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L'Economia Aziendale è strutturata in tre parti:
L'obiettivo di questo primo capitolo consiste nel tracciare il percorso dell'evoluzione delle funzioni della banca nel tempo, fino ad arrivare ai giorni nostri, espletando infine una piccola previsione verso la trasformazione di questo settore.
L'attività bancaria ha origini molto remote, che risalgono al IV millennio avanti Cristo, si fa infatti risalire l'origine dell'attività bancaria alle popolazioni che in tempi antichi praticavano il commercio, ossia alle genti della Mesopotamia e della Babilonia. Le prime espressioni d'attività bancaria, infatti, si localizzarono presso i templi, i quali con la loro robustezza delle costruzioni e la sacralità dei luoghi, infondevano sicurezza nei depositanti, in quanto allora era impensabile che venissero profanati dai briganti; i templi erano inoltre dati in custodia ai sacerdoti che ne garantivano il buon andamento. Successivamente la nascita delle banche, derivò dalla continua esigenza di alcuni cittadini ricchi di depositare in custodia i loro beni, per evitare lo spiacevole fenomeno del brigantaggio. Già allora si delineava la prima forma di attività bancaria.
In seguito, con l'intensificarsi degli scambi monetari e l'incremento del commercio, crebbe sempre più il numero di banche, e di cambiavalute, che incrementarono le loro attività imponendo percentuali sul deposito. Tuttavia l'evolversi del settore bancario si arrestò nel periodo successivo al dominio romano e solo con il declino dell'economia curtense e la ripresa dei traffici e degli scambi riapparvero i cosiddetti operatori bancari, detti campsores. L'attività bancaria, che in quegli anni era in pieno sviluppo, dopo aver coinvolto tutta l'Italia e più in particolare la Toscana, subì intorno al XV secolo un periodo di declino, destinato comunque a terminare con la nascita di banche a carattere nazionale.
Si delineava così un'attività bancaria di tipo moderno con l'introduzione di nuovi metodi di pagamento, quali la cambiale, che facilitava i pagamenti a distanza e il regolamento di affari internazionali senza il trasporto del denaro; i certificati di deposito (fedi di deposito, polizze, ecc.), e il giroconto, attraverso il quale era possibile il giro dei depositi da un conto all'altro, senza ricorrere a monete metalliche. Successivamente ci fu l'introduzione dei biglietti di banca che assunsero ben presto valore legale.
Anche in Italia si assistette ad un lento sviluppo del sistema bancario, però il periodo più importante legato allo sviluppo dei diversi enti creditizi parte dal 1880, in questi anni, infatti, si assiste alla nascita del Banco di Roma, oggi Banca di Roma, della Banca Commerciale Italiana e del Credito Italiano.
Ai giorni nostri, possiamo considerare le banche i principali istituti di credito, e proprio in questo XXI secolo, esse sono i primi organismi a risentire dell'influenza della New Economy, legata ad Internet e allo sviluppo delle nuove tecnologie informatiche, tanto che, sembra cambiato il modo di concepire la banca e le sue funzioni, oramai sempre più virtuali.
Parte seconda
L'organizzazione e le funzioni bancarie
La banca è un'impresa che opera nel settore del credito e dei regolamenti monetari, esercitando delle attività di intermediazione e delle attività finanziarie che affiancano e s'intrecciano alla prestazione di numerosi servizi.
In questi ultimi anni le banche, sempre per soddisfare le esigenze che nascono dalle profonde e continue trasformazioni dei mercati e delle condizioni operative delle imprese, nonché dei mutamenti nei comportamenti e nelle abitudini dei privati, hanno sviluppato una vasta gamma di operazioni da offrire alla clientela per quanto concerne la raccolta dei mezzi monetari, l'impiego degli stessi, ma soprattutto nell'erogazione dei servizi.
Il motivo della continua evoluzione delle banche nel corso degli anni, è da ricercarsi nel ruolo di primaria importanza che esse rilevano nel sistema finanziario, sia per le aziende, sia per i singoli e le famiglie.
Le funzioni fondamentali che le banche assolvono possono essere sinteticamente individuate in sei punti:
La funzione monetaria, indicando con essa l'azione d'intervento delle banche all'interno del sistema economico; ciascuna banca, infatti, emettendo assegni bancari e circolari, che sono sostitutivi della moneta legale, ne limitano la quantità in circolazione, gestendo così con una pluralità di intervento il complesso sistema dei pagamenti.
La funzione creditizia, realizzando la corretta correlazione tra i flussi di risparmio e i flussi di investimento.
La funzione di trasmissione degli impulsi di politica monetaria, fungendo essenzialmente da meccanismo di trasmissione al sistema economico della politica monetaria imposta dal governo e dagli altri organi a ciò preposti, prima fra tutti la Banca d'Italia.
