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IL SETTORE PUBBLICO DELL'ECONOMIA
IL SETTORE PUBBLICO DELL'ECONOMIA
I BISOGNI PUBBLICI
I bisogni economici sono avvertiti dall'uomo come singolo o come membro di una collettività.
Sono bisogni individuali quelli che l'uomo sentirebbe anche se vivesse isolato (es. mangiare).
Sono bisogni collettivi quelli il cui soddisfacimento è una condizione essenziale per la vita di gruppo (es. la difesa), cioè tutti quei bisogni che l'uomo se vivesse da solo non avvertirebbe.
Con lo sviluppo della società aumentano entrambi i tipi di bisogno e crescendo l'attenzione per la qualità della vita, la distinzione fra i due tipi di bisogno si fa meno netta perché alcuni bisogni anche se individuali devono essere soddisfatti anche per il progresso e la stabilità dell'intero gruppo sociale (es. l'istruzione).
I bisogni diventano pubblici quando lo stato assume il compito di provvedervi, mediante l'erogazione di beni e servizi.
In contrapposizione ai bisogni pubblici ci sono quelli privati, cioè quei bisogni che sono soddisfatti dagli interessati mediante l'acquisto di beni e servizi sul mercato.
Il bisogno pubblico non sempre coincide con il bisogno collettivo, infatti non sempre lo Stato soddisfa tutti i bisogni collettivi (anche se in buona parte è così).
Es il bisogno di mangiare è un bisogno privato e viene soddisfatto dal privato mediante l'acquisto di beni privati (cibo)
Il bisogno di istruzione è un bisogno collettivo che può essere soddisfatto sia dal privato (scuola privata ) che dallo stato (scuola pubblica). Nel momento in cui lo stato assume l'obbligo di soddisfarlo, il bisogno si trasforma da collettivo in pubblico
Il bisogno di difesa dall'invasione di stati stranieri o dai criminali è un bisogno pubblico perché, per legge, solo lo stato può provvedervi.
Ogni Paese può avere bisogni pubblici e privati più o meno uguali.
Ci sono comunque bisogni collettivi che devono per natura necessariamente soddisfatti dallo Stato in quanto corrispondono a funzioni essenziali ed esclusive dello Stato stesso.
Alcuni di questi bisogni non sono neanche avvertiti dal cittadino in quanto lo Stato ne deve garantire il funzionamento (es. la difesa nazionale), prima che i cittadini ne avvertano la mancanza.
Vi sono bisogni che lo Stato soddisfa in quanto è in grado di provvedervi con minori costi sociali (es le infrastrutture cioè le opere pubbliche necessarie alla sviluppo del Paese.
Vi sono poi bisogni individuali che potrebbero essere soddisfatti da privati, ma lo Stato vi provvede per rendere quel bisogno accessibile a tutti (es. l'istruzione), sono detti quindi bisogni di merito perché meritevoli di tutela.
In alcuni casi il loro soddisfacimento è talmente essenziale da essere obbligatorio.
I servizi indivisibili (o generali), sono quei beni che non possono essere divisi per essere goduti solo da una parte di persone, ma sono destinati alla collettività considerata nel suo insieme.
I servizi divisibili (o speciali), sono quei beni prestati dallo Stato al singolo cittadino, che ne usufruisce individualmente.
Di conseguenza è possibile stabilire quanto ogni cittadino ha usufruito di quel servizio.
In alcuni casi la distinzione tra bisogni divisibili ed indivisibili non è molto netta.
Infatti molti servizi speciali oltre ad avvantaggiare il singolo cittadino, producono effetti utili per terzi o per la collettività intera (es. l'istruzione), in questi casi si dice servizio a carattere misto.
Esistono anche esternalità negative (inquinamento, criminalità).
Il mercato funziona mediante gli scambi e la formazione dei prezzi avviene secondo la legge della domanda e dell'offerta.
Questi meccanismi però non funzionano con i beni pubblici; si parla allora di "fallimento del mercato", le caratteristiche che provocano questo fenomeno sono:
La presenza di servizi indivisibili; non essendoci domanda individuale non vi sono i presupposti per uno scambio o per la formazione del prezzo
i servizi divisibili producono effetti di esternalità e non è giusto che un utente paghi per un servizio che si ripercuoterà sulla comunità
i beni ed i servizi che soddisfano bisogni di merito devono essere accessibili a tutti, ma il prezzo che si formerebbe potrebbe risultare troppo alto per alcuni cittadini
le infrastrutture richiedono ingenti investimenti finanziari subito, mentre i benefici si vedranno solo a lungo termine, inoltre di solito sono indivisibili e quindi non quantificabile il prezzo
Per queste ragioni i servizi pubblici non possono essere offerti anche da privati.
Nel sistema economico nazionale coesistono quindi 2 settori:
settore privato
settore pubblico
Nel settore privato ci sono le imprese che producono beni e servizi e li offrono sul mercato dietro corrispettivo di un prezzo.
Nel settore pubblico lo Stato produce beni e servizi non destinati i alla vendita e li mette a disposizione ponendone il costo a carico di tutti i cittadini mediante i tributi.
