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ETICA ED ECONOMIA
Ma è possibile introdurre un fondamento etico in economia? La risposta delle Economie Alternative è certamente una risposta affermativa.
"Se questa concezione dell'economia -completamente staccata dalla sfera etica- è grandemente diffusa, vi è ciò nondimeno qualcosa di totalmente straordinario nel fatto che l'economia si sia evoluta in questo modo. Una delle ragioni per cui questo è straordinario è che l'economia si ritiene debba interessarsi alle persone reali. E' difficile credere che le persone reali possano essere del tutto ininfluenzate dalla portata dell'esame di sé indotto dalla domanda socratica: Come bisogna vivere?" . Ma l'etica ha bisogno di un fondamento assoluto, che non muti nel tempo, nel corso dei cambiamentiun punto in cui tutte le culture e tutte le differenza si incontrino: la natura umana.[2]
Da questa prospettiva nuova, procede una profonda e fruttuosa rilettura dei classici della scienza economica, cui brevemente rimandiamo al capitolo successivo.
Il concetto di economia, oggi istintivamente percepito dalla gente comune, è quello tramandatoci dagli economisti classici e, per noi occidentali, inserito in una cornice liberista ed utilitarista, nella sua accezione filosofica. Elementi costitutivi del sistema economico dominante sono senz'altro:
il CAPITALE
il LAVORO
la PRODUZIONE
il MERCATO
il PROFITTO
quest'ultimo e la sua continua crescita rappresenta il fine dell'agire economico.
Cercando di cogliere l'essenzialità del concetto di economia, risaliamo al significato etimologico della parola: 'regole per la conduzione della casa'; il suo concetto indica un "uso razionale del denaro e di qualsiasi mezzo limitato, che mira ad ottenere il massimo vantaggio col sacrificio minimo. () Complesso delle risorse e delle attività dirette alla loro utilizzazione. Si interessa alle teorie e agli strumenti volti ad incrementare la ricchezza, con il minimo sforzo, attraverso l'uso di risorse limitate"[3] Se ne ricava che nel concetto di economia sono compresi i valori dell'efficienza e della utilità, tanto da essere definita, l'economia, 'scienza delle ricchezze', richiamando le finalità di incremento del profitto, attraverso l'analisi e lo e studio della produzione, e la distribuzione e consumo delle fonti di benessere
Lo stesso professore Giusso raccoglie nel saggio 'L'Economia nel Pensiero della Chiesa e la Scienza Economica' alcune definizioni di scienza economica: "lo studio <<dell'ordine sociale della ricchezza>>, ossia della formazione, distribuzione e impiego della ricchezza (G.D. Romagnosi); la scienza del comportamento dell'uomo negli affari ordinari della vita(A. Marshall); la scienza della formazione dei prezzi (catallittica, studio degli atti di scambio); lo studio dei rapporti sociali di produzione e distribuzione, in quanto relazioni fra uomini, nel capitalismo divisi in classi antagoniste, mediate dai mezzi richiesti per la soddisfazione dei bisogni (marxista)."[4]
Per tradizione la scienza che studia l'attività economica è detta Economia Politica (in quanto ai suoi inizi perseguiva scopi politici suggerendo norme di condotta agli uomini di stato).
Più propriamente con tale espressione ci si riferisce allo studio dell'attività umana sotto il profilo economico: attività ispirata al principio edonistico del minimo mezzo, o del massimo tornaconto, che regola le azioni dell'homo oeconomicus. Partiamo allora proprio da questo punto.
Ogni scienza fa riferimento a modelli astratti, archetipi, costruzioni ideali che pur trascendendo e semplificando la realtà, consentono una maggiore facilità di indagine e di comprensione dei fenomeni reali. Anche la scienza economica, tuttoggi si rifà a modelli astratti: essa, studiando e analizzando un particolare aspetto della vita associata -il comportamento economico-, ha creato per se stessa un modello astratto di uomo cui fare riferimento: l'homo oeconomicus.
Sulle scelte dell'homo oeconomicus è basato il Sistema Economico di oggi. Ma questo modello è ancora valido? O ha bisogno di essere 'rimodellato' sulle esigenze dell'uomo di oggi?
Come rispondere all'aspirazione di una economia nuova, più a misura d'uomo? Come rispondere adeguatamente agli interrogativi già sopra ricordati? Il ricorso a valori come giustizia e solidarietà sembra inevitabile, in questo caso. A riguardo Cépède "fonde le capacità dell'economista con quelle del sociologo e le sottomette alla virtù.le virtù dell'uomo vengono proposte come orientamento scientifico, ma anche come obiettivo di ogni società."
Ma il semplice filantropismo non basta: alla solidarietà materiale deve accompagnarsi una solidarietà di sentimenti che operi un capovolgimento della concezione che l'uomo ha di sé e dei suoi rapporti con gli altri; la solidarietà come dovere liberamente assunto, permette di superare le differenze sociali ed economiche e di stabilire una migliore e più ampia uguaglianza tra le nazioni e i popoli.
E' essenziale, come accennato sopra, distinguere a tal proposito l'uomo individuo dall'uomo persona.
In tempi a noi più vicini si è registrato un ritorno alle teorie e agli assunti della scuola classica, contestualmente ad una ricerca e a uno sforzo a superare i confini a volte angusti della scienza economica, per fornire risposte concrete alle problematiche moderne. Non si può non ricordare a tal proposito come già nel 1880 gli economisti di quella che venne poi definita Scupla Storica Tedesca, tentarono un'operazione simile.(vedi cap. II)
Il loro tentativo, il loro sforzo creativo, venne però riassorbito dalla storia passando in secondo piano, quasi dimenticato.
Oggi esso costituisce un importante fonte culturale cui possono attingere chi cerca strade nuove, alternative, per risolvere la mai estinta questione sociale, che ora assume coloriture ambientaliste.
Le Economie Alternative, partendo dai fondamenti costitutivi dell'economia classica, aggiungono a questi, elementi non materiali e motivazioni non utilitaristiche, che consentono un approccio ai problemi politico-economici da più punti, dando l'impressione di fornire soluzioni più realistiche perché più complete.
Al CAPITALE, LAVORO, PRODOTTO, MERCATO, PROFITTO si aggiungono, quali fini propri dell'agire umano -che è anche agire economico-, la LIBERTA', la FELICITA', lo STAR-BENE, lo SVILUPPO UMANO.
L'oggetto dell'analisi economica è: l'UOMO-PERSONA, inserito dunque in un contesto naturale e sociale.
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