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L'opposizione alla restaurazione
L'opposizione fu condotta attraverso
organizzazioni clandestine:
I membri erano nelle file degli eserciti,nelle classi colte,tra studenti e artigiani,e in qualche caso anche tra le masse popolari.
In prevalenza queste società segrete si proponevano, attraverso insurrezioni, l'obbiettivo di costringere i sovrani a rilasciare carte costituzionali, in alcuni casi si voleva anche l'indipendenza,ma non mancavano anche le sette,che avevano come obbiettivo quello di eliminare la proprietà privata,ispirandosi alla tradizione giacobina.
Le società segrete erano molto importanti perché tenevano vive gli ideali di ribellione,tuttavia avevano anche gravi elementi di debolezza: la segretezza e spesso la vaghezza dei programmi,la rigida gerarchia,i complessi rituali,la chiusura verso l'esterno. Tutto ciò limitava la loro espansione e il loro radicamento nella società.
In Italia, un forte nucleo di opposizione era presente in
Lombardia: era la parte più dinamica della società aristocratica e di quella
borghese che era insoddisfatta della dominazione austriaca per i seguenti
motivi:la mancanza di qualsiasi autonomia amministrativa e politica da
Vienna,la presenza di un esercito di occupazione transalpino,l'imposizione di
dazi per i traffici del lombardo - veneto con
Il gruppo dirigente piemontese era rappresentato da alcuni aristocratici,i quali univano gli ideali patriottici alla fedeltà alla casa Savoia,che per loro rappresentava l'unica vera dinastia italiana.
Nel Napoletano gli oppositori erano esponenti della borghesia terriera che alimentavano la rete cospirativa della Carboneria, il cui obbiettivo era una riforma costituzionale ispirata alla costituzione spagnola. Essi si lamentavano della politica economica del governo borbonico,povero d'iniziativa benché moderato dal punto di vista fiscale.
In Sicilia l'opposizione contro i borboni aveva carattere indipendentista: volevano l'indipendenza economica ed amministrativa da Napoli.
Il ciclo insurrezionale
La prima rivolta scoppiò a Cadice in Spagna nel 1820: ufficiali affiliati alle società segrete costrinsero Ferdinando VII a ripristinare la costituzione del 1812.
Pochi mesi dopo toccò al Portogallo.
Il 1° luglio dello stesso anno,sull'onda di questi successi,insorse anche il regno delle due sicilie,i carbonari con due ufficiali di cavalleria( Morelli e Silvati). La rivolta dilagò in diversi reparti dell'esercito che si schierarono con i ribelli sotto la guida di Guglielmo Pepe costringendo Ferdinando I a giurare la costituzione del 1812.
Contemporaneamente insorgeva anche a Palermo per liberarsi dalla dipendenza di Napoli.
Nel
L'intervento della Santa alleanza
Per affrontare il problema delle rivoluzioni furono tenuti due congressi tra il 1820 e il 1821: uno a Troppau, l'altro a Lubiana. L'intervento armato fu caldeggiato da Metternich.
Ferdinando I chiese l'intervento austriaco contro il suo stesso regno. C'era il timore di vedere destabilizzato l'ordine europeo.
A Napoli, i vari dissensi al proprio interno e il mancato appoggio dei contadini per i quali nulla era stato fatto,indebolirono la resistenza che venne sconfitta dagli austriaci e presero la capitale nel 1821.
In Piemonte il reggente Carlo Alberto dapprima concesse la costituzione, poi fu sconfessato da Carlo Felice e ritirò il suo appoggio. I patrioti furono sconfitti dalle truppe rimaste fedeli al re, e anche dagli austriaci che ripresero Torino nel 1821.
In Europa
Mentre nello stesso anno un colpo di stato decretava la fine del regime costituzionale portoghese.
Il moto decrabista in Russia fu represso duramente dallo zar Nicola I.
Solo in Grecia l'insurrezione nazionale contro i turchi,scoppiata nel 1821,condusse infine a un successo grazie a ragioni di politica internazionale.
L'Eterìa guidata da Ypsilanti era appoggiata dalla Russia,che voleva indebolire
la presenza ottomana nel mediterraneo,ma né metternich(contrario
a ogni rivoluzione) ne gli inglesi ( che avevano paura di un accesso russo nel
mediterraneo erano d'accordo con
Così i turchi furono liberi di trucidare i patrioti greci.
Ma negli anni successivi l'intervento inglese,francese e russo,accomunate dal desiderio di indebolire il potere ottomano,condusse l'indipendenza greca sancita dal contratto di Adrianopoli nel 1829 e nel protocollo di Londra nel 1830.
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