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La parola Luna deriva dall'antichissima radice indoeuropea "leuk", che significa "splendere" trasformandosi poi nel greco "leucos", lucente, chiaro, bianco, e poi nel latino "lux", "luceo", "lumen". Luna significa quindi "la luminosa".
Fin dagli albori del tempo abbiamo cercato di raggiungere il cielo e di scoprirne i misteri: l'astronomia accompagna l'uomo fin dalle sue origini, sia perché l'osservazione del cielo si è rivelata essere un potente strumento di sopravvivenza e di sviluppo, sia perché la volta celeste è sempre stata al centro dell'ansia spirituale e conoscitiva del genere umano.
Le
costellazioni, i pianeti, il Sole e
I
primi calendari segnavano il trascorrere del tempo, non con il Sole e le stagioni,
bensì con l'alternarsi delle "Lune". Ecco perché, nelle società umane di tutto
il mondo,
MITI DELL'ANTICA ROMA
Poi i Romani mutarono i nomi della divinità lunare greca in Diana, Trivia e Lucina (da cui poi deriverà Luna), e sostituirono agli antichi sacrifici umani celebrati in onore della dea della notte, con l'usanza di ululare lungamente nei trivii: "Nocturnisque Ecate triviis ululata per Urbem".
Probabilmente è da quest'usanza che nacque la leggenda dell'uomo-lupo, detto anche licantropo.
L'autore latino Petronio, durante la stesura del "Satyricon", volle inserire il racconto intitolato "Il lupo mannaro" all'interno della narrazione: nei romanzi antichi, infatti, non è infrequente l'inserimento di racconti "neri" in modo da tener sempre viva l'attenzione del lettore, che rimane rapito dall'immagine selvaggia e terrificante della natura.
I due giovani innamorati protagonisti dell'opera, Encolpio e Gitone, accompagnati dal retore Agamennone, partecipano ad un banchetto organizzato da Trimalchione, un ricco liberto riuscito ad accumulare enormi ricchezze. La cena, organizzata con un lusso sfrenato e sfacciatamente ostentato, ha come protagonista assoluto il padrone di casa il quale, dopo aver recitato versi improvvisati e di pessimo gusto, lascia la parola all'amico Nicerote che si esibisce nel racconto di una raccapricciante esperienza personale.
Nicerote, quand'era ancora un giovane schiavo, dovette fare un viaggio per recarsi a trovare una sua amante alla quale era appena morto il marito. Per il percorso si assicurò come compagno un soldato ospite a casa del suo padrone. Durante il viaggio quest'ultimo si apparta fra le tombe che costeggiano la strada per un bisogno: in realtà, appena in prossimità delle tombe, l'uomo si spoglia e si trasforma in lupo-mannaro, urinando sui propri vestiti che vengono subito tramutati in pietra. Spaventato lo schiavo corre verso la fattoria della sua amante, ma vi giunge troppo tardi: un lupo aveva appena ucciso tutte le pecore, ma fortunatamente prima che facesse del male a qualcuno era stato colpito al collo. Tornato a casa il ragazzo trova il soldato sdraiato sul letto ed il medico intento a curargli una ferita sul collo. Da quel momento in poi non passò più neanche un minuto accanto a quell'essere misterioso.
LETTERATURA E VIAGGI FANTASTICI SULLA LUNA
Di
certo
Tra
gli innumerevoli autori che hanno composto testi aventi come sfondo
LUDOVICO ARIOSTO
Orlando Furioso → Astolfo sulla Luna
Il
brano è tratto dall'Orlando Furioso, poema epico composto nel
Il cavaliere Astolfo è quindi incaricato di salire sulla Luna, per recuperare il senno perso da Orlando per amore. Lo stesso San Giovanni, che gli ha dato questo compito, lo accompagna nel luogo in cui vengono raccolte beni materiali ma soprattutto morali perduti dagli uomini sulla Terra: le lacrime e i sospiri d'amore, l'ozio, il tempo perso nel gioco, i desideri irrealizzati, i doni fatti con speranza di ricompensa, il denaro dato in beneficenza, la corruzione della Chiesa.
