IL NATURALISMO PRESOCRATICO

Nel movimento filosofico dei Presocratici si distinguono varie scuole, la Ionica, la Pitagorica, l'Eleatica e l'Atomistica.

Tra tutte queste scuole, solo dei Pitagorici si ha qualche notizia più certa, essi, infatti, nascono come un'associazione religiosa con compiti vari tra i quali quello della ricerca scientifico-filosofica, fatta in comune con a capo un maestro, la cui parola era ascoltata riverentemente dai discepoli.

Delle altre scuole invece si può asserire che erano solo dei movimenti di pensiero che si muovevano attorno alla dottrina di una grande personalità, elaborando e sviluppando liberamente con le loro ricerche i motivi del maestro.

Argomento comunque fondamentale comune a tutte queste scuole è la PHYSIS ovvero la NATURA, il mondo fisico quale lo osserviamo fuori di noi come un complesso di oggetti esterni.

Problema principe affrontato dai NATURALISTI del secoloVI e del V secolo a.C. è il PRINCIPIO DI TUTTE LE COSE, ossia la materia primordiale da cui tutte le cose derivano

1 LA SCUOLA IONICA O DI MILETO

Il primo indirizzo di pensiero è rappresentato da tre scienziati-filosofi, che fiorirono a Mileto, città capitale della Ionia in Asia Minore, lungo il secolo VI

TALETE,

ANASSIMANDRO

ANASSIMENE

Tutti e tre rivolsero le loro ricerche fisiche, astronomiche e teologiche(parte della filosofia che concerne Dio e che studia la sua esistenza, nei caratteri essenziali,conoscibili con la ragione,e il rapporto che Esso ha col mondo creato), ad un'unica domanda "QUALE' LA MATERIA DA CUI DERIVANO TUTTE LE COSE?"

TALETE

E' considerato il padre della filosofia della "physis" (natura, non intesa nel termine moderno, ma come senso di realtà prima e fondamentale); affermò che c'è un principio organico unico ed è l'ACQUA,o più in generale la materia allo stato liquido o umido. Naturalmente, l'acqua non è intesa come l'elemento fisico-chimico che beviamo, l'acqua di Talete deve essere intesa come quell'originaria physis liquida da cui tutto deriva, e di cui l'acqua che beviamo è una delle innumerevoli manifestazioni. Talete, asserisce anche che, l'acqua deve coincidere con Dio, poiché è la cosa più antica in quanto ingenerato, ossia non nasce da nulla, è di per se stesso.

Questa asserzione èmolto importante poiché darà una nuova concezione di Dio, concezione in cui predomina la ragione e che col tempo farà sì  che tutti gli dei del politeismo fantastico greco siano eliminati.

ANASSIMANDRO

Di poco posteriore a Talete, tanto che si suppone esser stato un suo discepolo, è Anassimandro che scrisse un trattato "Sulla natura" giunto  a noi in frammenti, ma importante perché è il primo trattato filosofico dell' Occidente e il primo scritto in prosa dei Greci.

Anassimandro a differenza di Talete, afferma che l'acqua sia già qualcosa di derivato e che il principio di ogni cosa sia l'ARCHE'' ovvero l'INFINITO,da cui tutte le cose nascono e in cui tutte la cose periscono, esso solo è immortale ed indistruttibile e perciò esso stesso DIVINO

Questa sostanza infinita è animata da un eterno movimento che determina la SEPARAZIONE tra le opposte qualità in essa contenute: caldo e freddo, secco e umido ect.che tendono a sopraffarsi l'un con l'altro. Da questi contrari si formarono mondi infiniti diversi dalla nostra terra e su questa, col tempo, si sono evoluti gli animali e le  piante e l'uomo stesso è nato da esseri acquatici .

Il divenire cosmico ha per Anassimandro un significato etico-religioso; il divino infatti nella sua unità infinita è il TUTTO;ogni essere individuale si forma SEPARANDOSI DAL TUTTO ogni nascita è rottura dell'unitàoriginaria, è una specie di atto di ribellione al TUTTO.Ogni nascita è dunque usurpazione dell' Essere a proprio vantaggio, e questa deve essere espiata con la morte, a cui ogni essere è condannato; è la morte che fa sì che l'individuo torni al TUTTO, da cui con la nascita era stato violentemente distaccato.

ANASSIMENE

Fu discepolo di Anassimandro e anche lui scrisse un trattato "Sulla natura".

Il suo pensiero filosofico si discosta molto dal maestro, asserisce infatti che, il principio di tutte le cose è si infinito, ma deve esser pensato come ARIA INFINITA, vale a dire che il principio di ogni cosa deve essere l' ARIA, concepita come sostanza aerea illimitata. Essa è incorporea ovvero senza limiti o forma ed è invisibile. Anassimene era convinto di ciò poiché, dato che l'aria è mobile, può esser concepita come una sostanza eternamente in movimento.

Date questa caratteristiche, l'ARIA è una sostanza che più delle altre, grazie alle sue variazioni e alle sue trasformazioni, fa sì che nascano tutte le cose.

Questa non dà luogo, come diceva Anassimandro, ad un processo di separazione, ma ai due processi opposti di CONDENSAZIONE l'aria condensandosi diventa acqua e terra) e RAREFAZIONE (l'aria rarefacendosi diventa fuoco). Con la CONDENSAZIONE infatti essa si raffredda e si trasforma in ACQUA che a sua volta dà vita alla TERRA, con la RAREFAZIONE invece si dilata quindi si riscalda e da vita al FUOCO.

Ciò non accade solo in questo nostro mondo, ma anche nel periodico generarsi e dissolversi di mondi infiniti.

Con questa asserzioni Anassimene, fa sì che ci sia una certa armonia con il "principio" e conseguentemente un accordo con l'originario significato della PHYSIS (natura) .

Anassimene dà una nuova visione dunque al pensiero della Scuola di Mileto , infatti con i processi di rarefazione e di condensazione, introduce la "causa dinamica" sconosciuta a Talete e supera Anassimandro che si era ispirato solo a concezioni  religiose ancora non ben definite.