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La legge di guerra
Quindici regole
Le norme che sono state elaborate fin dal diciannovesimo secolo si riassumono in 15 regole.
UN SOLDATO DEVE:
Rispettare la disciplina militare e le leggi di guerra, create per la sua stessa protezione e per ridurre sofferenze inutili.
Rispettare i simboli protettivi dei servizi medici e la bandiera bianca che rappresenta la tregua. Se ad esempio, durante un attacco, utilizzate dei barellieri per trasportare munizioni all'andata e feriti al ritorno, non potete farlo indossando il simbolo della Croce Rossa. Non avanzate per accettare la resa se vedete una bandiera bianca: aspettate che siano loro a raggungervi. Nella confusione della battaglia può darsi che non tutti abbiano visto la bandiera bianca e che qualche nemico spari su di voi.
Trattare in modo umano tutte le persone che cadono nelle sue mani e proteggerle dai pericoli della guerra. Ciò significa permettere ai prigionieri di guerra di tenere i loro elmetti e il corredo NBC: può succedere che si trovino sotto vento nel caso di un attacco con armi chimiche, o che siano bombardati dai loro caccia mentre vengono trasferiti nelle retrovie.
Raccogliere e curare i feriti, nemici inclusi. Questo può andare a vostro vantaggio: un nemico trattato in modo umano sarà più disposto a parlare con chi l'ha catturato. Fotografie illustranti prigionieri che ricevono cure mediche fanno sembrare giusta la vostra causa e possono spingere altri nemici ad arrendersi.
UN SOLDATO NON DEVE:
provocare danni e feriti di quanto sia effettivamente necessario alla sua missione militare. Se distruggete una città con attacchi aerei e di artiglieria, non troverete l'appoggio della popolazione, anche se la state liberando. Strade piene di rottami e crateri di bombe rallenteranno i vostri movimenti.
Impadronirsi di oggetti del nemico per proprio uso personale. La storia è piena di soldati delle retrovie che hanno preso attrezzature nemiche per mostrarle o barattarle, nonostante fossero stati i soldati di prima linea a catturare i nemici. Alcune attrezzature nemiche in oltre possono fornire informazioni importanti agli esperti, quindi tenerle (o, peggio ancora, distruggerle) può ridurne l'utilità.
Usare veleno o modificare le proprie armi o munizioni così da causare più ferite o danni. E' molto difficile, in quanto molte delle moderne armi anti-uomo non possono essere definite umane. La regola vale più per i soldati che modificano le loro munizioni per far sì che la pallottola si dilati quando colpisce il bersaglio. Per quanto riguarda il veleno, non si intendono solo sofisticati prodotti chimici, ma anche qualsiasi sostanza velenosa che venga messa nell'acqua o nelle provviste.
UN SOLDATO NON DEVE ATTACCARE:
I civili che non sono coinvolti nel combattimento. Essi potrebbero essere neutrali e un attacco li trasformerebbe in reclute partigiane oppure, se parteggiavano per voi, perdereste dei buoni amici. Ma se i civili sono armati e indossano uniformi o insegne dei partigiani o guerriglieri, allora sono impegnati in attività belliche e le regole di guerra valgono anche per loro. Se fatti prigionieri avranno lo status di prigionieri di guerra. Tuttavia i mercenari non sono né combattenti, né hanno il diritto allo status di prigionieri di guerra. Secondo un protocollo (1977) della Convenzione di Ginevra del 1949, "un mercenario è una persona che prende parte ad un conflitto per un guadagno personale, non è membro di un esercito regolare e non ha alcun legame con le nazioni in conflitto". Gli stranieri che hanno prestato servizio in alcuni eserciti africani o medio-orientali avevano ricevuto lo status di membri dell'esercito nazionale, non erano quindi dei mercenari.
Il personale medico e militare e i cappellani. Il personale medico nemico vi assisterà nella cura dei feriti catturati e i cappellani vi aiuteranno a seppellire i morti e in altre opere umanitarie.
Chi risulta protetto dalla bandiera bianca.
Per ovvie ragioni non dovete attaccare ospedali, veicoli a uso medico o personale medico.
Nemici che non possono più combattere perché si sono arresi o perché sono feriti. Il problema del nemico può consistere nel fare accettare la propria resa: la guerra abbonda di esempi in cui cecchini o mitraglieri che si arrendono e pretendono di essere trattati coi guanti. Si dice ad esempio che i russi avessero una particolare antipatia per i lancia fiamme tedeschi. La resa dovrebbe essere dichiarata solo dopo aver distrutto le proprie armi ed essersi tolti l'elmetto, uscendo poi lentamente con le mani in alto. Un movimento rapido fatto da un soldato ancora munito del suo equipaggiamento provocherà quasi istintivamente degli spari di reazione, anche se egli non ha nessuna arma.
Gli edifici civili e i terreni non adibiti a scopo militare o che non hanno alcuna importanza militare. Se sparate su questi edifici sprecherete solo munizioni, commetterete un atto di fragrante indisciplina e vi priverete probabilmente di un eventuale riparo o sistemazione.
SE CATTURATO UN SOLDATO DEVE:
dare il proprio nome di matricola, grado, nome, cognome e data di nascita - nient'altro. Queste informazioni vengono trasmesse alla potenza protettrice, uno stato neutrale incaricato di controllare che le leggi di guerra vengano rispettate. Essa può a sua volta trasmetterle al paese natio del soldato, in modo che il suo nome cessi di essere sulla lista dei dispersi e passi su quella dei prigionieri. E' nell'interesse stesso del soldato dare queste informazioni, ma qualsiasi altra informazione è segreto militare, pertanto è suo compito non diffonderla.
Non svolgere alcuna attività di carattere militare. Ciò può essere difficile se si è in mano del nemico. E' quindi compito della potenza protettrice assicurare che gli uomini non siano usati per questi scopi, ma se vi faranno lavorare in un industria bellica avrete la possibilità di sabotarla. I prigionieri sono talvolta utilizzati in prima linea per svolgere attività di carattere militare nel corso del loro trasferimento nelle retrovie, come scaricare provviste. Questo è illegale. Inoltre i civili non possono essere costretti a eseguire compiti militari. Il conflitto orientale, dal 1941 al 1945, è ricco di esempi di abuso di lavoro forzato. La popolazione civile non può essere punita o costretta lasciandola senza cibo, con rappresaglie o punizioni collettive.
Se la guerra può essere definita un omicidio legalizzato,
le leggi di guerra sono un tentativo di limitare questo omicidio.
Può darsi che appaiano eccessivamente ottimistiche,
ma è nel vostro interesse rispettarle.
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