Finalmente Astolfo giunge ad un monte dov'è radunato il senno perso dagli uomini, "che mai per esso a Dio voti non ferse" . Esso è racchiuso in ampolle, poiché si trova allo stato gassoso, e su una di queste c'è scritto "Senno d'Orlando". Astolfo, con la sua ampolla, può tornare sulla Terra per restituire ad Orlando il suo senno perduto.
GIACOMO LEOPARDI
Idilli → Alla Luna
Il 1819 fu un anno importante per Leopardi: importante per la tentata fuga da Recanati organizzata all'insaputa dei genitori, casualmente scoperta e pertanto fallita. Il fallimento fu un duro colpo per il poeta: il destino stesso lo teneva segregato in Recanati, e tutti i suoi sforzi erano nulli per potersene liberare. L'idillio fu composto proprio in quest'anno, per poi venir pubblicato per la prima volta nel 1825 nel "Nuovo Ricognitore" con il titolo "La ricordanza".
A
distanza di un anno il poeta torna a contemplare
Emerge qui il "pessimismo storico" del poeta: egli ricorda che, anche allora, il suo volto gli appariva "nebuloso e tremulo" per le lacrime che gli sgorgavano dagli occhi eppure, in tanta sofferenza, gli è di conforto il ricordo del passato, anche se trista è la vita e se l'affanno ancora dura.
Quando
il dolore ci affligge, quando non si è appagati da ciò che la vita ci ha
offerto, quando il nulla sembra pendere sull'anima, solo la speranza può
risollevare le nostre sorti: ma quando gli anni portano via con sé anche
l'ultimo barlume di "speme", il dolore è immenso e nulla lo può attenuare. Ed è
proprio per questo che solo il ricordo dell'età giovanile si può insinuare
nell'animo di chi non ha più la forza di sperare, di attendere le gioie che
verranno e di trarre dall'attesa un breve attimo di felicità.
Canto notturno di un pastore errante nell'Asia
"Che fai tu Luna in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa luna?
Sorgi la sera e vai
contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
di riandare i sempiterni colli?
Ancor non prendi a schivo,ancor sei vaga
di mirar queste valli?"
I versi sono quelli iniziali del "Canto notturno di un pastore errante nell'Asia" di Giacomo Leopardi. Un pastore leva un lamentoso canto alla Luna, chiedendole quale sia il senso della Natura e dell'esistenza, ed il motivo per cui non interviene a migliorare la condizione umana. Fallito il tentativo di entrare in comunicazione con la natura, al pastore non resta che avanzare delle ipotesi, mettendole direttamente a confronto con la triste realtà che ha potuto osservare direttamente. Giunge tuttavia alla triste consapevolezza dell'inevitabilità del dolore umano: la vita appare come un continuo alternarsi di noia e di sofferenza e ciò deve portare l'uomo a riflettere sulla propria condizione, abbandonando le certezze e facendosi carico della responsabilità di essere moderni.
La modernità di Leopardi sta proprio in questa continua ricerca di
significato: si interroga
Il poeta parte già dalla consapevolezza del fatto che
DALLA TERRA ALLA LUNA. E OLTRE
Una delle massime aspirazioni dell'uomo è stata sin dall'antichità quella di compiere un viaggio sulla Luna. Si pensi che già nel II secolo d.C. Luciano di Samosata sognava di raggiungerla a bordo di una nave trascinata da un turbine. Lo stesso astronomo Giovanni Keplero immaginava di recarsi sul satellite e di tornare portato da compiacenti demoni. Un suo contemporaneo, Francis Godwin, fantasticava di compiere il viaggio a bordo di una zattera trainata da cigni.
Nel XVII secolo Cyrano de Bergerac si 'reca' sulla Luna su un carro spaziale sospinto da congegni a reazione usanti come carburante vapore di rugiada, mentre lo scrittore Edgar Allan Poe immagina di intraprendere questo arduo viaggio su un pallone gonfiato con un gas misterioso, 40 volte meno denso dell'idrogeno.
