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CAMPO E BOSONE DI HIGGS
Noi sappiamo che tutte le cose che esistono, esistono semplicemente perché hanno una massa. Eppure ancora oggi nessuno sa cosa sia la massa, cioè cosa esattamente la crei. Inoltre le masse delle particelle che si misurano hanno valori ben precisi, senza i quali la materia non avrebbe la forma che ha. Il Modello Standard non è in grado di spiegare una delle più importanti proprietà delle particelle elementari, cioè la loro massa. Nel 1964 il fisico scozzese P. Higgs ha proposto un meccanismo che permetterebbe di spiegare il modo in cui le particelle fondamentali possono avere massa senza violare le leggi di simmetria della fisica moderna (in fisica, un sistema si dice dotato di simmetria se si conserva inalterato in seguito a trasformazioni quali ad esempio il ribaltamento speculare, l'inversione temporale, la traslazione spazio-temporale). A questo scopo Higgs ha teorizzato che l'intero spazio sarebbe permeato da un campo di energia elettricamente neutro, oggi denominato campo di Higgs, in qualche modo concettualmente simile al campo elettromagnetico. Dal momento che le particelle si muovono attraverso lo spazio esse devono viaggiare per forza attraverso questo campo e se interagiscono con esso acquisterebbero da esso la massa. In tal modo le differenze più svariate che si misurano nella massa delle tante particelle scoperte fino a oggi, dipenderebbero semplicemente dal grado di interazione che esse hanno con il campo di Higgs. Le particelle che interagiscono più intensamente con il campo di Higgs assumerebbero massa maggiore, quelle che subiscono un'interazione meno intensa avrebbero massa inferiore. Ma dal momento che la teoria quantistica prevede dualità di onde e particelle, allora il campo di Higgs dovrebbe per forza produrre una particella quantizzata. Questa particella viene chiamata bosone di Higgs, una particella che si prevede essere priva sia di carica elettrica che di spin intrinseco. In realtà esso non si comporta come i bosoni, dal momento che esso non agisce come mediatore di forza. Il bosone di Higgs non è né una particella di materia né un portatore di forza bensì un trasmettitore di massa, ma non è stato ancora osservato. Riuscire a trovarlo confermerebbe l'ipotesi di Higgs sulla reale natura della massa di tutte le particelle e infatti la ricerca del bosone di Higgs al giorno d'oggi è probabilmente il più importante obiettivo della fisica particellare. Non comprendiamo in che modo il campo di Higgs possa avere origine. Si ritiene che le masse elevate dei bosoni W+, W- e Z0 dell'interazione debole siano una conseguenza del meccanismo di Higgs. Si sospetta che il meccanismo di Higgs tragga origine dalla rottura spontanea della simmetria tra materia e antimateria, cosa che si ritiene si sia verificata all'origine dell'universo ma che ancora non si riesce a spiegare. Attraverso questo processo il campo di Higgs sarebbe in grado di indurre una direzione speciale nello spazio alla forza elettrodebole, la quale farebbe in modo che i tre bosoni della forza debole diventino molto pesanti e il bosone della forza elettromagnetica rimanga senza massa. Ciò perché il campo di Higgs rallenterebbe i bosoni vettori dell'interazione debole, i quali altrimenti viaggerebbero alla velocità della luce. Questo rallentamento darebbe ai bosoni vettori una massa effettiva, come, di fatto, si misura. Gli effetti del campo di Higgs si innescherebbero a temperature ed energie sufficientemente basse ed in particolare nelle fasi successive alle fasi iniziali del Big Bang, facendo in modo che i bosoni vettori abbiano effettivamente una massa. Ciò determinerebbe la differenziazione dell'interazione unificata elettrodebole in interazione elettromagnetica e interazione debole. Tutti i fermioni scambierebbero informazioni con il campo di Higgs interagendo con esso tramite il bosone di Higgs e secondo l'intensità dell'interazione avremo particelle più massicce di altre. I fotoni non avrebbero massa semplicemente perché la loro interazione con il campo di Higgs è inesistente. Si prevede che nel caso di energie elevatissime, tutti i quark e leptoni siano completamente privi di massa: ciò avviene solo negli stadi iniziali dell'universo. Il campo di Higgs, associato alla rottura spontanea della simmetria, porterebbe alla divisione della forza elettronucleare: l'unificazione delle forze elettromagnetica, nucleare forte e debole, che si suppone esista solo in condizioni di elevatissima energia. Pur esistendo un modello matematico che descrive il campo e il bosone di Higgs non esiste ancora una prova sperimentale. Un'evidenza indiretta suggerisce che il bosone associato al campo di Higgs debba avere una massa corrispondente a un'energia molto elevata, attorno a 200 GeV o poco meno. Dunque il bosone di Higgs è sicuramente alla portata degli acceleratori più potenti di oggi ma ancora non è stato trovato. Ci si aspetta che il Large Hadron Collider (LHC), presso il CERN, la cui prima accensione è avvenuta il 10 settembre 2008, sia in grado di confermare l'ipotetica esistenza di tale bosone. Infatti, LHC è in grado di raggiungere la spaventosa energia di 14.000 GeV. Se il bosone di Higgs è anche più pesante di 200 GeV e se esiste veramente, deve essere osservato per forza. Il bosone di Higgs, data la sua importanza nella teoria del modello standard, è stato soprannominato dal Premio Nobel per la Fisica, L. M. Lederman, come la 'Particella Dio'.
Simulazione di un evento in un acceleratore che dovrebbe generare un bosone di Higgs.
Rappresentazione grafica del campo di Higgs
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