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Il principio dell'accelleratore
accelleratore = incremento domanda beni di investimento
incremento domanda beni di consumo
un aumento di beni di consumo provoca un aumento di misura superiore della domanda di beni capitali.
moltiplicatore del reddito.
Dy = Dg * 1
1-c
ogni spesa aggiuntiva da parte dello stato (Dg) crea un incremento del reddito (Dy) pari alla spesa stessa per un coefficiente la cui misura dipende dalla propensione al consumo (c).
reddito nazionale effettivo (o di equilibrio).
e' quello effettivamente conseguito da un paese in un anno.
reddito nazionale potenziale (o piena occupazione).
e' quello che un paese in un anno potrebbe conseguiere se tutti i fattori produttivi fossero impiegati adeguatamente.
grado di utilizzo.
grado di utilizzo = y effettivo
y potenziale
la teoria classica sul reddito (effettivo e potenziale).
la teoria classica diceva che l'equlibrio tra domanda e offerta era un fenomeno naturale che si realizzava spontaneamente a condizione che lo stato non si intromettesse.
il say disse che era l'offerta che creava domanda perche' se la produzione e' scarsa nessuno aveva reddito quindi non comprava. detto' la legge degli sbocchi, secondo la quale ogni prodotto immesso sul mercato trova il suo sbocco (viene comprato).
reddito di equilibrio = reddito di piena occupazione
questa teoria venne sfatata da keyns che con la crisi del "29" vide che molti prodotti rimanevano invenduti (es impo.: macchine ford).
affermo' che era la domanda che creava l'offerta: se c'e' domanda l'imprenditore produce e sfrutta tutti i fattori produttivi compreso il lavoro umano creando occupazione.
lo stato svolge un importante ruolo economico deve intervenire nel sostenere la domanda aggregata, correggere gli squilibri e le eventuali crisi.
distribuzione del reddito
e' il modo in cui e' ripartita la ricchezza di un paese tra i soggetti che la realizzano.
tipi di reddito:
salario: spettante ai lavoratori;
rendita: derivante dal fattore natura;
interesse: spettante a chi presta capitali;
profitto: spettante all'imprrenditore secondo le sue capacita' organizzative.
diferenza tra patrimonio e reddito:
patrimonio = ricchezza statica derivante dal complesso dei beni
mentre
reddito = ricchezza variabile.
tipi di distribuzione.
funzionale: in base alla funzione produttiva svolta dai soggetti;
personale: tra i singoli soggetti e tra le famiglie (quanto procapite);
territoriale: come si distribuisce nelle varie aree del paese;
settoriale: come si distribuisce tra i diversi settori produttivi.
salario.
secondo ricardo lo stipendio si mantiene sempre doi susstinza.
se aumentasse migliorerebbero le condizioni di vita, ci sarebbe un aumento demograffico, un aumento di offerta di lavoro, piu' assunzioni e di conseguenza una ridiuzione di stipendi da parte degli imprenditori.
il punto di equilibrio veniva individuato nel salario di sopravvivenza.
la domanda di lavoro e' funzione inversa del salario;
l'offerta di lavoro e' funzione diretta del salario.
il profitto e' cio che resta all'imprenditore dopo aver pagato i fattori
produttivi impiegati.
secondo marx la differenza tra quanto produce il lavoratore e quanto viene retribuito e' il plusvalore di cui si appropria l'imprenditore.
teoria marginalista = se aumenta la produttivita' aumentano gli stipendi, se invece gli stipendi sono superiori alla produttivita' diminuisce la domanda di lavoro.
determinazione del salario.
l'art. 36 della cost. italiana stabilisce che la retribuziione deve essere proporzionata alla quantita' e alla qualita' del lavoro svolto e garantire al lavoratore e alla sua famiglia una vita libera e dignitosa.
la determenazione e' stabilita dai contratti collettivi di lavoro deliberati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori.
patti territoriali = in caso di esigena vengono stipulati degli accordi per abbassare i salari piuttosto che effettuare numerosi licenziamenti.
il salario e l'inflazione.
in caso d'inflazione, avviene un forte dislivello tra salario monetario (quanto percepisce il lavoratore) e salario reale (quanto, il lavoratore, puo realmente acquistare con il suo stipendio).
in passato si applico' il metodo della scala mobile = ad un aumento dei prezzi, coincideva un aumento degli stipendi, ma non funziono' perche' l'imprenditore per mantenere dei salari elevati era costretto ad aumentare nuovamente i prezzi creando un circolo senza uscita.
profitto.
e' la ricompensa spettante all'imprenditore per il rischio assunto e il coordinamento dei fattori produttivi.
saggio di profitto = profitto _
capitale investito
extraprofitto.
spetta a quell'imprenditore che riesce a far in modo che i ricavi dell'impresa superino i costi di produzione.
nei mercati concorrenziali tende ad annullarsi nel lungo periodo.
rendita.
derivante dal fattore natura si divide in :
rendita assoluta: spettante ad ogni proprietario terriero;
rendita differenziale: compenso aggiuntivo corrisposto ai proprietari dei terreni piu' produttivi;
rendita di posizione: in base all'ubicazione del terreno.
interesse.
e' il compenso corrisposto da colui che riceve un prestito a colui che glielo concede.
saggio d'interesse = somma d'interesse corrisposta
capitale prestato
l'ordinamento giuridico italiano ha fissato dei limiti massimi per i tassi d'interesse, per impedire il fenomeno dell'usura.
se il saggio cresce diminuisce la domanda dell'imprese e aumenta l'offerta dei risparmatori.
distribuzione personale.
l'analisi della distribuzione personale fa emergere il grado di inegualianza nella ripartizione della ricchezza tra i componenti di una determinata collettivita' e costituisce un valido strumento per gli interventi di politica economica.
curva di concentrazione di lorenz.
la curva tende tanto piu' a
staccarsi dalla bisettrice quanto
maggiore e'la concentrazione dei
redditi in poche famiglie.
la misura di tale inegualianza
e' data dall'area che la
curva di lorenz viene a
formare con la retta di
equidistribuzione detta
area di inegualianza.
indice di concentrazione gini.
l'indice di concentrazione gini = e' il rapporto tra l'area di inegualianza e il triangolo formato con la retta di equidistribuzione.
indice di concentrazione gini = area di inegualianza
area "ozk"
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