Nella
mentalità dell'epoca, lo sbarco sulla Luna fu quindi considerato il punto di arrivo di un lungo e complicato lavoro
tecnico-scientifico, ma l'impresa fu sentita come un punto di partenza, una
tappa dalla quale prendere nuovo slancio per avventurarsi in esplorazioni
ancora più coraggiose.
In viaggio nello spazio: obbiettivo Luna
Volare, a quanto pare, è sempre stato un sogno dell'uomo. Il primo apparecchio volante, una vera rivelazione per l'epoca, fu il biplano a motore dei fratelli Wright.
Da allora, l'uomo ha cercato di arrivare sempre più in alto.
Con Auguste Piccard si ha il primo volo nella stratosfera, e da allora i progressi sulle "macchine volanti" non si sono più fermati. Tuttavia per avere i primi voli anche al di fuori dell'atmosfera bisognerà aspettare il secondo dopoguerra e la guerra fredda.
I sovietici, infatti, insieme alle ricerche nucleari, fecero partire anche degli studi su delle tecnologie che permettessero all'uomo di viaggiare nello spazio. Il 4 ottobre 1957, la storia ricorda il lancio del satellite Sputnik-1, sovietico, seguito da un secondo con a bordo la cagnetta Laika, per vedere se c'era la possibilità di mandare anche l'uomo nello spazio. Il ritorno di Laika, dimostrava che l'uomo nello spazio non era un sogno, bensì una possibilità; così, il 12 aprile 1961 il pilota militare Yuri Gagarin percorse l'orbita della Terra a bordo del Vostok 1, lanciato alle nove e sette minuti della mattina, che tornò al suolo un'ora e quarantotto minuti dopo.
Il successo
dell'iniziativa sovietica fu un duro colpo per gli americani: Lo Sputnik infatti era il
primo satellite artificiale in orbita attorno alla terra, ma la sua importanza
consisteva soprattutto nel fatto che ora i sovietici avrebbero potuto disporre
di propulsori in grado di lanciare missili dal suolo russo direttamente sul
territorio americano. Gli americani passarono subito al contrattacco: il mese
successivo al volo di Gagarin, il presidente americano John Fitzgerald Kennedy
lanciò il più ambizioso progetto per quei tempi: lo sbarco dell'uomo sulla
Luna. Il programma fu diretto dal tedesco
Werner Von Braun e fu eseguito a Cape Canaveral, in Florida. . Mentre gli
americani si preparavano allo sbarco dell'uomo sulla Luna, vengono battuti
nuovamente sul tempo dai sovietici: nel 1963, Valentina Tereskova è la prima
donna ad andare nello spazio. Accompagnato da insuccessi e gravi tragedie (tre statunitensi persero la
vita durante una prova a terra dell'Apollo
1 nel gennaio del 1967), l'onore di posare per primo il piede sulla Luna
toccò, il 21 luglio
Il colonnello
Aldrin, sceso dal modulo lunare subito dopo Armstrong, piantò la bandiera degli
Stati Uniti e lesse il messaggio inciso su una targa metallica che diceva: "Qui
uomini del pianeta Terra per primi hanno messo piede sulla Luna. Luglio
"È un piccolo passo per l'uomo, ma un gigantesco balzo per l'umanità".
Contemporaneamente al progetto lunare nel 1962 si apre la corsa a Marte, con il lancio della navicella sovietica Mars 1. Gli americani rispondono con la lunga serie dei Mariner.Il resto è cronaca recente: Mars Pathfinder, ancora targato USA, "ammarta" il 4 luglio '97.
Ma che n'è stato nel frattempo della Luna? Dopo la missione dell'Apollo 11 si continuano le sperimentazioni di navicelle sempre più sofisticate: il 12 aprile 1981 compare per la prima volta lo Space Shuttle. Fu proprio uno shuttle, il Challenger, ad essere utilizzato nel 1985 nella missione di messa in orbita del laboratorio europeo Spacelab, grazie al quale vennero condotti importanti studi in fatto di nuovi materiali, fisica solare, astrofisica e geofisica.
