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L'AUTARCHIA IN ITALIA E I VARI SISTEMI ECONOMICI
Nel periodo in cui iniziarono i primi lavori di bonifica la situazione economica italiana, presentava un sistema liberista, che viene messo a dura prova dalla crisi del '29 e dopo le sanzioni inflitte dalla Società delle nazioni, per l'aggressione all'Etiopia, l'Italia lanciò dichiaratamente l'autarchia (1935) . Con questa mossa si pensava di rafforzare l'economia di guerra, essa comportò il drenaggio di risorse pubbliche a sostegno dell'industria pesante e la rinuncia a varie importazioni vitali, con gravi distorsioni nei consumi e negli investimenti per un paese poverissimo di materie prime e, soprattutto, una ridicola e molto propagandata pretesa di 'far da sé' in campi tecnologicamente avanzati, e si tradusse in una terribile arretratezza anche della stessa attrezzatura bellica. In relazione a questi fatti Mussolini attuerà una linea di politica economica finalizzata all'autosufficienza di un sistema economico, mediante la massima riduzione di importazioni ed esportazioni (ottenuta con apposite misure fiscali, doganali e monetarie) e il massimo sfruttamento dei fattori interni. In linee generali l' Autarchia dominò di fatto il sistema economico internazionale tra la prima e la seconda guerra mondiale in seguito all'isolazionismo statunitense, alla 'cintura sanitaria' imposta all'Urss e alle difficoltà della ripresa della Germania umiliata dalle 'riparazioni'. Aggravata dalle conseguenze della crisi del 1929, fu denunciata con vigore da J.M. Keynes come fattore di instabilità internazionale. Le grandi potenze poterono contare sulle immense risorse interne (Usa e Urss) o su quelle dei propri imperi coloniali (Gran Bretagna e Francia, ma anche Belgio e Olanda): la creazione dell'area autarchica del Commonwealth britannico avvenne per esempio nel 1931. Germania, Italia e Giappone si misero sulla strada bellicista della ricerca rispettivamente dello 'spazio vitale', di un 'posto al sole' e dell' "area di coprosperità della più grande Asia orientale". Ma Un sistema autarchico sopravvisse di fatto, durante la guerra fredda, nel blocco sovietico in seguito al rifiuto di accedere agli accordi di Bretton Woods (1944) e al piano Marshall (1947).
IL SISTEMA ECONOMICO LIBERISTA
Per sistema economico si intende un modello organizzativo adottato da una collettività sotto il profilo economico. Con questo termine si vuole indicare un insieme di soggetti economici, ognuno dei quali svolge attività produttive in stretta relazione tra loro al fine del conseguimento dell'equilibrio economico. Tutti gli stati fanno riferimento a tre modelli ideali formulati sulla base di linee programmatiche di sviluppo che riflettono le aspirazioni e gli ideali politici e culturali predominanti. I modelli di riferimento sono: " sistema economico collettivista, sistema economico misto e Sistema economico liberista". Quest'ultimo venne teorizzato gia nel 1700 da A. Smith, compiutamente formulato e strutturato a metà 1800, dagli economisti definiti neoclassici e liberisti (Walras, Menger), si sviluppa negli Usa e nell'ovest europeo. Viene definito liberista in quanto pone al centro dell'intera organizzazione l'individuo e la sua libertà di avviare e gestire attività economiche. Le caratteristiche principali di questo sistema sono: "Affermazione del principio della libera iniziativa economica privata, assenza dello stato dalla sfera economica, prezzi dei beni e dei servizi stabiliti dal mercato".
In tale organizzazione il profitto costituisce il motore dell'economia e rappresenta lo stimolo per le imprese ad avviare nuove attività economiche e ad aumentare la produzione. Il sistema economico liberista si qualifica come un'economia fortemente monetaria, la moneta risulta l'unico mezzo riconosciuto per acquistare beni e servizi. Lo stato non interviene nella sfera economica, ne adotta strumenti in grado di garantire servizi sociali ai cittadini. Nella visione liberista lo stato è chiamato a svolgere solo una funzione di "guardiano" assicurando e gestendo servizi istituzionali (ordine pubblico,giustizia,difesa del territorio).
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