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DECADIMENTO RADIOATTIVO |
La composizione nucleare
di numerosi elementi in natura li rende energeticamente instabili. Tali
elementi sono chiamati radionuclidi e si portano in condizione di stabilità
energetica attraverso l'emissione di radiazione corpuscolata o
elettromagnetica.
Il decadimento radioattivo o disintegrazione è quindi il processo di
trasformazione, con liberazione di energia nucleare, di un radionuclide padre,
in un nuclide figlio, il quale può essere a sua volta stabile o instabile. Se
il figlio è stabile, il processo di decadimento è terminato. Se anche il figlio
è instabile, inizia un nuovo processo di decadimento che può essere differente
rispetto a quello del suo predecessore.
Emivita fisica (T Il tempo che trascorre affinchè un nucleo instabile decada è soggetto ad una legge probabilistica e caratteristico per ogni radionuclide. Si definisce emivita o tempo di dimezzamento il tempo che deve trascorrere affinchè la metà dei nuclei di un dato radionuclide vada incontro a decadimento. Tale tempo può variare tra le frazioni di secondo a milioni di anni.
Il decadimento di un radionuclide può essere espresso dalla funzione: Nt = Noe-Lt
dove:
Nt |
= numero degli atomi al tempo t |
No |
= numero degli atomi al tempo zero |
e |
= base dei logaritmi naturali (= 2.718) |
L |
= costante di decadimento che equivale a 0.693/emivita |
t |
= tempo trascorso |
Attività
Decadimento alfa La particella alfa è un nucleo di elio (costituito da 2 protoni e da 2 neutroni) e presenta doppia carica elettrica positiva. Origina dal decadimento di atomi pesanti che si trasformano in elementi più leggeri attraverso la perdita di 4 nucleoni.
Interazioni con la materia
IONIZZAZIONE ALFA |
Una
particella beta è un elettrone ad alta velocità che fuoriesce da un nucleo in
disintegrazione.
Tale particella può avere carica negativa unitaria (ß-, decadimento beta
negativo), o carica positiva unitaria (ß+, decadimento beta positivo). In ogni
caso la massa è identica a quella dell'elettrone.
Decadimento Beta negativo
n° = p+ + ß- + antineutrino
Le particelle ß- possono ionizzare il mezzo
attraversato provocando l'allontanamento di elettroni dalla sfera di influenza
nucleare per repulsione elettrostatica, a spese della loro energia
cinetica (in media 34 eV per ogni evento di ionizzazione in aria). Essendo
molto più piccole e elettricamente meno cariche delle particelle alfa, hanno
una più bassa densità di ionizzazione e potere penetrante circa 1000 volte
quello di una particella alfa di pari energia.
Il range medio di una particella ß- può arrivare fino ad alcuni
metri in aria e fino ad alcuni millimetri nei tessuti
molli.
La Ionizzazione Specifica in aria è pari a 42 ionizzazioni / cm (per una radiazione di 1 MeV).
IONIZZAZIONE BETA- |
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Le particelle ß- possono, inoltre, interagire con i campi
elettrici nucleari, subendo una deviazione della traiettoria e una riduzione
dell'energia cinetica, con la contemporanea produzione di un fotone
'X' di Bremsstrahlung (frenamento).
L'energia dei fotoni di Bremsstrahlung corrisponde alla perdita di energia
cinetica della particella ß e si distribuisce in uno spettro continuo esteso
tra 0 e l'energia della radiazione ß- incidente.
La produzione di radiazioni X di Bremsstrahlung è maggiore se le radiazioni ß- attraversano materiali con alta densità. Per questo motivo, per la schermatura di radioemettitori ß- emittenti vengono utilizzati materiali plastici con basso Z, nei quali non si producono fotoni X di Bremsstrahlung che, essendo molto più penetranti, sarebbero di più difficile schermatura.
Decadimento Beta positivo
p+= n° + ß+ + neutrino
Il decadimento ß+ è più probabile rispetto alla cattura elettronica per gli
elementi con basso numero atomico.
Il decadimento ß+ provoca una transizione isobarica: il numero Z
si riduce di una unità e l'atomo si trasforma in un elemento chimico differente,
situato a sinistra nella tavola di Mendelejev mentre resta invariato A.
Interazioni con la materia
Le particelle ß+ possono ionizzare il mezzo attraversato provocando l'allontanamento di elettroni dalla sfera di influenza nucleare per attrazione elettrostatica, a spese della loro energia cinetica (in media 34 eV per ogni evento di ionizzazione in aria). Il potere pentrante è uguale a quello delle particelle ß-.
IONIZZAZIONE BETA+ |
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Le particelle ß+ dopo circa 10E-9 secondi vanno incontro ad ANNICHILAZIONE, interagendo con un elettrone. Le due particelle scompaiono e la loro massa è trasformata in 2 fotoni gamma di 0.511 MeV, emessi in direzioni contrapposte.
Quando il nucleo è instabile per difetto di neutroni un elettrone degli orbitali più interni può venire catturato dal nucleo dove un protone si trasformerà in neutrone secondo la formula:
p+ + e- = n° + neutrino
La cattura elettronica è più probabile rispetto al decadimento ß+ per gli elementi con alto numero atomico.
La cattura elettronica provoca una transizione isobarica identica a quella causata dal decadimento ß+: il numero Z si riduce di una unità e l'atomo si trasforma in un elemento chimico differente, situato a sinistra nella tavola di Mendelejev mentre resta invariato A.
Il riarrangiamento degli elettroni orbitali, che si spostano verso l'orbitale più interno rimasto privo di un'elettrone e quindi verso orbite a minore contenuto di energia, provoca la liberazione dell'energia in eccesso sotto forma di radiazioni X 'caratteristiche'.
E' il passaggio di un isomero, in stato metastabile, alla sua forma più stabile, con liberazione dell'energia nucleare in eccesso mediante l'emissione di un fotone gamma.
Rappresenta un cambiamento nello stato energetico del nucleo, senza una modificazione dei componenti dello stesso.
Si può considerare come la conclusione, leggermente ritardata nel tempo, di un processo di decadimento che abbia lasciato il nucleo in condizione di eccesso di energia.
L'ampio uso di radionuclidi metastabili in medicina nucleare è motivato dalla quasi totale assenza di radiazione corpuscolata associata al loro decadimento e dalla loro emivita relativamente breve. Queste caratteristiche sono radiobiologicamente favorevoli e permettono somministrazioni di quantità relativamente elevate con bassa dose di esposizione.
Esempio di transizione isomerica è il decadimento del 99mTc, il radionuclide attualmente più usato in medicina nucleare. Il 99mTc deriva dal 99Mo che decade a 99mTc per emissione ß, con tempo di dimezzamento di 2.7 giorni. Il 99mTc decade a sua volta, per transizione isomerica, a 99Tc, con un'emivita di 6 ore. Sono disponibili in commercio piccoli generatori 99Mo → 99Tc che ne permettono l'impiego in tutti i centri di medicina nucleare.
DECADIMENTO 99Mo → 99TcCON TRANSIZIONE ISOMERICA99mTc → Tc |
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