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SAGGIO BREVE SULLA CLONAZIONE
L'argomento clonazione ha, in questi ultimi tempi, creato numerosi dibattiti in tutto il mondo. Alcuni paesi, come Gran Bretagna ed USA, hanno dato il via alla clonazione di embrioni umani esclusivamente per fini di ricerca e terapeutici, cercando di perseguire un unico obiettivo: ottenere il maggior numero di cellule staminali, dando, così, origine a nuovi tessuti, nuovo sangue, nuovi muscoli da destinare al trapianto.
La clonazione umana approvata da Tony Blair consiste nella manipolazione di embrioni umani a stadi precocissimi di sviluppo, o anche prima (quando non si ha ancora di fronte un organismo umano con i suoi organi, ma solo materiale genetico differenziato), con lo scopo di costituire una sorta di banca di tessuti, organi, ossa e sangue, i quali saranno successivamente destinati ai trapianti.
Tutto ciò ha, chiaramente, suscitato sdegno tra i paesi contrari alla clonazione scientifica, come, per esempio, l'Europa. L'Europarlamento ha, infatti, approvato una soluzione che boccia la clonazione terapeutica, invitando la Gran Bretagna a rivedere la sua posizione sulla clonazione di embrioni umani e chiedendo ai governi dell'Unione Europea di introdurre norme che vietino tutte le forme di ricerca su qualsiasi tipo di clonazione, prevedendo anche sanzioni penali.
Il divieto di clonazione umana è adottato nella quasi totalità dei paesi, ma nella maggior parte di essi non vi sono normative che regolano e sanciscono questo divieto, proprio per questo motivo, in Italia, il Ministro della sanità Veronesi sta mettendo a punto una disciplina legislativa e, finche essa non sarà approvata, un'ordinanza prevederà l'assoluto divieto di pratiche di clonazione umana ed animale. Veronesi si è comunque mostrato disponibile alla clonazione, intraprendendo un'iniziativa con lo scopo di istituire una commissione per lo studio sulle cellule staminali per finalità terapeutiche, vale a dire quelle cellule che non si sono specializzate ma che crescendo danno origine alle cellule che servono a costituire l'organismo umano.
Un discorso molto coerente è stato fatto dalla chiesa, la quale si è mostrata fermamente contraria alla clonazione, sia animale sia umana, ritenendo immorale un'azione del genere. Il cardinale Tonini, portavoce di tutta la chiesa, ha ribadito che non si può rendere l'uomo, o un suo embrione, una merce, nemmeno se con il fine di salvare altri uomini.
Per difendersi dalle moltissime accuse che hanno ricevuto, gli scienziati mondiali continuano a negare fermamente che la manipolazione delle cellule staminali corrisponda alla sacrificazione di una vita umana, poiché ritengono che un embrione, nei primi 14 giorni della fecondazione, non sia da considerare un essere vivente.
Bisogna, in ogni modo, tenere ben presente che la vita si diffonde e si evolve proprio grazie alla diversità degli esseri umani ed animali, e la clonazione potrebbe sconvolgere questo fattore di massima importanza; occorre, inoltre, tenere conto dei possibili errori da laboratorio che potrebbero portare all'insorgere di danni irreversibili sulla natura umana.
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