Le attività che si svolgono in questi 2 settori sono diverse tra di loro, ma allo stesso tempo sono connesse per alcune caratteristiche:
nel settore privato le scelte economiche si basano sulla libera contrattazione; nel settore pubblico, invece, le scelte sono fatte solo dello Stato e imposte a tutti i cittadini; lo Stato interviene per motivi di pubblico interesse e decide cosa produrre, quali servizi soddisfare, in che modo, con che mezzi
nel settore privato un imprenditore valuta la convenienza di una scelta in base al guadagno, nel settore pubblico lo Stato deve effettuare scelte che corrispondono all'interesse della collettività nel suo insieme (lo stato può produrre in situazione di pareggio di bilancio o, addirittura, di perdita)
nel settore privato le spese vengono coperte con ricavi ottenuti dalla vendita, nel settore pubblico il costo dei servizi è sostenuto da tutti i cittadini, che hanno il dovere di contribuire al finanziamento della spesa pubblica mediante criteri fissati coattivamente dalla Stato
il settore pubblico presuppone quello privato, in quanto le risorse economiche per la realizzare interessi pubblici provengono dall'attività economica dei privati. Pertanto, non si può avere una sana finanza pubblica senza una buona economia privata ed il segreto della finanza pubblica è saper attingere alle economie private senza distruggerle
l'attività del settore pubblico può essere uno strumento per favorire lo sviluppo e la stabilità di quello privato
quando un consumatore privato vuole comprare un bene deve avere i soldi prima di comprarlo, mentre lo stato prima decide cosa spendere e poi reperisce le entrate necessarie per finanziare la spesa.
I soggetti del settore pubblico sono:
gli organi amministrativi dello Stato centrale e periferici. L'amministrazione svolta attraverso questi organi prende il nome di amministrazione diretta statale.
gli enti ausiliari dello Stato, l'amministrazione svolta da questi enti prende il nome di amministrazione indiretta (o parastatale);
le regioni, province, comuni, l'amministrazione svolta attraverso questi si chiama amministrazione diretta regionale, provinciale, comunale;
gli enti ausiliari delle regioni, province, comuni, l'amministrazione svolta attraverso questi enti ausiliari si chiama amministrazione indiretta regionale, provinciale, comunale.
L'attività economica dello Stato riguarda le entrate (pubbliche) e le uscite (pubbliche).
Si definisce attività finanziaria pubblica l'attività mediante la quale lo Stato si procura ed impiega i mezzi necessari a realizzare i bisogni di pubblico interesse.
L'insieme delle operazioni che costituiscono l'attività finanziaria pubblica prende il nome di fenomeno finanziario, questo può essere guardato da diversi punti di vista:
economico
politico
giuridico
Il fenomeno finanziario per sua natura è di carattere economico, in quanto lo Stato deve provvedere a molti bisogni pubblici (che sono illimitati e risorgenti) mediante mezzi limitati. Pertanto deve impiegare i mezzi a disposizione in maniera efficiente (problema economico). Se tale attività comporta una distribuzione dei mezzi tale da trarre il massimo vantaggio, allora si dice economicamente razionale.
I fini da realizzare e gli strumenti con i quali provvedervi sono stabiliti dallo Stato con una valutazione politica dell'interesse collettivo, tale valutazione rispecchia l'orientamento espresso dai cittadini mediante il voto elettorale.
Dal punto di vista economico le scelte pubbliche sono considerate più o meno convenienti a seconda se gli effetti che producono sono positivi o negativi sul sistema economico nazionale.
La scienza delle finanze studia l'attività finanziaria pubblica sotto l'aspetto economico, con lo scopo di individuarne gli obiettivi, strumenti, caratteri e gli effetti sull'equilibrio economico generale.
La scienza delle finanze ha stretti rapporti con altre scienza che studiano la società:
economia politica, perché per poter analizzare gli aspetti dell'attività economica pubblica bisogna tener presenti i principi che regolano il sistema economico in generale;
politica economica, perché le scelte finanziarie sono collegate al sistema di interventi che lo Stato attua nei confronti dell'economia nazionale;
statistica, in quanto la finanza pubblica è un fenomeno di massa.
Gli aspetti politico-economici dell'attività pubblica sono collegati a quelli giuridici.
L'attività economica pubblica realizza un insieme di rapporti e di atti regolati dalla legge.
Le scelte di politica finanziaria si trasformano in legge e quindi devono essere rispettate ed osservate dai cittadini; a sua volta lo Stato deve agire in modo conforme alla legge ed entro i termini da essa stabiliti.
Il complesso delle norme che disciplinano l'attività economica pubblica si dice diritto finanziario.
Esso è un ramo del diritto pubblico e regola l'attività dello Stato per l'acquisizione delle entrate, la gestione dei mezzi raccolti ed infine il loro impiego (uscite).
È un ramo del diritto finanziario che regole i rapporti tra cittadino e Stato inerenti l'imposizione dei tributi
Sulla natura dell'attività finanziaria ci sono diverse teorie:
Teoria dello scambio
Teoria del consumo
Teoria della produzione
Teoria dell'utilità marginale
Teoria della votazione
Teoria politica
Teoria sociologica
Teoria delle scelte pubbliche
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