
367 |
422 |
TOTALE |
10.504 |
9.856 |
8.936 |
8.428 |
8.867 |
Tabella 16 - Minorenni straniere denunciate secondo il Paese di provenienza; valori percentuali.
PAESI |
|
ANNI |
|
|
|
|
1995 |
1996 |
1997 |
1998 |
1999 |
Unione europea |
1,81 |
1,82 |
1,23 |
2,11 |
2,00 |
Francia |
0,71 |
0,94 |
0,51 |
1,17 |
1,02 |
Altri Paesi Europei |
96,70 |
96,33 |
96,81 |
94,52 |
94,49 |
Albania |
- |
2,07 |
1,55 |
2,49 |
2,79 |
Ex Jugoslavia |
94,94 |
92,76 |
91,46 |
82,97 |
82,83 |
Romania |
- |
1,07 |
3,15 |
8,02 |
7,88 |
Africa |
0,94 |
1,23 |
1,32 |
2,34 |
2,09 |
Marocco |
0,64 |
0,81 |
1,02 |
0,10 |
1,37 |
Asia |
0,20 |
0,21 |
0,17 |
0,36 |
0,49 |
America Centro-Settentrionale |
0,04 |
0,06 |
0,34 |
0,30 |
0,19 |
America Meridionale |
0,32 |
0,31 |
0,11 |
0,38 |
0,74 |
Oceania |
0,00 |
0,04 |
0,02 |
0,00 |
0,00 |
% denunciate straniere sul totale delle denunciate |
53,65 |
52,86 |
52,57 |
46,74 |
48,54 |
10 Gemma Marotta "La criminalità femminile in Italia. Caratteri quantitativi e aspetti qualitativi", Presidenza del Consiglio dei Ministri, 1987.
11 Gli annuari statistici degli anni precedenti al 1995 a nostra disposizione non presentavano, nell'esposizione delle informazioni riguardanti i soggetti denunciati, la distinzione di genere.
12 Per gli anni dal 1977 al 1994 gli annuari dell'ISTAT non evidenziano il dato relativo alla produzione, vendita e acquisto di stupefacenti.
13 Vengono qui considerate insieme le cifre riguardanti sia l'omicidio volontario tentato che quello consumato.
14 Per quanto riguarda tale dato abbiamo considerato insieme sia la recidiva generica che quella specifica.
15 Per l'anno 1995 non vengono segnalate le distinzioni intervenute a seguito dei mutamenti politici nella ex Jugoslavia.
16 Anche per l'ex Unione Sovietica mancano le distinzioni nell'annuario statistico del 1995.
17 Rosanna Buonanno "L'altra donna. Devianza e criminalità", Adriatica editrice, 1983.
18 Gustavo Sergio "La devianza minorile femminile: particolarità della congiuntura degli anni '90" in "La criminalità femminile tra stereotipi culturali e malintese realtà", op. cit. e Franca Faccioli "I soggetti deboli. I giovani e le donne nel sistema penale", op. cit.
19 Si ricordano a tal proposito gli articoli del codice penale che c'illustrano come la legge italiana regola il rapporto età/imputabilità.
Art. 85. Capacità d'intendere e di volere.
Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se, al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile.
E' imputabile chi ha la capacità d'intendere e volere.
Art. 97. Minore degli anni quattordici.
Non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i quattordici anni.
Art. 98. Minore degli anni diciotto (comma primo).
E' imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto aveva compiuto i quattordici anni, ma non ancora diciotto, se aveva capacità d'intendere e di volere; ma la pena è diminuita.
20 Questo totale è stato calcolato sommando le condannate maggiori degli anni diciotto (vedi tabella 1) e le condannate minori evidenziate nella stessa tabella 12.
Appunti su: tipologie di crimini commessi nelle diverse societC3A0, |
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