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Appunti scientifiche |
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Capitalistica: la s.r.l. ha ancora una personalità giuridica, quindi i soci hanno una responsabilità limitata per le obbligazioni sociali ai conferimenti
Personale: vengono recepite dalle norme relative alle società di persone. La s.r.l. è definita “società di persone con responsabilità limitata”
Quindi la s.r.l. la grande importanza è data alla centralità del socio, riguardante l’aspetto di autorganizzazione e di funzionamento.
i soci ACCOMANDATARI rispondono solidamente e illimitatamente per le obbligazioni sociali. Assumono per questo motivo l’amministrazione dell’impresa e quindi la gestiscono direttamente.
I soci ACCOMANDANTI rispondono invece illimitatamente alle quote di capitale conferite. Il capitale sociale è suddiviso in azioni, tutte di uguale valore nominale. Possono emettere prestiti obbligazionari.
È una forma adatta alle aziende in fase di ampliamento e di crescita: i soci accomandatari possono mantenere il controllo e la gestione dell’impresa e nel contempo accedere a forme di finanziamento sia di capitale proprio (azioni) sia di capitale di debito (obbligazioni) tipiche della società per azioni.
sono la S.n.c. e S.a.s.
le S.n.c. godono di un’autonomia patrimoniale, i soci rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali, agiscono sotto una ragione sociale e l’atto costitutivo deve indicare una serie di informazioni sulla società
le S.a.s. sono le “sorelline” delle S.a.p.a., anche in questa società i soci si dividono in soci accomandatari e accomandanti.
Le società cooperative sono società a capitale variabile con scopo mutualistico, costituite per la realizzazione di attività produttive che rispondano alle esigenze dei soci, i quali uniscono i loro capitali e le loro forze per il soddisfacimento di dette esigenze. Ci sono due tipi di cooperazioni: a mutualità prevalente, alla quale sono riservate vantaggi fiscali e agevolazioni fiscali (concesse genericamente a tutte le cooperative prima della riforma); e “diverse”, nelle quali si applicano le regole della società di capitali.
Sono state distinte in questi due tipi di cooperativa dopo la riforma del 1 gennaio 2004, che punta a definire l cooperativa protetta, alla quale sono riservate agevolazioni.
Sono cooperative a mutualità prevalente quelle che:
svolgono le loro attività prevalentemente in favore dei soci, consumatori o utenti di beni o servizi
si avvalgono prevalentemente delle prestazioni lavorative dei soci
si avvalgono prevalentemente degli apporti di beni o servizi da parte dei soci
nelle società cooperative per le obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo patrimonio (responsabilità limitata). Per costituirla bisogna che i soci siano almeno 9, può essere costituita da almeno 3 soci quando siano persone fisiche e la società adotta le norme della società a responsabilità limitata. Il valore nominale di ciascuna azione o quota in cui è suddiviso il capitale sociale non può essere inferiore a 25 euro, mentre il valore nominale di ciascuna azione non può essere superiore di 500 euro.
Le cooperative possono distinguersi in:
cooperative di consumo: acquistano merci per rivenderle ai soci
cooperative di produzione e lavoro: ha lo scopo di procurare un’occupazione agli associati
cooperative edilizie: acquistano o costruiscono immobili da destinare ad abitazioni per i propri soci
cooperative creditizie: sono rappresentate dalle banche popolari e di credito cooperativo
cooperative sociali: hanno come scopo la gestione di servizi socio-sanitari, educativi, scolastici, di inserimento delle persone più deboli o handicappate.
Le cooperative fanno anche parte di associazioni, come la confcooperativa, la lega delle cooperative, AGCI e UNCI.
servizi sociali, beneficenza
assistenza sanitaria, religione, politica,
cultura, istruzione, difesa dell’ambiente
Per determinare la crescita di questo settore si ha bisogno di:
forte radicamento territoriale degli enti: grande partecipazione e controllo della produzione di ricchezza e dell’occupazione delle Onlus
piccola dimensione: che garantisce grande flessibilità nell’organizzazione del lavoro
forte presenza femminile (+ del 50%)
ricercare nuove nicchie di mercato per l’innovazione
presenza di volontariato
Gli enti no profit sono entrati nei settori in cui lo stato non riesce a garantire servizi o dove essi costano cari, questi enti saranno i protagonisti dell’evoluzione dello stato sociale e potranno intervenire nell’erogazione di questi servizi che l’ente pubblico non riesce ad erogare.
Le attività delle Onlus sono soggette ad una sostanziale detassazione dove sono previste:
no alla raccolta di fondi, se non occasionali
forfait d’imposta per i redditi degli enti
neutralità fiscale sulle donazioni di beneficenza
no IVA ed altre imposte indirette
Per la raccolta di risorse, per il finanziamento delle attività di solidarietà sociale, si è attuata l’emissione di TITOLI DI SOLIDARIETA’; si tratta di titoli obbligazionari a tasso fisso raccolti con l’emissione al finanziamento delle Onlus.
Sono necessari controlli perché alcuni soggetti non operano senza finalità di lucro, ma mascherate da no profit hanno delle imprese con veri e propri fini di lucro.
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