Hegel

Hegel

Vita.

Nacque nel 1770 a Stoccarda, seguì i corsi di filosofia e teologia all'Università di Tubinga dove conobbe Schelling. Egli fu entusiasmato dalla Rivoluzione Francese che influenzò il suo pensiero.

Soggiornò a Berna, a Francoforte , a Norimberga e infine a Berlino dove conobbe il suo massimo successo.

Alla sua morte i suoi alunni dell'Università di Norimberga pubblicheranno gli appunti annotati durante le lezioni del loro professore.

Opere

Gli scritti giovanili evidenziano un interesse religioso politico in seguitò negli scritti della maturità questo interesse si trasformerà in storico-politico.

Le opere della maturità più significative sono:

-1807 Fenomenologia dello Spirito, dove egli dichiara il suo distacco dal pensiero di Fiche e Schelling;

-1817 Enciclopedia delle Scienze Filosofiche, è l'opera che espone meglio il suo pensiero e il suo sistema;

-1821 Lineamenti di Filosofia del Diritto, è l'opera che illustra meglio il suo pensiero politico alla quale si    rifaranno gli ideali politici di Bismark (anche se i due differiscono cronologicamente, Bismark diventa cancelliere nel 1850) .

I capisaldi del sistema.

a)Risoluzione del finito nell'infinito :

riesposizione della soluzione romantica panteista e immanentista ma in termini hegeliani si dirà che la realtà è un organismo unitario che non ha nulla al di fuori di se e che coincide con l'Assoluto (Infinito), mentre le manifestazioni del mondo coincidono con il finito. Perciò il finito non esiste perché quello che noi chiamiamo tale è una manifestazione parziale dell'Infinito ed allora il finito esiste solo nell'Infinito.

La differenza fra la visione spinoziana e quella hegeliana è che mentre per Spinoza l'Assoluto (Natura) è una sostanza statica, per Hegel invece è un soggetto spirituale in divenire quindi tutto ciò che esiste è un momento di realizzazione dell'Infinito. La legge che studia questo divenire è la dialettica.

b)Ragione e realtà :

il soggetto in divenire viene anche chiamato Idea o Ragione, da qui nasce il famoso aforisma hegeliano :

"ciò che è razionale è reale e ciò che è reale è razionale."

Con la prima parte dell'aforisma Hegel intende dire che il Dover essere coincide con l'essere, la ragione con la realtà e l'Infinito con il finito, vale a dire che la ragione governa il mondo e lo costituisce.

Con la seconda parte dell'aforisma Hegel afferma che la realtà è costituita da una struttura razionale che si manifesta in modo inconsapevole nella natura e in modo consapevole nell'uomo e quindi la ragione non può esistere senza la realtà.

c)La funzione della filosofia :

Hegel ritiene che il compito della filosofia sia limitarsi ad analizzare razionalmente ciò che esiste, capire il senso delle cose e spiegarne il perché in modo razionale, in quanto il mondo è già come deve essere.

Idea, Natura e Spirito. La partizione della filosofia.

L'Assoluto si manifesta attraverso tre momenti :

l'idea in sé per sé (tesi); l'idea fuori di sé (antitesi); e l'idea che ritorna in sé (sintesi).

Questo disegno equivale ad una triade dialettica. La tesi corrisponde all'idea pura non concretizzata nella realtà (infinito); l'antitesi corrisponde alla natura nella realtà (finito); la sintesi è lo Spirito, cioè quell'idea che dopo essersi fatta natura torna in sé. A questi tre momenti dell'Assoluto Hegel fa corrispondere le tre sezioni della filosofia:

-Logica : scienza dell'idea in se per se;

-Filosofia della Natura : scienza dell'idea nell'alienarsi da se;

-Filosofia dello Spirito : scienza dell'idea che ritorna in se.

La Dialettica.

La Dialettica è la legge che studia il divenire dell'Assoluto ed essa può essere compresa e spiegata tramite il modo logico o ontologico in quanto Hegel usa la Dialettica in vari settori filosofici. Il pensiero secondo Hegel si divide in tre momenti:

1- la tesi è il momento intellettuale-astratto, ed è il grado più basso della ragione. Il pensiero si limita a      considerare la realtà secondo le sue singole differenze senza metterle in rapporto fra loro.

2-l'antitesi è il momento negativo-razionale, e consiste nel relazionare le determinazioni del momento precedente con quelle opposte;

3-la sintesi è il momento positivo-razionale, esso coglie l'unità delle determinazioni opposte, vale a dire è arricchito perché considerato in relazione all'opposto.

