L'ESTETICA COME SELEZIONE DEL BELLO NELLA MUSICA
Quando l'estetica entra nella sfera
di un'altra disciplina genera scelte di carattere esclusivo nel senso che per
comparazione qualcosa viene scelta a scapito di altre per migliorarne la
qualità. Cosa poi sia la qualità nella musica non è definito, fa parte del
percorso storico della musica. La musica per certi versi si auto seleziona
attraverso i gusti di chi la suona, di chi la scrive, di chi la ascolta. La
presunzione storica dell'estetica è stata proprio quella di farne un'analisi
dei generi, dicendo che i madrigali sono più interessati di altre forme
di musica oppure le sonate per pianoforte sono meno belle delle opere
da camera. L'approccio filosofico (storico) alla musica di fatto si può
riassumere in due grandi filoni:
Il primo di stampo cartesiano che analizza il suono
sotto il profilo logico matematico e strutturale.
- Il
secondo derivante da Schopenhauer
che invece cerca di studiare la musica come 'interpretazione'
metafisica della musica.
In ogni caso entrambi concorrono
alla creazione di un modello del bello della musica che è appunto l'estetica
della musica.