La funzione di investimento, destinando una parte delle disponibilità finanziarie, che provengono dalla raccolta del risparmio e quelle rappresentate dal capitale proprio, a forme durevoli di impiego, che in genere sono costituite dall'acquisizione di beni necessari per l'impianto e lo sviluppo della propria struttura operativa, o dall'acquisizione di titoli emessi da enti pubblici, a scadenza protratta nel medio-lungo termine.
La funzione di sviluppo economico-sociale, che garantisce grazie all'azione delle banche un'equilibrata evoluzione del sistema economico e sociale dell'intero paese, in quanto, fornisce un forte stimolo all'espansione delle attività industriali e commerciali.
La funzione di servizi, per offrire una gamma sempre più vasta e differenziata di servizi, in parte complementari all'attività di intermediazione, e all'attività creditizia (i servizi tradizionali di incasso, di pagamento, di custodia di valori e simili), ed in parte nuovi (nel settore delle assicurazioni, della previdenza, ecc.), che vadano sempre incontro alle diversificate esigenze della clientela.
La struttura organizzativa della banca, deve rispondere a precise esigenze operative, essa, infatti, differisce da una banca all'altra in base alle scelte strategiche operate dai dirigenti bancari, ed agli obiettivi finali prefissati. Talee struttura in linea comune si è evoluta nel tempo per consentire alla banca di seguire le mutazioni socio-economiche ed ambientali adattandosi ad esse.
Ultimamente sotto la spinta dell'integrazione europea, si è già avviato un processo di ammodernamento e di razionalizzazione del sistema bancario, volto sempre più ad attribuire alle banche gli elementi per una maggiore concorrenza, ulteriore efficienza, e per la crescita delle loro dimensioni.
Il sistema informativo bancario è l'insieme delle persone, delle procedure, e degli strumenti con cui si attuano la raccolta, l'elaborazione, lo scambio e l'archiviazione dei dati per ottenere un flusso organizzato di informazioni che la direzione può utilizzare per programmare, eseguire, e controllare l'attività bancaria.
Il sistema informativo bancario risulta sempre strettamente collegato alla struttura organizzativa della banca oggi le banche hanno ritenuto necessario rendere sempre più efficiente ed efficace il proprio sistema informativo, attivando un sistema automatizzato. Le spinte in tal senso sono da ricercare nelle necessità di elaborare dati per ottenere informazioni in tempo reale, di strutturare un sistema efficiente di circolazione dei dati e delle informazioni per l'intera rete degli sportelli mediante i quali la banca svolge la propria attività; infine, di fornire alla clientela prodotti-servizi sempre più efficaci offerti per via telematica. Attualmente, in Italia, sono operanti tre o quattro grandi sistemi informatici, utilizzati dalla maggior parte delle banche.
La gestione bancaria si manifesta attraverso una serie di operazioni che si possono sinteticamente ricondurre alla raccolta del risparmio fra il pubblico e al suo impiego sotto forma di fondi, però c'è da ricordare che contrariamente a quanto si potrebbe intendere, la gestione bancaria non si svolge in modo uniforme presso tutti gli istituti di credito, in quanto, le molteplici operazioni di raccolta e quelle di impiego, fanno sì che la gestione bancaria assuma una miriade di sfaccettature in relazione alla tipologia delle operazioni compiute; poi bisogna inoltre considerare che le banche, possono anche esercitare ogni altra attività finanziaria, nonché le attività ad esse connesse e quelle strumentali.
Le operazioni bancarie, in base alle loro caratteristiche, possono essere suddivise nelle seguenti categorie:
Operazioni di intermediazione creditizia, attraverso le quali, la banca raccoglie ed impiega fondi, agendo da intermediaria tra i soggetti che offrono capitali e i soggetti che necessitano finanziamenti.
Operazioni di investimento diretto, attraverso le quali la banca destina una parte delle proprie disponibilità finanziarie a forme durevoli di impiego, costituite principalmente da investimenti di carattere finanziario e da investimenti strutturali-organizzativi.
Operazioni complementari, con le quali la banca fornisce una vasta gamma di servizi alla clientela.
Operazioni collaterali, con le quali la banca fornisce direttamente, oppure servendosi di società controllate o collegate, una particolare categoria di servizi e di attività di vario genere che costituiscono un'evoluzione e un completamento dei tradizionali rapporti tra banca e cliente.
Parte terza
L'attività bancaria proiettata nella New Economy (Home Banking)
I cambiamenti del mercato sono caratterizzati dalla diffusione delle reti informatiche e dallo sviluppo dei nuovi sistemi di comunicazione; queste mutazioni coinvolgono direttamente anche il settore bancario, e proprio in questi ultimi anni si nota in tutto il mondo ed anche nel nostro paese una progressiva trasformazione delle banche indirizzate verso l'erogazione di servizi telematici.