La Dialettica consiste quindi:

1-affermazione di un concetto statico e astratto;

2-negazione di questo concetto e considerazione del concetto opposto;

3-unificazione dell'affermazione e della negazione in una sintesi che contiene entrambe.

Questa riaffermazione potenziata dalla negazione precedente, viene chiamata da Hegel Aufhebung, che significa superamento.

-La dialettica è l'insieme dei tre momenti;

-Essa illustra il principio della risoluzione del finito nell'Infinito. Infatti il finito, cioè la realtà può esistere in un insieme di relazioni. Il tutto è un'entità dinamica e la dialettica rappresenta il processo tramite il quale la realtà perde la propria staticità;

-La dialettica ha un significato ottimistico in quanto unifica e pacifica ed ha sempre un risultato positivo.

La critica alle filosofie precedenti.

Hegel e gli Illuministi.

Hegel critica gli Illuministi perché pongono l'intelletto come giudice della storia. Primo perché la storia non può essere criticata in quanto la realtà è gia come deve essere; secondo perché la facoltà dell'intelletto Hegel la considera finita e parziale, per lui è la ragione che prende corpo nella storia.

Hegel e Kant.

La critica agli illuministi può essere estesa anche a Kant, inoltre Hegel focalizza la sua avversione in alcuni punti kantiani:

-Kant basa il suo pensiero su una filosofia del limite e quindi del finito;

-Kant separa l'essere dal dover essere.

Per Hegel invece è impensabile che la ragione sia separata dalla realtà così come l'essere dal dover essere.

Hegel e i Romantici.

Hegel si contrappone ai Romantici in quanto rifiuta il sentimento, ed egli quindi vede il Romanticismo come l'esaltazione di tale.

Hegel è però un romantico in quanto critica la visione illuminista e perché esalta l'Infinito.

La logica.

La logica, è la scienza dell'Idea Pura, e prende in considerazione la struttura del mondo. Questa struttura è costituita da concetti, determinazioni della realtà. Essi non sono soggettivi ma oggettivi. Da ciò si può dedurre la differenza fra Kant ed Hegel. Infatti Kant parlava di concetti solamente nel piano fenomenico, mentre Hegel estende il discorso al piano del pensiero e alla realtà in sé. Riprendendo il discorso dell'oggettività Hegel elenca delle posizioni del pensiero logico rispetto a tale oggettività.

La prima posizione è quella del procedere ingenuo, esso ritiene che pensiero e cose siano separati e che il pensiero tramite la riflessione possa conoscere gli oggetti per ciò che sono realmente. Questa è la posizione della vecchia metafisica dogmatica.

La seconda posizione è quella dell'empirismo che riduce la realtà vera delle cose ad una realtà impenetrabile e non conoscibile, cadendo quindi nello scetticismo. Secondo Hegel a questa posizione si rifà il Kantismo in quanto dopo aver fatto dell'io penso l'io legislatore della natura, lascia il mistero della cosa in sé.

La terza posizione è quella della filosofia della fede, alla quale Hegel riconosce il merito di voler "saltare" dal pensiero all'essere, ma critica i mezzi e cioè la fede e il sentimento.

A queste tre posizioni Hegel contrappone un pensiero che si identifica con il reale e come oggetto di un sapere razionale.

Essendo quindi la logica lo studio del pensiero e la metafisica lo studio dell'essere, risulta evidente l'equazione logica = metafisica. La logica hegeliana si divide in logica dell'essere, dell'essenza e del concetto e partendo dai concetti più bassi arriva al Concetto di tutti i Concetti, l'Idea.

La Filosofia della Natura.

La visione hegeliana della natura coincide con quella romantica: essa prende in considerazione l'ordine complessivo del cosmo. La Natura è vista come un ordine oggettivo con relazioni di cause efficienti.

Essa coincide con il Tutto e per questo la concezione romantica ed hegeliana della natura è organicista.

La Filosofia dello Spirito.

Hegel definisce la filosofia la conoscenza più alta, esso si identifica con l'idea che dopo essersi alienata da se si fa soggettività e libertà. Lo sviluppo dello Spirito avviene attraverso tre momenti:

1- lo spirito soggettivo (spirito individuale);

2- lo spirito oggettivo (spirito sociale);

3- spirito assoluto (spirito che conosce se stesso nelle forme dell'arte, della religione e della filosofia).

Anche lo spirito procede per gradi ma, diversamente dalla natura i cui gradi sono uno accanto all'altro, ogni grado dello spirito è compreso e risolto nel grado superiore.