STRONZIO
Lo stronzio è l'elemento chimico di
numero atomico 38 e di peso atomico 87,62. Venne scoperto in un minerale
estratto da una miniera di piombo di Strontian , in Scozia (donde il nome) e
isolato allo stato metallico nel 1808 da H. Davy. È presente nel suolo allo
stato di carbonato (stronzianite - SrCO3) e di solfato (celestina -
SrSO4). Se ne trovano tracce nell'acqua di mare e in talune acque
minerali.
È un metallo bianco, tenero che
imbrunisce quasi istantaneamente al contatto dell'aria per ossidazione. Molto
ossidabile, si unisce alla maggior parte degli elementi non metallici e con gli
acidi dà numerosi sali, nei quali ha numero di ossidazione 2. Si prepara
riducendo l'ossido con alluminio o per elettrolisi del cloruro fuso. I sali
dello stronzio colorano la fiamma in rosso vivo; per questa caratteristica il
nitrato e il clorato di stronzio sono impiegati in pirotecnica. Nei suoi sali
lo stronzio ha proprietà intermedie fra quelle del calcio e del bario, ma, a
differenza di quest'ultimo, non è tossico. Molto tossico è invece l'isotopo
radioattivo 90 dello stronzio, uno dei prodotti della fissione nucleare di
bombe atomiche, che si fissa al posto del calcio nelle ossa e può permanervi
per molto tempo a causa del lungo periodo di decadimento, spesso provocando
leucemia e cancro alle ossa.
Farmacologia
I sali di stronzio, in quanto poco
tossici e facilmente assorbibili, sono talvolta utilizzati in terapia. Il
lattato di stronzio ha azione diuretica e antielmintica (vermicida).