Uno dei più rigogliosi canali tuttora in forte espansione, tanto per la gioia dell'utente, che per quella della banca, è sicuramente rappresentato da Home Banking (o Virtual Banking).
Con il termine Home Banking o Virtual Banking, che dir si voglia, s'individua un istituto di credito che presenta on-line (in rete) i propri prodotti/servizi alla clientela senza la necessità di un rapporto personale diretto, e quindi senza bisogno di aprire filiali, di disporre di casse e di cassieri e di provvedere a contare banconote o trattare grossi volumi di materiale cartaceo.
Insomma, siamo di fronte ad una destrutturazione della banca tradizionale e ad una sua ridefinizione in base alle nuove logiche di organizzazione e di finanziamento, con le quali prevalgono le relazioni a distanza tra banca e clientela.
A favorire la realizzazione delle cosiddette banche virtuali, hanno influentemente contribuito determinati fattori, quali:
a) la crescente disponibilità all'uso degli strumenti informatici;
b) la liberazione delle reti telematiche;
c) l'abbassamento dei costi di trasmissione dei dati;
d) la diffusione delle tecnologie informatiche in modo efficiente e sicuro, così da consentirne nelle transazioni on-line l'utilizzo direttamente e comodamente da casa e dall'ufficio.
La banca propone quindi al cliente, servizi dei quali si può usufruire interagendo da casa attraverso il telefono o il PC (Personal Computer) collegato su di una rete informatica con gli appositi canali di comunicazione, che permettano l'accesso diretto alla banca.
Per una Home Banking gestire i rapporti con il cliente attraverso le reti telematiche, comporta un innumerevole serie di vantaggi, ma allo stesso tempo anche molteplici oneri. Per la banca elettronica, innanzi tutto, vi è l'indubbio vantaggio di avere un'operatività che risulta più estesa, e che può addirittura giungere a coprire per l'intero arco della giornata tutti i giorni dell'anno.
Si ritiene inoltre, che il servizio erogato da una banca virtuale, tramite l'utilizzo delle reti telematiche sul PC del cliente, sia da considerarsi un servizio qualitativamente buono. Infine, per la banca virtuale che opera su una rete pubblica, qual è la rete internet, vie è un'ulteriore vantaggio; infatti, la banca assume visibilità sull'intero pianeta, in quanto, il sito che farà accedere ai servizi offerti dalla banca sarà facilmente reperibile ed accessibile da ogni parte del globo e da qualsiasi utente della rete.
Se molti sono i vantaggi dell'operare in rete, uno degli svantaggi derivanti dall'utilizzo dei servizi bancari per via telematica, consiste nella sicurezza del trasferimento delle informazioni, in quanto, nell'effettuare le normali operazioni bancarie sussiste il rischio di poter essere intercettati dai così detti Hacker, ossia i pirati informatici, incappando così in spiacevoli inconvenienti.
In Italia, la rivoluzione dei sistemi bancari ha causato uno scompenso piuttosto intenso sul personale, in quanto, la parziale eliminazione di una serie di attività bancarie retrogradi ha causato la necessità di dover far evolvere la figura del bancario in una figura di collaboratore dipendente più specializzata. In un futuro che sembra ormai prossimo, si prevede che la domanda di consulenza specializzata aumenterà, costituendo un business importante e già si può immaginare che l'offerta potrà provenire soltanto da persone preparate e motivate, alle quali saranno richieste competenza e conoscenze condivise, ma anche autonomie decisionali e capacità di adeguamento alle innovazioni costanti
La rivoluzione scaturita dall'utilizzo dei mezzi telematici, ha comportato l'abbattimento di tutte le barriere spazio-temporali, ed ha aumentato il grado di concorrenza riducendo di conseguenza i prezzi e dunque comportando una serie di problemi per i conti economici delle aziende bancarie. Vi sono inoltre degli effetti macroeconomici indiretti che agiscono in questa direzione, infatti, con la New Economy il ruolo della Borsa è destinato a crescere il che significa che vi sarà all'interno delle banche una disintermediazione crescente sia dal lato della raccolta del risparmio, che da quello degli impieghi.E' di vitale importanza quindi, per le singole aziende bancarie individuare una strategia economica che consenta di competere nella società odierna, ormai sempre più globale.
Capitolo Secondo:
Il concetto di E-commerce può essere sviluppato ed analizzato da un duplice punto di vista, ovvero, quello fiscale e quello giuridico; esporrò quindi i principi dell'e-commerce e i principali problemi fiscali ultimamente sorti, per poi infine analizzare ed illustrare in diritto le organizzazioni internazionali ed in particolare l'OCSE.
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