L'anno seguente anche i sovietici lanciarono in orbita la stazione spaziale MIR, che è ricordata maggiormente per una serie di avarie, fino al suo recente pensionamento. Il programma di voli degli shuttle subì una tragica battuta d'arresto il 28 gennaio 1986, quando il Challenger esplose poco dopo il decollo e morirono i sette componenti dell'equipaggio. Le missioni lunari Apollo furono 6, si partì con Apollo 11 e si concluse con Apollo 17 (Apollo 13 non atterrò).
Dopo la cosiddetta
n"corsa alla Luna" degli anni '70, le missioni spaziali verso il nostro
satellite si sono ridotte notevolmente. Solo recentemente la sonda Clementine, costruita riadattando un
satellite spia militare, ha ripreso numerose immagini delle regioni polari ancora
sconosciute, ma nel maggio del 1994 questa sonda ha perso i contatti con
Dal 1998 è in attività la sonda Lunar Prospector della NASA, che ha lo scopo di effettuare la mappatura completa della superficie lunare e di studiarne la composizione mineralogica.
Grazie a queste innumerevoli spedizioni siamo riusciti ad ottenere il vastissimo numero di informazioni oggi a nostra disposizione: i moti lunari, le eclissi, le maree, la composizione interna del nostro satellite ormai per noi non sono più un mistero.
CARATTERISTICHE LUNARI
La luna è l'unico satellite naturale della Terra, ed è anche il più interno fra tutti i satelliti del nostro Sistema planetario. Le sue caratteristiche sono:
DIAMETRO |
|
DISTANZA DALLE TERRA |
|
DENSITA' (m/v) |
¾ della Terra 3.36g/cm3 |
ACCELLERAZIONE DI GRAVITA' |
1/6 della Terra |
TEMPO DI RIVOLUZIONE E ROTAZIONE |
27g 7h 43m 11.5s |
INCLINAZIONE ORBITA |
|
MASSA |
1/81 della Terra |
TEMPERATURA |
Da |
DISTANZA MEDIA TERRA-LUNA |
|
I movimenti della luna
Se
osserviamo il nostro satellite nel corso di un giorno
possiamo vedere che
Se
prolunghiamo la nostra osservazione nel tempo, prendendo in considerazione le
varie posizioni che
Il
comportamento della Luna in realtà è molto più complesso: oltre a girare
attorno al Sole e a partecipare ai moti del Sistema solare, della Galassia e
dell'Universo, subisce delle perturbazioni dovute all'azione gravitazionale degli
altri corpi celesti.
Rotazione
Il movimento
di rotazione si compie attorno all'asse lunare da W verso E, con una
velocità angolare media di 13° al giorno: la durata di
una rotazione completa della Luna è quindi di 27d7h43m12s, uguale a quella del moto di rivoluzione, per cui
Tuttavia, attraverso piccole oscillazioni dell'asse lunare chiamate librazioni, possiamo vedere più della metà della superficie lunare: il moto di rotazione avviene a velocità angolare costante, quello di rivoluzione che segue le leggi di Keplero avviene a velocità variabile, ciò può comportare un leggero anticipo o ritardo del moto di rotazione rispetto a quello di rivoluzione, facendo in modo che si possano vedere parti delle regioni equatoriali che dovrebbero appartenere alla "fascia nascosta
Rivoluzione
Il
movimento
di rivoluzione della Luna si effettua in senso
antiorario, sempre da W verso E, lungo un'orbita ellittica di cui
L'ellisse
orbitale lunare è un po' più schiacciata di quella terrestre, ma comunque assimilabile ad una circonferenza; il valore
dell'eccentricità è infatti di 0,055 circa. Nel corso della rivoluzione
Il piano su cui giace l'orbita lunare non coincide con quello dell'orbita terrestre, ma è inclinato rispetto a questo di 5°09, con la conseguenza che per circa metà del tempo impiegato per una rivoluzione, questa si trova al di sopra del piano dell'eclittica e per l'altra metà ne è al di sotto. L'orbita lunare interseca il piano dell'orbita terrestre in due punti detti nodi, uniti dalla linea dei nodi, che corrisponde all'intersezione tra il piano dell'orbita lunare con il piano dell'eclittica.
