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L'OTTOCENTO
Le basi neoclassiche e le premesse romantiche
Dopo le scoperte archeologiche della fine del settecento, ci fu una riscoperta dell'arte classica; quindi si ricercava ideale di bellezza, armonia e tranquillità proprie dell'età classica.
Ma lo scopo principale del movimento Neoclassico era riprendere modelli classici usando argomenti e temi contemporanei.
Il bello assoluto è il modello da seguire: compostezza ed equilibrio formale, l'armonia degli esempi greci (meno turbati e scomposti di quelli latini).
Infatti con la Rivoluzione Francese e gli ideali di uguaglianza, fraternità e libertà, il legame tra il periodo contemporaneo e l'epoca dello splendore di Sparta, si strinse inevitabilmente. Durante il periodo della Restaurazione, invece, si facevo riferimento al classicismo imperiale che esaltava gli stessi sentimenti.
L'Illuminismo aveva sviluppato un pensiero razionale; questo cambiò del tutto con lo sviluppo del Romanticismo: questo movimento assai complesso influenzò il pensiero filosofico, quello artistico e letterario, ma soprattutto la vita quotidiana.
Si può parlare di due fasi del R. quella anglo-sassone, ovvero le origini, poi quella francese e infine italiana, la più originale.
In Germania c'è Burke con il sublime, l'orrido e lo spaventoso, egli opera la continua ricerca del bello assoluto (concetto già introdotto da Kant trattandolo nella critica del giudizio estetico, sostenendo che bisogna andare al di là dell'apparenza assoluta affinché si possa cogliere un aspetto più globale della natura); nei suoi scritti è presente la melanconia e l'introspezione, caratteristiche tipiche della prima fase del R.
Schiller invece distingue la sua poesia da quella ingenua dei classici, usando una melanconia che provoca un vero e proprio strappo con la natura. Chenière invece e il primo a puntualizzare che "bisogna esprimere testi nuovi in versi antichi", quindi bisogna distaccarci dalla natura facendo riferimento all'armonia classica.
In Italia c'è la poesia celebrativa di Monti convinto sostenitore che il ruolo della poesia fosse solo uno, quello celebrativo, appunto. Con il Foscolo poi si avrà una ripresa dei modelli classici, greci soprattutto, infatti la madre del Foscolo era greca e lui stesso nacque a Zacinto, quindi rispose a pieno al suo background.
Il R. si può dividere in due fasi principali: la prima comprende il passaggio dall'Illuminismo al, così detto, Pre-romanticismo; la seconda comprende le fasi più salienti del movimento sin dalla nascita del Romanticismo tedesco (1798).
Le premesse del R. si possono trovare in alcuni movimenti nell'Europa della seconda metà del 1700:
Le motivazioni politiche che spinsero verso l'irrazionalismo, il sentimentalismo e l'evasione fantastica della realtà, furono senz'altro il crollo della monarchia e il fallimento degli ideali della Rivoluzione Francese.
Inoltre con la Rivoluzione Economica che stava avanzando, e quindi con la Rivoluzione Industriale ormai in atto, i nuovi ceti prevalenti avevano nuove esigenze e nuovi gusti letterari, quindi bisognava cambiare qualcosa.
Per quanto riguarda la filosofia, ebbe una grande influenza l'Idealismo tedesco: corrente di pensiero filosofica che definiva la realtà come un pensiero (Platone), il pensiero era al centro del reale e da qui deriva appunto tutta la realtà, tutti gli oggetti.
Berkley fu il primo idealista: egli sosteneva che l'essere delle cose è come l'essere percepito( se conosco qualcosa, questa esiste), quindi ogni realtà dipende dall'oggetto che viene percepito.
Kant non si può definire un idealista nel senso stretto del termine, tuttavia nella definizione di spirito come realtà creatrice dell'ordine dell'Universo e ponendo l'IO il legislatore dello stesso, può essere associato al pensiero idealista.
Altre importanti precisazioni degli idealisti riguardano la conoscenza del reale che corrisponde alla conoscenza dell'assoluto(totalità organica e ultima conoscenza e aspirazione dell'IO puro, trascendentale).
Fichte identificava il soggetto morale con l'assoluto, definendolo il principio di ogni esigenza; mentre l'oggetto veniva assorbito nell'io che conosce, sovrapponendosi;
Schelling sosteneva che nell'assoluto coincidevano sia l'oggetto che il soggetto; mentre Heigel credeva nella convertibilità tra soggetto e oggetto, essere e pensiero; tutta la realtà così faceva parte dell'idea e il divenire dell'universo corrispondeva allo sviluppo dello spirito.
In conclusione si può dire che in questo periodo ci fu una grande rivalutazione dell'IO, del genio, del poeta o del letterato creativo e che sa esprimere al meglio il sentimento; quindi l'eroe romantico non è più come il superuomo di Alfieri eroe per la sua morale, ma per la capacità di trasmettere i suoi sentimenti, anche quelli più interiori.
Il gruppo di Jena, a cui aderirono i fratelli Schlegel, Heigel, Schelling, Novalis: i temi principali riguardavano la mitizzazione del Medioevo, quindi un richiamo all'Oriente, l'amore, la morte e la storia;ogni forma di arte veniva identificata con il genio e con la manifestazione del divino.
Il gruppo di Heidelberg, a cui si associarono i fratelli Grimm, Jacob , Brentano: preferirono uno spostamento del cosmopolitismo verso l'esaltazione del folklore nazionale e dei miti germanici.
Il gruppo di Berlino: con carattere più nazionalistico e popolaresco; viene esaltata la fantasia e l'irrazionale.
L'ultima fase del Romanticismo tedesco si sposta a Vienna con la pubblicazione di "Poesia e scelta di G.Biedermeyer": personaggio fittizio, un piccolo borghese soddisfatto del suo ambiente e del suo orizzonte limitato. Il Titanismo di Alfieri diventa l'aspirazione nell'affermarsi nel lavoro, l'esotismo viene rappresentato nel suo apice massimo del giardino fuori casa, e così via.
le ballate liriche esaltano l'elemento naturale, la realtà magica e
simbolica.
con Keats, Byron e Schelley prende vita l'eroe romantico, ribelle, sia
l'autore che il personaggio, anticonformista, pervaso dall'ansia di
libertà ( poi si trasformerà in Decadentismo, esotismo e rifiuto
passivo della realtà).
Nel gennaio del 1816 Mme de Stael pubblicò un articolo sulla "Biblioteca italiana" dove criticava la letteratura italiana che era ormai da tempo "incantata" sul passato;
Un trattato di Standal dove mette a confronto Scheakspeare e Rasine, affermando la superiorità del primo sul secondo nonostante l'impetuosismo che caratterizzava il poeta inglese rispetto al controllo formale di quello francese;
La prefazione a Cromwell di V. Hugo dove definisce il poeta vate e la battaglia civile e artistica che questo deve intraprendere per migliorare la società, per un maggiore impegno politico.
Testi:
"Per una definizione di poesia romantica" di W. A. e F. Schlegel (T30)
"Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni" di Mme de Stael (T31)
"Le ragioni dei classicisti: immutabilità dell'arte e genio italiano" di P. Giordani (T32)
"Le ragioni dei romantici" di L. di Breme (T33)
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