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IL PERIODO
Un periodo è formato dalla successione di più proposizioni unite tra loro da congiunzioni coordinative (e ) o subordinative.
All'interno di un periodo possiamo distinguere proposizioni principali ( o indipendenti) e proposizioni secondarie (subordinate o dipendenti).
Le principali sono quelle che hanno una funzione preminente e possono reggersi da sole;
le secondarie sono quelle che non hanno una funzione preminente e non possono reggersi da sole.
Quando in un periodo due proposizioni stanno sullo stesso piano, si dicono coordinate; sono unite da congiunzioni copulative di senso positivo (e, inoltre, anche) o negative (non, né).Quando sono accostate senza alcuna congiunzione, si dice che sono coordinate per asindeto.
Una proposizione dipendente si dice di primo grado se dipende dalla principale, di secondo grado se dipende da una dipendente di primo grado, di terzo grado se dipende da una dipendente di terzo grado.
LE PROPOSIZIONI PRINCIPALI
P. ENUNCIATIVE: sono quelle che esprimono un giudizio o riferiscono un fatto. Usano il modo indicativo
P. INTERROGATIVE: contengono una domanda o un'interrogazione in forma diretta. Di norma, sono espresse all'indicativo. A volte anche al congiuntivo o condizionale o infinito.
P. ESCLAMATIVE: Contengono un'esclamazione che esprime gioia, soddisfazione, dolore, disappunto ecc. Di norma usano l'indicativo. A volte anche l'infinito
P. IMPERATIVE: Esprimono un comando, una proibizione, un ordine.Usano il modo imperativo
P. ESORTATIVE: contengono un'esortazione, un invito, un consiglio, una preghiera. Usano il modo congiuntivo
P. DESIDERATIVE: esprimono un desiderio, un augurio, un rimpianto. Usano il modo congiuntivo o condizionale.
P. CONCESSIVE: esprimono una concessione, un'ammissione. Usano il modo congiuntivo
P. POTENZIALI: esprimono una possibilità. Usano il condizionale con il verbo potere.
P. DUBITATIVE: Esprimono un'incertezza, un dubbio. Usano spesso il condizionale con il verbo dovere.
LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE.
Sono proposizioni sostantive quelle che svolgono nel periodo la stessa funzione del sostantivo, non retto da preposizione cioè del soggetto o del complemento oggetto.
Sono proposizioni aggettive quelle che svolgono nel periodo la funzione dell'attributo e dell'apposizione.
Sono proposizione avverbiali quelle che svolgono nel periodo la funzione dell'avverbio o dei complementi indiretti.
LE PROPOSIZIONI SOSTANTIVE
P. SOSTANTIVE SOGGETTIVE: svolgono la funzione di soggetto rispetto ai predicati verbali delle proposizioni reggenti. Nella forma esplicita sono introdotte dalla congiunzione che e sono espresse con l'indicativo o congiuntivo o condizionale. Nella forma implicita sono all'infinito , talvolta preceduto dalla preposizione di.
Dipendono sempre da verbi o locuzioni impersonali: accade, sembra,occorre... Oppure è noto, chiaro, è necessario...
P. SOSTANTIVE OGGETTIVE: svolgono la funzione del complemento oggetto. Nella forma esplicita sono introdotte dalla congiunzione che e sono espresse con l'indicativo o congiuntivo o condizionale. Nella forma implicita sono all'infinito preceduto dalla preposizione di.
Dipendono da:
verbi enunciativi come affermare, dichiarare, negare, raccontare......
verbi indicanti percezione come sentire, udire, vedere.....
Verbi indicanti giudizio o stima come giudicare, ritenere, credere.....
Verbi indicanti un sentimento come rallegrarsi, dolersi, lamentarsi....
Verbi indicanti volontà, timore, desiderio come voler, desiderare, temere, preferire.....
P. SOSTANTIVE DICHIARATIVE : hanno la funzione di spiegare meglio quello che è detto nella reggente. Nella forma esplicita sono introdotte dalla congiunzione che o da locuzioni come il fatto che e sono espresse con l'indicativo o congiuntivo . Nella forma implicita sono all'infinito preceduto dalla preposizione di.
P. SOSTANTIVE INTERROGATIVE INDIRETTE: contengono una domanda in forma indiretta. Sono introdotte da pronomi,aggettivi avverbi interrogativi come chi, che cosa, quale... oppure dalla congiunzione se.
P. SOSTANTIVE DUBITATIVE: esprimono un dubbio. Nella forma esplicita sono introdotte dalla congiunzione se o da un pronome, aggettivo o avverbio interrogativo e sono espresse con l'indicativo o congiuntivo o condizionale. Nella forma implicita sono all'infinito.
LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE AGGETTIVE
P. RELATIVE PROPRIE: ESPLICITE E IMPLICITE: svolgono la funzione dell'attributo o dell'apposizione. Le relative proprie di forma esplicita hanno il verbo al modo indicativo, congiuntivo o condizionale e sono introdotte dal pronome relativo che o indefinito chiunque o da un avverbio relativo come .
Nella forma implicita si rendono con l'infinito preceduto dalla preposizione da o con il participio presente o con il participio passato.
LE PROPOSIZIONE SUBORDINATE AVVERBIALI
Svolgono la funzione dell'avverbio o di un complemento indiretto.
P. FINALI: indicano lo scopo che intende raggiungere il verbo della reggente. Nella forma esplicita sono introdotte dalle congiunzioni perché, affinché, acciocché, onde... e sono espresse con il congiuntivo . Nella forma implicita sono all'infinito preceduto dalle preposizioni per, a, di oppure dalle locuzioni allo scopo di, al fine di, ...
P. CONSECUTIVE: indicano la conseguenza di ciò che è detto nella proposizione reggente. . Nella forma esplicita sono introdotte dalla congiunzione che e sono espresse con l'indicativo . Nella forma implicita sono all'infinito preceduto dalla preposizione da.
P. CAUSALI: indicano la causa di quello che dichiara il verbo nella principale. . Nella forma esplicita sono introdotte dalle congiunzioni poiché, perché, siccome, giacché.. o dalle locuzioni in quanto che, dal momento che... e sono espresse con il congiuntivo . Nella forma implicita sono all'infinito preceduto dalle preposizioni per, di oppure con il gerundio o il participio passato.
P. TEMPORALI: indicano le circostanze di tempo in cui si verifica quello che è espresso nella reggente. . Nella forma esplicita sono introdotte dalle congiunzioni quando, allorché, mentre, appena.....o dalle locuzioni prima che, dopo che, ..... e sono espresse con il congiuntivo o indicativo. Nella forma implicita sono all'infinito preceduto dalle preposizioni a, in, su, prima, dopo ...
P. CONCESSIVE: indicano la circostanza nonostante la quale si verifica quello che è espresso nella reggente. . Nella forma esplicita sono introdotte dalle congiunzioni benché, sebbene, nonostante......e sono espresse con il congiuntivo . Nella forma implicita sono al gerundio preceduto da pure, anche o con il participio preceduto da benché, pure quanto....
P. AVVERSATIVE: esprimono un concetto che si oppone a quanto enunciato nella reggente. . Nella forma esplicita sono introdotte dalle congiunzioni mentre, quando..... e sono espresse con l'indicativo o condizionale. Nella forma implicita sono all'infinito preceduto da anziché, invece di, in luogo di.....
P. MODALI: indicano il modo in cui si verifica quello che esprime la reggente. . Nella forma esplicita sono espresse con l'indicativo preceduto da come, nel modo che... o con il congiuntivo preceduto da comunque, senza che.... Nella forma implicita sono espresse con il gerundio , con il participio o con l'infinito preceduto da con o senza.
P. LIMITATIVE: esprimono un fatto o un concetto che limita quello enunciato nella reggente. Nella forma esplicita sono espresse con l'indicativo o congiuntivo o condizionale e sono introdotte da per quanto, per quello che.... Nella forma implicita sono espresse con l'infinito preceduto da a, in, per.....
P. condizionali e il periodo ipotetico : indicano la condizione necessaria perché si verifiche quello che è stato enunciato nella reggente. Nella forma esplicita presentano l'indicativo o il congiuntivo introdotto dalle congiunzioni se, qualora, purché, quando.... Nella forma implicita hanno il gerundio o il participio o l'infinito preceduto dalla preposizione a.
L'unione di una proposizione condizionale con la sua reggente dà luogo al periodo ipotetico. In un periodo ipotetico, si definisce pròtasi ( cioè premessa) la proposizione condizionale e apòdosi la proposizione reggente.
A seconda della condizione espressa nella protasi (reale, possibile, irreale) ci sono tre tipi di periodo ipotetico:
I tipo o della realtà (indicativo);
II tipo o della possibilità (congiuntivo e condizionale);
III tipo o della irrealtà (congiuntivo e condizionale).
P. COMPARATIVE: costituiscono il secondo termine di paragone rispetto al comparativo contenuto nella reggente.
COMPARATIVE DI UGUAGLIANZA ha la forma esplicita con il verbo all'indicativo. E' introdotta da tale...quale, così...come, tanto....quanto.
COMPARATIVE DI MAGGIORANZA hanno la forma esplicita con il verbo all'indicativo, congiuntivo o condizionale. E' introdotta da di come, di quanto, ....
COMPARATIVE DI MINORANZA: hanno la forma esplicita con il verbo all'indicativo, congiuntivo o condizionale. E' introdotta da che, che non, di come....
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