Kuhn, popper, locke

KUHN

"Struttura delle rivoluzioni scientifiche" 1962

- Trova due concezioni della scienza: cumulativa e rivoluzionaria.

Polemizza con i manuali di scienza che forniscono un'immagine erronea di cosa sia la scienza. Infatti dai manuali la scienza è una serie di osservazioni, esperimenti e risultati, la cui elaborazione porta a una teoria (concezione cumulativa), ma non è così. Per Kuhn infatti la scienza procede rivoluzionariamente.

- Afferma che quando gli eventi non seguono una teoria non è detto che questa sia errata, anche se dovrebbe farlo (in senso logico). La teoria è considerata corretta, mentre i fatti sono un rompicapo.

Teniamo una teoria fin quando non ne nasce una nuova, concorrenziale alla prima, che riesce a spiegare tutti i fenomeni, compresi quelli che l'altra teoria non spiega. Se non si trova una teoria concorrenziale teniamo la vecchia, anche se imprecisa, di cui ci persuadiamo sia corretta.

Es: la teoria di Newton fu accettata perché nella dottrina tolemaica c'erano contraddizioni.

POPPER

Come si è passati dalla teoria tolemaica a quella eliocentrica? Popper usa l'esempio di Galileo, che non ha inventato il cannocchiale, ma l'ha perfezionato, pensando di portarlo verso il cielo. Infatti non è l'occhio che vede, ma la mente, Galileo vede nella luna valli e montagne, gli altri solo macchie scure, ritenevano che le leggi della luce fossero diverse e ingannassero l'occhio umano. Nessuno aveva mai pensato di guardare in superioribus, perché credevano nella vecchia teoria tolemaica.

- Il neopositivismo ritiene che si possa parlare solo delle realtà che cadono ai nostri sensi una teoria è vera solo se verificata (scienza=verità). Così la metafisica non è né vera né falsa, ma ogni sua proposizione è insensata.

Per Popper nessuna teoria è verificabile, tutto è relativo. Esistono solo opinioni, non verità. La scienza è un insieme di proposizioni falsificabili che sono ritenute verità solo perché nessuno le ha confutate.

Locke

- Locke vuole dare il potere al Parlamento. Lo Stato di natura è il diritto di tutti su tutti ma non c'è un stato di conflitto continuo (come per Hobbes). Locke basa le sue teorie sul lavoro, che è la fonte della proprietà privata.

Es: il cervo nel bosco è di tutti, ma se lo catturo (usando il lavoro) diventa mio.

La proprietà non deve essere legittimata, è un diritto antecedente la decisione politica.

Pactum unionis pactum subiectionis noi non alieniamo tutta la volontà al re, ma solo una parte, il sovrano ha dei limiti nell'esercizio del potere. Rovescia le posizioni di Hobbes.