La
velocità con cui
I
due movimenti, rotazione e rivoluzione, sono sincroni, tuttavia
quando procediamo alla misurazione della loro durata, questa varia in
relazione al punto di riferimento usato, che può essere il Sole o una stella
lontana: nel primo caso si ha il mese
lunare (rivoluzione sinodica), che dura 29g 12h 44m, nel secondo caso
misuriamo il mese sidereo (rivoluzione
siderea), di durata minore pari a 27g 7h 43m. Tale differenza è dovuta al fatto che quando
Traslazione
Nel
compiere il suo moto attorno alla Terra,
Altri moti
Esistono numerosi altri moti della Luna, simultanei ai precedenti ma molto più lenti; alcuni di essi consistono in perturbazioni dovute all'azione attrattiva del Sole. Tra i più importanti vi sono:
Il moto di regressione della linea dei nodi: essa non rimane fissa nello spazio, ma si va spostando continuamente, ruotando in senso orario con un periodo di circa 18,6 anni.
La rotazione dell'asse maggiore dell'orbita lunare: la linea che congiunge il perigeo con l'apogeo ruota in senso antiorario, come l'asse maggiore dell'orbita terrestre, compiendo un giro completo in 8,85 anni.
Naturalmente,
insieme alla Terra,
Le fasi lunari e le eclissi
Se
osserviamo
Vi è di conseguenza un ciclo regolare in cui si susseguono 4 fasi lunari ciascuna di 7 giorni:
Novilunio
È
considerata la prima fase e si ha quando Terra, Sole e
Luna sono allineati, con
Primo quarto
In
questa seconda fase
Plenilunio
In
questa terza fase Terra, Luna e Sole sono nuovamente allineati,
ma questa volta è
Ultimo quarto
In
quest'ultima fase
Le eclissi
Quando
Sole, Terra e Luna sono perfettamente allineati, si ha un eclissi di Sole o di Luna: ciò
avviene solo quando
Questi
fenomeni sono prodotti dal fatto che
Data
la relativa vicinanza tra Terra e Luna, queste possono entrare nel cono d'ombra
dell'altra tuttavia, date le maggiori dimensione della
Terra rispetto a quelle della Luna, il cono d'ombra della Terra ha dimensioni
maggiori, perciò
Eclissi di Luna
Quando
Quando
Struttura interna
La
struttura interna della Luna è stata analizzata mediante le onde sismiche
prodotte dai "lunamoti" che si
verificano soprattutto quando si trova in prossimità della Terra:
questi, sommati alle innumerevoli esplorazioni, hanno confermato che
Nel
mezzo vi è il nucleo, il cui raggio è di poco superiore ai
Superficialmente
troviamo la crosta, anch'essa
rigida, con uno spesso di circa
Strutture superficiali
Nelle notti di luna piena, anche ad occhio nudo, si vedono sulla superficie lunare delle aree più scure chiamate "mari" e delle aree più chiare chiamate "terre". L'esplorazione diretta ha confermato questa suddivisione.
Mari
Si presentano come vasti territori pianeggianti quasi privi di crateri, e sorprendentemente sono praticamente assenti sulla faccia non visibile della Luna. Il loro colore scuro è dovuto alla presenza di rocce scure basaltiche, chiamate "basalti del mare", abbastanza simili a quelli terrestri, rispetto ai quali hanno un maggiore contenuto di ferro ed un minor contenuto di sodio.
Terre
Le terre occupano circa l'80% della superficie lunare, e sono morfologicamente più complesse dei mari, in quanto ricche di crateri e dei cosiddetti "altopiani lunari".
Le rocce che le compongono sono di due tipi:
Superficie lunare
La continua caduta di meteoriti sulla superficie lunare, che non è protetta dall'atmosfera, ha frantumato lo strato superficiale delle rocce lunari. Il suolo è infatti uniformemente coperto da un materiale a grana fine chiamato regolite, prodotto dallo sminuzzamento delle rocce superficiali.
Origine della Luna
Sono state proposte diverse ipotesi circa l'origine della Luna:
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